Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
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Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Salve Soci,
a me l'onore d'aprire questo topic che nella sua frivola e banale semplicità fotografica ci potrà essere da spunto leggero per discorrere dell'uno o dell'altro orologio presentato e -ove necessario- approfondire.
Spazio dunque anche alle produzioni d'oltrecortina...
Inizio provocatoriamente con una croce e delizia, cioè un Vremia cronografo
Movimento russo, assemblato in Svizzera molto probabilmente per il (e con lo zampino del) mercato italiano e per giunta ai tempi della moda.
Ce n'è abbastanza?
Levato questo è ben fatto.
Cassa curata e pesante, quadrante ben disegnato e sfere sottili ma molto luccicose appena il Sol dell'Avvenire vi si imbatte.
È quasi caricaturale nel suo voler essere così tipicamente e forzatamente russo da risultare piacevole.
Ecco, ora lo potete dire che l'avete anche voi e pure in entrambe le versioni....
a me l'onore d'aprire questo topic che nella sua frivola e banale semplicità fotografica ci potrà essere da spunto leggero per discorrere dell'uno o dell'altro orologio presentato e -ove necessario- approfondire.
Spazio dunque anche alle produzioni d'oltrecortina...
Inizio provocatoriamente con una croce e delizia, cioè un Vremia cronografo
Movimento russo, assemblato in Svizzera molto probabilmente per il (e con lo zampino del) mercato italiano e per giunta ai tempi della moda.
Ce n'è abbastanza?
Levato questo è ben fatto.
Cassa curata e pesante, quadrante ben disegnato e sfere sottili ma molto luccicose appena il Sol dell'Avvenire vi si imbatte.
È quasi caricaturale nel suo voler essere così tipicamente e forzatamente russo da risultare piacevole.
Ecco, ora lo potete dire che l'avete anche voi e pure in entrambe le versioni....
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Caspita danilao, hai cominciato con un malfamato...
Un Raketa che ho avuto appena ieri...
Un Raketa che ho avuto appena ieri...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Oggi ho la fotocamera con me (quella sul telefonino è a dir poco ignobile), quindi ecco qui un classico 3133 acquistato ai bei tempi in cui si beccavano NOS con un comodo cinquantone. Altro che i 300 euro che ho visto ieri per uno similare
Un caloroso benvenuto anche a Cane, bel Raketa con calendario particolare (graficamente la freccia mi ha sempre ricordato la parte superiore di una stella). E continuo nel mio endorsement non ortodosso nei confronti del Vremia, che porto in scatola originale da negozio in similpelle nera con finiture rosse. Anche lì era una pacchia quando Berta filava...scatola e tre crono bianchi (quelli con lo zerone rosso) a 130 euro spediti...ancora ricordo con il magone
Ho sia quello nero che lo zerone bianco...e sono begli orologi davvero. Per niente pacchiani nonostante lo stellone.
A volte prego il Signore Degli Orologi affinchè qualcuno di davvero influente (magari il Papa o Putin) dica che gli orologi russi fanno assolutamente schifo, come ai vecchi tempi, così si torna ai tempi del "crono-russo-nuovo-a-50-euro"
Un caloroso benvenuto anche a Cane, bel Raketa con calendario particolare (graficamente la freccia mi ha sempre ricordato la parte superiore di una stella). E continuo nel mio endorsement non ortodosso nei confronti del Vremia, che porto in scatola originale da negozio in similpelle nera con finiture rosse. Anche lì era una pacchia quando Berta filava...scatola e tre crono bianchi (quelli con lo zerone rosso) a 130 euro spediti...ancora ricordo con il magone
Ho sia quello nero che lo zerone bianco...e sono begli orologi davvero. Per niente pacchiani nonostante lo stellone.
A volte prego il Signore Degli Orologi affinchè qualcuno di davvero influente (magari il Papa o Putin) dica che gli orologi russi fanno assolutamente schifo, come ai vecchi tempi, così si torna ai tempi del "crono-russo-nuovo-a-50-euro"
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
ma li mortacci! oltre che taptolkaro anche vremiano sei?!
Ok, i Vremia non era fatti malaccio, vi si nota un tentativo di lettura struttural-razional-modernista rivisitato in chiave modaiola del razionlaismo degli anni '20 che poi non fu solo anni '20 ma si prolungò ben oltre con i suoi caratteri di essenziale sostanza mirante allo scopo d'uso coniugato con la fruibilità dell'oggetto ovvero orrenda industria pesante.
