Agenzia ANSA: Landini: non creare ulteriori fratture sociali.
http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 63909.html
Eccomi alla prima apertura di un topic sull'attualità;
È giusto continuare a prolungare il blocco dei licenziamenti? Io sono sempre stato un operaio però provo a mettermi nei panni di un imprenditore ai tempi del covid, che prima si sono visti calare il lavoro e le commissioni a causa delle decisioni del governo di chiudere tutto (non è questa la sede per parlare se sia stato giusto o meno) e dall'altra si sono visti bloccare i licenziamenti quindi io imprenditore non ho lavoro quindi non ho guadagno ma sono costretto a non licenziare.
Se il governo prende delle decisioni perché devo rimetterci io come imprenditore? Perché devo anticipare io la cassa integrazione? Perché lo stato italiano trova i soldi per il reddito di cittadinanza il bonus monopattini ma non trova i soldi per la CIG?!
È vero che una parte di imprenditoria italiana vorrebbe il ritorno della schiavitù ma penso che ci siano anche imprenditori onesti che si fanno le mie stesse domande!
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Re: Licenziamenti
Il blocco dei licenziamenti ha senso solo se 1) è disponibile CIG gratuita 2) per le ditte che non hanno avuto calo di fatturato. In tutti gli altri casi credo sia un sopruso.
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Re: Licenziamenti
Era il succo del mio discorso, io capisco le lotte di Landini però non è che tutti gli imprenditori siano degli orchi pronti a licenziare anche perché se licenzi non hai forza lavoro, io da operaio penso che anche un imprenditore onesto abbia dei diritti, se sei improduttivo o danneggi intenzionalmente l'azienda è giusto che venga licenziato, in fin dei conti un imprenditore non è un benefattore!
Mi stupisco di certi miei discorsi, non avrei mai pensato una cosa del genere 10/15 anni fa ma si vede che con l'età sono maturato e ho iniziato a vedere il mondo anche dall'altra parte della barricata, o forse vedo che in una azienda grande come la mia chi tira di scarpone prende come me che cerco di fare il mio lavoro al meglio delle mie capacità e competenze e immagino la stessa situazione in una impresa appaltatrice (dove lavoravo prima) in cui lo avrebbero licenziato in tronco!
Mi stupisco di certi miei discorsi, non avrei mai pensato una cosa del genere 10/15 anni fa ma si vede che con l'età sono maturato e ho iniziato a vedere il mondo anche dall'altra parte della barricata, o forse vedo che in una azienda grande come la mia chi tira di scarpone prende come me che cerco di fare il mio lavoro al meglio delle mie capacità e competenze e immagino la stessa situazione in una impresa appaltatrice (dove lavoravo prima) in cui lo avrebbero licenziato in tronco!
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Re: Licenziamenti
Il punto è da che parte della barricata ti trovi in un dato momento. Possiamo fare tutti i discorsi di buon senso ma quando rimani senza lavoro vedi solo nero. Un profondo buco nero.
Viviamo in un epoca in cui il lavoro per definizione è precario. Ok, le cose vanno così. Ma come può tenersi in piedi una società se non c'è lavoro, non c'è continuità del lavoro, se non puoi pensare aa futuro. Lo sappiamo tutti, i ragazzi di oggi hanno difficoltà ad andare a vivere da soli, pensare di fare dei figli è un salto nel vuoto.
Qualsiasi cosa si dica o si voglia fare si dovrebbe prima mettere dei paletti, definire una cornice. Se rimani senza lavoro non devi rimanere senza reddito. Chi lavora dovrebbe pagare, in modo proporzionale, il reddito di chi rimane senza lavoro.
Con quello che si guadagna oggi non c'è possibilità di mettere da parte qualcosa. Se rimani senza lavoro non vivi più.
Su questo argomento io farei parlare solo, o soprattutto, chi il lavoro lo ha perso o sta per perderlo.
I datori di lavoro? prima voglio vedere che tenore di vita hanno, se pagano le tasse, e poi discutiamo pure.
Viviamo in un epoca in cui il lavoro per definizione è precario. Ok, le cose vanno così. Ma come può tenersi in piedi una società se non c'è lavoro, non c'è continuità del lavoro, se non puoi pensare aa futuro. Lo sappiamo tutti, i ragazzi di oggi hanno difficoltà ad andare a vivere da soli, pensare di fare dei figli è un salto nel vuoto.
Qualsiasi cosa si dica o si voglia fare si dovrebbe prima mettere dei paletti, definire una cornice. Se rimani senza lavoro non devi rimanere senza reddito. Chi lavora dovrebbe pagare, in modo proporzionale, il reddito di chi rimane senza lavoro.
Con quello che si guadagna oggi non c'è possibilità di mettere da parte qualcosa. Se rimani senza lavoro non vivi più.
Su questo argomento io farei parlare solo, o soprattutto, chi il lavoro lo ha perso o sta per perderlo.
