finestraweb ha scritto: ↑15 mag 2023, 13:01
wilcoyote ha scritto: ↑15 mag 2023, 10:44
Gli autonominatisi
progressisti sono i calendirenziani, mi pare.
Ché poi anche loro siano stati contagiati dal virus separatista che affligge il piddì dai tempi dell'ex PCI è solo un dettaglio secondario.
Credo che sia un po' troppo facile dirla così: un po' scarica barile.
Quando Renzi ed il PD prendevano il 40% alle europee, non c'erano problemi di convivenza.
Correggimi se sbaglio (la memoria a volte ha lacune), ma i problemi sono iniziati quando l'audience è scemata, che poi è il motivo per cui il PD cambia segretario e già questo non è bello.
Se credi nella rotta, dovresti proseguire anche quando il pubblico non ti vota (che poi è quello che ha fatto la FdI): invece no.
Ad ogni elezioni sotto le aspettative, il Pd cambia il volto: cambia il volto, ma non quelli dietro le quinte ed in sintesi, non troppo la rotta.
Letta non era un progressista?
Il PD è un caso patologico (se non necrologico), si parlava di "progressismo". A me pare che il progressismo italiano sia quello del Gattopardo: si cambia tutto per non cambiare nulla.
Quello renziano invece era "cambiamo tutto tanto per cambiare", ma solo in apparenza: era conservatore anche se non ultraconservatore come la destra attuale.
Il 40% alle europee non vuol dire nulla, è anche quello che ha portato il PD sotto il 20%, ti pare poco?
Il pregio e, insieme, la dannazione della sinistra, è che ha un elettorato pensante ed esigente, non è composto da gente che pensa come gli ultrà di calcio: per questo, appena Renzi si è palesato per quel che è (un democristiano di centr-destra) è stato abbandonato.
FdI sono ultrà conservatori, quindi non entrano in questo discorso, il progresso secondo loro è tornare ai tempi del feudalesimo o, in mancanza di meglio, al ventennio.