Ecco, tutto d'un fiato, senza punti ne virgole come usavano i critici degli anni '60 quando a capirci erano solo loro
Li mortaaaacciiiiii, i Vremia però ce li ho anch'io. presi solo per dovere collezionistico, non li indosso mai.
Perché non li indosso mai? anche se non gliene frega niente a nessuno la risposta la do subito.
Perché pur essendo bene rifiniti e fatti con un certo gusto, e forse proprio per questo, emanano profumo occidentale. Gli manca quel senso di "sovieticità" che proviene da un qualsiasi rozzo kom o Slava.
Questo è un po il problema di tutti i simil-russi dell'epoca. Fatti per farceli piacere secondo i criteri olfattivi della tradizione svizzero-occidentale.
Comunque, che Vremia sia (buttati la, in mezzo ai suoi simili, non meritano l'onore di essere posti vicino ai sovietici-sovietici, sovietici-russi, russi-sovietici, russi-russi.
Vremia: una Parmigiana senza melanzane!
A questo punto ci sarebbe da ripubblicare l'articolo di riferimento e lo ripubblichiamo:
e su La Repubblica scrivevano:
"CON L' OROLOGIO VREMIA ARRIVA LA PERESTROIKA
21 aprile 1989 — pagina 31 sezione: TELEVISIONE
E' PROPRIO vero che è scoccata l' ora dell' Unione Sovietica. In tutti i sensi. Prendiamo gli spot televisivi: a poche settimane dalla prima violazione pubblicitaria della Piazza Rossa di Mosca per promuovere italianissimi spaghetti (ma l' artefice dell' operazione era il pupillo locale Nikita Mikhalkov) i sovietici riportano in pari la bilancia dei commercials piazzando sulle nostre reti ben due filmati di prodotti made in Urss. E' la prima volta che ciò accade, e i due spot vanno in onda anche durante i film, perché sia chiaro che l' Urss non deve più sottostare alle direttive del Pci. Altro elemento interessante, si tratta in entrambi i casi di orologi, oggetti simbolici quant' altri mai. E fra essi non c' è neanche il Raketa, il cipollone da polso in stile realismo socialista reso celebre da Schwarzenegger in Dando e entrato poi nelle mode occidentali assieme alle stelle rosse e alle bretelle perestroika. Anzi, uno di essi, anche se porta l' inequivocabile marca di Soviet, è di design leggero e raffinato e lo spot ne asseconda lo stile. Un raccontino essenziale, ellittico, in un bianco nero alla Scorzese. Dal dettaglio del polso con l' orologio si va su di lei ancora addormentata fra le lenzuola. Dissolvenza sul grande orologio del Cremlino e cambio della guardia al vicino sepolcro di Lenin. Sulla strada per Mosca (Mockba) arriva un soldato in moto. Lei in reggiseno nero davanti allo specchio si prova un colbacco. Sul muro accanto è esageratamente appeso un ritratto di Gorbaciov. Una sensazione, lei va alla porta, lui è lì, un bacio. Sul battente è appeso, come una ghirlanda, quell' orologino. E lo slogan in russo dice semplicemente e orgogliosamente: Soviet, Sovietskij Soyuz. Chisssà a quale unione (soyuz) si allude. Meno sofisticato l' altro spot per il Vremia. Lo stile dell' oggetto è più vecchiotto e più sovietico e si punta decisamente sui valori antichi: Orologi Vremia, a carica manuale. Le immagini alternano sfilate militari fittissime di bandiere rosse a esempi di grafica rivoluzionaria con ritratti di Lenin. Ma la musica è un classico del rock riscritto con parole russe. E il testo gioca sull' ambiguità: Come nel paese dove i giovani amano il rock, masticano chewing gum e vestono i jeans. Qual è questo paese, l' Urss o l' America? Forse si vuol dire semplicemente che ormai essi non si distinguono più, e dunque si può comperare tranquillamente un Vremia come uno Swatch. Per maggior sicurezza una scritta precisa comunque che il movimento meccanico è prodotto in Russia ma l' assemblaggio è fatto in Svizzera. Già, dopo gli Usa la Svizzera, paese degli orologi ma anche della libertà e dell' indipendenza. Pubblicizzare in massa orologi significa anche propagandare un tipo di stato che sia un po' come la Svizzera, pacifico, che si fa i fatti suoi, un po' all' antica come i movimenti meccanici del Vremia. Non tecnologia del digitale, ma molle e rotelle con cui mai nessun missile potrà essere sparato. L' orologio, lavorazione manuale minuziosa e un po' pedante, è il contrario dell' industria pesante, e rozza, a cui abbiamo sempre associato l' Urss. Dentro a quella cassa di vil metallo batte la perestroika. - di ALBERTO FARASSINO"
Presentati, assieme ai sovietici-come-si-deve (seppur modaioli), a Vicenza Oro nel marzo del 1989:
Ok, i Vremia non era fatti malaccio, vi si nota un tentativo di lettura struttural-razional-modernista rivisitato in chiave modaiola del razionlaismo degli anni '20 che poi non fu solo anni '20 ma si prolungò ben oltre con i suoi caratteri di essenziale sostanza mirante allo scopo d'uso coniugato con la fruibilità dell'oggetto ovvero orrenda industria pesante.
