Supposto che sia vero e che abbia un senso ragionare in termini di "peccato originale" la domanda è: quale stato non ne ha uno?
E così si ricomincia: la possibilità di fare due statu c'è stata sin dall'inizio, gli arabi non l'hanno voluto (bada bene: gli arabi), hanno sempre voluto distruggere lo stato ebraico, le guerre le hanno perse e hanno perso territori (che loro, gli arabi occupavano fino al 1967), Israele in gran parte le ha restituite eccetto quello che oggi chiamiamo territori occupati: questo si è rivelato una grande errore, comprensibile all'epoca dopo che avevi vinto contro chi ti voleva distruggere, ma un errore comunque. Non è questione di peccato originale.
I paesi arabi hanno usato i palestinesi per i loro fini, non ammettevano l'esistenza di uno stato ebraico e di una democrazia. I palestinesi non sono mai stati capaci di essere autonomi, non hanno mai lottato contro i paesi arabi per conquistarsi al loro autonomia e hanno rifiutato tutti gli accordi possibili, anche quelli che accettavano quasi tutte le loro condizioni.
Un esempio per tutti. La questione di Gerusalemem Est. Nel 2000 si fu ad un passo da un accordo che riconosceva Gerusalemme est capitale dello stato palestinese. Arafat non accettò. Perché?
Perché Siria, Iraq e Iran non volevano.
E così via. Non è una storia di nativi americani, di buoni e di cattivi, ecc. è solo geo-politica.
Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Appunto: cosa ci sta a fare Israele lì? Chi ce l'ha messo e perché? Per dare una patria agli ebrei?
Ricordi cosa successe quando a Cuba arrivarno missili Russi?
Penso che la reazione dei paesi arabi all'imposizione dello stato di Israele è più o meno la stessa cosa, a nessuno fa piacere avere il nemico nel cortile di casa.
Intendiamoci, anche io preferisco che in quella zona ci sia uno stato passabilmente "democratico" e "civile" (con mooolti distinguo), ma non si possono ignorare i fatti. Nel caso in questione lo scoppio della rivolta e poi l'escalation è stata attribuita a Nethanaiu anche dagli ebrei moderati.
Ci sono un paio di articoli che mi sembrano spiegare abbastanza bene la situazione:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... e/6196415/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/0 ... o/6197047/
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Che senso hanno questa domande? Lo statoisraeliano è una realtà dal 1948. Potremmo discutere per giorni su i come e i perché ma non servirebbe a niente. Oggi come oggi la situazione è quella che è.
La stessa cosa se ci chiedessimo perché i palestinesi non hanno mai messo in piedi un "movimento di liberazione nazionale" ( si chiamavano così allora) quando erano sotto l'impero ottomano o il protettorato inglese. Anche qui, spiegazioni, storia, ecc. ma cosa cambia?
Ogni giorno che passa, ogni mese, anno dopo anno, si odiano sempre di più, prevalgono le destre, il fondamentalismo e il fanatismo.
Mettersi a fare anche noi i fanatici sostenitori di qualcuno è la peggior cosa che si possa fare.
Se poi l'ultima domanda vorrebbe dire che sono stati gli USA a volere la creazione dello stato di Israele allora significa conoscere poco la storia, è l'Unione Sovietica ad aver avuto una parte determinante.
No, la dietrologia e il complottismo non aiutano, non risolvono, non salvano una vita.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Kurz issa la bandiera di Israele sulla cancelleria a Vienna.
Finalmente un contributo concreto alla pace...
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Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Direzione Pd, Letta: "La reazione di Israele oltre la legittima difesa".
Se lo dice un moderato come Letta...
https://www.repubblica.it/politica/2021 ... 9-P4-S6-T1
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
mchap ha scritto: Che senso hanno questa domande? Lo statoisraeliano è una realtà dal 1948.
[\quote]
E prima del 1948 chi c'era lì?
Potremmo discutere per giorni su i come e i perché ma non servirebbe a niente. Oggi come oggi la situazione è quella che è.
E certo, ormai han preso quasi tutto! Chi ha dato ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto ha avuto, scurdammoce o' passato...
La stessa cosa se ci chiedessimo perché i palestinesi non hanno mai messo in piedi un "movimento di liberazione nazionale" ( si chiamavano così allora) quando erano sotto l'impero ottomano o il protettorato inglese. Anche qui, spiegazioni, storia, ecc. ma cosa cambia?
Forse perché nell'impero ottomano si sentivano a casa e il protettorato inglese non gli toglieva terre e case? Anzi se non erro sono stati proprio i terroristi sionisti a fare attentati contro gli inglesi "protettori" della Palestina.
