“Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Svago, allegria, ricette e tutto ciò che non rientra nelle altre categorie

Moderatore: Curatore di sezione

Avatar utente
mchap
moderatore
moderatore
Messaggi: 2919
Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da mchap »

Cane, io non scrivo per dare o non dare ragione. Scrivo quello che penso e ho scritto che il PCI era, dal mio punto di visto, un partito riformista di tipo social-democratico (nella migliore accezione della definizione). Pensa te che ne ero convinto già quarantatré anni fa quando, come molti ragazzi allora, politicamente ero sicuramente un po' più schematico e rigido, ma non "credevo".
Pensa, ti ho dato ragione con quarantatré anni di anticipo :lol:

Forse il non aver creduto fideisticamente in una ideologia, cosa comune a moltissimi negli anni 60-70, mi ha poi aiutato a preservare la convinzione della validità di certi valori e, se vogliamo, di una utopia. Senza sbandamenti, giravolte, abbandoni, delusioni, e via dicendo.
Non è difficile. Basta "non credere" ma maturare convinzioni, che possono anche modificarsi nel tempo, con spirito critico e una buona dose di scetticismo, sempre.

Dicevo sopra, fideisticamente ma è bene aggiungere anche un "semplicisticamente". L'ho già accennato in altre discussioni, per molti era solo un atteggiamento, la moda del momento. Tutti duri e puri a gridare slogan puri e duri.
Io non l'ho mai fatto, forse per carattere, forse per destino, sono sempre stato un eretico (anche nella russofilia :lol: ).
E' un battuta , ma mica tanto se pensi all'approccio che ho sempre avuto sull'orologeria sovietica che per me è stata tra l'altro l'occasione, ormai più che decennale, per riprendere gli studi e gli interessi di una volta.

Prima di andare avanti, vorrei però che spiegassi da dove ti viene la convinzione che il comunismo è "tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali," ecc.

Questa è una, scusami il termine che non vuole essere minimamente offensivo, una delle "baggianate politiche" e mediatiche di comodo pari, per fare un esempio, alla definizione degli anni '70 come "anni di piombo".
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
Avatar utente
Cane
senior
senior
Messaggi: 7151
Iscritto il: 17 mag 2015, 21:02
Località: Cecina

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da Cane »

mchap ha scritto:Prima di andare avanti, vorrei però che spiegassi da dove ti viene la convinzione che il comunismo è "tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali," ecc....
Cane ha scritto:La logica evoluzione del vecchio comunismo (tutto statale, demagogia in abbondanza, siamo tutti uguali, se ho due radio-room uno e' mio e uno e' tuo... :lol: ) e' la moderna socialdemocrazia che e' piu' equilibrata...
Beh...intanto c'era una faccina che non era riferita solo ai due RR... ;)

Pero' nella base degli anni 50 primi 60 questi concetti non erano completamente estranei, invece che con due RR facevano solo l'esempio
con due biciclette... :lol:

Comunque che lo stato doveva pensare a tutto, garantire tutto, era un concetto tra i militanti abbastanza diffuso all'epoca....
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
Avatar utente
mchap
moderatore
moderatore
Messaggi: 2919
Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da mchap »

Cane, ci consociamo sui forum da tempo e sai bene che se insisto in una domanda è perchè so che arriverà una certa risposta, serve ad alimentare la discussione :lol:

Non so a quali militanti ti riferisci. E' vero che c'era anche una vulgata di sinistra, luoghi comuni e rassicuranti. La debolezza dei partiti di massa del '900 era proprio questa, più che debolezza sarebbe meglio dire la vacuità. Poche e solide convinzioni, però non aderenti alla realtà e quindi poi la crisi dei partiti basati sulla "militanza".

Parlare di questi argomenti in un forum, anche se in off-topic, è un impresa immane. Provo a sintetizzare tagliando con l'accetta.

SI pongono tre questioni, molto diverse ma che messe insieme formano un minestrone micidiale.

1) il ruolo dello stato nei diversi sistemi politici moderni
2) la definizione di cosa fosse l'URSS, un paese socialista? comunista? di "socialismo reale"? di" economia di comando"?di "capitalismo di stato"? ( anche se estremamente schematica io propendo per quest'ultime definizioni).
3) l'ideologia comunista, se vogliamo l'utopia comunista.

Impossibile affrontare questi argomenti in questo luogo, provo a dare qualche input.

