Il primo russo...
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Re: Il primo russo...
Son sempre curioso di leggere una nuova storia.
Si nota come il primo russo sia quasi sempre legato da una fascinazione o da un'emozione; forse come per tutti gli orologi ma -nei nostri casi- di più
Si nota come il primo russo sia quasi sempre legato da una fascinazione o da un'emozione; forse come per tutti gli orologi ma -nei nostri casi- di più
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Il primo russo...
Io mi ricordo che il primo (simil)russo lo acquistai su una bancarella di marocchini a Gallipoli si chiamava "Antarctica" e uno volta ne trovai uno su Ebay, purtroppo ho le foto su un hard drive non più funzionante. Durò dalla sera alla mattina.
Poi ci fu, come primo russo vero e non finto, lo ZIM preso da mio padre di cui già parlai, e dato che l'orologio-con-stellona-rossa non si palesava, andai io al mercatino, un grosso piazzale sterrato sconnesso nei pressi della "fabbrica della morte" (la famigerata Fibronit, ex fabbrica di amianto).
Ogni tanto, appena uscito da scuola, inforcavo la bici, percorrevo un lungo ponte necessario per oltrepassare i binari della ferrovia (mi piazzavo in cima aspettando che scattasse il verde a valle, dopodichè pedalavo come un pazzo in discesa per non trovarmi col rosso, il tutto a volte con una specie di Graziella che con un salto si piegò in due strisciando con i pedali a terra a 40 all'ora) e davo un'occhiata fra le bancarelle camminando nella fanga.
Mi ricordo che il primo lo riportai indietro perchè "la corona ballonzolava" poi il venditore mi fece vedere che erano tutti così: entrai nel magico mondo dei Vostok Iniziai a prendere anche i Raketa calendar e con loro scoprii il fascino della condensa sotto al vetro.
Poi piano piano i polacchi se ne andarono, gli ultimi due li avvistai una decina di anni fa, da qualche tempo il mercatino si era trasferito e ed erano ormai rimasti solo loro. Oggi il mercatino si tiene altrove ed è un mero mercatino dele pulci, ma si chiama ancora "mercatino dei polacchi" in onore ai suoi primi ospiti.
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Re: Il primo russo...
Ecco, storie come queste
Tra l'altro immaginare il Cuoccimix che cala come una palla di fuoco dalle pendici del tavoliere m'ha stimolato un refolo di buonumore in una giornata grigiazza
Tra l'altro immaginare il Cuoccimix che cala come una palla di fuoco dalle pendici del tavoliere m'ha stimolato un refolo di buonumore in una giornata grigiazza
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Re: Il primo russo...
In pratica, iniziai a pedalare forte in discesa sul marciapiede laterale del ponte, poi saltai dal marciapiede...gnak! Il telaio si ripiegò su se stesso come un pretzel (facciamo tarallo che è meglio), il movimento centrale arrivò praticamente a toccare terra e arrivai a valle con una graziella lanciata in velocità tramutata in chopper involontario, con tanto di scintille sull'asfalto.
Il giorno seguente misi la bici vicino al cassonetto, vidi che se la stava prendendo un albanese, ad occhio mi sembrava una persona decente, gli dissi "aspetta qui" e tornai a casa per prendere la sella che avanzava. Lui mi ringraziò e mi disse che avrebbe ripristinato il telaio con un tondino saldato in mezzo. Mi piace immaginare che sia vissuta ancora per qualche tempo.
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Re: Il primo russo...
Il mio primo russo è stato questo Desert Shield
acquistato, mi pare su eBay, ormai 7 anni fa (l’altro ieri in confronto ai vostri racconti )
Mi ero da poco appassionato all’orologeria meccanica e passavo le serate spulciando i fora, girando le inserzioni e i motori di ricerca. Mi colpì l’annuncio di questo orologio con la bandiera a stelle strisce sopra, inusato anche se prodotto anni fa e così diverso rispetto agli orologi che vedevo in vendita in quel periodo. Mi ricordo poi che sulla baia il tutto era corredato da un’articolo di giornale in lingua inglese, con un bellimbusto che esponeva fiero l’orologio. Ero giovane e questa strategia con me funzionò, il prezzo era basso e così lo acquistai.
Appena arrivato lo misi da parte per un po’ e poi, qualche mese dopo, cominciai ad indossarlo. Iniziò il calvario.
Quest’orologio ha visto tutti gli orologiai di Firenze, Empoli e dintorni, non voleva saperne di funzionare! Una volta tornato dal l’esperto di turno, ticchettava per qualche giorno per poi rifermarsi. Lo agitavo, lo caricavo, santi, santini, preghiere e bestemmie, ma nulla. Trovai in rete un orologiaio che prometteva di sistemare qualsiasi orologio meccanico (Lazzini di Sarzana, orologiaio ufficiale anche di Gamanto fino alla sua chiusura) e mi feci una promessa: o lo sistemava una volta per tutte, o mai più avrei acquistato un orologio che non prevedeva i due anni di garanzia.
Qualcuno probabilmente lassù mi ha ascoltato, il DS ha ripreso a funzionare e il resto, come si suol dire, è storia.
acquistato, mi pare su eBay, ormai 7 anni fa (l’altro ieri in confronto ai vostri racconti )
Mi ero da poco appassionato all’orologeria meccanica e passavo le serate spulciando i fora, girando le inserzioni e i motori di ricerca. Mi colpì l’annuncio di questo orologio con la bandiera a stelle strisce sopra, inusato anche se prodotto anni fa e così diverso rispetto agli orologi che vedevo in vendita in quel periodo. Mi ricordo poi che sulla baia il tutto era corredato da un’articolo di giornale in lingua inglese, con un bellimbusto che esponeva fiero l’orologio. Ero giovane e questa strategia con me funzionò, il prezzo era basso e così lo acquistai.
Appena arrivato lo misi da parte per un po’ e poi, qualche mese dopo, cominciai ad indossarlo. Iniziò il calvario.
Quest’orologio ha visto tutti gli orologiai di Firenze, Empoli e dintorni, non voleva saperne di funzionare! Una volta tornato dal l’esperto di turno, ticchettava per qualche giorno per poi rifermarsi. Lo agitavo, lo caricavo, santi, santini, preghiere e bestemmie, ma nulla. Trovai in rete un orologiaio che prometteva di sistemare qualsiasi orologio meccanico (Lazzini di Sarzana, orologiaio ufficiale anche di Gamanto fino alla sua chiusura) e mi feci una promessa: o lo sistemava una volta per tutte, o mai più avrei acquistato un orologio che non prevedeva i due anni di garanzia.
Qualcuno probabilmente lassù mi ha ascoltato, il DS ha ripreso a funzionare e il resto, come si suol dire, è storia.
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Re: Il primo russo...
Al di là di tutti i "pompaggi" che gli sono stati costruiti attorno rimane comunque un pezzo significativo del momento storico, ormai sembra essere distanti anni luce.
Tanto che ci siamo ricordo che il DS venne fuori da una collaborazione con gli americani, non era un orologio destinato alle truppe, e tanto meno un gadget che veniva donato al momento del congedo.
A suo tempo pubblicai un brevissimo pezzo preso dal giornale per le truppe , The Star and Stripes, in cui due militari (con tanto di nome, impiegati nella Desert Strom) nel Febbraio del 1991 chiedeva dove si potesse acquistare (l'orologio era stato presentato in un articolo precedente). La risposta era: scrivete a questa casella postale, per i militari il prezzo è scontato a 99 dollari, 148 per il resto dei cittadini (vado a memoria).
Il Ds venne "lanciato" tra il Dicembre del 1990 e il Gennaio del '91.
Nei dieci anni trascorsi nessuno dei tanti venditori ha mai pubblicato quel trafiletto, tutti sempre a riportare la solita pagina.
Altra caratteristica del DS è quella di essere stato incassato in una svariata tipologia di casse, tipico di quel periodo.
Un altra cosa, mi è stato detto, ma non l'ho mai verificato, che negli USA le aziende che sono autorizzate a produrre gadget legati ad eventi militari devono per legge donarne una parte al DIpartimento della Difesa.
Nel caso del DS abbiamo almeno una traccia, sempre a Febbraio, che ne furono inviati duemila alle truppe impegnate nel Golfo. Da tenere presente che le fonti giornalistiche parlavano di una produzione totale di duecentomila pezzi.
Lo stesso articolo aggiungeva poi che il DS veniva venduto nei normali canali commerciali come la catena Bloomingdale's.
Ancora, nell'Agosto del 1990 al dipartimento del Commercio USA vennero inoltrate novanta richieste da parte di aziende che che chiedevano l'esclusiva dell'uso di " Desert Shield" e "Desert Storm" per i loro specifici prodotti; di queste novanta ben cinque volevano commercializzare orologi.
Non so se tra di esse ci fosse anche la Tiemepieces.
A raga', qui ogni orologio ha la sua storia, i suoi miti e... i suoi approfittatori
Tanto che ci siamo ricordo che il DS venne fuori da una collaborazione con gli americani, non era un orologio destinato alle truppe, e tanto meno un gadget che veniva donato al momento del congedo.
A suo tempo pubblicai un brevissimo pezzo preso dal giornale per le truppe , The Star and Stripes, in cui due militari (con tanto di nome, impiegati nella Desert Strom) nel Febbraio del 1991 chiedeva dove si potesse acquistare (l'orologio era stato presentato in un articolo precedente). La risposta era: scrivete a questa casella postale, per i militari il prezzo è scontato a 99 dollari, 148 per il resto dei cittadini (vado a memoria).
