“Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

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DaniLao
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da DaniLao »

Cane ha scritto:Mi spighi cosa vuol dire "essere comunisti" oggi?

Il pensiero deve cambiare ed evolversi perché il mondo e le sue esigenze cambiano...
Ne sarei capace solo in parte e per quel che uno se ne possa sentire intimamente. Ho un passato Bakuninan-Stirneriano che credo m'avrebbe tenuto fuori dalla Prima Internazionale in poi (non ho peraltro frequentato sezioni di partiti e piuttosto raramente li ho votati)

Però secondo me sbagli a sovrapporre il comunismo con il suo essere stato 'realizzato' in CCCP.

E il confondere l'uno con l'altro è quel che ti fa cadere dalle nuvole quando dici che prima tifavi Russia e ora non più perché prima sbagliavi ed ora sei saggio.
Non era stato bastevole il triste fatto della guerra di Spagna (o altri poi dopo, fino a Praga con tutte le complessità) a far capire che qualcheccosa già allora non andava?

Il pensiero deve evolversi, però certi principi e certe idee me le voglio tenere care anche se sarà faticoso (lo è sempre stato) dare loro la forma giusta che sia adatti alla contemporaneità
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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finestraweb
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da finestraweb »

DaniLao ha scritto:Il pensiero deve cambiare, cioè maturare o marcire?
Perché mi pare noi si frequenti più volentieri la seconda ipotesi.
[...]
Concordo: il pensiero deve/può maturare, ma non marcire.
Le radici e gli insegnamenti acquisiti nel tempo, non vanno mai perse.
Cane ha scritto: Mi spighi cosa vuol dire "essere comunisti" oggi?

Il pensiero deve cambiare ed evolversi perché il mondo e le sue esigenze cambiano...

Perfino la chiesa che campa su "dogmi millenari" e' costretta a cambiare sul costume, sul sesso e la procreazione responsabile, altrimenti
non la cagava piu' nessuno, e questo papa ci sta provando...
Aspetta Cane.
Le "esigenze" del mondo cambiano?
In parte, ma altre esigenze restano immutate e bisogna tutelarle e preservarle, perché come furono conquiste ieri, chi ieri le osteggiò continua ora a farlo ed a volerle abrogare.
In sintesi, la diversità di interessi tra i "forti" ed i "deboli", c'è ancora oggi, come c'era ieri; se non l'abbiamo capito finora, non so cosa deve accedere perché lo capiamo.
cuoccimix ha scritto:Su FB ieri ho letto un commento meraviglioso: "vai e insegna agli angeli a prendere 20.000 euro al mese per 40 anni parlando di gente che non arriva a fine mese".

Ah, per la cronaca, il figlio lavora in una banca d'affari a Londra. Non mi venite a dire che ognuno prende la sua strada perchè non ci credo, come ormai non credo più a molte cose. Per il resto, pace all'anima sua.
Quella frase può dirla anche al Papa, al sacerdote che di notte porta da mangiare ai senza tetto, per poi tornare nel proprio letto nonché ad un qualsiasi volontario che assiste chi è in difficoltà, ma che, finito il turno, se ne torna a casa.
Insomma: un nonsense.....
DaniLao ha scritto: [.....]
Però secondo me sbagli a sovrapporre il comunismo con il suo essere stato 'realizzato' in CCCP.
[...]
Quoto.

Il comunismo, oggi, dovrebbe essere la "carità cristiana"; è politica sociale.
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Cane
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da Cane »

finestraweb ha scritto:
DaniLao ha scritto: [.....]
Però secondo me sbagli a sovrapporre il comunismo con il suo essere stato 'realizzato' in CCCP.
[...]
Quoto.

Il comunismo, oggi, dovrebbe essere la "carità cristiana"; è politica sociale.
Allora sono rimasto comunista anch'io... :D

Allora siccome nei paesi nordici e scandinavi c'e' attenzione al sociale, lo stato garantisce scuola e sanita', sono comunisti? :roll:

La logica evoluzione del vecchio comunismo (tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali, se ho due radio-room uno e' mio e uno e' tuo... :lol: ) e' la moderna socialdemocrazia che e' piu' equilibrata...
Ultima modifica di Cane il 16 dic 2015, 18:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da cpc »

beato chi ce l'ha ancora!
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finestraweb
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da finestraweb »

Cane ha scritto:
finestraweb ha scritto:
DaniLao ha scritto: [.....]
Però secondo me sbagli a sovrapporre il comunismo con il suo essere stato 'realizzato' in CCCP.
[...]
Quoto.

