”La sofferenza apre gli occhi, aiuta a vedere le cose che non si sarebbero percepite altrimenti.
Quindi non è utile che alla conoscenza, e, all'infuori di essa, serve solo ad avvelenare l'esistenza.
Il che, sia detto di sfuggita, favorisce ancora la conoscenza.
"Ha sofferto, dunque ha capito". È tutto quello che si può dire di una vittima della malattia, dell'ingiustizia, o di qualunque altra varietà di sventura.
La sofferenza non migliora nessuno (tranne quelli che erano già buoni), e viene dimenticata come viene dimenticata ogni cosa, non entra nel "patrimonio dell'umanità", né si conserva in alcun modo, ma si perde come si perde ogni altra cosa.
Ancora una volta, serve solo ad aprire gli occhi.”
Emil Cioran
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi