Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

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DaniLao
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da DaniLao »

Antonio, gli ultimi 4 segnalati sono accessibili solo a pagamento
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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mchap
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da mchap »

Ho inserito i testi nella speranza che a qualcuno venga la voglia di abbonarsi.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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DaniLao
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Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da DaniLao »

Grazie, leggerò volentieri.
Non credo nessuno si offenderà per la citazione sulle ns pagine
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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wilcoyote
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 13 mag 2021, 12:17 Due interviste, aDavid Grossman e Ali Jarbawi; due persone che sanno ragionare al di fuori delle frasi fatte, luoghi comuni, stereotipi, ecc. Soprattutto sono testimoni dell'evoluzione della questione in questi ultimi cinquant'anni. Hanno vissuto tutte le speranze e delusioni che hanno accompagnato la nostra generazione. Purtroppo ora rimane solo un profondo e ragionato pessimismo.

Pubblico i testi nella speranza che a qualcuno venga la voglia di abbonarsi.
[...]
Non ne esce bene Israele da queste interviste.
Sul fatto che i palestinesi siano una minoranza in Israele, vedo una corrispondenza col fatto che i pellerossa sono una minoranza negli USA.
Stessi metodi brutali (d'altra parte Israele senza gli USA non potrebbe esistere).
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mchap
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da mchap »

Non è mai una questione di far uscire bene questo o quello, Si tratta di capire e mantenere un po' di lucidità, Qualsiasi cosa si pensi di Israele non va mai dimenticato che in quello stato esiste una società civile, una opposizione politica. E' una democrazia.
Quindi esiste anche la critica,
Alle manifestazioni inziali di protesta per la questione degli sfratti per via giudiziaria partecipavano, assieme ai palestinesi, organizzazioni di sinistra israeliane.

Uno dei grossi problemi di fondo è che nel campo palestinese non esiste nulla di tutto questo. Non si vota da quindici anni! e l' ultima volta che l'hanno fatto si sono sparati tra di loro.
Il casino di questi giorni è dovuto anche alle contrapposizioni tra Abu Mazen e Hamas, giocano a chi fa più il duro e intransigente.

Ci sono piccoli e incerti segnali che la strategia di Hamas comincia a stancare. Prima dello scoppio degli incidenti Hamas aveva provato a rilanciare le proteste di massa a ridosso del confine ma, a distanza di un anno, all'appello hanno risposto poche decine di persone
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 13 mag 2021, 19:06 Non è mai una questione di far uscire bene questo o quello, Si tratta di capire e mantenere un po' di lucidità, Qualsiasi cosa si pensi di Israele non va mai dimenticato che in quello stato esiste una società civile, una opposizione politica. E' una democrazia.
Quindi esiste anche la critica,
Alle manifestazioni inziali di protesta per la questione degli sfratti per via giudiziaria partecipavano, assieme ai palestinesi, organizzazioni di sinistra israeliane.

Uno dei grossi problemi di fondo è che nel campo palestinese non esiste nulla di tutto questo. Non si vota da quindici anni! e l' ultima volta che l'hanno fatto si sono sparati tra di loro.
Il casino di questi giorni è dovuto anche alle contrapposizioni tra Abu Mazen e Hamas, giocano a chi fa più il duro e intransigente.

Ci sono piccoli e incerti segnali che la strategia di Hamas comincia a stancare. Prima dello scoppio degli incidenti Hamas aveva provato a rilanciare le proteste di massa a ridosso del confine ma, a distanza di un anno, all'appello hanno risposto poche decine di persone
Se sono divisi è più facile controllarli.
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mchap
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da mchap »

