O di cui non abbiamo piena contezza e opinione, tanto sono poco diffuse. Ormai da tempo ho smesso di seguire i telegiornali nazionali, tutti allineati sulle stesse direttive e sulle stesse scalette, pianificate dall'alto e selezionate in base a cosa deve passare e cosa no.
Ecco, credo che a distanza di alcuni giorni sia passata fondamentalmente sotto silenzio anche questa bella foto:
Di che si tratta? Di un disoccupato siciliano che si dà fuoco dopo aver scritto un sms di addio alla famiglia, e con la figlia in lacrime davanti alla macchina in fiamme. Si deve leggere la cronaca locale per vedere che c'è in atto una vera e propria guerra economica e sociale messa in atto contro (ma anche con la silente complicità de) la popolazione, con relative "casualties".
Ci sono vari livelli di "infotainment" con cui la politica distrae l'attenzione nazionale.
Infotainment politico: telegiornali e dibattito politico occupati da una legge auspicabile e su cui si potrebbe anche discutere, ma che non è la priorità assoluta. Non solo Cirinnà: continuo martellare sulle dichiarazioni, sui passaggi, sui canguri, su alleanze e conteggi.
Infotainment strategico: inusuale attenzione e inusuali prese di posizione difensive sul caso Regeni, con una probabile guerra di propaganda e di intelligence in atto fra poteri contrapposti (ricordiamoci invece che di quel poveraccio di Baldoni non è mai tornato nemmeno il corpo).
Infotainment di cronaca: i casi di provincia più interessanti (solitamente impicanti tresche e relazioni morbose per maggior attrattiva) vengono proposti all'attenzione nazionale.
Infotainment economico/motivazionale: continua diffusione di dati ottimistici (esempio: "+0,01 sul mese precedente") o travisati, se non completamente falsati.
Silenzio quasi assoluto, invece, sulla cessione di un pezzo di mare alla Francia, sulla cancellazione delle pensioni di reversibilità, sui suicidi economici, sullo smantellamento del welfare (che è in una nuova fase pre-terminale di fortissima accelerazione), sui 300.000 arrivi di migranti volontariamente attratti a scopo di dumping e destabilizzazione sociale, sui 100.000 italiani (gran parte laureati) emigrati all'estero.
Il colore non c'entra nulla. E' anche per questo che non partecipo a discorsi di politica, in quanto questa, semplicemente, non esiste più. Esistono solo le istanze di gruppi che, in base al proprio potere o a quanto sono utili in quel momento, cercano semplicemente di fare il proprio interesse legittimo o illegittimo. Il "bene comune" è semplicemente scomparso dal lessico.
Tutto questo in un contesto di progressivo annientamento delle istanze locali per creare un sovrastato fondato su ultraliberismo e singoli gruppi di pressione, plasmato sulla discutibile filosofia sociale americana anzichè sulle vecchie socialdemocrazie nordiche.
Sarà quindi necessario per le nuove generazioni adattarsi a questo sovrasistema, finanziato e creato con risorse mediatiche, propagandistiche, culturali e soprattutto economiche immani. Il ricambio sociale e demografico (tendente al rialzo verso l'apice della scala, verso il basso alla sua base, con eliminazione della classe media) e la selezione darwiniana sono in atto. I prossimi anni vedranno una strage paurosa di vite lasciate esaurire "naturalmente" e senza metodi cruenti, sempre a meno di non incappare in qualche guerra con "nazioni" rimanenti che potrebbero opporsi in modo pateticamente cruento contro l'estensione della sovranazionalizzazione.
Le prossime generazioni saranno educate a questo sistema, quindi meglio prepararle ora. Quelle vecchie saranno già un ricordo.
Le vere notizie che non conosciamo
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Sono d'accordo sull'insieme anche se io non generalizzo in modo così ampio come Michele.
E' una questione di sempre. Sull'informazione, sul come leggerla, sulla-non informazione, sui suoi meccanismi,ecc. uno che ci ha insegnato molto è stato proprio Umberto Eco.
