Lo so, chi si fa i fatti propri campa cent’anni e di questi tempi fa comodo un aiutino in tal senso ma, siamo o non siamo un forum che fa della socialità, dello stare insieme un suo cavallo di battaglia? Non è più bello interagire fra di noi sapendo cosa ci piace e non ci piace fare? Un certo sollazzo nel collezionare e indossare orologi russi e sovietici sicuramente ci accomuna, ma poi? Cosa vi piace fare?
Inizio io per darvi una spinta. Chi mi conosce sa che sono un vizioso a cui piace, nei limiti del possibile, non farsi mancare nulla.
Adoro (adoravo ormai) andare per ristoranti con una certa predilezione per la cucina gourmet, per i piatti strani e gli accostamenti azzardati
Se mi piace mangiare, figurarsi bere!
Aperitivi, whisky, vini rossi strutturati, è il mio mondo!
Beviamo insieme un old fashioned, un gin tonic, un vodka martini e saremo amici per sempre.
Manca qualcosa? Manca il fumo, in particolare sigari cubani. Negli ultimi due/tre anni mi sono avvicinato molto a questo mondo, senza capirci un granché in tutta onestà ma fruendo particolarmente del prodotto con gusto. Mi riprometto di aggiungere poi qualche foto della mia “collezione”.
Passando al lato sano della storia, mi piace molto leggere, in particolare romanzi del secolo scorso e saggi di attualità. Ascolto musica rock ma non sono un patito, ho qualche disco e possiedo un economico giradischi.
Corro a piedi e vado in bicicletta, nel podismo soprattutto sono riuscito a togliermi qualche piccola soddisfazione concludendo una decina di maratone e vincendo, nella mia categoria di età, la Terre di Siena Ultramarathon qualche anno fa.
Aggiungerò prossimamente qualche altra foto per dare maggiore gusto al topic.
E voi? Delle scorribande di Cane con la sua moto già lo sappiamo ma è sempre bene ribadire, della collezione fumettistica di Gamanto pure, ma una rinfrescata di memoria male non fa. Gli altri?
Non solo di orologi russi vive l’uomo
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Anche dal topic delle cenette si capiva bene che ti piaceva il mangiare...
Anche se più o meno il mangiare piace a tutti...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Per quanto mi riguarda, oltre a condividere gli hobby sopracitati dal tovarish ale9191 (fatta eccezione per la bicicletta: mi limito alla cyclette a scarico post running; un tempo correvo a livello agonistico per una società di tutto rispetto, ho partecipato anche a qualche campionato nazionale di corsa campestre, poi ho dovuto rinunciare per cause di forza maggiore e adesso continuo a correre per puro diletto), aggiungo il cucinare (perché oltre che godermi piatti pronti gourmet e non in vari ristoranti, mi piace anche preparare di tutto, sperimentando e mettendomi alla prova sia con le colazioni, che con primi piatti, secondi, contorni, dolci..) e la scrittura, per cui nutro una passione praticamente viscerale: ho scritto racconti di vario genere e al momento sono alle prese con una storiella contemporanea, ambientata in Russia.
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Che dire...
Innanzitutto che questo è un bellissimo topic
Detto questo, io nasco appassionato di fotografia.
Come altri qua sviluppavo e stampavo il bianco e nero con gusto nel mio “bagno oscuro” con l’ingranditore che stava preciso sulla lavatrice e vari lavaggi organizzati con l’acqua corrente del lavandino e del bidet (e con i negativi e le stampe appesi o appiccicate al muro dentro la doccia perché non raccogliessero polveri o pulviscolo).
Ecco il mio valido (e valoroso) Kashimura (residuato giapponese avuto in regalo da un lontano parente)
Scusate il malsano ritaglio ma non sono riuscito a scaricare meglio la foto che comunque potrete trovare qua —>
Da lì a passare a collezionare macchine fotografiche russe il passo è stato breve, ne ho parecchie (la maggior parte sono qua) e vi ho parlato di quelle più significative qui.
Se proprio vi voleste fare un’idea alcuni scatti (poi ho smesso di pagare il salasso a Flickr e lui mi ha dimezzato gli album) ne trovate alcuni quo (così ci abbiamo messo tutti e tre i paperi...) https://www.flickr.com/photos/jojaonline
Poi ho avuto due gemelli.
