Rivisto dopo tanti anni Hollywood Party, uno dei film più demenziali della coppia Blake Edwards - Peter Sellers, che qui fa ridere anche solo a pronunciare il nome del suo personaggio: Hrundi V. Bakshi. Musiche di Henry Mancini.
Una girandola di gag che omaggia i grandi comici della vecchia Hollywood, da Buster Keaton ai fratelli Marx al picchiatello Jerry Lewis.
"Ma violenza è anche uccidere un uomo giorno per giorno negandogli il lavoro, una casa decente, costringerlo a vivere tutta una vita analfabeta, privarlo della scuola perfino per i figli. Violenza è quando anche i più elementari diritti diventano dei favori da chiedere ai cosiddetti galantuomini. Violenza è costringerlo a votare per un partito che odia, per dei candidati corrotti asserviti ai padroni. Violenza è farti dire sissignore o nossignore a comando, privarlo della sua dignità di essere umano. Questa è la vera violenza perché è la più subdola, la più feroce."
𝐋𝐀 𝐕𝐈𝐎𝐋𝐄𝐍𝐙𝐀: 𝐐𝐔𝐈𝐍𝐓𝐎 𝐏𝐎𝐓𝐄𝐑𝐄, 1972, diretto da FlorestanoVancini, soggetto liberamente tratto dal dramma teatrale "La violenza" di Giuseppe Fava.
Interpreti e personaggi
Enrico Maria Salerno: pubblico ministero
Gastone Moschin: avvocato Colonnesi
Riccardo Cucciolla: professor Salemi
Aldo Giuffré: Giuseppe Salemi
Ferruccio De Ceresa: senatore
Ciccio Ingrassia: Ferdinando Giacalone
Michele Abruzzo: Zaccaria
Mario Adorf: Amedeo Barrese
Alessandro Sperlì: Giovanni Savoca
Turi Ferro: giudice Nicola Altofascio
Mariangela Melato: Rosaria Licata
Georges Wilson: ingegnier Crupi
Julien Guiomar: commissario Golino
È un film talmente scomodo che non esiste nemmeno una versione in DVD.
Un'anima benemerita ha riversato la videocassetta su YouTube.
Remake di “Alive”, a sua volta remake di “I sopravvissuti delle Ande”, l’ho trovato eccessivamente lungo e noioso, preferendo di gran lunga il lungometraggio degli anni ‘90
Poi
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Dustin Hoffman in forma, ho realizzato solo alla fine che il protagonista non è altro che il padre di Angelina Jolie. Piacevole, lo consiglio a tutti.
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Nel weekend appena trascorso mi sono sparato questi due.
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Naomi Watts in una veste diversa, meno femme fatale e più amazzone, in un film parecchio noioso, fortunatamente breve. Sbaglio o ultimamente Netflix sta cileccando un sacco di produzioni originali?
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Uno dei primi film di Accorsi, che si conferma uno dei miei attori preferiti. Libero de Rienzo in ottima forma, trama semplice ma godibile, non mancano anche spunti di riflessione interessanti. Italia batte USA 3-0.
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ale9191 ha scritto: 22 gen 2024, 7:57
Nel weekend appena trascorso mi sono sparato questi due.
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Naomi Watts in una veste diversa, meno femme fatale e più amazzone, in un film parecchio noioso, fortunatamente breve. Sbaglio o ultimamente Netflix sta cileccando un sacco di produzioni originali?
Netflix ha toppato quasi tutte le sue produzioni, alcune sono state veramente imbarazzanti.
Comunque ho disdetto l'abbonamento. Sono rimasto con Prime, poi volta per volta pago per uno o due mesi per una delle tante piattaforme. Prossimamente penso di riattivare Apple TV per vedere la seconda stagione della Fondazione che, anche se non è "La Fondazione" di Asimov ma un'altra cosa, è comunque ben fatta e godibile, con alcune trovate geniali, come i tre cloni dell'Imperatore, con un Fratello Giorno magistralmente interpretato da Lee Pace.