Oggi siamo arrivati a livelli stratosferici, ci parlano di tutto tranne della vita reale. Dobbiamo però ricordarci che questi meccanismi funzionano per tutto e su tutto. Sono da tenere presenti anche quando leggiamo tutti i giorni che le rapine le fanno solo gli immigrati, i furti solo gli zingari, che sporcano solo loro e sempre solo loro stuprano, ecc.
Del resto sarà perché in qualche modo mi caratterizzo ancora politicamente/idealmente comunista che tengo sempre ben presente uno degli insegnamenti marxiani: la libertà di stampa (di informazione diremmo oggi) esiste, è riconosciuta, ma di fatto è praticabile solo da chi ha il controllo degli strumenti di comunicazione.
Per il resto, quanto detto da Michele è buona parte delle ragioni per cui non mi lascio coinvolgere più di tanto nelle discussioni sui massini sistemi, sul politico del momento, sulla politica del momento, sulla legge del momento, e così via.
Io darò fiducia solo quel sistema che metterà in prima pagine notizie come quella riportata da Michele.
La pornografia del dibattito politico dei vari "liderini"cacchio la possono tranquillamente relegare nei piccoli annunci.
E' una questione di sempre. Sull'informazione, sul come leggerla, sulla-non informazione, sui suoi meccanismi,ecc. uno che ci ha insegnato molto è stato proprio Umberto Eco.
Oggi siamo arrivati a livelli stratosferici, ci parlano di tutto tranne della vita reale. Dobbiamo però ricordarci che questi meccanismi funzionano per tutto e su tutto. Sono da tenere presenti anche quando leggiamo tutti i giorni che le rapine le fanno solo gli immigrati, i furti solo gli zingari, che sporcano solo loro e sempre solo loro stuprano, ecc.
Del resto sarà perché in qualche modo mi caratterizzo ancora politicamente/idealmente comunista che tengo sempre ben presente uno degli insegnamenti marxiani: la libertà di stampa (di informazione diremmo oggi) esiste, è riconosciuta, ma di fatto è praticabile solo da chi ha il controllo degli strumenti di comunicazione.
Per il resto, quanto detto da Michele è buona parte delle ragioni per cui non mi lascio coinvolgere più di tanto nelle discussioni sui massini sistemi, sul politico del momento, sulla politica del momento, sulla legge del momento, e così via.
Io darò fiducia solo quel sistema che metterà in prima pagine notizie come quella riportata da Michele.
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Non hai torto, ma hai fatto un calderone mettendoci "dentro tutti e tutto", di solito questo non e' il sistema piu' efficace per migliorare le cose...cuoccimix ha scritto:Ecco, credo che a distanza di alcuni giorni sia passata fondamentalmente sotto silenzio anche questa bella foto...
Questa notizia io l'avevo letta da piu' parti (non posso dire se e' stata detta in tv perché praticamente non la guardo mai) e basta che tu digiti la notizia e ti appaiono almeno 3-4 pagine di risultati piena di testate importanti, news, ansa, e altro, che riportano la notizia...
Mi dispiace dirlo, ma la parzialita' dell'informazione e' anche colpa degli italiani, perché "vogliono sentirsi dire" quello che "gli piace sentirsi dire", non gliene frega nulla dell'obbiettivita' o della correttezza dell'informazione...
Si scelgono il TG che piu' e' dalla loro parte, se sono per grillo e contro renzi si leggono "il fatto quotidiano" che tutti i giorni gli scrive quello che si vogliono sentir dire...
Uguale quelli di B che si leggono "il giornale", o quelli di renzi che si leggono "l'unità", o comunque si cercano stampa di comodo ...
Ma se non cominciamo a selezionarci noi l'informazione, quella credibile da quella spazzatura, e facciamo morire quella spazzatura,
ma chi volete che ce lo faccia?