Ecco, tutto d'un fiato, senza punti ne virgole come usavano i critici degli anni '60 quando a capirci erano solo loro
Li mortaaaacciiiiii, i Vremia però ce li ho anch'io. presi solo per dovere collezionistico, non li indosso mai.
Perché non li indosso mai? anche se non gliene frega niente a nessuno la risposta la do subito.
Perché pur essendo bene rifiniti e fatti con un certo gusto, e forse proprio per questo, emanano profumo occidentale. Gli manca quel senso di "sovieticità" che proviene da un qualsiasi rozzo kom o Slava.
Questo è un po il problema di tutti i simil-russi dell'epoca. Fatti per farceli piacere secondo i criteri olfattivi della tradizione svizzero-occidentale.
Comunque, che Vremia sia (buttati la, in mezzo ai suoi simili, non meritano l'onore di essere posti vicino ai sovietici-sovietici, sovietici-russi, russi-sovietici, russi-russi.
Vremia: una Parmigiana senza melanzane!
A questo punto ci sarebbe da ripubblicare l'articolo di riferimento e lo ripubblichiamo:
e su La Repubblica scrivevano:
"CON L' OROLOGIO VREMIA ARRIVA LA PERESTROIKA
21 aprile 1989 — pagina 31 sezione: TELEVISIONE
E' PROPRIO vero che è scoccata l' ora dell' Unione Sovietica. In tutti i sensi. Prendiamo gli spot televisivi: a poche settimane dalla prima violazione pubblicitaria della Piazza Rossa di Mosca per promuovere italianissimi spaghetti (ma l' artefice dell' operazione era il pupillo locale Nikita Mikhalkov) i sovietici riportano in pari la bilancia dei commercials piazzando sulle nostre reti ben due filmati di prodotti made in Urss. E' la prima volta che ciò accade, e i due spot vanno in onda anche durante i film, perché sia chiaro che l' Urss non deve più sottostare alle direttive del Pci. Altro elemento interessante, si tratta in entrambi i casi di orologi, oggetti simbolici quant' altri mai. E fra essi non c' è neanche il Raketa, il cipollone da polso in stile realismo socialista reso celebre da Schwarzenegger in Dando e entrato poi nelle mode occidentali assieme alle stelle rosse e alle bretelle perestroika. Anzi, uno di essi, anche se porta l' inequivocabile marca di Soviet, è di design leggero e raffinato e lo spot ne asseconda lo stile. Un raccontino essenziale, ellittico, in un bianco nero alla Scorzese. Dal dettaglio del polso con l' orologio si va su di lei ancora addormentata fra le lenzuola. Dissolvenza sul grande orologio del Cremlino e cambio della guardia al vicino sepolcro di Lenin. Sulla strada per Mosca (Mockba) arriva un soldato in moto. Lei in reggiseno nero davanti allo specchio si prova un colbacco. Sul muro accanto è esageratamente appeso un ritratto di Gorbaciov. Una sensazione, lei va alla porta, lui è lì, un bacio. Sul battente è appeso, come una ghirlanda, quell' orologino. E lo slogan in russo dice semplicemente e orgogliosamente: Soviet, Sovietskij Soyuz. Chisssà a quale unione (soyuz) si allude. Meno sofisticato l' altro spot per il Vremia. Lo stile dell' oggetto è più vecchiotto e più sovietico e si punta decisamente sui valori antichi: Orologi Vremia, a carica manuale. Le immagini alternano sfilate militari fittissime di bandiere rosse a esempi di grafica rivoluzionaria con ritratti di Lenin. Ma la musica è un classico del rock riscritto con parole russe. E il testo gioca sull' ambiguità: Come nel paese dove i giovani amano il rock, masticano chewing gum e vestono i jeans. Qual è questo paese, l' Urss o l' America? Forse si vuol dire semplicemente che ormai essi non si distinguono più, e dunque si può comperare tranquillamente un Vremia come uno Swatch. Per maggior sicurezza una scritta precisa comunque che il movimento meccanico è prodotto in Russia ma l' assemblaggio è fatto in Svizzera. Già, dopo gli Usa la Svizzera, paese degli orologi ma anche della libertà e dell' indipendenza. Pubblicizzare in massa orologi significa anche propagandare un tipo di stato che sia un po' come la Svizzera, pacifico, che si fa i fatti suoi, un po' all' antica come i movimenti meccanici del Vremia. Non tecnologia del digitale, ma molle e rotelle con cui mai nessun missile potrà essere sparato. L' orologio, lavorazione manuale minuziosa e un po' pedante, è il contrario dell' industria pesante, e rozza, a cui abbiamo sempre associato l' Urss. Dentro a quella cassa di vil metallo batte la perestroika. - di ALBERTO FARASSINO"