Il ruolo dello stato nel '900 è un dato di fatto per tutti i regimi politici del '900. Dal New Deal americano al fascismo italiano e il nazismo tedesco, non è una caratteristica esclusiva dello stato sovietico.
Diversa è la questione della proprietà dei mezzi di produzione.

L'Unione Sovietica un paese comunista? assolutamente no. Neanche loro si definivano tali, al massimo parlavano di socialismo realizzato e di una prossima realizzazione della società comunista.
In realtà già negli anni trenta era stata coniata la definizione di capitalismo di stato.

Ma lasciamo da parte le due questioni precedenti, per essere affrontate come meritano ci vorrebbe tempo e metodo e questo non è luogo adatto.

Concentriamoci invece sul significato e il ruolo delle ideologie.

La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino è del 1789.
Ora facciamo un salto di settantanni e arriviamo a metà dell'800 e domandiamoci: cosa c'era di realizzato di quanto scritto in quella dichiarazione? quanto tempo e guerre e crisi sociali e sfruttamento coloniale ecc ecc ecc ci è voluto perché si realizzassero, almeno in parte, quei principi?

Quindi, se la prima rivoluzione che si ispirava alla ideologia comunista è avvenuta nel 1917 perché racchiudere tutto all'interno di quell'esperienza durata settantanni?

Cosa c'era dei principi della Rivoluzione Francese alla metà dell'Ottocento?

Vogliamo o no usare gli stessi criteri di misura?

Se i principi sono validi non sono i fallimenti parziali, temporanei, gli insuccessi, le crisi, ecc. a renderli non più attuali.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
Avatar utente
Cane
senior
senior
Messaggi: 7151
Iscritto il: 17 mag 2015, 21:02
Località: Cecina

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da Cane »

Ma burja, "il comunista" per antonomasia, non interviene?... :lol:

(in realta' e' addirittura renziano... ;) )
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
Avatar utente
mchap
moderatore
moderatore
Messaggi: 2919
Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da mchap »

Second me non interviene perché annichilito da nostri abominevoli commenti :lol:
E poi non vorrei che Burja fosse on realtà un nazional-comunista :roll: vista la sua smodata ammirazione epr Putine (e Stalin) :)
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
Avatar utente
burja
senior
senior
Messaggi: 1669
Iscritto il: 17 mag 2015, 20:16

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da burja »

Ho letto con attenzione la vostra discussione e mi è piaciuta.

Coerenza: un dote, una qualità, un modo di essere, l'importante è che non sfoci in ottusità (erano coerenti anche i volontari che morivano per Hitler a berlino gli ultimi giorni della guerra o erano ottusi e fanatici?)

Stalin: vi ripropino la solita frase, se non ci fosse stato lui a quest'ora l'Europa avrebbe parlato tedesco (tante balle ci hanno raccontato, che se non c'erano gli aiuti americani i russi non avrebbero vinto ad est, che appena iniziata l'operazione barbarossa Stalin era sparito dalla circolazione invece era regolarmente al suo posto, ecc, parlo di storia e non di politica). Continuiamo a credere agli indiani brutti e cattivi come si vede nei film western degli anni 60............., nessun negazionismo, nessun revisionismo storico, le purghe ci sono state ed i morti anche, come le violenze, ma i cattivi non stanno mai da una parte sola.

Putin: ha il grande merito di aver iniziato a ridividere il mondo in due blocchi, economico politici, si intende, arginando lo strapotere americano che ci ha fatto fare errori enormi vedi Libia (viviamo in un mondo che comunque necessita, trattandosi di un sistema capitalistico, di un freno, i danni del capitalismo sfrenato per merito prima dell'URSS e poi ora della Russia, che pure anch'essa capitalista è, spero che non li vedremo mai). Poi l'uomo può piacere o meno, ma io sono pragmatico, guardo ai fatti, mi interessano solo quelli e non chi li pone in essere.
"Niente è dimenticato, nessuno è dimenticato"
Avatar utente
mchap
moderatore
moderatore
Messaggi: 2919
Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09

Re: “Ero, sono e resterò sempre un comunista”, ciao Armando

Messaggio da mchap »

Burja dimentichi sempre un dettaglio. Stalin da solo era nulla.

Comunque è curioso constatare la costante ricerca del "capo", di quello che risolve tutto. Che sia uno Stalin, un Berlusconi, un Putin e, per me siamo alla farsa, un Renzi, l'idea del "conductor" è agli antipodi della tradizione e dell' ideologia comunista,
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)