Superare il reato di immigrazione clandestina

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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da DaniLao »

No, hai ragione.
Pensa però che esiste un visto di ingresso in Italia (dal quale consegue poi un permesso di soggiorno) per “residenza elettiva” il quale viene rilasciato a chi dimostri di avere congrue risorse economiche per mantenersi (e pagarsi eventuali cure) sul territorio nazionale.

Nella notizia sopra si parla di riconoscimento della cittadinanza, ed è un altro paio di maniche (e una legge differente) ma il concetto è chiaramente scritto, non c’è nemmeno bisogno di desumerlo
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Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da DaniLao »

Fresco fresco da ieri notte, approvato il decreto che dovrebbe rabbonire i due salvini.

Non ho ancora trovato il testo, accontentatevi -per ora- del comunicato stampa ministeriale da: http://www.governo.it/node/15333

E ora chi glielo spiega a Paolo che questi, appena arrivati, si mettono subito a far cose in odor di sinistra-sinistra? :lol:

”MISURE PER LA SICUREZZA DELLE CITTÀ, L’IMMIGRAZIONE E LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifica agli articoli 131-bis e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento e di contrasto all’utilizzo distorto del web (decreto-legge)


Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifica agli articoli 131-bis e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento e di contrasto all’utilizzo distorto del web.

Il provvedimento apporta modifiche alla disciplina vigente, tra l’altro, in materia di requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per esigenze di protezione del cittadino straniero, di limiti all’ingresso e transito di unità navali in acque territoriali italiane e di inapplicabilità della causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” ad alcune fattispecie di reato.

Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri, la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale. Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori.

Il provvedimento riforma anche il sistema di accoglienza destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai titolari di protezione, con la creazione del nuovo “Sistema di accoglienza e integrazione”. Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione.

Il testo interviene poi sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Si prevede che, nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico di migranti via mare, il provvedimento di divieto sia adottato, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture, previa informazione al Presidente del Consiglio. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono pertanto eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.

Ancora, il decreto introduce norme che rafforzano i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, implementando le misure del divieto di ingresso nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento o nelle loro adiacenze, nonché le misure di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti attraverso siti web.

Nel primo caso, si rafforza il cosiddetto “Daspo urbano”, rendendo possibile per il Questore l’applicazione del divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Inoltre, si interviene sul trattamento sanzionatorio conseguente alla violazione del divieto, prevedendo, in particolare, la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Con il secondo intervento, si estende il meccanismo dell’oscuramento, già utilizzato per il contrasto alla pedopornografia online, a quei siti che, sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per la commissione di reati in materia di stupefacenti.

Inoltre, si inaspriscono le pene per i soggetti coinvolti in risse, prevedendo che, qualora qualcuno resti ucciso o riporti lesioni personali, il solo fatto della partecipazione alla stessa sia punibile con la reclusione da sei mesi a sei anni.

Sono previste, altresì, disposizioni per rendere più efficace l’esercizio delle attività del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. Si stabilisce, infine, un rafforzamento delle sanzioni applicate in caso di comunicazioni dei detenuti sottoposti alle restrizioni di cui all’articolo 41-bis della legge n. 354 del 1975 e si prevede una nuova fattispecie di reato che sanziona chi introduce o detiene all’interno di istituti penitenziari telefoni cellulari o dispositivi mobili di comunicazione”
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da Cane »

DaniLao ha scritto: 6 ott 2020, 15:42 E ora chi glielo spiega a Paolo che questi, appena arrivati, si mettono subito a far cose in odor di sinistra-sinistra? :lol:
Ammazza quanto scrivi...ma non puoi farci un riassunto? :lol:

Ma chi sono questi che appena arrivati fanno cose di sinistra/sinistra? :roll:

Intendi il PD? :mrgreen:
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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DaniLao
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da DaniLao »

Cane ha scritto: Ammazza quanto scrivi...ma non puoi farci un riassunto? :lol:
Era il comunicato stampa del ministero, mica io.

Io aspetto il decreto per proportene l’esegesi :-D
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da ale9191 »

Ho letto un po’ in giro ma sembrerebbe una scelta di buon senso, correggetemi se sbaglio. Questo dimostra che alla fine M5S e Pd se vogliono qualcosa di buono riescono a fare
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Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da DaniLao »

Prima dei decreti sicurezza salvini la durata massima del procedimento amministrativo per il riconoscimento della cittadinanza per residenza era di 2 anni* (DUE ANNI, amministrativamente in 2 anni costruisci una città), con uno dei due decreti il periodo è stato prolungato a 4 (QUATTRO ANNI, per spregio, non c’è altra giustificazione).
Il decreto di ieri riduce di nuovo i tempi, ma a 3 anni (TRE ANNI? E perché, di grazia, che anche 2 eran tanti?).

Parlare di cose “di sinistra-sinistra” governando con i 5 stelle mi pare un azzardo o una battuta comica







* a conclusione del periodo, qualora il Ministero non abbia concluso in tempo, si può formalmente diffidarlo ad adempiere e di solito funziona (perché la diffida è a carico del funzionario, non indistintamente del “Ministero”).
Prima lo si poteva fare dopo 2 anni dalla presentazione dell’istanza, ora dopo 3
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ale9191
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da ale9191 »

La politica dei piccoli passi :mrgreen:
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da wilcoyote »

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Poi magari la domenica vanno in chiesa a rendere grazie a Dio che, se esistesse davvero, li avrebbe già ridotti da tempo in un mucchietto di cenere.
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Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da DaniLao »

Caro Paolo (ove sai che mi rivolgo a te per stima e perché spesso ci si accapicchia su questioni relate) segnalo questa notizia in questo topic perché mi sembra significativa e perché è bene ricordare, con le parole di don Biancalani, come ci siano ancora persone buone in questo mondo, che agiscono (come immagino te) nel privato e nell’anonimato perché le cose migliorino con la leggerezza etica e morale di potersene fottere bellamente del consenso elettorale e dei voti che potrebbe far perdere una scelta del genere (che più che di sinistra e nei confronti di migranti mi pare un atto di bontà pura e semplice che sarebbe sminuito dall’esser definito “carità”).

NOVANTENNE DONA UNA CASA PER I MIGRANTI DI VICOFARO
L'annuncio di don Biancalani: "E' un regalo , ci sono delle persone buone in questo mondo". L'anziana signora abita a Viareggio


Una signora di 90 anni di Viareggio ha appreso da un telegiornale della situazione difficile che vivono alcuni migranti residenti nella chiesa di Vicofaro, costretti a cercarsi un'altra destinazione a causa degli spazi stretti nella chiesa, rispetto alle norme anticovid in vigore.

Così, possedendo una casa di tre piani inutilizzata a Pistoia, l'anziana ha deciso di donarla al parroco di Vicofaro, per dare un luogo dove vivere ad almeno 10-15 ragazzi.

Ad annunciare la notizia, su Fb, è stato lo stesso don Massimo Biancalani, postando anche alcune foto: "È un regalo di una signora anziana di Viareggio - ha scritto il parroco - ci sono delle persone buone in questo mondo".

La signora per il momento vuole mantenere l'anonimato. La donazione deve essere sancita con la firma dei documenti davanti al notaio.

Da: https://www.toscanamedianews.it/pistoia ... avirus.htm
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina

Messaggio da Cane »

Apprezzabilissima...come si fa a non apprezzare?

Magari e' ricca, e questo fatto invece che sminuirne ne amplifica il gesto...(pochi ricchi sono generosi)
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