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(Charles Bukowski)
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
siamo partiti male, con un vremja vediamo di rimediare con un vero sovietico, un kirovskie, qualcuno lo riconoscerà anche....purtroppo con le foto ho un pessimo rapporto, quando poi si riduce il peso diventano ancora peggio, sopportatemi
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Burja, la foto è leggermente mossa, ecco perché non si presenta benissimo. Puoi anche ridurre ulteriormente le dimensioni, se imposti il lato più lungo a 600px diventa anche meglio visualizzabile da cellulare.
Comunque hai un ottimo telefono, il Galaxy Ace Duos è robusto, affidabile e può fare ottime foto.
E in tutte le lingue P.S. Bel Kirovskie!
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Azz, Mchap!
Intervento godurioso, l'ho solo scorso e me ne riservo la lettura in tranquillità.
Però quando sbucano fuori cose del genere dall'oggi al polso avrebbe senso fare un topic dedicato, ad esempio ai Vremia, nel quale spostare tutto ciò.
Oppure no, si può anche lasciare qua, vedi un po' tu, ma si rischia che vada a sparire nel tutto con quanto ne consegue per indicizzazione und so weiter...
Intervento godurioso, l'ho solo scorso e me ne riservo la lettura in tranquillità.
Però quando sbucano fuori cose del genere dall'oggi al polso avrebbe senso fare un topic dedicato, ad esempio ai Vremia, nel quale spostare tutto ciò.
Oppure no, si può anche lasciare qua, vedi un po' tu, ma si rischia che vada a sparire nel tutto con quanto ne consegue per indicizzazione und so weiter...
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Si si certo....mchap ha scritto: i Vremia però ce li ho anch'io. presi solo per dovere collezionistico
Boh, io ce li ho insieme a dei Raketa, semplicemente perchè la scatola Vremja è da 30 orologi, i Vremja che ho son quattro o cinque, gli scomparti sono sottili e ci vanno solo dei Raketa...Comunque, che Vremia sia, (buttati la,in mezzo ai suoi simili, non meritano l'onore di essere posti vicino ai sovietici-sovietici, sovietici-russi, russi-sovietici,russi-russi
Comunque il "dovere collezionistico" è una categoria morale di cui potremmo parlare Per esempio: il Druzhba. Ne ho uno. Ebbi l'occasione di uno scambio equo e lo presi, è importante per il collezionista di russi, è in tutte le collezioni ecc. ecc. Però...c'è sempre un però: non mi piace. Ma manco per il cacchio. Troppo piccolo, cassa poco piacevole per i miei gusti....insomma, l'ho preso per dovere collezionistico.
Il Vremja non è da collezione, non è sovietico, quale dovere collezionistico avevi nei suoi confronti?
La risposta giusta è nel " 'tacci vostri" con cui hai iniziato: ti è piaciato e lo hai comprato Non è forse anche e soprattutto questa la filosofia del collezionare, ovvero l'avere qualcosa che piaccia? Direi che non c'è nulla di male. Il Sorna crono multighiera era un orologio nella stessa lega della scalogna, ovvero "non è un vero svizzero" ecc. Considerando che in 10 anni il prezzo è salito da 80 a 400 euro, direi che il tempo è sempre galantuomo. Per me il Vremja (lo zerone in particolare) rimane un eccellente connubio di cuore made in URSS misto ad accuratezza occidentale.
Che poi non abbia vero "flavor" sovietico è un'altra cosa...ma se mangiassimo ancora gli spaghetti come li facevano i cinesi, sarebbe una noia. Pensa a Danilao che li mangia ogni giorno
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Quoto e propongo copia del post in apposita sezione.DaniLao ha scritto:Azz, Mchap!
