Io sono d’accordo con Ale.
Il capitalismo non può essere “in equilibrio”, l’equilibrio è anzi il suo peggior nemico (la stagnazione, la recessione….).
Se non si produce di più e a prezzo più basso qualcuno ci passa avanti.
Non esiste mai la felicità, non è contemplato un pareggio, sarebbe l’implosione.
È per questa natura fatta per macinate le persone che il capitalismo ci rende cattivi (con noi stessi, con i terroni o con i negri….).
Come una pistola non è cattiva di per sé ma con il suo potere di ammazzare fa diventare potenti anche noi più di chi non ce l’ha e -di conseguenza- ci fa diventare più cattivi.
A chi è felice per le gioie del capitalismo augurerei qualche mese della vita che tocca a quelli nel sud del modo per garantire il nostro stile di vita.
Poi la smetterebbero di fare i galletti
Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Noi non siamo vittime del capitalismo...
Il capitalismo siamo "noi stessi"...
Macchine, moto, ferie, 200 inutili orologi meccanici che mai ne regaliamo uno per fare felice un bimbetto povero, grappa, Guado del Tasso, ecc..
Nessuno come noi "aborra" il comunismo...
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Sembri l’imitazione di quello che ce l’aveva con d’alema perché andava a Capalbio invece che contestarne le convinzioni, stai derivando verso barbara d’urso o quell’altro con la vocina di Italia uno che strilla sempre a caso
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Non ho capito la tua risposta...
Mi sembra stai divagando cercando di salvarti in angolo...
Perche' non rispondi alle cose che ho detto?
Se comunque non vi sta bene il capitalismo e' pronto ad
abbracciarvi Kim...
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
È facile, no?
Perché potrei andare sul personale e attaccarti perché ti sei preso una pensione quando noi tutti non l’avremo mai (ma continueremo comunque a pagare la tua -mi auguro- per altri cento anni) ma sarebbe solo seguirti in un discorso infantile che ci porterebbe lontani dall’argomento del topic.
Poi magari ti arrabbieresti pure e ti metteresti da solo in castigo per due mesi. No, grazie.
Tra l’altro non è mica la prima volta che misuri chi sia più bravo e chi meno (chi compri di più o inquini meno) e chi dunque chi abbia diritto di parlare o chi no.
Ho un consiglio: guarda nel tuo è cerca di fare il massimo nel tuo orticello, perché gli altri (almeno qua) credo abbiano una coscienza più o meno come la tua e sapranno come fare, immagino.
Ti rispondo però volentieri su le cose serie, se rimani adesso a quelle, altrimenti non impiego più tempo di quello che serva per dimostrare come tu dica cose buffe e sovrapponibili a quelle che ci propinano le reti mediaset il pomeriggio
Perché potrei andare sul personale e attaccarti perché ti sei preso una pensione quando noi tutti non l’avremo mai (ma continueremo comunque a pagare la tua -mi auguro- per altri cento anni) ma sarebbe solo seguirti in un discorso infantile che ci porterebbe lontani dall’argomento del topic.
Poi magari ti arrabbieresti pure e ti metteresti da solo in castigo per due mesi. No, grazie.
Tra l’altro non è mica la prima volta che misuri chi sia più bravo e chi meno (chi compri di più o inquini meno) e chi dunque chi abbia diritto di parlare o chi no.
Ho un consiglio: guarda nel tuo è cerca di fare il massimo nel tuo orticello, perché gli altri (almeno qua) credo abbiano una coscienza più o meno come la tua e sapranno come fare, immagino.
Ti rispondo però volentieri su le cose serie, se rimani adesso a quelle, altrimenti non impiego più tempo di quello che serva per dimostrare come tu dica cose buffe e sovrapponibili a quelle che ci propinano le reti mediaset il pomeriggio
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Non ho capito perche’ vuoi attaccarmi personalmente mentre io ho parlato in generale…DaniLao ha scritto: ↑26 set 2021, 10:47 È facile, no?
Perché potrei andare sul personale e attaccarti perché ti sei preso una pensione quando noi tutti non l’avremo mai (ma continueremo comunque a pagare la tua -mi auguro- per altri cento anni) ma sarebbe solo seguirti in un discorso infantile che ci porterebbe lontani dall’argomento del topic.
E neppure non vedo cosa c’incastra la mia pensione che “ho sempre ammesso” essere un privilegio della mia genarazione…(ma tu neanche immagini cosa vuol dire essere nato nel 46, appena finita la guerra, senza avere “nulla di nulla”…Cane ha scritto: ↑26 set 2021, 10:11 Noi non siamo vittime del capitalismo...
Il capitalismo siamo "noi stessi"...
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Questa battuta non l’ho gradita soprattutto detta da te che sai piu’ cose
degli altri...