Il Ds venne "lanciato" tra il Dicembre del 1990 e il Gennaio del '91.
Nei dieci anni trascorsi nessuno dei tanti venditori ha mai pubblicato quel trafiletto, tutti sempre a riportare la solita pagina.
Altra caratteristica del DS è quella di essere stato incassato in una svariata tipologia di casse, tipico di quel periodo.
Un altra cosa, mi è stato detto, ma non l'ho mai verificato, che negli USA le aziende che sono autorizzate a produrre gadget legati ad eventi militari devono per legge donarne una parte al DIpartimento della Difesa.
Nel caso del DS abbiamo almeno una traccia, sempre a Febbraio, che ne furono inviati duemila alle truppe impegnate nel Golfo. Da tenere presente che le fonti giornalistiche parlavano di una produzione totale di duecentomila pezzi.
Lo stesso articolo aggiungeva poi che il DS veniva venduto nei normali canali commerciali come la catena Bloomingdale's.
Ancora, nell'Agosto del 1990 al dipartimento del Commercio USA vennero inoltrate novanta richieste da parte di aziende che che chiedevano l'esclusiva dell'uso di " Desert Shield" e "Desert Storm" per i loro specifici prodotti; di queste novanta ben cinque volevano commercializzare orologi.
Non so se tra di esse ci fosse anche la Tiemepieces.
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Il primo russo...
Molto interessante questo approfondimento, grazie! A me ha sempre fatto sorridere che un orologio così patriottico, così americano, potesse essere prodotto da un paese così anti-americano (lo so, lo so, la guerra fredda era ormai nei fatti un lontano ricordo). Ricordo anzi che alcuni collezionisti si rifiutavano di riconoscere questo modello ( Burja è probabilmente fra questi )
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Re: Il primo russo...
Il mio primo russo (non che ne abbia poi molti onestamente) è questo proletarissimo Zim, preso su eBay un 4 anni fa. Le ragioni che mi spinsero all'acquisto furono una fascinazione per il mondo sovietico che ho sempre avuto - da ragazzino più che fascinazione era fede politica, poi ho cambiato idea..o se preferite ho fatto la fine del PCI - e il costo decisamente accessibile. Il quadrante mi piaceva in quanto diverso dagli orologi che avevo ai tempo, ovvero il Doyle di mio nonno, un Enicar "conservato", un vecchio Casio in plastica e il Longines della comunione.
Nemmeno a dirlo arrivò che aveva dei problemi, marciava quando gli andava. Dopo averlo sistemato... tempo una settimana ed era rotto di nuovo a causa di un urto! Quindi ora se ne sta buono buono a casina che con le spese per la riparazione ce ne prendevo 10 mi sa.
Chiaramente è soprannominato "lo sfigato"
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Nemmeno a dirlo arrivò che aveva dei problemi, marciava quando gli andava. Dopo averlo sistemato... tempo una settimana ed era rotto di nuovo a causa di un urto! Quindi ora se ne sta buono buono a casina che con le spese per la riparazione ce ne prendevo 10 mi sa.
Chiaramente è soprannominato "lo sfigato"
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Il movimento è tutto, il fine è nulla
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Re: Il primo russo...
Eddai, Bern, è un verde simpatico come la grafica degli indici
Hai fatto bene a ritirare su la discussione, molti nuovi iscritti non si sono ancora espressi...
Tra l'altro si scoperchiano vasi di pandora ricolmi di episodi, aneddoti e racconti bislacchi parlando del primo russo.
Ma ci avrei scommesso
(a proposito: leggendoti da PC(I) la tua immagine continua ad essere capovolta, da TT continua ad essere dritta.
E tu come sei?
Chissà, se un giorno -magari- parteciperai ad un pranzo dei nostri, forse dal vivo ti vedremo arrivare obliquo...)
Hai fatto bene a ritirare su la discussione, molti nuovi iscritti non si sono ancora espressi...
Tra l'altro si scoperchiano vasi di pandora ricolmi di episodi, aneddoti e racconti bislacchi parlando del primo russo.
Ma ci avrei scommesso
(a proposito: leggendoti da PC(I) la tua immagine continua ad essere capovolta, da TT continua ad essere dritta.
E tu come sei?
Chissà, se un giorno -magari- parteciperai ad un pranzo dei nostri, forse dal vivo ti vedremo arrivare obliquo...)
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Re: Il primo russo...
Lucca??...l'ho visto adesso....siamo concittadini
Walter
...adeguarsi, reagire e combattere....
...adeguarsi, reagire e combattere....