come ha rilevato qualche giorno dietro l'attento CPC ogni tanto ho bisogno di un po' di rieducazione*
Prima che la mia corruzione morale corrompa irreparabilmente la verginità sovietica della comunità collezionistica orologistica mondiale eccomi dunque a fare ammenda per le contemporaneità finora propinate e a ricondurre la discussione (mah, in verità questo è un intervento fotografico) su un po' di roba vecchia...
E visto che Maometto rimane in montagna, rotolo io qualcosa giù dalla scarpata e -come promesso e anticipato- eccovi lui:
Un bel Raketa sovietico d'una semplicità ed eleganza fuor dall'usuale (e non solo dalla mia specifica eleganza usuale che -notoriamente- è scarsa).
Gli elementi che più mi piacciono sono il colore (e consistenza) del quadrante, di un bianco latte piuttosto denso, e l'inclinazione che lo stesso acquisisce un paio di millimetri prima dell'estrema propaggine interna degli indici
Questi ultimi, che riprendono le sfere, sono dorati ed applicati, doppi a ore 12
La scritta Raketa, l'indicazione dei rubini e l'Indicazione Geografica tipica sono in caratteri latini, a testimoniare la credibile natura da esportazione
Lo trovo molto gradevole e per ora è al polso già da tre giorni, faccenda piuttosto rara, ma mi fa l'effetto dello Start
Che ne pensate?
*Ringrazio Lilin per il titolo anche se il libro non è che m'abbia entusiasmato...
