Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

Moderatore: Curatore di sezione

Avatar utente
cuoccimix
moderatore
moderatore
Messaggi: 2494
Iscritto il: 12 mag 2015, 12:29

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russi...

Messaggio da cuoccimix »

DaniLao ha scritto:Aggiorno con due foto per festeggiare il ritorno in salute previa revisione
ImageUploadedByTapatalk1451660545.686301.jpg
ImageUploadedByTapatalk1451660528.786374.jpg
Vedendo questo orologio penso che potrò finalmente impiegare la mia moneta per cause migliori che non Vostok scassati :)

Vabbè, basta, via...comunque bel pezzo di una gran finezza, numeri e pallini danzano sul quadrante bianco che per Antonio è balera da rimorchio anni '70 :)
Avatar utente
DaniLao
moderatore
moderatore
Messaggi: 11664
Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Messaggio da DaniLao »

Già che l'avevo al polso ho approfittato per due foto
IMG_7310.JPG
IMG_7309.JPG
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
Avatar utente
Gamanto
senior
senior
Messaggi: 790
Iscritto il: 16 ago 2016, 6:26
Località: Oltregiogo

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Messaggio da Gamanto »

Essendo anch'io nel novero degli estimatori del marchio, aggiungo alle informazioni esaustive da voi fornite alcune noterelle a margine, riguardanti soprattutto il modello da tasca.

La famiglia Serkisof era di origine armena e si trasferì ad Istanbul alla fine dell'Ottocento, dove gli affari andarono bene, tanto da consentirgli di aprire una catena di orologerie/gioiellerie.
La loro collaborazione con le ferrovie turche data dagli anni Ottanta del XIX secolo. Nel periodo tra la fine dell'Ottocento e lo scoppio della Grande Guerra gli orologi Serkisof, oltrechè utilizzati dal personale ferroviario, erano anche molto apprezzati dagli alti dignitari e dalle classi abbienti dell'Impero Ottomano, cui era rivolta un'offerta di pezzi maggiormente costosi e personalizzati rispetto a quelli in uso nelle ferrovie.
La sorte della famiglia nella tempesta della Grande Guerra è controversa: secondo alcune versioni sopravvissero alle persecuzioni anti-armene perpetrate dai turchi durante il conflitto per poi emigrare all'inizio degli anni Venti; secondo altre perirono anch'essi in quell'immane tragedia.
Come che sia, a partire dagli anni Venti il marchio non appartenne più alla famiglia ma passò ad imprenditori turchi.
Il personale viaggiante riceveva in quegli anni soprattutto un Cortèbert da tasca con inciso sul fondello il marchio di fabbrica, un treno e la mezzaluna turca. Raramente la parola Serkisof appariva sul quadrante.

Intorno alla fine degli anni Cinquanta/ inizio anni Sessanta, quando ormai il personale viaggiante era equipaggiato con orologi da polso (molto bello il tuo, DaniLao!), sia Cortèbert che di provenienza sovietica, venne l'idea di creare un modello da tasca celebrativo per i ferrovieri che andavano in pensione o avevano comunque raggiunto un congruo numero di anni di servizio.
Tale modello doveva riecheggiare il mitico Cortèbert in uso agli albori. Ignoro perchè non ci si rivolse direttamente alla Cortèbert. Forse la tradizionale parsimonia anatolica si sposò alla lunga consuetudine dei Serkisof con l'orologeria sovietica, e allora cosa meglio di un Molnija calibro 3602, per l'appunto derivato pressochè integralmente dal Cortèbert, e già in uso presso le ferrovie sovietiche, con tanto di locomotiva sul fondello? (Mark Gordon, a questo proposito, avanza l'ipotesi che la locomotiva fu per la prima volta impressa sul fondello da Molnija proprio per venire incontro alla richiesta dei Serkisof, e solo successivamente adottata come variante per la produzione abituale insieme a lupi, velieri ecc., però non esiste sicurezza in tal senso).
Bastò occidentalizzare il marchio di fabbricazione, aggiungere Serkisof su quadrante, fondello e coperchio di protezione del movimento (quando c'era), incidere in rilievo sempre sul fondello la parola turca demiryolu (ferrovia) e talvolta la mezzaluna turca ed il gioco era fatto, il tutto ad un prezzo difficilmente battibile.

Per la cronaca, l'iniziativa ebbe notevole successo e pertanto continuò, con minime variazioni estetiche nel modello, fino agli anni Ottanta ed al crollo dell'Unione Sovietica. Ancora oggi questa variante turca del Molnija è abbastanza ricercata dai collezionisti. Il modello in qualche modo più inusuale è quello con lancette dorate (variante esclusiva per Serkisof), quadrante e coperchio di protezione del movimento siglato Serkisof e fondello riportante l'intero novero delle incisioni: il treno, la scritta Serkisof, la parola demiryolu e la mezzaluna (soprattutto quest'ultima è abbastanza rara). Col passare degli anni, diventa soprattutto difficile trovarlo in eccellenti condizioni. Nello specifico, (una volta tanto) sono stato fortunato. Comunque è stata premiata la costanza, visto che gli ho dato la caccia abbastanza a lungo, trovandolo solo di recente.

Ecco il mio, ancora con la sua scatolina di plastica e la catena originali. Debbo dire che mi piace molto e lo uso abbastanza spesso. Personalmente, la vista della locomotiva sotto la falce di luna mi fa immaginare un treno di molti anni fa in corsa attraverso l'Anatolia nel silenzio di una tranquilla notte stellata, e questo mi comunica un senso di pace. Ragione per cui mi sono ripromesso di portarmelo dietro sempre, quando è in arrivo una di quelle giornate in cui, per qualche motivo, ho il fondato sospetto di dovermi incaxxare.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Ultima modifica di Gamanto il 2 set 2018, 10:34, modificato 2 volte in totale.
Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin
Avatar utente
DaniLao
moderatore
moderatore
Messaggi: 11664
Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Messaggio da DaniLao »

Informazioni interessanti che ho letto volentieri, non ho il tasca e non mi sono mai informato, ma si ha qualche traccia di qualche tipo (lo so che parlare di documentazione non sempre ha senso in questi casi) riguardo l'iniziativa degli anni '50?
O si deduce dai movimenti?
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
Avatar utente
Gamanto
senior
senior
Messaggi: 790
Iscritto il: 16 ago 2016, 6:26
Località: Oltregiogo

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Messaggio da Gamanto »

Mentre cercavo il modello che ho alfine comprato, mi sono documentato per quanto possibile, dato che l'aspetto storico mi interessa sempre molto. Circa il fatto che il modello celebrativo risalga a fine anni Cinquanta ne ho trovato traccia qua e là sul web (Watchuseek, ma non solo).
Proveniendo l'informazione da fonti diverse, presumo sia veridica. A confortarlo il fatto che i molti modelli che ho avuto occasione di visionare sul web mentre cercavo quello che mi interessava non risalivano mai a prima di quella data.
Anche sui Serkisof e sulla loro storia (senz'altro interessante) ho scandagliato parecchio, ma più di tanto non si trova. Bisognerebbe conoscere il turco, probabilmente.
Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin
Avatar utente
giorgio_quinto
advanced user
advanced user
Messaggi: 253
Iscritto il: 29 dic 2015, 18:34

Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history

Messaggio da giorgio_quinto »

Che carini sti Seriskopf :shock:

Mi ricordavo delle cipolle ma non sapevo si facesse marchiare anche altri modelli da polso.

Si imparano sempre cose nuove :)