Comunque ce ne devono essere pochi in giro...
Ho provato a digitare su Google Bocmok e le prime tre foto che mi pareva di conoscere sono le mie e portano a questo topic su cccp-forum...
Oltre a quelli del nostro topic ho trovato solo quest'altro...(ma non e' un vostok precision?)
Ma se bocmok e' vostok in corsivo che stupidaggine e' scriverlo in stampatello?
Bocmok
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Re: Bocmok
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Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Bocmok
Comunque, ecco cosa intendo.
Tutta una serie di quadranti diversamente marchiati, stampati in modo abbastanza grezzo e con colorazioni strane...nel tempo ho visto questo rosso scuro, poi un marroncino, un verde scuro...spesso metallizzati.
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Re: Bocmok
Quindi ipotizzi un solo produttore per tutti questi marchi/nomi un po' strani?
Si, ci potrebbe stare...
Pero' per i Cornavin avrei dei dubbi...li vedo un po' piu' ricercati, studiati, rifiniti...
Poi la produzione di Cornavin era in quantita' significativa, incassava anche svizzero, ecc...
Per capirci faceva roba anche come questa, con la grande data, ecc...
Si, ci potrebbe stare...
Pero' per i Cornavin avrei dei dubbi...li vedo un po' piu' ricercati, studiati, rifiniti...
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Per capirci faceva roba anche come questa, con la grande data, ecc...
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Re: Bocmok
E' assodato da tempo che Cornavin svizzero non ha niente a che vedere con Cornavin russo
Dobbiamo sempre tenere presente che i russi erano n po come giapponesi venuti dopo. Clonavano e copiavano, a volte giocavano anche sull'ambiguità del nome (pratica seguita anche da Ruhla).
Una pratica commerciale comune allora come oggi, molto diffusa. I sovietici non erano certamente gli unici.
Per i russi sono da considerare altri due elementi.
Il primo è la creazione di "brand" creati appositamente per un determinato paese in cui esportavano. Un volta pubblicammo anche una lista di questi nomi.
Non sono pochi e ogni tanto se ne scopre uno nuovo.
In questo caso erano orologi russi a tutti gli effetti anche se, vado a memoria, non sempre c'era il "made in ussr" sul quadrante.
Poi c'era un altra categoria di orologi, ne ho parlato pochi giorni fa: orologi con movimento russo ma non di provenienza russa (Hong-Kong, Guam, Isole Vergini, singoli assemblatori locali).
Poiché non esistono elenchi ufficiali dei "brand" dell'uno o l'altro caso non abbiamo nemmeno la possibilità di distinguerli basandoci sul nome
Però c'è un tratto distintivo, quai una costane direi: i primi erano quasi sempre quadranti Slava, Poljot,ecc. ma con un altro nome; mentre i secondi erano completamente diversi.
Un altro elemento distintivo, ma non così netto come il precedente, è la qualità e l'aspetto generale dell'orologio. Nel primo caso più curato, molto trascurato a volte nel secondo.
Dobbiamo sempre tenere presente che i russi erano n po come giapponesi venuti dopo. Clonavano e copiavano, a volte giocavano anche sull'ambiguità del nome (pratica seguita anche da Ruhla).
Una pratica commerciale comune allora come oggi, molto diffusa. I sovietici non erano certamente gli unici.
Per i russi sono da considerare altri due elementi.
Il primo è la creazione di "brand" creati appositamente per un determinato paese in cui esportavano. Un volta pubblicammo anche una lista di questi nomi.
Non sono pochi e ogni tanto se ne scopre uno nuovo.
In questo caso erano orologi russi a tutti gli effetti anche se, vado a memoria, non sempre c'era il "made in ussr" sul quadrante.
Poi c'era un altra categoria di orologi, ne ho parlato pochi giorni fa: orologi con movimento russo ma non di provenienza russa (Hong-Kong, Guam, Isole Vergini, singoli assemblatori locali).
Poiché non esistono elenchi ufficiali dei "brand" dell'uno o l'altro caso non abbiamo nemmeno la possibilità di distinguerli basandoci sul nome
Però c'è un tratto distintivo, quai una costane direi: i primi erano quasi sempre quadranti Slava, Poljot,ecc. ma con un altro nome; mentre i secondi erano completamente diversi.
Un altro elemento distintivo, ma non così netto come il precedente, è la qualità e l'aspetto generale dell'orologio. Nel primo caso più curato, molto trascurato a volte nel secondo.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Bocmok
In effetti anche il marchio/icona sono molto diversi....
Questo e' quello svizzero, con quella specie di corona, scritta geneve, ecc...
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