wilcoyote ha scritto: ↑15 giu 2018, 10:02
Dato che la discussione sta diventando chilometrica, non so se qualcuno lo ha già postato, lo posto lo stesso.
Il buon vecchio Karl ci aveva visto giusto anche in questo, pare: http://www.pcint.org/02_IlC/113/113_mar ... azione.htm
Basta sostituire irlandesi con africani e asiatici e inglesi con europei: stesso identico processo.
Perfetto, wilcoyote, analisi ineccepibile.
Gli immigrati come esercito industriale di riserva.
Lì ti spieghi perchè sul tema dell'immigrazione, a braccetto con le anime belle vadano, molto più concreti, determinati ed influenti, tutti i Soros di questo mondo.
Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin
Gamanto ha scritto:
Lì ti spieghi perchè sul tema dell'immigrazione, a braccetto con le anime belle vadano, molto più concreti, determinati ed influenti, tutti i Soros di questo mondo.
"Anime belle" is the new "buonisti"?
Non so se abbia un'anima ma se l'avessi sarebbe sicuramente fighissima.
Comunque la penso come Lietta Tornabuoni de La Stampa: "nel linguaggio della gente esasperata, reazionaria o divenuta tale per paura e sfiducia, buonista condensa una miriade di idee e comportamenti non conservatori, non violenti." In realtà, continua, "il disprezzo del buonismo maschera le solite, eterne idee e idiosincrasie della vecchia destra, stavolta sostenute pure da parecchi intellettuali desiderosi di mostrarsi controcorrente, liberi e birichini."
O come il già citato poco simpatico per il quale il buonismo è diventato "una specie di scudo contro qualsiasi pensiero ragionevole, contro qualsiasi riflessione in grado di andare oltre il raglio della rabbia e la superficialità del commento. Qualsiasi cosa non sia circoscritta nel perimetro dell'insulto o che abbia il marchio del sarcasmo diventa buonismo."
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
La fu Lietta Tornabuoni, dal momento che purtroppo è defunta sette anni fa. Cara Lietta. Me la ricordo bene su La Stampa negli anni Settanta/Ottanta come critico cinematografico: era brava ma dovevi stare attento a leggere le sue recensioni perchè ogni tanto ti diceva come andava a finire il film.
In effetti, comunque, il concetto di "anima bella" col buonismo c'incastra poco e risale leggermente più indietro nel tempo.
Restando sull’argomento immigrazione, già dagli albori ho letto dichiarazioni del m5s su immigrazione e Rom/Sinti/Camminanti che facevano venire i bordoni.
Per questo motivo li ho sempre associati alla lega e ora ci si ritrovano al governo.
Qualcuno di sinistra era stato abbagliato e non ci ha visto bene?
Buh, forse, di certo i voti non li hanno presi tutti dalle destre (anche se...).
Però in tal caso son d’accordo sul fatto che sarebbe bene si prendessero le proprie responsabilità.
Del resto il ministro dei trasporti che ha le chiavi dei porti è dei loro, no?
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
Se uno, non dico tanto, ma uno solo dei sedicenti economisti e sociologi da bar avesse modo di lavorare per un po' con queste PERSONE, non dico su una banchina di Pozzallo ma almeno in uno sprar, sono sicuro cambierebbe parecchie delle sue "convinzioni" .
Perché la storia degli hotel la sento ripetere solo da chi non sa un cavolo di migranti e l'invasione dei meridionali...ops...degli africani... è il cavallo di battaglia di un idiota che nella sua vita NULLA ha combinato oltre che convincere persone altrimenti innocue di vivere in un paese allo stremo per "colpa di qualcun altro"...Scusate ma fa vomitare sta retorica razzista che propugnate senza alcuna cognizione di causa. Sarebbe meglio che tornasse a credere agli asini che volano, tanto il livello di consapevolezza è più o meno equivalente...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
La responsabilità è SEMPRE degli elettori. Purtroppo molti di essi non sanno cosa vuol dire essere responsabili delle proprie azioni, esattamente come quelli cui concedono il proprio voto.