Si sbraita per la tv che non fa piu' cultura, ma se l'audiance piu' alta ce l'ha il grande fratello, l'isola, i pacchi, e la de fillippi, loro
ti danno quello, cosa dovrebbero darti?...
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Appunto: la notizia occorre andarsela a cercare. Nella realtà, non ti viene data o viene lasciata come notizia secondaria.Cane ha scritto: Questa notizia io l'avevo letta da piu' parti (non posso dire se e' stata detta in tv perché praticamente non la guardo mai) e basta che tu digiti la notizia
Come si dice in guerra, come "collateral damage", qualcosa che si dà per scontato, o comunque...da non diffondere troppo.
Questo è vero. Anche il Fatto Quotidiano fa parte comunque di un "frame" pianificato, nel quale ha la mera funzione di valvola di sfogo. Nella fattispecie è quasi interamente eterodiretto da appartenenti ad area culturale PD o SEL che hanno deciso di centrare un preciso segmento di mercato, quello dell'informazione "quasi alternativa".Mi dispiace dirlo, ma la parzialita' dell'informazione e' anche colpa degli italiani, perché "vogliono sentirsi dire" quello che "gli piace sentirsi dire", non gliene frega nulla dell'obbiettivita' o della correttezza dell'informazione...Si scelgono il TG che piu' e' dalla loro parte, se sono per grillo e contro renzi si leggono "il fatto quotidiano" che tutti i giorni gli scrive quello che si vogliono sentir dire...
Uguale quelli di B che si leggono "il giornale", o quelli di renzi che si leggono "l'unità", o comunque si cercano stampa di comodo ...
Comunque finisce che devo trovare su Libero o il Giornale le informazioni che Repubblica e l'Unità non pubblicano e viceversa.
Il motivo è semplice, ora quelli stanno all'opposizione. Occorre fare una cernita di tutta la spazzatura e selezionare una propria "rassegna stampa" basata sulla verità, sui dati oggettivi e non sul colore della carta.
Ma, appunto, come dicevo la guerra mediatica ed economica è fatta contro il popolo con il suo silenzio/assenso.
Quindi: si salvi chi può.
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Difatti non le leggiamo più. Da un pò di tempo si evita accuratamente di specificare l'origine del reo per alcuni reati eclatanti.mchap ha scritto:Sono da tenere presenti anche quando leggiamo tutti i giorni che le rapine le fanno solo gli immigrati, i furti solo gli zingari, che sporcano solo loro e sempre solo loro stuprano, ecc.
Sarebbe normale e giusto in situazioni normali, non lo è quando la percentuale di alcune etnie per specifiche tipologie di reati in certe zone è talmente evidente da lasciare poco spazio ad interpretazioni.
Nei fatti, quando si impone il silenzio anche sui reati di chi dovrebbe avere doveri oltre a diritti, per calcolo politico o fiuto per il business, si creano nuove mafie che nel Sistema prosperano come nuovi organismi opportunisti. In alcune città più grandi, ciò è già realtà, in quelle più piccole (come la mia) in certi orari e in certe zone non si può respirare a causa della diossina sprigionata dai roghi dei cavi di rame.
Una di queste contraddizioni è esplosa con il caso delle molestie di Colonia. Alcune femministe, sempre prontissime a berciare contro la società, hanno (non) sorprendentemente tirato i remi in barca di fronte alla protervia delle molestie degli immigrati di origine prevalentemente araba. In Svezia la sinistra antirazzista si è schierata contro il gay pride perchè voleva sfilare in zone a controllo islamico. Cortocircuito totale. Insomma, tutti pronti a protestare contro l'omofobia, il maschilismo, il razzismo ecc. , poi per "Rispetto" ci si sottomette al volere di etnie e/o religioni che sempre più, di questo passo, imporranno la loro volontà sulla laicità novecentesca.
