[Topic Ufficiale Sommergibili] Ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
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[Topic Ufficiale Sommergibili] Ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
La Marina sovietica durante il secondo conflitto mondiale non è stata così importante come l'aviazione, salvo poi rafforzarsi enormente durante la guerra fredda.
Nei primi anni trenta, i vertici dell'esercito sovietico (allora chiamato Armata Rossa degli Operai e dei Contadini dell'Unione Sovietica) decisero di ricostruire una forza navale di una certa importanza nei mari artici, in modo da difendere le coste sovietiche settentrionali. Per questo motivo, il 1º giugno 1933 venne ufficialmente costituita la Flotta Militare del Nord (russo: Северный военный флот). Le prime navi per equipaggiare la neonata flotta vennero trasferite dal Mar Baltico: due cacciatorpediniere, due sottomarini e due pattugliatori salparono da Kronstadt il 18 maggio 1933, diretti a Murmansk.
I marinai addetti alla nuova unità militare lavorarono duramente, ed in poco tempo riuscirono ad approntare le strutture necessarie al mantenimento delle navi, le difese costiere e gli aeroporti per l'aviazione navale. La base principale era Poljarnyj (scritta che troviamo presente su molti quadranti dei nostri orologi, per dirla tutta è la base da dove parte il famoso Ottobre Rosso dell'altrettanto famoso film omonimo).
Gli invii di navi dalle altre flotte continuarono praticamente per tutti gli anni trenta e la prima divisione subacquea organica venne trasferita in Novaja Zemlja nel 1935.
L'11 maggio 1937 la Flotta Militare del Nord assunse l'attuale denominazione di Flotta del Nord.
Verso la fine degli anni trenta, quando ormai i componenti di questa flotta iniziarono a maturare una certa esperienza nelle operazioni in clima artico, si verificarono una serie di fatti di rilievo.
Nel 1936 due cacciatorpediniere riuscirono a raggiungere l'Oceano Pacifico passando per i mari del nord.
Nel 1938 un sottomarino della serie D rimase 120 giorni in mare, percorrendo 11.000 miglia.
Nel 1938 il sottomarino D-3 navigò per la prima volta sotto i ghiacci, restandovi ben 30 minuti.
Nel 1940 il primo sottomarino raggiunse Vladivostok passando dai mari del nord.
La Flotta del Nord ebbe il suo battesimo del fuoco durante la Guerra Russo-Finnica del 1939-1940, quando fornì appoggio navale alle operazioni di terra della 14ª Armata.
La Grande Guerra Patriottica
Nella seconda guerra mondiale, la flotta era composta da 15 sottomarini, altrettanti cacciatorpediniere e molte altre unità minori. Tuttavia, a causa dell'andamento della guerra sul fronte occidentale, molte altre unità vennero trasferite dalla Flotta del Baltico (che aveva perso quasi tutte le basi ed aveva enormi problemi ad operare). Il suo compito principale fu sempre la protezione dei convogli artici che gli alleati mandavano presso i porti di Murmansk e Arcangelo. Tuttavia, svolse anche missioni di appoggio alle operazioni di terra della 14ª Armata.
Circa 10.000 tra marinai e truppe di terra della Flotta del Nord (chiamati severomorcev) presero parte a combattimenti terrestri e vennero utilizzati su tutti i fronti, fino al Caucaso. Molti uomini furono anche decorati e, in riconoscimento al contributo fornito per la guerra, a 200 di questi fu concesso di partecipare alla parata della vittoria sulla Piazza Rossa il 24 giugno 1945.
La guerra fredda
Dopo la seconda guerra mondiale, il comando venne trasferito a Severomorsk. L'importanza della Flotta del Nord aumentò enormemente, soprattutto grazie ai sottomarini nucleari (ed alla relativa componente strategica imbarcata). Dopo la costruzione delle prime strutture per il mantenimento di navi con propulsori nucleari, iniziarono ad entrare in servizio i primi sottomarini atomici. Il primo in assoluto fu il K-3 Leninskij Komsomol, poi seguito da molti altri in gran parte costruiti presso il cantiere navale di Severodvinsk (il più importante cantiere sovietico per la costruzione di sottomarini nucleari).