Le due parti palestinesi si sono divise da se stessi, consensualmente (dopo essersi combattuti per un po'). Guarda la divisione dei palestinesi è un grosso problema. Sarebbe più utile a tutti, anche allo stato israeliano, che ci fosse un unica rappresentanza palestinese.
La mancanza di una sola voce palestinese è un grosso problema da sempre. Willy non so quanti anni hai, ma ti ricordi quante sigle c'erano negli anni '70 e '80?
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 13 mag 2021, 20:32 Le due parti palestinesi si sono divise da se stessi, consensualmente (dopo essersi combattuti per un po'). Guarda la divisione dei palestinesi è un grosso problema. Sarebbe più utile a tutti, anche allo stato israeliano, che ci fosse un unica rappresentanza palestinese.
La mancanza di una sola voce palestinese è un grosso problema da sempre. Willy non so quanti anni hai, ma ti ricordi quante sigle c'erano negli anni '70 e '80?
Un bel po', ciò non toglie che la situazione, spontanea o "incoraggiata" che sia, faccia il gioco dei "falchi" israeliani.

Adesso ci si mette anche il Papa a buttare benzina sul fuoco!
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/ ... jwz3UDZ4DM

Però... Quindi Israele non vuole uno stato palestinese?
E se non lo vuole, perché tratta i palestinesi di Israele come cani rognosi?
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da mchap »

Non riesco proprio a capire come si può parlare di questa tragedia in questi termini.
Lì stanno morendo decine di persone e siamo ad un passo da una guerra generalizzata che per i suoi effetti sulla popolazione civile, di entrambe le parti, farà impallidire tutte le precedenti.

E qui? qui andiamo avanti con le solite frasi fatte e stereotipate. I nativi americani, i falchi israeliani, lo stato israeliano che non ne vuole uno palestinese,.... andiamo avanti così che la situazione migliorerà di certo.

Ho sempre detto che noi qui non dovremmo farne una questione da bar, non dovremmo tifare per l'uno o per l'altro. Noi qui ce lo possiamo permettere. Abbiamo il dovere morale di non fomentare né di aggiungere odio e conflitto.
Ho provato a proporre articoli informativi e di opinione ma qualsiasi cosa si faccia o si dica il risultato è sempre lo stesso: david contro golia, i cattivi e i buoni,....
Non si riesce ad uscire fuori dagli schemi degli spaghetti western.
Mi tiro fuori.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana

Messaggio da wilcoyote »

mchap ha scritto: 13 mag 2021, 23:19 Non riesco proprio a capire come si può parlare di questa tragedia in questi termini.
Lì stanno morendo decine di persone e siamo ad un passo da una guerra generalizzata che per i suoi effetti sulla popolazione civile, di entrambe le parti, farà impallidire tutte le precedenti.

E qui? qui andiamo avanti con le solite frasi fatte e stereotipate. I nativi americani, i falchi israeliani, lo stato israeliano che non ne vuole uno palestinese,.... andiamo avanti così che la situazione migliorerà di certo.

Ho sempre detto che noi qui non dovremmo farne una questione da bar, non dovremmo tifare per l'uno o per l'altro. Noi qui ce lo possiamo permettere. Abbiamo il dovere morale di non fomentare né di aggiungere odio e conflitto.
Ho provato a proporre articoli informativi e di opinione ma qualsiasi cosa si faccia o si dica il risultato è sempre lo stesso: david contro golia, i cattivi e i buoni,....
Non si riesce ad uscire fuori dagli schemi degli spaghetti western.
Mi tiro fuori.
mchap, Israele è nato con un peccato originale, la puoi rigirare come ti pare, le cose stanno così. Non significa parteggiare per questo e per quello, significa dire le cose come stanno.
Nessun'altra delle attuali Nazioni sovrane è nata per imposizione di un organismo politico, sia pure sovranazionale (per modo di dire) come l'ONU.
Quando si forza la Storia, succedono queste cose.
Storicamente non è successo quasi mai che i due popoli che si contendevano lo stesso pezzo di terra si siamo fusi tra loro pacificamente. Giusto gli antichi Romani conquistavano per poi conferire la cittadinanza romana ai popoli conquistati, che addirittura a volte si ribellavano non per avere l'indipendenza, ma per essere ancora più "romani"! Ecco, forse bisognerebbe tornare ad avere la stessa lungimiranza di Augusto e di Marco Aurelio.
Io non la vedo da nessuna parte, tu?