In sintesi: la società sarà strutturata in sovrapoteri culturali, liberisti e relativisti più che laici. Sotto il loro benestare illuminato e al di sotto della loro cerchia progressista/liberista, si creeranno feroci "sottopoteri" basati su etnia, clan, religione, gruppo di influenza demografica, ecc. Immagino un futuro in stile Gangs Of New York, composto da molteplici entità in contrasto o in accordo fra di loro, controllanti ognuna il proprio settore di appartenenza, e uno Stato "de facto" inesistente.
La nostra società verrà riplasmata per sempre, e le separazioni aumenteranno con buona pace dell'integrazione, che avverrà solo al vertice (ristretto) della catena, naturalmente accettando di buon grado l'annullamento della laicità in nome del rispetto per le etnie. Houllebecq sarà un buon esempio, Charlie Hebdo è stato il punto di svolta.
Prepariamoci a dimenticare l'Europa come la ricordavamo, o come la speravamo: occorrerà adeguarsi al nuovo corso.
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Ma nessuno impone il silenzio, il panorama della stampa e vastissimo, non puo' essere controllato tutto...cuoccimix ha scritto:Nei fatti, quando si impone il silenzio...
Secondo me e' anche il popolo che da spago alla stampa che gli garba di piu' e fa morire gli altri...
Proprio stasera hanno suonato (mi pare una volta al mese) e mi hanno portato "RESISTENZA" del CARC con una bella falce e martello rossa e una bella testa di mao...
Con sopratitolo: A 40 anni dalla morte di mao tse tung il marxismo, leninismo, maoismo, e' la concezione dei partiti comunisti
che guideranno il nuovo assalto al cielo! ...
Come fai a dire che non c'e' liberta' dì di stampa?
Portano avanti idee secondo me "fuori dal mondo", ma li conosco di vista, sembrano dei bravi ragazzi, e li vedo talmernte impegnati e ci credono che non posso fare a meno di prendergli il giornale..
Ps non e' un giornale banale ( a parte le idee irrealizzabili...) sono 8 pagine "scritte fitte" e senza foto, presumo da diverse persone, tutte che sanno scrivere e argomentare, di base non sono degli scemi...
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Sicuro? Il colpo di maestro non sta nel controllare e imporre qualcosa alle testate, ma far sì che ci siano un tacito autocontrollo e una tacita omologazione volontaria. Le agenzie di stampa con le "veline" preconfezionate stanno lì per questo: soddisfano il bisogno di informazione precotta che soddisfi sia l'esigenza di controllo, sia quella del consumo di infotainment. Loro producono, le tv e i giornali distribuiscono il prodotto cambiando solo il marchio, come fossero scarpe made in China. Andar controcorrente non conviene: per costi, per mancata sensibilità del pubblico "normalizzato" da anni di informazione precotta, ma soprattutto perchè ci si mette al di fuori dell' "arco costituzionale" prefissato: quindi possibili azioni legali, niente finanziamenti pubblici, eccetera.Cane ha scritto: Ma nessuno impone il silenzio, il panorama della stampa e vastissimo, non puo' essere controllato tutto...
Fra l'altro abbiamo passato una fase storica in cui anche i giornalisti sono stati uccisi dalla mafia o da poteri occulti, quindi la situazione è a tutti gli effetti normalizzata e omologata: specie a livello locale, in pochi si azzardano a toccare certi fili.
Non mi ricordo chi disse che la differenza fra regime e democrazia (attuale) è molto meno evidente di quanto non sembri, perchè nella democrazia attuale puoi dire tutto ma non ti ascolta nessuno.
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Il livello di tutta la situazione, anche politica, dell'informazione, e' sempre rapportato al livello del popolo...cuoccimix ha scritto:Non mi ricordo chi disse che la differenza fra regime e democrazia (attuale) è molto meno evidente di quanto non sembri, perchè nella democrazia attuale puoi dire tutto ma non ti ascolta nessuno.