Il comunismo, oggi, dovrebbe essere la "carità cristiana"; è politica sociale.
Allora sono rimasto comunista anch'io... :D

Allora siccome nei paesi nordici e scandinavi c'e' attenzione al sociale, lo stato garantisce scuola e sanita', sono comunisti? :roll:
Ma pensi che oggi ci sia ancora qualche novello Lenin in giro?
Ma figurati......
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mchap
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da mchap »

Per Armando Cossutta non provo nulla, non mi suscita emozioni, sentimenti o idee, se non quelle che si possono avere per ogni persona che è vissuta nella sua epoca. Se non fosse per la sua critica alla "strappo" di Berlinguer Cossutta non avrebbe avuto al notorietà che ha poi avuto.
Una vita interna al PCI, una ortodossia per me incomprensibile. Nulla di paragonabile ai vari Umberto Terracini, Aldo Natoli, Camilla Ravera, Giorgio Amendola, solo per ricordarne alcuni, diversi tra loro e di quelli direttamente impegnati in politica, altrimenti dovrei aggiunger Franco Venturi, Norberto Bobbio e tanti altri.

Costoro erano capaci di avere spirito critico e apertura mentale. Furono sempre minoranza ma dei giganti in confronto ai grigi e ortodossi burocrati di partito.

Forse non ne conosco a sufficienza la biografia personale ma a me sembra che Armando Cossutta sia un un buon esempio di un certo modo di intendere l'essere di sinistra o "comunisti": sdraiati sulla linea.

Come era possibile, nel 1982, criticare il Berlinguer che finalmente affermava la fine della spinta propulsiva della società nata dalla rivoluzione del 1917?

Una breve sintesi http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... eznev.html
Una strada lunga e tortuosa, storicamente comprensibile per chi gestiva un partito di massa che doveva rimettere in discussione momenti importanti della proprio storia.
Ma finalmente c'erano arrivati.

Io non ho mai "creduto", sono stato fortunato e forse ho avuto la capacità, o semplicemente la sorte, di trovarmi dei buoni maestri. A quelli citati sopra aggiungo Bertrand Russel, Isaac Deutscher, Arthur Koestler e tanti altri.
In tempi di fidesimi assoluti, di credenze granitiche, di sbandamenti auto-esaltanti quanto auto-assolutori, per me è stata una fortuna. La più grande che ho avuto nella mia vita.

Non mi sono mai piaciuti gli uomini di apparato, burocrati, carriere esclusivamente all'interno di un partito, incapaci di rischiare scegliendo la libertà di pensiero rifugiandosi sempre nelle sicurezze delle verità rivelate e assolute.
E Armando Cossutta era uno di questi. Se qualcuno ricorda un suo scritto teorico degno di nota, una sua presa di posizione di un qualche coraggio, che me lo ricordi pure. Io non ne conosco.

Cane ha scritto:
La logica evoluzione del vecchio comunismo (tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali, se ho due radio-room uno e' mio e uno e' tuo... :lol: ) e' la moderna socialdemocrazia che e' piu' equilibrata...
A Ca', anzi a Caneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :lol: , ma 'sta concezione del comunismo da dove ti viene? questa era la vulgata di comodo degli anticomunsiti di sempre.
Cane ha scritto:
Vista adesso sono contentissimo che il partito comunista non abbia mai vinto e siamo rimasti nel mondo occidentale, vista anche la fine
che hanno fatto loro stessi...
E questa è un altra grande illusione. Il mito del "pericolo comunista" se il PCI fosse entrato nell'area di governo fu una pura invenzione di chi non voleva che l'Italia cambiasse mettendosi al passo con le democrazie moderne.

Nel 1976 Berlinguer "«Io voglio che l’Italia non esca dal Patto atlantico“ anche per questo e non solo perché la nostra uscita sconvolgerebbe l’equilibrio internazionale. Mi sento più sicuro stando di qua, sotto l’ombrello della NATO, ma vedo che anche di qua ci sono seri tentativi di limitare la nostra autonomia». "

Una affermazione del genere era solo la formalizzazione di scelte politiche maturate nei decenni precedenti.

Tutti, ma proprio tutti, i problemi che abbiamo oggi sono dovuti a questa mancanza di alternativa che ha incancrenito e fossilizzato il sistema politico del nostro paese.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da Cane »

mchap ha scritto:
Cane ha scritto:
Vista adesso sono contentissimo che il partito comunista non abbia mai vinto e siamo rimasti nel mondo occidentale, vista anche la fine
che hanno fatto loro stessi...
E questa è un altra grande illusione. Il mito del "pericolo comunista" se il PCI fosse entrato nell'area di governo fu una pura invenzione di chi non voleva che l'Italia cambiasse mettendosi al passo con le democrazie moderne.

Nel 1976 Berlinguer "«Io voglio che l’Italia non esca dal Patto atlantico“ anche per questo e non solo perché la nostra uscita sconvolgerebbe l’equilibrio internazionale. Mi sento più sicuro stando di qua, sotto l’ombrello della NATO, ma vedo che anche di qua ci sono seri tentativi di limitare la nostra autonomia». "

Una affermazione del genere era solo la formalizzazione di scelte politiche maturate nei decenni precedenti.