Con l’attrezzatura analogica ho fatto loro le migliori foto della mia vita.
Prima di accorgermi di come fosse impossibile viaggiare con un borsone solo con macchine e obiettivi, avere il tempo per valutazioni tecniche e misurare la luce con l’esposimetro, avere il tempo e lo spazio per sviluppare e stampare con l’aumentare delle dimensioni e delle necessità dei minori e delle loro suppellettili.
Ora macchine, ingranditore, pinze, vasche, asciugatrice e marginatore sono in soffitta a riposare in attesa di tempi e spazi differenti.
Non migliori, che mi diverto anche così.
Però, fotograficamente parlando e pur non essendo un talebano che sputazzi sull’utile e comoda tecnologia contemporanea, con le digitali non mi diverto per nulla.
Mi manca quella parte del racconto fotografico che consiste nello scegliere (valutare, architettare) come condurre il referente dove vogliamo, prima di arrivare a conclusione mettendoci il “dove” con la composizione dello scatto.
Mi manca qualcosa.
Forse l’idea che con quel mulinare di dita sui selettori e poi pigiare meccanico a comando dell’apertura della tendina si modificasse qualcosa di fisico nella realtà (il metallo che scatta, la tela che si ritrae, l’argento che si brucia sulla pellicola, riempito dei chiaroscuri della luce che ci abbiamo condotto) mi seduce molto più di quella di cambiare, dentro un sensore, la posizione di tanti 0 e 1.
Ah, anche io ho corso.
Erano gli anni 2000 e sono stato ad un po’ di manifestazioni.
A Genova nel 2001 ho corso parecchio, per esempio, non sono arrivato primo però, anzi, è stata una sconfitta per l’Italia.
Con l’età, e con il diminuire della gente disposta a rincorrermi, trovo più dignitoso procedere con passo spedito (tutt’al più in in bicicletta) che mettermi a correre (scomposto e sgraziato come sarei, per giunta!)
Innanzitutto che questo è un bellissimo topic
Detto questo, io nasco appassionato di fotografia.
Come altri qua sviluppavo e stampavo il bianco e nero con gusto nel mio “bagno oscuro” con l’ingranditore che stava preciso sulla lavatrice e vari lavaggi organizzati con l’acqua corrente del lavandino e del bidet (e con i negativi e le stampe appesi o appiccicate al muro dentro la doccia perché non raccogliessero polveri o pulviscolo).
Ecco il mio valido (e valoroso) Kashimura (residuato giapponese avuto in regalo da un lontano parente)
Scusate il malsano ritaglio ma non sono riuscito a scaricare meglio la foto che comunque potrete trovare qua —>
Da lì a passare a collezionare macchine fotografiche russe il passo è stato breve, ne ho parecchie (la maggior parte sono qua) e vi ho parlato di quelle più significative qui.
Se proprio vi voleste fare un’idea alcuni scatti (poi ho smesso di pagare il salasso a Flickr e lui mi ha dimezzato gli album) ne trovate alcuni quo (così ci abbiamo messo tutti e tre i paperi...) https://www.flickr.com/photos/jojaonline
Poi ho avuto due gemelli.
Con l’attrezzatura analogica ho fatto loro le migliori foto della mia vita.
Prima di accorgermi di come fosse impossibile viaggiare con un borsone solo con macchine e obiettivi, avere il tempo per valutazioni tecniche e misurare la luce con l’esposimetro, avere il tempo e lo spazio per sviluppare e stampare con l’aumentare delle dimensioni e delle necessità dei minori e delle loro suppellettili.
Ora macchine, ingranditore, pinze, vasche, asciugatrice e marginatore sono in soffitta a riposare in attesa di tempi e spazi differenti.
Non migliori, che mi diverto anche così.
Però, fotograficamente parlando e pur non essendo un talebano che sputazzi sull’utile e comoda tecnologia contemporanea, con le digitali non mi diverto per nulla.
Mi manca quella parte del racconto fotografico che consiste nello scegliere (valutare, architettare) come condurre il referente dove vogliamo, prima di arrivare a conclusione mettendoci il “dove” con la composizione dello scatto.