Intervento godurioso, l'ho solo scorso e me ne riservo la lettura in tranquillità.
Però quando sbucano fuori cose del genere dall'oggi al polso avrebbe senso fare un topic dedicato, ad esempio ai Vremia, nel quale spostare tutto ciò.
Oppure no, si può anche lasciare qua, vedi un po' tu, ma si rischia che vada a sparire nel tutto con quanto ne consegue per indicizzazione und so weiter...
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Re: Oggi al polso... Orologi russi e sovietici
Dovere collezionistico: sezione i simil-russi del periodo della moda, un settore che va accuratamente documentato
Il Druzba non piace moto neanche a me e infatti mi sono limitato ad uno messo così-così.
Il discorso è sempre lo stesso, nella misura in cui riesci ad acchiapparli a prezzi moooolro contenuti ok, altrimenti mi bastano le foto, sapere che esistono.
Insomma, il "dovere collezionistico" è molto condizionato dal fattore economico. Mi piacerebbe avere uno Slava transistor o uno Shtumanskie "Gagarin" 15 rubini, però per me non valgono nemmeno lontanamente i prezzi a cui vanno, per cui... ciccia!
Ma se li trovassi al prezzo di un crono (prezzo per come lo intendo io e come li ho sempre acchiappati) allora un sacrificio lo farei
Per quanto riguarda le pagine di documentazione che capita di inserire ogni tanto io direi di lasciarle dove stanno perché sono legate al discorso di un topic e si possono trovare con una semplice ricerca.
Allo stesso tempo metteremo in piedi la sezione di documentazione che tra le sezioni ne avrà una dedicata alle riviste. però...
C'è sempre un però!
Per esempio, come organizzare il materiale? in ordine cronologico? o tematico?
Io preferisco quello cronologico perché senza cronologia non c'è storia. Per contro una raccolta tematica in alcuni casi ha il vantaggio di raccolgiere in un unico punto quanto è utile conoscere.
Ma quante tematiche si dovrebbero sviluppare? I Vremia? i Poljot crono? gli zakaz? I Raketa 0 e 25hr? ecc. ecc. ecc.
Penso che sia meglio una suddivisione tematica per tipo di materiale (cataloghi, riviste, quotidiani, libri,ecc.) e all'interno di queste seguire un criterio cronologico.
Sarà cura, e impegno, di chi legge creare i suoi percorsi e magari creare dei topic ad hoc dedicati ad un qualche argomento.
Da una parte la biblioteca, dall'altra l'uso individuale e condiviso di essa.
Il Druzba non piace moto neanche a me e infatti mi sono limitato ad uno messo così-così.
Il discorso è sempre lo stesso, nella misura in cui riesci ad acchiapparli a prezzi moooolro contenuti ok, altrimenti mi bastano le foto, sapere che esistono.
Insomma, il "dovere collezionistico" è molto condizionato dal fattore economico. Mi piacerebbe avere uno Slava transistor o uno Shtumanskie "Gagarin" 15 rubini, però per me non valgono nemmeno lontanamente i prezzi a cui vanno, per cui... ciccia!
Ma se li trovassi al prezzo di un crono (prezzo per come lo intendo io e come li ho sempre acchiappati) allora un sacrificio lo farei
Per quanto riguarda le pagine di documentazione che capita di inserire ogni tanto io direi di lasciarle dove stanno perché sono legate al discorso di un topic e si possono trovare con una semplice ricerca.
Allo stesso tempo metteremo in piedi la sezione di documentazione che tra le sezioni ne avrà una dedicata alle riviste. però...
C'è sempre un però!
Per esempio, come organizzare il materiale? in ordine cronologico? o tematico?
Io preferisco quello cronologico perché senza cronologia non c'è storia. Per contro una raccolta tematica in alcuni casi ha il vantaggio di raccolgiere in un unico punto quanto è utile conoscere.
Ma quante tematiche si dovrebbero sviluppare? I Vremia? i Poljot crono? gli zakaz? I Raketa 0 e 25hr? ecc. ecc. ecc.
Penso che sia meglio una suddivisione tematica per tipo di materiale (cataloghi, riviste, quotidiani, libri,ecc.) e all'interno di queste seguire un criterio cronologico.
Sarà cura, e impegno, di chi legge creare i suoi percorsi e magari creare dei topic ad hoc dedicati ad un qualche argomento.
Da una parte la biblioteca, dall'altra l'uso individuale e condiviso di essa.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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