Nel 1963, per la prima volta nella storia, sottomarini sovietici completarono il passaggio sotto i ghiacci dell'artico dal nord fino all'Oceano Pacifico.
Nel 1992, la Flotta del Nord era una potente flotta d'alto mare in grado di compiere operazioni a vasto raggio. Poteva contare sui due terzi degli oltre 200 sottomarini nucleari in servizio in Unione Sovietica, che compivano numerosissime crociere nell'Oceano Atlantico ed avevano, grazie ai missili balistici imbarcati, un potere di deterrenza enorme.
Veniamo al sommergibile che è ritratto sui nostri quadranti. Trattandosi di orologi che arrivano fino agli anni '90, l'immagine può riferirsi essenzialmente a 3 classi ( i sottomarini si dividono in classi): Charlie (più difficile), Romeo e Tango (i nomi sono inglesi perché così li chiamava la NATO). La motivazione del perché il riferimento a queste tre classi è semplice, la posizione arretrata della torretta che negli altri sommergibili non è così, anzi è molto avanzata rispetto al corpo della barca, invece in queste tre classi è spostata indietro verso la coda, come nei sommergibili della II guerra mondiale. Le tre classi, a livello temporale, sono coeve con i nostri quadranti, quindi sicuramente l'ispirazione parte da uno di questi 3 scafi, più probabilmente il Romeo. Allego foto di due orologi e di un esemplare per ognuna delle 3 classi in modo che possiate vedere anche voi. I Komandirskie moderni si ispirano invece a sommergibili nucleari, della classe del tristemente famoso Kursk, tanto per intendersi, con la torretta pesantemente spostata in avanti, anche qui foto del sommergibile e dell'orologio. In tutti i casi si parla di ispirazione, in quanto i disegni sui quadranti sono stilizzati quindi enfatizzano alcuni aspetti discostandosi in taluni casi anche pesantemente dall'originale (il sommergibile del quadrante del moderno in nero avrebbe la torretta più grande del battello, ma solo così ci poteva stare la grande stella rossa...)
Nei primi anni trenta, i vertici dell'esercito sovietico (allora chiamato Armata Rossa degli Operai e dei Contadini dell'Unione Sovietica) decisero di ricostruire una forza navale di una certa importanza nei mari artici, in modo da difendere le coste sovietiche settentrionali. Per questo motivo, il 1º giugno 1933 venne ufficialmente costituita la Flotta Militare del Nord (russo: Северный военный флот). Le prime navi per equipaggiare la neonata flotta vennero trasferite dal Mar Baltico: due cacciatorpediniere, due sottomarini e due pattugliatori salparono da Kronstadt il 18 maggio 1933, diretti a Murmansk.
I marinai addetti alla nuova unità militare lavorarono duramente, ed in poco tempo riuscirono ad approntare le strutture necessarie al mantenimento delle navi, le difese costiere e gli aeroporti per l'aviazione navale. La base principale era Poljarnyj (scritta che troviamo presente su molti quadranti dei nostri orologi, per dirla tutta è la base da dove parte il famoso Ottobre Rosso dell'altrettanto famoso film omonimo).
Gli invii di navi dalle altre flotte continuarono praticamente per tutti gli anni trenta e la prima divisione subacquea organica venne trasferita in Novaja Zemlja nel 1935.
L'11 maggio 1937 la Flotta Militare del Nord assunse l'attuale denominazione di Flotta del Nord.
Verso la fine degli anni trenta, quando ormai i componenti di questa flotta iniziarono a maturare una certa esperienza nelle operazioni in clima artico, si verificarono una serie di fatti di rilievo.
Nel 1936 due cacciatorpediniere riuscirono a raggiungere l'Oceano Pacifico passando per i mari del nord.
Nel 1938 un sottomarino della serie D rimase 120 giorni in mare, percorrendo 11.000 miglia.
Nel 1938 il sottomarino D-3 navigò per la prima volta sotto i ghiacci, restandovi ben 30 minuti.
Nel 1940 il primo sottomarino raggiunse Vladivostok passando dai mari del nord.
La Flotta del Nord ebbe il suo battesimo del fuoco durante la Guerra Russo-Finnica del 1939-1940, quando fornì appoggio navale alle operazioni di terra della 14ª Armata.
