Sarà capitato anche a voi, di avere una musica in testa...

[burja]

Oggi Prokofiev, suite orchestrale Lieutenant Kijé opera 60, nella versione della prestigiosa NHK Orchestra di Tokio diretta da Kirill Kondrashin.
Originariamente scritta come colonna sonora di un film sovietico, Prokofiev la riadattò in forma di suite orchestrale.
A chi si avvicina a quest'opera per la prima volta consiglio il secondo movimento, che arriva intorno al minuto 5:20 e dura circa 4 minuti. Il contrabbasso inizia l'esposizione di un tema bello da arrivare dritto al cuore, una delle cose più belle mai scritte

bravo Marco ora si ragiona una meraviglia

[zvezda]

Oggi Russia ed Estonia. Modest Mussorgski, Una notte sul Monte Calvo, Estonian Festival Orchestra diretta da Paavo Järvi.
Vi prego di notare il coinvolgimento dei musicisti nel seguire il maestro Järvi in questo brano particolarmente evocativo del compositore russo. Esecuzione splendida!

[burja]

Marco, ci stai abituando male, attento, va a finire che ti chiederemo un pezzo al giorno

[DaniLao]

"Amarti mi consola
Le notti bianche
Qualcosa che riempie
Vecchie storie fumanti
Amarti mi consola
Mi dà allegria
Che vuoi farci è la vita
È la vita, la mia

Amami ancora
Fallo dolcemente
Solo per un'ora
Perdutamente

Amandoti
La vita, la mia

Amami ancora
Fallo dolcemente
Un anno un mese un'ora
Perdutamente
Amami ancora
Fallo dolcemente
Solo per un'ora
Perdutamente"

[zvezda]

Marco, ci stai abituando male, attento, va a finire che ti chiederemo un pezzo al giorno

La cosa più bella è che tramite Dani siamo riusciti a coinvolgere anche qualcun altro ad ascoltare queste meraviglie
Oggi un pezzo famosissimo, il concerto in re maggiore, op 35 di Tchaikovsky (abbiate fiducia che lo conoscete!). Una giovanissima Viktoria Mullova si fonde con il suo Guarneri nel gorgheggiare e trillare note argentine, senza far trasparire il minimo imbarazzo per la partitura infernale di Tchaikovsky. La Mullova (folle amore di Claudio Abbado) è un'artista eclettica capace di suonare in mille contesti, incluso suonare in gruppo per le strade (se ne trovano testimonianze persino su youtube da parte di increduli ammiratori).
Il concerto dura oltre mezz'ora, chi ne volesse un assaggio può ascoltare cosa succede intorno al minuto 13:00 (qui il tema arcinoto viene ripreso dai flauti poco dopo, introdotto da un trillo della Mullova). Una grande solista e una grande orchestra (London Philharmonic Orchestra, diretta da Maxim Shostakovich).

[burja]

In merito all'ultimo pezzo anch'esso indimenticabile indicato da Marco segnalo il film "il concerto" del 2009 del registra franco rumeno Radu Mihăileanu dove il pezzo che Marco consiglia dal minuto 13 in poi è la piece finale del film medesimo. Un film carino, leggero ma al tempo stesso "impegnato", insomma due ore godibili.

ecco due estratti del film



il secondo è la parte finale proprio quella citata da Marco (l'audio è di pessima qualità)

[DaniLao]

"Oh I love to love
But my baby just loves to dance
He wants to dance, He loves to dance, He's got to dance
Oh I love to love
But my baby just loves to dance
Oh I love to love
But there's no time for our romance
No no no oh"

[zvezda]

In merito all'ultimo pezzo anch'esso indimenticabile indicato da Marco segnalo il film "il concerto" del 2009 del registra franco rumeno Radu Mihăileanu dove il pezzo che Marco consiglia dal minuto 13 in poi è la piece finale del film medesimo. Un film carino, leggero ma al tempo stesso "impegnato", insomma due ore godibili.

Me lo ricordo! Anche a me è piaciuto, specialmente quella scena del "moro" che all'improvviso si fa serio e attacca a suonare Paganini. E allora proseguiamo con Paganini, il pezzo citato è il Capriccio n.24, che qui propongo nella magistrale versione di Jascha Heifetz (leggendario violinista nato a Vilnius, Lituania, da una famiglia di origini russe, e successivamente naturalizzato americano).

[zvezda]

Ricordo il giorno in cui la mia insegnante di musica delle medie mise sul suo giradischi portatile questo disco e ce lo fece ascoltare in classe. Erano i tempi del progressive, dei Led Zeppelin, dei Pink Floyd. Lei ci raccontò di un fiume, di come un piccolo rivolo d'acqua sorgiva si unisce ad un altro e poi un altro ancora (i flauti) e via via sempre di fino a creare ruscelli (clarinetti, oboe) e infine entrano gli archi. Ormai è solo questione di attimi prima che il tema arrivi a farci capire che i mille rivoli hanno creato un fiume largo e maestoso, la Moldava. E' passata una vita intera, eppure l'amore con cui ne parlò lo porto ancora con me.
Bedrich Smetana. La Moldava. Berliner Philharmoniker diretta da Herbert von Karajan.

[DaniLao]

Scava Lazzaro, scava!