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Licenziamenti
Hai ragione su tutto, io fortunatamente nella mia vita ho sempre lavorato in regola ma mi sono sempre chiesto perché siamo arrivati a questa deriva del lavoro, da una parte i politici dicono che siamo un popolo di mammoni ma dall'altra non si offrono contratti di lavoro stabili e equamente remunerati....come vuoi che faccia un ragazzo di 20 anni a farsi una famiglia con un contratto a tempo determinato a 600€ al mese?! Io no ho mai compreso i contratti di lavoro odierni, quando ho cominciato a lavorare il nel 2000 il contratto era 3 mesi di prova poi assunto a tempo indeterminato, se un artigiano cercava un lavoratore per 3 mesi (come è capitato anche a me) il patto era chiaro, non c'erano i co co co i contratti a progetto e puttanate varie, infatti tutti i miei compagni di scuola hanno raggiunto l'indipendenza e si sono creati la loro famiglia ma per la mia generazione è la normalità, è per i miei figli che non so come sarà la loro normalità!!!
Non sono d'accordo sul punto che chi ha un reddito deve aiutare chi non c'è l'ha, per quello mi sembra che un lavoratore dipendente che versa il 37% della propria busta paga in tasse ai vari comune provincia regione stato abbia già dato, sarebbe lo stato che dovrebbe fare una seria lotta all'evasione fiscale, creare lavoro, obbligare i datori di lavoro a fare contratti stabili! Io con lo stipendio mio e di mia moglie tra figli mutuo bollette e imprevisti arrivati al 27 tiriamo una riga e ricominciamo, non riusciamo a mettere via quasi nulla, esco pochissimo, ho due auto di cui una comprata usata che sto ancora pagando, sono anni che non posso permettermi una settimana di villeggiatura, come potrei aiutare chi non ha il lavoro con un ulteriore balzello sulla mia busta paga?
Non sono d'accordo sul punto che chi ha un reddito deve aiutare chi non c'è l'ha, per quello mi sembra che un lavoratore dipendente che versa il 37% della propria busta paga in tasse ai vari comune provincia regione stato abbia già dato, sarebbe lo stato che dovrebbe fare una seria lotta all'evasione fiscale, creare lavoro, obbligare i datori di lavoro a fare contratti stabili! Io con lo stipendio mio e di mia moglie tra figli mutuo bollette e imprevisti arrivati al 27 tiriamo una riga e ricominciamo, non riusciamo a mettere via quasi nulla, esco pochissimo, ho due auto di cui una comprata usata che sto ancora pagando, sono anni che non posso permettermi una settimana di villeggiatura, come potrei aiutare chi non ha il lavoro con un ulteriore balzello sulla mia busta paga?
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Re: Licenziamenti
Sì, intendevo lo stato, le tasse, l'evasione, ecc. il concetto è che dal prelievo fiscale devo uscir fuori le risorse per sostgenere la precarietà.
Come ci siamo arrivati? Potremmo fare mega-discorsi sulla globalizzazione, i Mercati, ecc. ma preferisco volare più basso.
Intanto leggerei il libro che tempo fa ha suggerito wilcoyote e cioè Dominio di Marco d'Eramo, libro che nel frattempo ho letto. In questo libro ho trovato molte spiegazioni, cioè il quadro concettuale, a quello che è successo dalla fine degli anni '80.
Che cosa accadeva allora? Era tutto un:
1) lo Statuto dei lavoratori è ormai di impaccio alla creazione di nuovi posti di lavoro
2) i sindacati sono il problema (discorso iniziato già da prima), creano troppa rigidità e quindi sono un impedimento alla creazione di nuovi posti di lavoro
3) io lavoro te lo devi creare. Se rimani senza lavoro ti invent/crei il lavoro per te. (sei tu il capitale di te stesso).
4) ci vuole flessibilità, flessibilità, flessibilità, altrimenti non saremo in grado di competere sui mercati
5) lasciare mano libera al Mercato
6) il Mercato ha le sue regole
7) il Mercato si auto-regola
8) il MERCATO è tutto
9) il MERCATO
10) ci vuole disponibilità, flessibilità, quindi:
11) i contratti di lavoro devono essere a geometria variabile
12) il posto fisso non esiste più
13) il lavoro deve essere flessibile
14) tu sei l'imprenditore di te stesso
e così via. Era un martellare continuo su mille canali di un unico concetto "liberalizzare" il mercato del lavoro. Nel frattempo Telecom passava da 120.000 dipendenti a 20.000, stessa cosa la FIAT. e appresso a loro una miriade di aziende e piccole iniziavano a lavorare.
La conseguente eccedenza di richiesta di lavoro portava ad un progressivo sgretolarsi dei contratti di lavoro e delle retribuzioni.
Esemplificativo di tutto questo è la "partita iva", fino ai primi di questo secolo la partita iva era sinonimo di libero professionista, consulente, e simili. Nel frattempo iniziava il processo per cui "la partita iva" era un condizione di lavoro, temporaneo e senza tutele.
Come ci siamo arrivati? Potremmo fare mega-discorsi sulla globalizzazione, i Mercati, ecc. ma preferisco volare più basso.
Intanto leggerei il libro che tempo fa ha suggerito wilcoyote e cioè Dominio di Marco d'Eramo, libro che nel frattempo ho letto. In questo libro ho trovato molte spiegazioni, cioè il quadro concettuale, a quello che è successo dalla fine degli anni '80.