Tutti, ma proprio tutti, i problemi che abbiamo oggi sono dovuti a questa mancanza di alternativa che ha incancrenito e fossilizzato il sistema politico del nostro paese.
Nel 76 con Berlinguer era gia' un'altro discorso...
Ma se il pci avesse vinto fine anni 50 primi anni 60 avremmo fatto la fine dell'ungheria e della polonia dall'altra parte... :ok:

PS concordo su Cossiga e Berlinguer...
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da Cane »

mchap ha scritto:
Cane ha scritto: La logica evoluzione del vecchio comunismo (tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali, se ho due radio-room uno e' mio e uno e' tuo... :lol: ) e' la moderna socialdemocrazia che e' piu' equilibrata...
A Ca', anzi a Caneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :lol: , ma 'sta concezione del comunismo da dove ti viene? questa era la vulgata di comodo degli anticomunsiti di sempre....
Pero' spiegami "in concreto" come poteva essere ed evolversi il comunismo come lo intendi tu in italia e in europa occidentale.... ;)
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Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

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Lasciamo stare come lo intendo io o te, o Dani, ecc. sarebbe probabilmente una discussione senza fine e senza senso.

Non rigirare la domanda. Perché non provi a spiegarmi te il senso della tua affermazione?

Il comunismo è una ideologia politica elaborata da tutta una serie di personaggi più o meno illustri. Nessuno di essi ha mai teorizzato il comunismo come il vestire tutti uguali, tutto statale e cose simili.
Ripeto, questa è la vulgata anticomunista di sempre tesa a screditare una visione dell'organizzare sociale alternativa a quella capitalistica moderna.

Berlinguer un altro discorso? ma neanche per sogno. Le sue dichiarazioni del 1976 erano inserite in un percorso storico iniziato nel Marzo del 1943 (la svolta di Salerno). Il PCI aveva perfettamente chiaro quale fosse il contesto in cui si doveva muovere, non ha mai avuto una strategia tesa a far uscire l'Italia dal blocco occidentale per inserirla sotto quello sovietico (cioè della Russia).
Questo non sono io o te o Danilao o altri a dirlo. Questa è la storia, documenti e fatti alla mano.

Ma cosa c'entrano mai la Polonia, l'Ungheria e, aggiungo io, la Cecoslovacchia? cosa hanno in comune con il partito comunista italiano che si muoveva all'interno di una democrazia parlamentare con un programma riformista molto attuale?

Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia possono essere semmai paragonate all'Indonesia, alla Grecia e al Cile, ma con il caso italiano non hanno nulla a che fare se non per dimostrare le logiche della guerra fredda.

Ormai anche personaggi come Kissinger riconoscono la diversità del PCI.
Il Partito Comunista Italiano era un partito social-democratico, semplicemente riformista, la sua politica di riforme non aveva nulla di molto diverso dalle moderne socialdemocrazie europee. Diversi erano il linguaggio, la liturgia, l'iconografia, ma queste era dovuto alla tradizione, alle origini, e anche al fatto che in Italia c'era un partito social-democratico, di nome, che era una emanazione della CIA e un centro di tangentari.
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mchap ha scritto:
Cane ha scritto: La logica evoluzione del vecchio comunismo (tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali, se ho due radio-room uno e' mio e uno e' tuo... :lol: ) e' la moderna socialdemocrazia che e' piu' equilibrata...
A Ca', anzi a Caneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :lol: , ma 'sta concezione del comunismo da dove ti viene? questa era la vulgata di comodo degli anticomunsiti di sempre...
mchap ha scritto:Il Partito Comunista Italiano era un partito social-democratico, semplicemente riformista, la sua politica di riforme non aveva nulla di molto diverso dalle moderne socialdemocrazie europee. Diversi erano il linguaggio, la liturgia, l'iconografia, ma queste era dovuto alla tradizione, alle origini, e anche al fatto che in Italia c'era un partito social-democratico, di nome, che era una emanazione della CIA e un centro di tangentari.
Alla fine sul fatto che l'evoluzione del comunismo avrebbe sfociato nella socialdemocrazia mi hai dato ragione... ;) (ammettendo che il PCI in parte lo era gia')
Ma allora che senso ha parlare di comunismo nel mondo occidentale e in italia se in realta' doveva fare il socialdemocratico? :roll:
Forse avrebbe potuto farlo meglio? Ma questo diperndeva dagli uomini del pci (in effetti molti di alto livello anche morale) e non dal
comunismo in se...

Glielo diciamo a danilao che essere comunista, sempre comunista, fino alla morte comunista, non muovendosi mai dalla propria posizione e non modellandola e evolvendola all'evoluzione del mondo, e' un "arroccamento" che ti emargina anche dal partito?
E che il "comunismo" in italia non era possibile? ;)
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