Consigli di lettura - Non solo libri sulla Russia
Inviato: 25 set 2024, 9:08
Ecco, ora me ne avete fatti venire in mente altri due di fondamentali, ovvero (andando in ordine temporale di incontro e non di gradimento):
“Una solitudine troppo rumorosa” di B. Hrabal (quando son passato a Praga ho voluto rendere omaggio, come pellegrino, ai suoi luoghi);
“Il libro dell’ inquietudine di Bernardo Soares” di F. Pessoa (tenuto per un paio di anni in macchina come breviario, finché il sole non ha cotto la colla e le pagine son vorticate fuori dai finestrini, un po’ per volta, come il destino ha vorsuto).
Ma voglio anche raddoppiare, grazie agli stimoli dei messaggi sopra, e aggiungere da una parte “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij (l’ho adorato e mi piace ripetere come l’Occidente tutto abbia un discreto debito nei confronti di Dostoevskij, tanto che avrei voluto chiamare mio figlio Fjodor) e dall’altra, come contraltare alla visione di Hemingway* sulla guerra civile spagnola, “Omaggio alla Catalogna” di G. Orwell.
Dunque ad ora, assolutamente in ordine di apparizione (in mente) e non di gradimento:
Lo Hobbit - Il Signore degli anelli - Tolkien
Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares - Pessoa
I fratelli Karamazov - Dostoevskij
Omaggio alla Catalogna - Orwell
*niente contro di lui, anzi, da squattrinato universitario, ricordo misi faticosamente da parte i soldi per regalarmi i due Meridiani (ai tempi costosi assai, almeno per le tasche di uno studente) che raccoglievano i suoi romanzi.
Beh, ovviamente li acquistai dopo aver fatto miei quelli di Orwell e di Borges. Il primo è più in sintonia con me sulla questione guerra civile spagnola, il secondo non lo cito come risposta ad @ale9191 solo perché ritengo che dia il suo meglio nella poesia invece che nella prosa…
“Una solitudine troppo rumorosa” di B. Hrabal (quando son passato a Praga ho voluto rendere omaggio, come pellegrino, ai suoi luoghi);
“Il libro dell’ inquietudine di Bernardo Soares” di F. Pessoa (tenuto per un paio di anni in macchina come breviario, finché il sole non ha cotto la colla e le pagine son vorticate fuori dai finestrini, un po’ per volta, come il destino ha vorsuto).
Ma voglio anche raddoppiare, grazie agli stimoli dei messaggi sopra, e aggiungere da una parte “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij (l’ho adorato e mi piace ripetere come l’Occidente tutto abbia un discreto debito nei confronti di Dostoevskij, tanto che avrei voluto chiamare mio figlio Fjodor) e dall’altra, come contraltare alla visione di Hemingway* sulla guerra civile spagnola, “Omaggio alla Catalogna” di G. Orwell.
Dunque ad ora, assolutamente in ordine di apparizione (in mente) e non di gradimento:
Lo Hobbit - Il Signore degli anelli - Tolkien
Il libro dell’inquietudine di Bernardo Soares - Pessoa
I fratelli Karamazov - Dostoevskij
Omaggio alla Catalogna - Orwell
*niente contro di lui, anzi, da squattrinato universitario, ricordo misi faticosamente da parte i soldi per regalarmi i due Meridiani (ai tempi costosi assai, almeno per le tasche di uno studente) che raccoglievano i suoi romanzi.
Beh, ovviamente li acquistai dopo aver fatto miei quelli di Orwell e di Borges. Il primo è più in sintonia con me sulla questione guerra civile spagnola, il secondo non lo cito come risposta ad @ale9191 solo perché ritengo che dia il suo meglio nella poesia invece che nella prosa…