Già, che fine ha fatto il California?
Per quel che so è stato sostituito da una V7 850, più leggera e maneggevole, una di quelle che [mention]Cane [/mention] ci ha fatto vedere nei post sopra.
Questa cosa importante me l’ero proprio dimenticata e m’è tornata a mente solo dopo che ho fatto una bella frittata.
Già, perché era da un po’ che (per tutta una serie di motivi con i quali non ritengo di dovervi stare a tediare) avevo intenzione di vendere una macchina e prendere una moto, ma avevo orizzonti lunghi e ipotetici, a causa di comodità e abitudine che lasciano poco spazio alla novità.
Era anche da un po’ che ne parlavo -praticamente per scherzo- con [mention]cuoccimix [/mention] e l’averlo accompagnato a provarne un paio quando è venuto su per
l’incontro del forum a fine settembre credo abbia peggiorato la situazione.
È in quell’occasione che se n’è uscito con un “a te ti vedrei bene su un V7” mostrandomene sul telefono l’immagine di uno (o una) Stone con un bel serbatoio giallo carico.
Ho avuto un tilt morale/emotivo, nonostante non fosse il momento per perseguire l’idea che è rimasta lì, tra i discorsi, i sogni e le bischerate condite da birra a fine serata (ciò vuol dire sempre dopo l’una).
Poi.
Poi
c’è stata la piena, mi ha portato via due auto, sono rimasto a piedi (vabbè, in bici) e ricomprare due mezzi a quattro ruote sarebbe stato un casino, oltre che contrario all’idea che già coltivavo di decrescita, e dunque….
…dunque ad una cena sociale della squadra di basket son capitato seduto vicino a Bubu, un babbo meccanico Harley (pure lui alluvionato) il quale, ascoltati i miei discorsi, ha prima tentato insistentemente di appiopparmi una Sportster 883, poi s’è lasciato convincere e mi ha trovato, tra i suoi contatti, una V7 Classic del 2009 con 12.000km che sembrava star lì dal concessionario, proprio nella mia città, ad aspettare proprio me.
Tempo che fosse mattina e abbiamo fissato con Bubu-Meccanico-Harleysta, d’andarla a vedere…
Un colpo al cuore.
Nera con fregi oro, borse in pelle originali, portapacchi e cupolino; quest’ultimo prontamente rimosso perché la faceva sembrare un’infermiera anni ‘50 con la cuffietta.
È una naked, è bene resti nuda. Se un giorno mi pungerà vaghezza ne prenderò uno in stile racer-porta-numero e ci sbatterò il 211, per rammentare il giorno infausto ed umido dal quale, anche con l’aiuto emotivo delle sue ruote, son provato a ripartire
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Il prezzo era giusto, finanziabile, in garanzia per un po’, in quanto presa da concessionario.
Acquisito il formale benestare del padrino [mention]cuoccimix [/mention](del resto anche io mi sento padrino della sua XF Freewind, battezzata insieme Incudine) ho colpito, senza aver nulla a che rimpiangere.
La V7 Classic è un 750, riedizione del 2007 della celeberrima V7, uscita dalle officine di Mandello nel ‘67.
48 cavalli, decisamente non molti, ma molto ben allenati. Una guida tranquilla (come si addice al sottoscritto) con un’ottima coppia ai bassi giri che, oltre ad essere utilissima in città, roboa d’un’armonia che rischi di fare come il canto delle sirene se non stai attento
Ne sono seguite svariate altre versioni (Special, Racer, Cafe, Carbon, II, III, Stone…) fino ad arrivare a quella di Paolo-Cane che è 850 e -a differenza della mia che è più anziana- ha ABS e controllo della trazione e -se non mi sbaglio- il serbatoio più capiente di 3/4 litri.
(Certe esperienze ti lasciano piaghe o segni inconsci dentro e ho pensato che fosse un bene avere l’elettronica ridotta all’osso in caso di alluvione, perché la meccanica di ripristina prima e meglio. Vabbè, ho già dato, ma come ho detto è stato un pensiero associativo automatico).
Che dire, la prima settimana mi sorpassavano anche gli scooter 125, giacché non sapevo bene come gestire quella spinta che ti colpisce nella schiena quando giri la manopola…
…poi… poi inizi a volare e ti rendi conto -solo rilassandoti- che quella spinta è tutta tua e che viene dalle ali che ti stanno facendo capolino sulla groppa: per spiegarle tutte, basta volerlo
E da lì ci vuole poco a ritrovarsi incantati già dal risveglio, perché il bicilindrico raffreddato ad aria della V7 non è come tutti gli altri, la mattina non si scalda come l’ammasso giustapposto di ferro e tecnica che è, no, lui -come un cristiano- si stira, si sgranchisce, allunga, bofonchia improperi ne’ confronti del freddo e dell’ora presta.
Mi somiglia, insomma
Probabilmente è per questo che è così bello restarlo a vedere ammaliati mentre fa ballare la moto sul cavalletto, la dondola e sballonzola mentre si sveglia e scalda.
C’è da dispiacersi di sentirlo andare a regime, starei ad ascoltarlo e a condividere il suo umore per delle mezz’ore intere, la mattina
Purtroppo non ho, o non ho ancora, foto decenti, tranne questa sotto che è stato un regalo di Natale: dopo un paio di mesi di terrore per la velocità Annika si è convinta a concedermi il privilegio di portarla a fare un giro.
Privilegio vero e sincero: la prima Donna a salire su AvveNera è stata la più bella, intelligente, amata e -insomma- la migliore figlia che si possa immaginare
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Ah, il nome, è ancora uno work in progress, ma -considerato il colore e come mi sia venuta incontro per tirarmi fuori dall’empasse emotivo e psicologico della piena- per ora è Sol dell’AvveNera; AvveNera, per gli amici o per chi potrà permettersi di pronunciarne il nome.
Per finire, per Natale, il parentado m’ha regalato un accessorio utilissimo e immancabile, dunque se ci incontrassimo per qualche strada, una tazza di qualcosa non ce la leva nessuno
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