Oggi:
Unioni civili, Giovanardi: "Se la base della coppia è l'amore, vale anche per cane e padrone"
Quella "merda" ha paragonato un gay a un cane...
Ma lo sai perché l'ha detto? Perché c'e' una bella fetta di "catto-merde" che gli e' stato bene sentire quelle parole sprezzanti, e gli
daranno anche il voto!
In italia ci sarebbe spazio per cambiare, e' stato dimostrato che fare un partito e lanciarlo verso il potere e' abbastanza facile...
Salvo il fatto che sono italiani come gli altri italiani, a volte anche peggio, quindi?
Ricordi "roma ladrona"? Certamente vero, solo che bossi, figli, e la loro cricca leghista, erano piu' ladri di roma.....
Adesso c'e' lo slogan della M5S della "casta" di 500 parlamentari, nulla di piu' ridicolo...perché la casta in italia e' rappresentata a vario titolo da almeno 15 milioni di italiani che difendono a spada tratta i loro privilegi, e non li smuoverai mai...
Gli italiani sono specializzati nel dare del ladro agli altri, nel dare la colpa agli altri, ma lui si ritiene pulito e vergine...
La settimana scorsa e' stato annunciato un provvedimento perché molti senatori lasciano il cartellino inserito alla loro postazione per prendere la diaria ma poi non votano, perché in realta' escono e vanno per "cazzi loro"...
Che differenza c'e' con le migliaia di dipendenti pubblici che timbrano il cartellino e vanno per cazzi loro? :
Se questi dpendenti pubblici un giorno vanno in parlamento cosa ti aspetti che facciano?
Sono convinto che se li intevisti mentre invece che a lavoro sono al mercato anche loro sono incazzati con la casta...
Ma dai...basta dare la colpa sempre agli altri, siamo quasi tutti uguali, ecco perché siamo in questa situazione di merda...
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
ahhhhhhm aòòòòòòòòòòòò ehhhhhhhhh
Mi sembra di rivivere i dibattiti di fine anni sessanta e settanta. Allora eravamo giovani o giovanissimi , ok Michele forse non era ancor nato ma già sapevamo che sarebbe arrivato, discutevamo anche per lui
Erano d'obbligo Marcuse e McLuhan. Il primo non l'ho mai digerito, non sono mai riuscito a portare a termine un suo libro. McLuhan invece è di quelli che mi hanno formato ed forse per questo che mi viene in mente un concetto molto semplice, direi ovvio: l'informazione non è mai oggettiva.
Non può esserlo per definizione. La sola selezione dei fatti e il modo di parlarne implica una pesante soggettività.
La pluralità dell'informazione dovrebbe compensare la non-oggettività, ma qui entrano in gioco le considerazioni di Michele,
Non credo ai complotti, alle trame, agli scenari dove dietro c'è sempre qualcuno. Forse ci sono spiegazioni più semplici. Per esempio, se fai un quotidiano ti poni in un mercato, ne consegue tutto il resto.
Non leggo Il Fatto Quotidiano, seguo La Repubblica, Il Messaggero, La Stampa. Più che altro per abitudine. In ogni caso la lettura dei giornali è utile, come anche seguire qualche dibattito in tv. Qualche fonte di informazione dobbiamo pure averla.
Quello che conta è verificare, informarsi autonomamente. In questo è insostituibile la lettura di buoni libri, delle riviste specializzate, lo studio.
In altre parole, siamo noi, è il singolo individuo, le nostre esperienze di vita, il rapporto con il mondo con cui siamo direttamente a contatto, il parlare con gli altri, il fermarsi a scambiare due chiacchiere con il nigeriano fuori al supermercato o quello del Bangladesh al distributore di benzina.
Giorno dopo giorno si accumula conoscenza ed esperienza. Un buon antidoto alla informazione serializzata e omologata.
Cane, ma tu per caso sei neozelandese? eschimese? papauasiano?
O appartieni ad una illuminata élite di strani italiani la quale, per un qualche mistero cosmico, è da tutti gli altri italiani?
