Cari Soci,
questo topic è strettamente collegato al post di ieri ( https://www.cccp-forum.it/mb/viewtopic.php?f=4&t=1037 ) sugli orologi russi al quarzo scovati su http://www.leningrad.su/museum e naturale prosecuzione (ed evoluzione tecnologica) dei bei post scritti da Paolo sugli orologi da scacchi https://www.cccp-forum.it/mb/viewtopic.php?f=4&t=219, https://www.cccp-forum.it/mb/viewtopic.php?f=4&t=410 e https://www.cccp-forum.it/mb/viewtopic.php?f=4&t=203 .
Già, perché oltre che meccanici i temporizzatori da scacchi esistevano anche (ok, da un certo punto in poi) elettronici, tecnologici e a LED, come questo sotto, per esempio, con display mobile, ripiegabile e da viaggio, utilissimo da tirar fuori nel parco per una partitella estemporanea
Ma gli aggeggi più affascinanti (che forse sarebbero da inserire tra gli “altri oggetti da collezione” ma che metto qua per continuità con i post di Cane) sono le scacchiere tecnologiche
La passione dei sovietici per gli scacchi è nota e ovviamente hanno approfittato della tecnologia per sbizzarrirsi con tutta una serie di tastiere automatiche con le quali si può giocare contro il “computer”.
Il bisnonno della playstation per intendersi, fatto per gente concreta e d’ingegno che s’applicava agli scacchi e non ad acchiappare Pokemon virtuali…
Cominciamo con questo dunque, che credo sia tra i più anziani (ok, si vede poco o quasi nulla…)
Per poi proseguire con l’Intellect 2, che ha un certo fascino anche come elemento d’arredo a mio parere, funzionava a cassette e in ognuna erano precaricati 3 o 4 “programmi”, buh, set di mosse? Partite? Chi lo sa…
L’Intellect 02 è del 1988 e fu prodotto fino al ’91, funzionava con un processore basato sul sovietico KR580VM80A, clone dell’Intel 8080.
Che ricordi!
Se non rammento male gli 8080 li aveva la mia scuola superiore che si vantava di fare un’ora di una sorta di “informatica”. Vi lascio immaginare cosa potesse voler dire ai tempi dell’8080….
Anyway, su questa pagina http://www.chesscomputeruk.com/html/intellect_-02.html trovate approfondimenti ed altre foto di questo modello; qua sotto, invece, una pubblicità d’epoca della serie (quello nella foto sembra ancora più analogico)
Successivamente si passa ai tasti gommati dell’Elektronika им1, им1t e им5.
Il primo fu prodotto nel 1986 e l'ultimo fu fatto nel 1995.
il modello T aveva 7 livelli e un processore a 16 bit K1801BM1 ed era equipaggiato con 2 x 1KB RAM (K1809PY1) e 2 x 4KB ROM (K1809PE1).
Numeri abbastanza a caso per me, se non per dare l'idea della differenza di calcolo rispetto ai processori contemporanei...
Ancora tre livelli in più per l'IM 5
La serie aveva anche un comodo cassettino per riporre i pezzi in sicurezza
Per sopraggiungere –con l’avanzare della tecnologia e della miniaturizzazione- a tastierucole sempre più performanti, compatte e di ridotte dimensione come il Debut
E del Mayak Chess Computer, prodotto a Kiev dal 1992 con un processore 6301Y, 16 Kb di ROM e 256 bytes di RAM.
Il cuore pare però essere giapponese, un Mephisto Morsch, per chi se ne intendesse......
Il massimo però credo si raggiunga con queste ultime due, una compatta e a pezzi incastrabili con tanto di convessità ergonomica atta a contenere i pezzi perché non restino a zuzzurellare pel tavolo
Ed una addirittura con tecnologicissimo display che consente l’indubitabile vantaggio di non dover portarsi i pezzi dietro (ed eventualmente smarrirgli rendendo il ritrovato tecnologico inutile…)
L'Elektronika Partner IM 29 (come del resto anche gli altri Elektronika della serie IM) è stato prodotto dal 1992 negli stabilimenti di quella vecchia fabbrica di lampadine che era la Svetlana in San Pietroburgo della quale -mi permetto di divagare- abbiamo parlato qua https://www.cccp-forum.it/mb/viewtopic.p ... 2032#p2032 in relazione a questo aziendale
Tornando in argomento, eccovi il Partner con il suo corredo completo e visto di lato, perché ne si apprezzi la compattezza
L'IM 29 ha -secondo certe malelingue attualmente a scopare la neve in Siberia- qualche assonanza stilistica con il Chess Computer di Mattel (computer cesso, pure il nome è più brutto che "Partner"... Tzé... e poi... Ma l'avete visto che capelli ha quello della foto sulla scatola, inguardabile...)