La Grande Guerra Patriottica
Nella seconda guerra mondiale, la flotta era composta da 15 sottomarini, altrettanti cacciatorpediniere e molte altre unità minori. Tuttavia, a causa dell'andamento della guerra sul fronte occidentale, molte altre unità vennero trasferite dalla Flotta del Baltico (che aveva perso quasi tutte le basi ed aveva enormi problemi ad operare). Il suo compito principale fu sempre la protezione dei convogli artici che gli alleati mandavano presso i porti di Murmansk e Arcangelo. Tuttavia, svolse anche missioni di appoggio alle operazioni di terra della 14ª Armata.
Circa 10.000 tra marinai e truppe di terra della Flotta del Nord (chiamati severomorcev) presero parte a combattimenti terrestri e vennero utilizzati su tutti i fronti, fino al Caucaso. Molti uomini furono anche decorati e, in riconoscimento al contributo fornito per la guerra, a 200 di questi fu concesso di partecipare alla parata della vittoria sulla Piazza Rossa il 24 giugno 1945.
La guerra fredda
Dopo la seconda guerra mondiale, il comando venne trasferito a Severomorsk. L'importanza della Flotta del Nord aumentò enormemente, soprattutto grazie ai sottomarini nucleari (ed alla relativa componente strategica imbarcata). Dopo la costruzione delle prime strutture per il mantenimento di navi con propulsori nucleari, iniziarono ad entrare in servizio i primi sottomarini atomici. Il primo in assoluto fu il K-3 Leninskij Komsomol, poi seguito da molti altri in gran parte costruiti presso il cantiere navale di Severodvinsk (il più importante cantiere sovietico per la costruzione di sottomarini nucleari).
Nel 1963, per la prima volta nella storia, sottomarini sovietici completarono il passaggio sotto i ghiacci dell'artico dal nord fino all'Oceano Pacifico.
Nel 1992, la Flotta del Nord era una potente flotta d'alto mare in grado di compiere operazioni a vasto raggio. Poteva contare sui due terzi degli oltre 200 sottomarini nucleari in servizio in Unione Sovietica, che compivano numerosissime crociere nell'Oceano Atlantico ed avevano, grazie ai missili balistici imbarcati, un potere di deterrenza enorme.
Veniamo al sommergibile che è ritratto sui nostri quadranti. Trattandosi di orologi che arrivano fino agli anni '90, l'immagine può riferirsi essenzialmente a 3 classi ( i sottomarini si dividono in classi): Charlie (più difficile), Romeo e Tango (i nomi sono inglesi perché così li chiamava la NATO). La motivazione del perché il riferimento a queste tre classi è semplice, la posizione arretrata della torretta che negli altri sommergibili non è così, anzi è molto avanzata rispetto al corpo della barca, invece in queste tre classi è spostata indietro verso la coda, come nei sommergibili della II guerra mondiale. Le tre classi, a livello temporale, sono coeve con i nostri quadranti, quindi sicuramente l'ispirazione parte da uno di questi 3 scafi, più probabilmente il Romeo. Allego foto di due orologi e di un esemplare per ognuna delle 3 classi in modo che possiate vedere anche voi. I Komandirskie moderni si ispirano invece a sommergibili nucleari, della classe del tristemente famoso Kursk, tanto per intendersi, con la torretta pesantemente spostata in avanti, anche qui foto del sommergibile e dell'orologio. In tutti i casi si parla di ispirazione, in quanto i disegni sui quadranti sono stilizzati quindi enfatizzano alcuni aspetti discostandosi in taluni casi anche pesantemente dall'originale (il sommergibile del quadrante del moderno in nero avrebbe la torretta più grande del battello, ma solo così ci poteva stare la grande stella rossa...)
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Ho un po' di amphibia con sottomarini, ma non ho la mimima idea di a quali classi di sottomarini si riferiscono
I miei sovietici: http://vostokamphibiacccp.altervista.org/
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Complimenti burja, ormai comprare libri di storia russa non serve piu'...
Io ne ho 3 o 4 col sommergibile...
Il piu' particolare e' questo. Per adesso ne sono stati visti solo due al mondo, il mio e quello di mchap...
