Attualità politica (cane contro cane)

[Cane]

Architetto delle privatizzazioni mediante le quali lo Stato svendette i suoi asset creando in compenso molte fortune private, nonchè uno dei principali artefici dell'ingresso dell'Italia nell'euro, con le relative conseguenze che già conosciamo ed altre che ancora dobbiamo conoscere.

Secondo me (e molti) se non eravamo entrati nell'euro eravamo un paese del 3°mondo...
Solo l'Inghilterra in Europa puo' stare fuori dall'euro e dall'europa perche' nonostante mi rimangono sulle palle sono un paese maturo, capace di prendere il toro per le corna, con un debito credibile, ecc...
Se domani usciamo dall'euro (a differenza di UK) si fallisce in 24h...

[Gamanto]

Tranquillo, Paolo, non falliremo.
Solo nel finale ha torto Luttwak: nessuno ci butterà fuori dall'euro, proprio perchè falliremmo.
Esiste un vecchio adagio americano: "Se hai un debito di centomila dollari con la banca, hai un problema. Se hai con la banca un debito di cento milioni di dollari, è la banca ad avere un problema". Con il nostro mostruoso debito pubblico, in buona parte nelle mani di banche estere, un nostro fallimento sarebbe anche la rovina del sistema creditizio europeo, un autentico incubo per tutti.
Quindi niente fallimento. Soluzione greca. Più presto che tardi una troika a trazione franco-tedesca si insedierà a Roma e detterà le condizioni ad un'Italia ormai economicamente agonizzante. Non per recuperare i loro soldi, beninteso, per la sua entità ormai quel debito non è più ripianabile. Per continuare ad incassare gli interessi su quel debito.
Per garantire la sua periodica libbra di carne alla finanza nord-europea, in Italia andrà in scena la macelleria sociale. I residui asset nazionali? Svenduti alle multinazionali estere. Ci sono tre milioni di dipendenti statali? Un milione sono di troppo, a casa. Le pensioni? Da tagliare. E via discorrendo.
Il giorno, Paolo, che ti troverai la pensione defalcata del 50% mi darai ragione. Naturalmente, a quel punto sarà troppo tardi. Per la verità, è già troppo tardi.

[Cane]

Più presto che tardi una troika a trazione franco-tedesca si insedierà a Roma e detterà le condizioni ad un'Italia ormai economicamente agonizzante.

Forse e' l'unica soluzione...tanto da noi non decideremmo mai su nulla, figuriamoci sui sacrifici...

Il giorno, Paolo, che ti troverai la pensione defalcata del 50% mi darai ragione.

Speriamo di no...

Ma non lo escludo...

[DaniLao]

I primi che non ascoltano sono quelli di sinistra/sinistra...

Hai notato che l’80% delle volte che quoti un mio intervento inizi con “ti sbagli”?
Magari è pure vero.
O magari no e non sono sempre io quello che si sbaglia

E non facciamo i comunisti col portafoglio pieno e il tenore di vita da capitalisti...

Vero: quando uno ha la pancia piena smette di pensare agli ideali, diventa pragmatico, attento solo al suo e diffidente verso le idee di sinistra.
A ragion veduta, direi.

Però è un errore.
Poi così va a finire che ci si fa prendere per il naso e si vota renzi

E' un grande...
Un grande non e' indispensabile che sia di sinistra...E' un grande e basta...
Magari ce ne fossero di democristiani come Prodi...quelli attuali (anche di sinistra) sono peggio!

Anche Amedeo Minghi (per qualcuno, magari, è un’ipotesi di lavoro) è un grande e non importa se sia di destra o di sinistra.

Prodi era un grande democristiano, è stato presidente dell’Iri, ministro di andreotti ed ha avuto mastella come ministro.