Ovviamente non è per nulla vero, e lo potete benissimo constatare con i vostri occhietti da questa foto sotto, dove sono i fatti a parlare.
Vi sembrano uguali?
No, davvero, uno è giallo e l'altro rosso, e pure i tasti sono differenti...
Poi, se ci vogliamo attaccare a tutto...
Beh, a me questi pezzi hanno fatto riflettere e sorridere, c'era un che di grande e i giochi di un popolo raccontano molto su di lui...
..ve lo immaginate, ai giorni d'oggidì, uno in metropolitana o in autobus a giocare con uno di questi invece che a spippolare e smanacciare con il cellulare?
Per me non sarebbe possibile, non ci arriverei, giocare a scacchi spreme entrambi i miei neuroni e senza calma e concentrazione sarebbe un incubo...
Ma è un problema mio, nella Russia sovietica i Pionieri erano Pionieri veri
Chess Clock tomo 4: dal quarzo all'intelligenza artificiale magnetica
Moderatore: Curatore di sezione
-
- moderatore
- Messaggi: 11667
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
- Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze
Chess Clock tomo 4: dal quarzo all'intelligenza artificiale magnetica
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
-
- senior
- Messaggi: 1669
- Iscritto il: 17 mag 2015, 20:16
Re: Chess Clock tomo 4: dal quarzo all'intelligenza artificiale magnetica
In qualche scuola in Unione Sovietica gli scacchi erano una delle materie di studio, grande idea, è un gioco che apre la mente, aiuta a ragionare, altri tempi, oggi gli diamo i cellulari..
"Niente è dimenticato, nessuno è dimenticato"
-
- Site Admin
- Messaggi: 2138
- Iscritto il: 9 mag 2015, 22:44
- Località: Roma
Re: Chess Clock tomo 4: dal quarzo all'intelligenza artificiale magnetica
Era la moda del tempo Cercando in giro ho trovato che il tipo della foto è un famoso maestro di scacchi, Bruce Pandolfini, e che il Chess Computer di Mattel risale al 1980.DaniLao ha scritto: ↑1 giu 2017, 15:33L'IM 29 ha -secondo certe malelingue attualmente a scopare la neve in Siberia- qualche assonanza stilistica con il Chess Computer di Mattel (computer cesso, pure il nome è più brutto che "Partner"... Tzé... e poi... Ma l'avete visto che capelli ha quello della foto sulla scatola, inguardabile...)
Non è curioso che i sovietici abbiano copiato un prodotto vecchio di oltre 10 anni in un'epoca in cui la potenza di calcolo raddoppiava ogni due anni o anche meno? Forse Elektronika aveva ottenuto la fabbricazione su licenza da Mattel. Il prodotto magari era ancora valido per gli appassionati sovietici, mentre sul mercato occidentale (meno pervaso dal fervore scacchistico) ormai era visto come un prodotto obsoleto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- moderatore
- Messaggi: 11667
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
- Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze
Chess Clock tomo 4: dal quarzo all'intelligenza artificiale magnetica
Apperò... vorresti dire che anche tu, ai tempi...zvezda ha scritto:Era la moda del tempoDaniLao ha scritto: ↑1 giu 2017, 15:33L'IM 29 ha -secondo certe malelingue attualmente a scopare la neve in Siberia- qualche assonanza stilistica con il Chess Computer di Mattel (computer cesso, pure il nome è più brutto che "Partner"... Tzé... e poi... Ma l'avete visto che capelli ha quello della foto sulla scatola, inguardabile...)
Ti prego, ora mi serve necessariamente una tua foto del periodo ipertricotico, anche in privato va bene.
Per il resto immagino -ab illo tempore- le medesime discussioni simili alla nostra su carta o kindle e sull'imminente, inevitabile e disastrosa scomparsa delle scacchiere di legno, con le immaginabili conseguenze per l'industria e la perdita del posto di lavoro di decine di migliaia di periti tornitori.
Beh, a voler ampliare il respiro della discussione, alla fine sono gli scacchisti ad essersi estinti (cosa peraltro comprensibilissima: chi avrebbe avuto il coraggio di accoppiarsi volontariamente con Pandolfini? E con Zvezda versione Napo Orso Capo?)
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi