Sto leggendo un libro di teoria orologiera e mi piacerebbe parlare di scappamento, bilanciere, spirale, ecc..
Lo scappamento e' il cuore dell'orologio e da lui dipende al 90% la sua precisione...
Mi pare che altri abbiano detto di avere libri di orologeria, che anche se piu' votati alla manutenzione avranno di certo delle
pagine teoriche e sullo scappamento... (poi ci sono informazioni sul web, ecc...)
Sarebbe interessante nonostante l'argomento sia un po' ostico ci fosse un po' di partecipazione, scrivere anche inesattezze non e'
reato e alimenta comunque la discussione...
Comincio io "cercando" di rispondere a una domanda fatta in un'altro topic su "cosa e' l'isocronismo".
L'isocronismo delle oscillazioni, in orologeria, e' la proprieta' del bilanciere di mantenere costante ilIo son proprio in caso disperato e anche partire da nonno Gigi sarebbe stato complicato.Cane ha scritto:Per revisionare/riparare i miei russi mi sono basato anche sui filmati di "Nonno Gigi"...
Però sono uno che non si arrende e son partito dalle basi cercando di comprendere intanto cosa (caxxo) fosse l'isocronismo...
proprio "periodo" (tempo di oscillazione, quindi precisione dell'ora segnata) indipendentemente dall'ampiezza delle
oscillazioni che esso compie...
Avrete visto guardando alcuni movimenti russi in marcia (di solito poco manutentati e con attriti diversi) dei bilancieri che oscillano
molto forte e altri piu' piano, alcuni paiono quasi fermarsi...
Verrebbe da pensare che i bilancieri che oscillano piano ritardino il tempo e quelli veloci lo anticipino...
Invece no, perche' per il fenomeno dell'isocronismo il tempo impiegato per fare un'oscillazione, sia essa molto ampia, o
ristretta, e' sempre lo stesso. Quindi l'orologio segna sempre l'ora corretta, sia con amplitudine grande che con amplitudine piccola...
Dipende dal fatto che nella grande amplitudine il bilanciere percorre uno spazio maggiore ma con velocita' maggiore, mentre
nella piccola amplitudine percorre uno spazio minore ma con velocita' minore, quindi i due tempi di oscillazione "sono identici"...
Se a un cronografo 3133 inseriamo la cronografia ci accorgiamo subito che per lo sforzo supplementare dei ruotismi del cronografo
il bilanciere rallenta, diminuendo l'ampiezza delle oscillazioni, ma nonostante cio' per il fenomeno dell'isocronismo le sfere del
tempo e del cronografo continuano a segnare il tempo corretto...
Quando inseriamo la cronografia, con nuovi ruotismi e con nuovi attriti, la forza impressa dalla molla del bariletto al movimento rimane
sempre la stessa (non puo' aumentare) quindi il nuovo dispendio di energia toglie "spinta" al bilanciere che e' costretto a ridurre
l'amplitudine di oscillazione...
Il movimento di un cronografo sia con cronografia inserita che disinserita consuma sempre la stessa quantita' di energia e la molla del bariletto si
srotola/scarica sempre allo stesso ritmo...
Le leggi dell'isocronismo furono scritte da Galileo Galilei con esperimenti nel Duomo di Pisa osservando le oscillazioni
del grande lampadario centrale e misurando i tempi coi battiti del proprio polso... (nel 500 era probabilmente l'orologio piu' preciso... )