Che cosa accadeva allora? Era tutto un:
1) lo Statuto dei lavoratori è ormai di impaccio alla creazione di nuovi posti di lavoro
2) i sindacati sono il problema (discorso iniziato già da prima), creano troppa rigidità e quindi sono un impedimento alla creazione di nuovi posti di lavoro
3) io lavoro te lo devi creare. Se rimani senza lavoro ti invent/crei il lavoro per te. (sei tu il capitale di te stesso).
4) ci vuole flessibilità, flessibilità, flessibilità, altrimenti non saremo in grado di competere sui mercati
5) lasciare mano libera al Mercato
6) il Mercato ha le sue regole
7) il Mercato si auto-regola
8) il MERCATO è tutto
9) il MERCATO
10) ci vuole disponibilità, flessibilità, quindi:
11) i contratti di lavoro devono essere a geometria variabile
12) il posto fisso non esiste più
13) il lavoro deve essere flessibile
14) tu sei l'imprenditore di te stesso
e così via. Era un martellare continuo su mille canali di un unico concetto "liberalizzare" il mercato del lavoro. Nel frattempo Telecom passava da 120.000 dipendenti a 20.000, stessa cosa la FIAT. e appresso a loro una miriade di aziende e piccole iniziavano a lavorare.
La conseguente eccedenza di richiesta di lavoro portava ad un progressivo sgretolarsi dei contratti di lavoro e delle retribuzioni.
Esemplificativo di tutto questo è la "partita iva", fino ai primi di questo secolo la partita iva era sinonimo di libero professionista, consulente, e simili. Nel frattempo iniziava il processo per cui "la partita iva" era un condizione di lavoro, temporaneo e senza tutele.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Licenziamenti
Alla GKN di Campi Bisenzio l’altro ieri sono arrivate 430 email licenziamento.
Gia, licenziati per email in 400 perché ora si può e si deve licenziare.
400 famiglie, ora a carico di chi?
Non certo dei servizi sociali, che magari avessero risorse per emergenze del genere….
Quell’idiota di renzi vorrebbe educare gli italiani tagliando il reddito di cittadinanza.
Quand’è che iniziamo ad educare anche banche e imprenditori e la smettiamo con aiuti e incentivi?
Applichiamo il teorema di liberal-rignanese e se non sei capace di tenere aperta la baracca fallisci
Gia, licenziati per email in 400 perché ora si può e si deve licenziare.
400 famiglie, ora a carico di chi?
Non certo dei servizi sociali, che magari avessero risorse per emergenze del genere….
Quell’idiota di renzi vorrebbe educare gli italiani tagliando il reddito di cittadinanza.
Quand’è che iniziamo ad educare anche banche e imprenditori e la smettiamo con aiuti e incentivi?
Applichiamo il teorema di liberal-rignanese e se non sei capace di tenere aperta la baracca fallisci
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Licenziamenti
Il problema è che se fallisce un imprenditore vanno a casa anche le persone che lavorano per lui.DaniLao ha scritto: ↑11 lug 2021, 12:33 Alla GKN di Campi Bisenzio l’altro ieri sono arrivate 430 email licenziamento.
Gia, licenziati per email in 400 perché ora si può e si deve licenziare.
400 famiglie, ora a carico di chi?
Non certo dei servizi sociali, che magari avessero risorse per emergenze del genere….
Quell’idiota di renzi vorrebbe educare gli italiani tagliando il reddito di cittadinanza.
Quand’è che iniziamo ad educare anche banche e imprenditori e la smettiamo con aiuti e incentivi?
Applichiamo il teorema di liberal-rignanese e se non sei capace di tenere aperta la baracca fallisci
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Il problema è a chi vanno e come sono utilizzati gli aiuti.wilcoyote ha scritto:Il problema è che se fallisce un imprenditore vanno a casa anche le persone che lavorano per lui.
E il caso sopra è un esempio.
La gkn è una multinazionale con sede legale nel Regno Unito. Non ha perso un gran che con la pandemia, porta i soldi delle nostre tasse all’estero e licenzia per email a gruppi di 4 centinaia a botta
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Re: Licenziamenti
In realtà non è nemmeno una multinazionale, la proprietà è di un fondo cosiddetto "private equity". E' una delle aberrazioni del capitalismo moderno, e anche di questa Europa costruita a misura sulle multinazionali, in quanto tutte le chiusure che stanno avvenendo in Italia ultimamente sono conseguenza dello spostamento della produzione in Paesi dell'Europa dell'Est.DaniLao ha scritto: ↑11 lug 2021, 12:58Il problema è a chi vanno e come sono utilizzati gli aiuti.wilcoyote ha scritto:Il problema è che se fallisce un imprenditore vanno a casa anche le persone che lavorano per lui.
E il caso sopra è un esempio.
La gkn è una multinazionale con sede legale nel Regno Unito. Non ha perso un gran che con la pandemia, porta i soldi delle nostre tasse all’estero e licenzia per email a gruppi di 4 centinaia a botta