È vero, ognuno ha il suo metro e rispetto il tuo con il quale lo definisci “grande”, io -di nuovo- passo e lo lascio nel tuo pantheon

[wilcoyote]

"Un uomo d'onore", avrebbe detto Marco Antonio. Cattedratico, economista (ma laureato in giurisprudenza), più volte ministro e presidente del consiglio. Architetto delle privatizzazioni mediante le quali lo Stato svendette i suoi asset creando in compenso molte fortune private, nonchè uno dei principali artefici dell'ingresso dell'Italia nell'euro, con le relative conseguenze che già conosciamo ed altre che ancora dobbiamo conoscere.

Per curiosità, leggete cosa scriveva Edward Luttwak in tempi assolutamente non sospetti (1996) circa il possibile (allora) ingresso dell'Italia nell'euro. Una lucidità di visione quasi profetica. Avremmo dovuto dar retta al piccolo esule romeno, invece che ai professoroni nostrani. Sarebbe stato meglio per noi, per i nostri figli e i nostri nipoti.

https://it.paperblog.com/edward-luttwak ... a-1814187/

Beh dai, Luttwak è un tantino di parte, ma giusto un tantino eh? Al suo confronto i ceffi condannati al processo di Norimberga erano degli innocenti agnellini.

Quello che è andato storto con l'euro è imputabile alla "furbizia" tutta italiana, la transizione vera e propria avvenne durante un governo Berlusconi, che si guardò bene dall'imporre controlli contro le speculazioni che ci sono indubitabilmente state.
Dal 2000 al 2005 circa le aziende italiane hanno fatto i maggiori utili della loro storia, ma anziché investirli in ricerca e sviluppo, innovazione di prodotti e processi, hanno preferito "investirli" in media, squadre di calcio, "fondazioni", per andare all'estero (per un periodo ci sono stati addirittura voli regolari tra Pescara e Timisorara in Romania, visto che tutti gli industrialotti della regione avevano trasferito lì la produzione, per arraffare i finanziamenti europei)..
Certo ci sono state anche cose negative, molto negative, ma questo è dovuto in gran parte allo scarso peso politico che l'Italia ha in Europa. Se al parlamento europeo ci mandiamo i trombati alle elezioni in patria (anche alle regionali!), se i nostri leader manco spiccicanlo una parola di inglese e fanno i buffoni (Berlusconi e Renzi), cosa ti aspetti, non possiamo essere ascoltati quando l'europa prende decisioni che ci penalizzano, tanto siamo bravissimi a penalizzarci da soli.

[Gamanto]

Non do un giudizio morale su Luttwak (non mi interessa), mi limito a constatare la sua lungimiranza nel merito.
Le speculazioni all'indomani dell'euro ci sono state, ma c'è stato ancor prima un cambio-capestro supinamente accettato pur di entrare nel club dell'euro (come Luttwak aveva previsto sarebbe successo ben 5 anni prima!).
Ma poi l'operazione era errata ab origine rispetto ai nostri interessi nazionali, esattamente per le ragioni che espone Luttwak nell'articolo linkato.

[Cane]

I primi che non ascoltano sono quelli di sinistra/sinistra...

Hai notato che l’80% delle volte che quoti un mio intervento inizi con “ti sbagli”?

Non inizio con "ti sbagli" ma inizio con NO, perche' non sono daccordo...
Dai...almeno tra noi non facciamo come i politici che la rigirano...

[Cane]

.. ma c'è stato ancor prima un cambio-capestro supinamente accettato pur di entrare nel club dell'euro...

C'e' stato, ma la gente gli piaceva e soprattutto capiva che se rimanevamo fuori era peggio..
Prodi e' stato l'unico politico che ci ha fatto fare sacrifici per il bene della nazione...(almeno sulla carta)
Anche adesso servirebbe uno che non desse "mancette" ma spendesse i soldi dati dall'Europa per crescere.

[ale9191]

Uno come Prodi adesso ci servirebbe come il pane

[Крокодил]

Uno come Prodi adesso ci servirebbe come il pane

E la mortadella?