Cambia la prospettiva, cosa che tu ti ostini a non fare.
Ogni giorno che passa, ogni mese, anno dopo anno, si odiano sempre di più, prevalgono le destre, il fondamentalismo e il fanatismo.
Tocca sempre al più forte fare un passo indietro. Magari, in questo caso, obbedendo anche alle risoluzioni dell'ONU che gli chiedono proprio questo (ossia restituire i territori sottratti ai palestinesi).
Mettersi a fare anche noi i fanatici sostenitori di qualcuno è la peggior cosa che si possa fare.
In realtà quello che pensiamo noi è del tutto ininfluente.
Se poi l'ultima domanda vorrebbe dire che sono stati gli USA a volere la creazione dello stato di Israele allora significa conoscere poco la storia, è l'Unione Sovietica ad aver avuto una parte determinante.
L'approvarono, questo sì, ma non mi sembra che fu particolarmente determinante. Tant'è vereo che mentre Gromiko apriva alla creazione di due stati in Palestina, se si fosse rivelato impossibile far coesistere ebrei e palestinesi in un unico stato, Stalin in patria perseguitava gli ebrei.
No, la dietrologia e il complottismo non aiutano, non risolvono, non salvano una vita.
In queste righe la dietrologia la vedi solo tu.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
La differenza tra un eroe
E un pericoloso terrorista
La differenza, spessissimo, è negli occhi* di chi mette le etichette
* più spesso nel portafogli
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Guardaaaa! 'sti cazzo di ebrei israeliani schierano i carri armati contro i bambini! fa orrore! tanto quanto quelli che strumentalizzano la ingenua spontaneità dei bambini, tanto quanto quelli che mandano i bambini a tirare un sasso pronti a fotografarli, tanto quanto quelli che li usano come scudi umani.
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
A te spiegare, dal tuo punto di vista, le ragioni, politiche, storiche, etiche e morali.
A me il conto dei morti da una parte e dall’altra e dei profughi.
Da una parte le teorie, dall’altra i corpi ammassati
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Re: Dal 1948 ad oggi, la questione arabo-israeliana
Tu sei solo un demagogo, un politico dell'antifascismo e dell'invettiva facile, un antagonista da salotto, sempre con le spalle coperte, ti piace fare il capopopolo, organizzare gli altri, ma non ti metti mai in gioco. Questa sinistra è stata la causa principale del fallimento della sinistra. Sempre e soltanto cause facili, dove tutto il male sta sempre da una parte.
Questa sinistra dell'indignazione garantita è quella che si è sempre girata dall'altra parte quando era il momento di intervenire anche a rischio di essere impopolari.
Un abbraccio solidale alle vittime palestinesi, un insulto sdegnato ai carnefici ebrei. Mai una volta che abbia fatto qualcosa di concreto per fermare gli uni e gli altri.
E va bene. Spennellati pure addosso il ruolo del buono difensore dei deboli e appiccica a chi ti pare il ruolo del cattivo massacratore. Ma tu non eri nemmeno nato quando c'era una sinistra che ospitava a casa propria e sosteneva oggi i palestinesi , il giorno prima i profughi greci, il giorno dopo quelli cecoslovacchi e poi quelli cileni e argentini.
Siete una sinistra parolaia che non ha conosciuto niente, una sinistra che vive di retorica e luoghi comuni, siete la sinistra del Nintendo e del Commodore. Non è un merito né una colpa. Ognuno è nato nel suo tempo.
Ma nulla giustifica la strumentalizzazione dei bambini.
Questa sinistra dell'indignazione garantita è quella che si è sempre girata dall'altra parte quando era il momento di intervenire anche a rischio di essere impopolari.
Un abbraccio solidale alle vittime palestinesi, un insulto sdegnato ai carnefici ebrei. Mai una volta che abbia fatto qualcosa di concreto per fermare gli uni e gli altri.
E va bene. Spennellati pure addosso il ruolo del buono difensore dei deboli e appiccica a chi ti pare il ruolo del cattivo massacratore. Ma tu non eri nemmeno nato quando c'era una sinistra che ospitava a casa propria e sosteneva oggi i palestinesi , il giorno prima i profughi greci, il giorno dopo quelli cecoslovacchi e poi quelli cileni e argentini.
Siete una sinistra parolaia che non ha conosciuto niente, una sinistra che vive di retorica e luoghi comuni, siete la sinistra del Nintendo e del Commodore. Non è un merito né una colpa. Ognuno è nato nel suo tempo.
Ma nulla giustifica la strumentalizzazione dei bambini.
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