Ma lo hai mai sfogliato un giornale londinese? o tedesco? o, peggio che mai, uno nord-americano? ti sembrano tanto diversi dai nostri?
Mi sembra di rivivere i dibattiti di fine anni sessanta e settanta. Allora eravamo giovani o giovanissimi , ok Michele forse non era ancor nato ma già sapevamo che sarebbe arrivato, discutevamo anche per lui
Erano d'obbligo Marcuse e McLuhan. Il primo non l'ho mai digerito, non sono mai riuscito a portare a termine un suo libro. McLuhan invece è di quelli che mi hanno formato ed forse per questo che mi viene in mente un concetto molto semplice, direi ovvio: l'informazione non è mai oggettiva.
Non può esserlo per definizione. La sola selezione dei fatti e il modo di parlarne implica una pesante soggettività.
La pluralità dell'informazione dovrebbe compensare la non-oggettività, ma qui entrano in gioco le considerazioni di Michele,
Non credo ai complotti, alle trame, agli scenari dove dietro c'è sempre qualcuno. Forse ci sono spiegazioni più semplici. Per esempio, se fai un quotidiano ti poni in un mercato, ne consegue tutto il resto.
Non leggo Il Fatto Quotidiano, seguo La Repubblica, Il Messaggero, La Stampa. Più che altro per abitudine. In ogni caso la lettura dei giornali è utile, come anche seguire qualche dibattito in tv. Qualche fonte di informazione dobbiamo pure averla.
Quello che conta è verificare, informarsi autonomamente. In questo è insostituibile la lettura di buoni libri, delle riviste specializzate, lo studio.
In altre parole, siamo noi, è il singolo individuo, le nostre esperienze di vita, il rapporto con il mondo con cui siamo direttamente a contatto, il parlare con gli altri, il fermarsi a scambiare due chiacchiere con il nigeriano fuori al supermercato o quello del Bangladesh al distributore di benzina.
Giorno dopo giorno si accumula conoscenza ed esperienza. Un buon antidoto alla informazione serializzata e omologata.
Cane ha scritto: Mi dispiace dirlo, ma la parzialità dell'informazione e' anche colpa degli italiani, perché "vogliono sentirsi dire" quello che "gli piace sentirsi dire", non gliene frega nulla dell' obiettivita' o della correttezza dell'informazione...
Cane, ma tu per caso sei neozelandese? eschimese? papauasiano?
O appartieni ad una illuminata élite di strani italiani la quale, per un qualche mistero cosmico, è da tutti gli altri italiani?
Ma lo hai mai sfogliato un giornale londinese? o tedesco? o, peggio che mai, uno nord-americano? ti sembrano tanto diversi dai nostri?
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Re: Le vere notizie che non conosciamo
Gli italiani sono tutti gli italiani, e' evidente che comprendo anche me...mchap ha scritto:Cane, ma tu per caso sei neozelandese? eschimese? papauasiano?
O appartieni ad una illuminata élite di strani italiani la quale, per un qualche mistero cosmico, è da tutti gli altri italiani?
E a modo mio faccio parte della casta, perche' io e mia moglie siamo andati in pensione presto e con una discreta pensione retributiva, che ce le pagano dei giovani disgraziati che lavorano con meno diritti dei miei, guadagnano meno, e in pensione non ci andranno mai...
Quando l'altro giorno renzi ha ipotizzato di ridurre le pensioni di reversibilita' a chi ne ha meno bisogno per dare qualcosa in piu' a chi in pensione ha meno o ai giovani, quindi una ipotetica manovra di sinistra, quelli che hanno inveito di piu' sono stati proprio quelli della sinistra/sinistra e la cgil con landini e la camusso! (e' risaputo che ormai la cgil campa con le deleghe dei pensionati... )
Tanto per chiarire che non ho interesse dico subito che se passa quella legge io in futuro potrei essere fregato...
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