prendo la palla al balzo (come direbbe Michele) dal saggio intervanto di Antonio in altro topic (qua viewtopic.php?f=11&t=194) perché mi consentirà –magari- di chiarirmi un po’ le idee e contemporaneamente (e se ci fosse d’interesse) capire anche come organizzare altri eventuali materiali.
Ovviamente trattasi di discussione puramente accademica sulla quale poi (indipendentemente dalle linee guida che potranno scaturire da questo topic) ognuno potrà continuare a pensarla come meglio crede
Comunque, riporto l’intervento qua sotto:
mchap ha scritto:Appunto! andrebbe in un topic dedicato ai simil-russi. Qui la purezza del topic esige solo orologi non-russi, cioè che non hanno niente di russo né dentro né fuori, posseduti dai russofili. Tanto per capire meglio quale specie umana siamo
Comunque, abbiamo lo spunto per altri tre topic a tema:
1) gli orologi non russi ma con movimento russo, ovvero orologi prodotti in qualche parte del mondo senza alcun rapporto con l'Unione Sovietica. E' un tema difficile da gestire per via delle molte incertezze possibili. In ogni caso, tanto per intenderci, non comprenderebbe i Cornavin, Exacta, ecc. i quali rientrano tra i russi. Copre un arco temporale che va almeno dagli anni '60 ai primi '90
2) i simil-russi, tutti quegli orologi, senza movimento russo, i quali riprendono tematiche stilistiche "sovietiche/russe"
3) i simil-russi modaioli tipo i Vremia, Serkisof, ecc. che montavano però movimenti russi
Il Cardot rientrerebbe nel topic 1 (forse, chissà, potrebbe,...
Io personalmente sarei per dividere tra chi abbia un cuore russo o meno.
Ovvio che nella prima categoria si individua uno spartiacque fondamentale, che è il periodo della moda il quale ha recato seco interessi economici del tutto differenti da quelli socio-economici degli anni precedenti.
Anche se non mi viene così semplice considerare troppo diversi un Jean Cardot fatto ad Hong Kong e un Vremia fatto in Svizzera, entrambi con dentro un russo ticchettante.
Voi che ne pensate?
Detto questo, e come testimoniano certi pezzi della mia raccolta, l’argomento mi interessa, e da un po’ sto cercando di orientarmi e di compilare una lista dei marchi che entrano nell’aria di commistione con i russi.
Ve la propongo qua sotto, inserita nello schema che stiamo provando ad ipotizzare.
Di alcuni marchi ho annotato il movimento con i quali li ho visti in giro (non è significativo, non saprei dire se ne abbiano montati altri) di altri no.
Alcuni sono certo di dove metterli, altri molto meno… Dunque fondamentale sarà il vostro intervento, l’esperienza e la perizia di tutti.
I Vostok Europe -ad esempio- li metto tra i russi, già che così è il cuore (di solito) e perché li fanno lì.
Pure Meranom ci metterei, almeno per la linea SE, anche se qualcosa è fatto in Cina i movimenti son russi e li assemblano per quelle lande...
Degli altri brand 'nuovi' ne so proprio poco... Gli Aviator dove si mettono? Dove li fanno? E i Poljot International? E altri modernisti? Per ora non li metto e aspetto gli esperti, ci sarebbe forse da discuterne...
Ah, ovviamente la lista è un inizio, è compilata nelle ultime settimane e le marche inserite son quelle che mi son venute in mente o capitate sotto gli occhi, vi chiederei quindi di integrare con quel che sapete, conoscete o avete in collezione (nomi e/o info), a sentimento direi che potremmo non finire più
Se avessi fatto qualche cappellata procedete pure a spostare ciò che c’è da spostare. Purtroppo per molti che ho incontrato di sfuggita mi è difficile risalire al periodo di produzione (anche se ad occhio parevano dei ’70), anzi in verità qualche volta è difficile anche risalire alla produzione (tipo il Jean Cardot) quindi se avete dati procedete pure a stravolgere l’ordine nel quale le marche sono state inserite…
RUSSI
Cornavin
Meranom
Sekonda
Vostok Europe
RUSSI DENTRO
1) produzione popolare
Avalon (Vostok 2209)
Corsar
Cossaks (Vostok 2214)
Elmar
Jean Cardot (Poljot 2414)
Kaltron
Kangoro
Santima(Slava 1601)
Sinitron (Zaria 1601)
Valtine (Poljot 2614)
2)produzione del periodo della moda
Odien
Vremia
RUSSIAN STYLE (ma qualche volta anche poco style…)
Anthony Time
Bremoka