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…mi sembra che sulle nostre pagine non abbiamo ancora parlato di questi
Ovverosia degli Ostwok, cuginetti svizzeri dei Vostok

Si sa che erano venduti dalla Ostwok SA con sede a Fehraltorf, in Svizzera.
Il nome, oltre ad un'anagramma di Wostok, credo sia un riuscito rimando pubblicitario all'allora molto in voga immaginario collettivo dell'Est, per l'appunto "Ost", in germanico
I quadranti sono conosciuti, però riportano il logo Ostwok anziché quello Vostok.

Erano accompagnati da documento timbrato e firmato dal Sig. Vostok in persona (uno ad uno) che certifica la bontà dei calibri in qualità di fornitore ufficiale dell’ex Armata Rossa
Come si evince dall’elegante booklet
C’erano diversi modelli con prezzi variabili dai 215 agli 89 franchi svizzeri.
Per alcuni modelli si poteva –addirittura!- scegliere il colore del cinturino.

Era possibile ordinarli per posta, a mezzo fax o –per chi avesse smanie o si sentisse solo- anche per telefono, 24h su 24 da quel che è scritto sul catalogo orizzontale allegato
La cosa bella di questi orologi è che si possono mescolare o impilare
Nel libercolo accompagnatorio si legge anche:

”Special mechanical watches from the former Soviet Union are the latest hit world-wide!. We have pleasure in presenting the first seven models from the original collection, created for the elite of the former Soviet Armi by its official supplier.
Admirals, generals, and KGB agents, the marines, artillery, airmen and paratroops all relied on these mechanical precision watches. Entire series were produced for the individual branches of the services, such as submarines, aircreaft-carriers and destroyer units of the marines. Furher series will follow.
Each watch is still, to this day, manufactured in the same production works by hand and using Swiss precision machinery.They all bear the symbol of the appropriate branch of the services and are equipped with a natural leather watch-strap.

The successful private enterprise, which vouches for the high quality of the OSTWOK watches, has been deeply rooted in watch-making tradition for generations and achieved independence as a result of Perestroika”

Si noti il riferimento (se ho ben tradotto) alle strumentazioni di precisione svizzera, probabilmente la precisione russa avrebbe fatto troppo pensare alla vodka e per gli orologi –si sa- è meglio il cioccolato…

La nota è peraltro ambigua e non risolve la curiosa questione su dove siano stati assemblati o impacchettati (pur se per questa seconda faccenda il tutto mi pare più dell’Ovest che dell’Est…)

Non credo d’aver altro da aggiungere tranne che solitamente gli Ostwok si trovano a prezzi abbastanza equi e forniti di scatolame e documentazione.

Due dei miei avevano ancora la pellicola sul plexiglass. Mi vien da pensare che l’operazione commerciale sia stata intrapresa con un po’ troppo entusiasmo (o troppo tardi, verso il calo della moda?) e che molti siano rimasti invenduti e disponibili ad ora in ottime condizioni

Proviamo un altro impilamento, mi faccio sempre più ardito...
I quadranti non sono tra i miei preferiti, perché come è noto non mi piacciono barchette e aeroplanini, infatti li ho presi esclusivamente perché si impilano bene.
Il fatto che sian giunti con la scatola è un altro vantaggio, li lascio lì dentro e li vedo solo quando è necessario

A parte il ruzzo, il quadrante del KGB è di un bel verde molto intenso e risulta molto gradevole. Tra l'altro si nota l'assenza del logo Ostwok e la scatoletta in cartone pintada di nero anziché ingrigita.

Se non ricordo male Antonio si è già espresso sulla questione anni addietro con interessante documentazione che vedrei volentieri in questo topic.
Meno volentieri ci vedrei link a fora nei quali i miei interventi non sono graditi.

Vi chiedo in anticipo di perdonarmi per le foto un po’ slavate ma son fatte col cellulare e gli era presa a questo modo…

Gli Ostwok sono altre Cenerentole del collezionismo russo (quindi cenerentole fra le cenerentole), in effetti non hanno nulla di aggiuntivo rispetto agli omologhi marchiati Vostok, anzi, sovrabbondano di casse dorate e questo è un elemento penalizzante.
Di positivo c'è che non li cerca nessuno, e che si trovano spessissimo nuovi di zecca, quindi sono perfetti per chi si vuoel portare un russo validissimo e nuovo a prezzi da pizza e birra in locale economico.

L'Admiral Kutzenov è il più carino di tutta la serie a mio avviso, ce l'ho come Vostok in cassa Amphibia.

Che devo dire, io gli Ostwok neanche li ricordavo...

DaniLao ha scritto:…mi sembra che sulle nostre pagine non abbiamo ancora parlato di questi

Infatti, no. Sono un capitolo che non mi spiego dell'orologeria sovietica. Che ci guadagnavano (o chi ci guadagnava) a farli in Svizzera? E perché anagrammare il nome? Avrebbero potuto lasciare Wostok, mica c'erano problemi di copyright. Oppure cambiarlo completamente come facevano con i Sekonda o gli Adanac (altro anagramma).
Comunque complimenti per il servizio, ci stai abituando a livelli veramente alti.
Certo che se un giorno ti capitasse di fare qualcosa di analogo su un Vympel o un Vostok Precision ...

Adanac, Sekonda, ecc. appartengono ad un altro periodo, erano orologi russi di esportazioni localizzati con brand accettabili per i mercati di destinazione. Oltre che una esigenza commerciale c'entravano le barriere doganali, aggiramento delle quote di importazione, diversificazione dei brand anche su suggerimento degli importatori.

Tutt'altra storia per gli Ostwok. La Ostwok SA, "commercio di ogni tipo", ebbe breve vita. I regitri commerciali la danno per nata nel 1993, altri nel 1995, messa in liquidazione a partire dal 1999 ma, sembra, sopravvissuto, almeno come marchio, fino al 2002.
OST significa EST, WOK invece non so cosa significhi, forse un contrazione di Wostok.

Per inquadrare orologi come gli Ostwok penso che bisogna usare la prospettiva delle speculazioni commerciali degli anni '90, niente altro cioè che l'ennesimo tentativo di vendere qualcosa di ancora vendibile nei mercati di lingua tedesca. Mercati i quali, non dimentichiamolo mai, la moda dei russi arrivò più tardi che da noi e, a differenza di quanto accaduto in Italia, non si risolse in un breve ed effimero fuoco di paglia ma diede vita ad iniziative come Poljot-V e poi Poljot International.

Peraltro i rapporti negli anni '90 i rapporti svizzero-russi nel campo dell'orologeria erano molto intensi come del resto, seppure a fasi alterne, anche nei decenni precedenti. Venne perfino stipulato un contratto di esclusiva per la distribuzione dei Wostok in Svizzera.

Insomma nel calderone russofilo degli anni '90 c'era spazio per tutto e tutti, magari anche inventandosi nomi nuovi nel proporre un prodotto che ormai aveva esaurito, o comunque in fase calante, il suo ciclo chiamandosi Wostok. L'importane era l'assonanza russoska

Aggiungo il mio trovato ieri pomriggio....

Una foto di un mio recente accaparramento

Con quella bella cassa stellata e il fondo dorato è proprio un bijoux

L’ultimo che ho preso, tornato da poco dalla revisione