Mi manca qualcosa.
Forse l’idea che con quel mulinare di dita sui selettori e poi pigiare meccanico a comando dell’apertura della tendina si modificasse qualcosa di fisico nella realtà (il metallo che scatta, la tela che si ritrae, l’argento che si brucia sulla pellicola, riempito dei chiaroscuri della luce che ci abbiamo condotto) mi seduce molto più di quella di cambiare, dentro un sensore, la posizione di tanti 0 e 1.
Ah, anche io ho corso.
Erano gli anni 2000 e sono stato ad un po’ di manifestazioni.
A Genova nel 2001 ho corso parecchio, per esempio, non sono arrivato primo però, anzi, è stata una sconfitta per l’Italia.
Con l’età, e con il diminuire della gente disposta a rincorrermi, trovo più dignitoso procedere con passo spedito (tutt’al più in in bicicletta) che mettermi a correre (scomposto e sgraziato come sarei, per giunta!)
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Belle foto Dani!
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Non solo di orologi russi vive l’uomo
Ho visto una tipa di sfuggita, in tv, cucinare una cosa dolce con pancetta e cacao, dovresti commissionare, son curioso.ale9191 ha scritto:Adoro (adoravo ormai) andare per ristoranti con una certa predilezione per la cucina gourmet, per i piatti strani e gli accostamenti azzardati
Come -ti ricordo- devi ancora provare il ristorante Armeno a Firenze (se vai per il forum fai mandare la fattura a Marco che ci pensa lui, ormai che sei curatore).
Riguardo i sigari ci sta bene questa che ripropongo volentieri perché è stata una bella giornata, nonostante la faccia di Lorenzo che potremmo schematizzare con un:
>8-{
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Il tizio a destra mi ricorda il barista del Bar Lume di Pineta. Risolve anche complicati gialli?DaniLao ha scritto: ↑18 gen 2021, 13:13Ho visto una tipa di sfuggita, in tv, cucinare una cosa dolce con pancetta e cacao, dovresti commissionare, son curioso.ale9191 ha scritto:Adoro (adoravo ormai) andare per ristoranti con una certa predilezione per la cucina gourmet, per i piatti strani e gli accostamenti azzardati
Come -ti ricordo- devi ancora provare il ristorante Armeno a Firenze (se vai per il forum fai mandare la fattura a Marco che ci pensa lui, ormai che sei curatore).
Riguardo i sigari ci sta bene questa che ripropongo volentieri perché è stata una bella giornata, nonostante la faccia di Lorenzo che potremmo schematizzare con un:
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Non risolvo neanche i rebus della settimana enigmistica, pensa un po’ te
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
È modesto ma fa molto di più!wilcoyote ha scritto: Il tizio a destra mi ricorda il barista del Bar Lume di Pineta. Risolve anche complicati gialli?
Serve una zona ad alta densità di cittadini di origine sinopopolare e, oltre a nutrirli e abbeverarli, riesce pure a spiegare loro (e far pagare) il Contributo per il Consorzio di Bonifica.
Se non bisogna essere ingegnosi per questo...
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Re: Non solo di orologi russi vive l’uomo
Un paio di foto della corsa podistica che rammentavo. Era il 2016, un freddo cane, si partiva da San Gimignano e si arrivava (chi ce la faceva) a Siena.
Una delle emozioni più grandi della mia vita, scusate la smorfia ma 50 chilometri di corsa non sono una passeggiata (soprattutto se si combatte per 10 con i crampi)
Qui invece all'arrivo della Chicago Marathon, abbastanza allegro e in attesa della mia birra da finisher
Non riesco invece a trovare foto della Las Vegas Marathon ma è meglio così essendo stato uno dei miei più grossi fallimenti sportivi.
Una delle emozioni più grandi della mia vita, scusate la smorfia ma 50 chilometri di corsa non sono una passeggiata (soprattutto se si combatte per 10 con i crampi)
Qui invece all'arrivo della Chicago Marathon, abbastanza allegro e in attesa della mia birra da finisher
Non riesco invece a trovare foto della Las Vegas Marathon ma è meglio così essendo stato uno dei miei più grossi fallimenti sportivi.
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