Non ho neppure capito perche' hai voluto alzare il livello della discussione che era molto tranquillo...
Mi fermo quì...
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Si parlava di come creare problemi che non esistono!
Cane e Dani vincitori ex aequo!
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Mi spiego meglio, in effetti il mio discorso conteneva un salto ma è anche perché è un argomento sul quale ci siamo reiteratamente scornati ed incornati, dunque arrivavo capriolavo direttamente verso il finale.
Per me, se ti fa fatica far due passi a piedi e preferisci usare la macchina non devo fare una legge che ti paghi la benzina per accalappiare il tuo voto ma devo spiegarti che male stai facendo a te e al sistema che lascerai ai tuoi discendenti prossimi e futuri.
Non l’ora, ma il “dopo di me”, dunque.
Pure il discorso sulla pensione è “personale” esattamente quanto il tuo. Ovvio che non ce l’abbia con te ma con una generazione che non ha avuto nessun rispetto per quel che sarebbe potuto essere il mondo venti anni dopo. E non mi riferisco (solo) alla questione retributivo/contributiva, bensì allo sfruttamento umano e delle risorse, all’inquinamento ormai irreparabile, al sistema bancario economico al quale siamo asserviti… e potrei continuare…
Quel che intendevo dire è che è comunque inutile considerare la faccenda da questa prospettiva. Ha senso che me la pigli con la tua generazione per gli errori fatti o forse è meglio si capisca come evitarli ora e in futuro (se ci sarà possibile)?
Perché è ovvio che una legge che aumenta le pensioni fa prendere voti e una che l’abbassa li fa perdere (è un esempio, potrei usare gli immigrati e sarebbe lo stesso), però poi ci sono economia e matematica che hanno delle regole scientifiche e non possono inventarsi gli € se non ci sono…
Ultima cosa: forse la mia battuta sul tuo esilio volontario era un po’ greve. È vero e te ne chiedo venia, pure se sai come la pensi sulla tua astensione: non l’ho condivisa per nulla, ma -levato questo- non è la prima volta che adombri la storia che chi abbia più di 1 orologio non possa parlare da sinistra e questa cosa la ritengo una minchiata; non ce la faccio a non dirtelo, schiettamente e con stima, so che faresti uguale e che hai le spalle larghe per questo.
Se ci pensi mi sembra un po’ come quando ti arrabbiavi perché qualcuno ti diceva che non potevi parlare perché lui era più comunista di te, insomma
Per me, se ti fa fatica far due passi a piedi e preferisci usare la macchina non devo fare una legge che ti paghi la benzina per accalappiare il tuo voto ma devo spiegarti che male stai facendo a te e al sistema che lascerai ai tuoi discendenti prossimi e futuri.
Non l’ora, ma il “dopo di me”, dunque.
Pure il discorso sulla pensione è “personale” esattamente quanto il tuo. Ovvio che non ce l’abbia con te ma con una generazione che non ha avuto nessun rispetto per quel che sarebbe potuto essere il mondo venti anni dopo. E non mi riferisco (solo) alla questione retributivo/contributiva, bensì allo sfruttamento umano e delle risorse, all’inquinamento ormai irreparabile, al sistema bancario economico al quale siamo asserviti… e potrei continuare…
Quel che intendevo dire è che è comunque inutile considerare la faccenda da questa prospettiva. Ha senso che me la pigli con la tua generazione per gli errori fatti o forse è meglio si capisca come evitarli ora e in futuro (se ci sarà possibile)?
Perché è ovvio che una legge che aumenta le pensioni fa prendere voti e una che l’abbassa li fa perdere (è un esempio, potrei usare gli immigrati e sarebbe lo stesso), però poi ci sono economia e matematica che hanno delle regole scientifiche e non possono inventarsi gli € se non ci sono…
Ultima cosa: forse la mia battuta sul tuo esilio volontario era un po’ greve. È vero e te ne chiedo venia, pure se sai come la pensi sulla tua astensione: non l’ho condivisa per nulla, ma -levato questo- non è la prima volta che adombri la storia che chi abbia più di 1 orologio non possa parlare da sinistra e questa cosa la ritengo una minchiata; non ce la faccio a non dirtelo, schiettamente e con stima, so che faresti uguale e che hai le spalle larghe per questo.
Se ci pensi mi sembra un po’ come quando ti arrabbiavi perché qualcuno ti diceva che non potevi parlare perché lui era più comunista di te, insomma
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Re: Come creare problemi che non esistono o della coltivazione dell'infelicità
Resto dell’idea che in un sistema fortemente squilibrato come quello in cui viviamo oggi si possano applicare dei piccoli correttivi da parte nostra per renderlo un pochino più equilibrato. Non sarà la soluzione ma almeno tutto ciò mi permette di dormire sereno la notte.