Io ne ho 3 o 4 col sommergibile...
Il piu' particolare e' questo. Per adesso ne sono stati visti solo due al mondo, il mio e quello di mchap...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Il quadrante ce l'ho uguale, ma la cassa è davvero particolare...Cane ha scritto:Complimenti burja, ormai comprare libri di storia russa non serve piu'...
Io ne ho 3 o 4 col sommergibile...
Il piu' particolare e' questo. Per adesso ne sono stati visti solo due al mondo, il mio e quello di mchap...
I miei sovietici: http://vostokamphibiacccp.altervista.org/
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Probabilmente la cassa giusta e' la tua...capannelle ha scritto:Il quadrante ce l'ho uguale, ma la cassa è davvero particolare...Cane ha scritto:Complimenti burja, ormai comprare libri di storia russa non serve piu'...
Io ne ho 3 o 4 col sommergibile...
Il piu' particolare e' questo. Per adesso ne sono stati visti solo due al mondo, il mio e quello di mchap...
Il quadrante e' cccp ma la cassa e' post sovietica...
Il mio e quello di mchap furono acquistati in canada almeno 4-5 anni fa..
Comunque vai a sapere... mi piacerebbe che per qualche strano motivo fosse uscito così...
Secondo me e' particolare e molto bello...
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Se ce ne sono due uguali potrebbe anche essere originale...Cane ha scritto:Probabilmente la cassa giusta e' la tua...capannelle ha scritto:Il quadrante ce l'ho uguale, ma la cassa è davvero particolare...Cane ha scritto:Complimenti burja, ormai comprare libri di storia russa non serve piu'...
Io ne ho 3 o 4 col sommergibile...
Il piu' particolare e' questo. Per adesso ne sono stati visti solo due al mondo, il mio e quello di mchap...
Il quadrante e' cccp ma la cassa e' post sovietica...
Il mio e quello di mchap furono acquistati in canada almeno 4-5 anni fa..
Comunque vai a sapere... mi piacerebbe che per qualche strano motivo fosse uscito così...
Secondo me e' particolare e molto bello...
in ogni caso è bello con la ghiera nera
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
quelli postati da voi sono tutti sommergibili moderni, nucleari, dagli anni 90 in poi, come questi in foto, tozzi, massicci, grande torretta spostata in avanti, del tutto diversi da quelli dei kom prima degli anni 90, nella prima foto notate c'è anche una coda, proprio come sui sommergibili dei vostri quadranti. Nei Kom più vecchi i sommergibili non hanno la coda
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Veramente quelli che ho postato io dovrebbero essere antecedenti a quelli che hai postato tu che sono transazionali o russi...burja ha scritto:quelli postati da voi sono tutti sommergibili moderni, nucleari, dagli anni 90 in poi, come questi in foto, tozzi, massicci, grande torretta spostata in avanti, del tutto diversi da quelli dei kom prima degli anni 90, nella prima foto notate c'è anche una coda, proprio come sui sommergibili dei vostri quadranti. Nei Kom più vecchi i sommergibili non hanno la coda
I miei dovrebbero risalire al 1989 / 1993.
Forse il modello di sommergibile dei tuoi komandirskie è più datato perchè il quadrante blu che hai tu (rif. 341289) è stato prodotto durante un periodo di tempo relativamente lungo: la fine anni 80', il periodo transazionale e il primo periodo della repubblica russa
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
per evitare equivoci, il blu viene prima del nero, temporalmente parlando ed in riferimento alla classe di sommergibile, se è così anche per gli orologi non lo so
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Re: ma i sommergibili dei komandirskie da dove spuntano?
Ecco i miei "sottomarini" sovietico e russo. A mio avviso, la vecchia guardia vince a mani basse: maggior praticità della corona di dimensioni più grandi, miglior estetica della cassa, della ghiera ed anche del quadrante, dotato di elegante profilatura in bianco del datario e lancetta dei secondi più originale.
Altre differenze: nel russo manca la scritta "17 rubini" ed i sommergibili, come già fatto rilevare, appartengono a classi diverse.
Altre differenze: nel russo manca la scritta "17 rubini" ed i sommergibili, come già fatto rilevare, appartengono a classi diverse.
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Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin