Anche secondo me è una porcata all’italiana.
Una marchetta in stile mafioso ad un gruppo di interesse economico che se ne fotte di logica e buonsenso.
Non c’è davvero nessunissimo motivo per dissuadere chi voglia smettere di fumare a farlo.
Dal punto di vista personale e della propria salute ma -e soprattutto- anche da quello delle spese sanitarie che la società deve affrontare per cure oncologiche und so weiter.
Spero vadano all’inferno egualmente a meccanici ed idraulici disonesti (non me ne vogliano meccanici e idraulici, è l’aggettivo sul quale focalizzarsi)
Attualità politica (cane contro cane)
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Re: cane contro cane
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: cane contro cane
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Ormai il proporzionale e' morto...anche in germania...
Anche noi dopo le prossime elezioni ne vedremo delle belle...
Rimpiangero' sempre delle elezioni dove uno vince e uno perde, per esempio alla francese...
Il prof. Pasquale Pasquino sulla rottura delle trattative per la coalizione di Governo in Germania
La democrazia rappresentativa ed il potere di ricatto dei piccoli partiti.
19/11/17
Il fallimento dei negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Germania il 19 novembre non segna certo la crisi della democrazia, ma certamente suona come una campana a morte per i sistemi elettorali proporzionali. Non solo la Spagna, e forse l’Italia dopo le prossime elezioni, ma il cuore dell’Unione Europea, il sistema democratico più ricco, solido e stabile del continente si trova di fronte incapacità di formare una maggioranza. La democrazia consociativa, che non aveva funzionato a Weimar, in un contesto per fortuna del tutto diverso, dimostra chiaramente di non essere in grado di trasformare la frammentazione politica, che il sistema proporzionale incentiva, in alleanze in grado di assicurare la funzione di governo della rappresentanza. L’indebolimento e per ora l’impasse in cui si trova la leadership politica tedesca sospende, oltre il governo di Berlino, ogni tentativo comune di riflessione degli stati membri dell’Unione Europea per ridare alla medesima un necessario slancio rinnovato.
Non è chiaro cosa decideranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane Merkel, il presidente Steinmeier ed il Bundestag ma sembra ormai definitivamente evidente che l’unico sistema elettorale che è in grado di produrre governabilità è quello a doppio turno.
È infatti grazie ad esso che la Francia si trova ad avere un governo, nonostante l’esistenza di 7 gruppi parlamentari in seno all’Assembée Nationale. Dinanzi alle sfide del presente la democrazia rappresentativa non sembra in grado di diventare democrazia governante senza un meccanismo, come quello del doppio turno elettorale, che assegna ai cittadini, grazie al loro secondo voto, la scelta di un partito o di presidente di compromesso. A questi piuttosto che ai partiti politici, dopo il voto proporzionale dei cittadini. Un articolo della Frankfurter Allgemeine che commenta il fallimento delle trattative per la coalizione titola: Die Kleinen wollen größer sein (i piccoli partiti voglio essere più importanti di quello che sono). Il secondo voto, che il sistema del ballottaggio attribuisce agli elettori, fa scegliere loro una maggioranza di governo dando ad essi la possibilità di votare per la forza politica che al secondo turno è in grado di proporre un programma più attraente per il maggior numero di cittadini elettori. Aggirando il niet dei piccoli partiti sulla formazione del governo.
Ormai il proporzionale e' morto...anche in germania...
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19/11/17
Il fallimento dei negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Germania il 19 novembre non segna certo la crisi della democrazia, ma certamente suona come una campana a morte per i sistemi elettorali proporzionali. Non solo la Spagna, e forse l’Italia dopo le prossime elezioni, ma il cuore dell’Unione Europea, il sistema democratico più ricco, solido e stabile del continente si trova di fronte incapacità di formare una maggioranza. La democrazia consociativa, che non aveva funzionato a Weimar, in un contesto per fortuna del tutto diverso, dimostra chiaramente di non essere in grado di trasformare la frammentazione politica, che il sistema proporzionale incentiva, in alleanze in grado di assicurare la funzione di governo della rappresentanza. L’indebolimento e per ora l’impasse in cui si trova la leadership politica tedesca sospende, oltre il governo di Berlino, ogni tentativo comune di riflessione degli stati membri dell’Unione Europea per ridare alla medesima un necessario slancio rinnovato.
Non è chiaro cosa decideranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane Merkel, il presidente Steinmeier ed il Bundestag ma sembra ormai definitivamente evidente che l’unico sistema elettorale che è in grado di produrre governabilità è quello a doppio turno.
È infatti grazie ad esso che la Francia si trova ad avere un governo, nonostante l’esistenza di 7 gruppi parlamentari in seno all’Assembée Nationale. Dinanzi alle sfide del presente la democrazia rappresentativa non sembra in grado di diventare democrazia governante senza un meccanismo, come quello del doppio turno elettorale, che assegna ai cittadini, grazie al loro secondo voto, la scelta di un partito o di presidente di compromesso. A questi piuttosto che ai partiti politici, dopo il voto proporzionale dei cittadini. Un articolo della Frankfurter Allgemeine che commenta il fallimento delle trattative per la coalizione titola: Die Kleinen wollen größer sein (i piccoli partiti voglio essere più importanti di quello che sono). Il secondo voto, che il sistema del ballottaggio attribuisce agli elettori, fa scegliere loro una maggioranza di governo dando ad essi la possibilità di votare per la forza politica che al secondo turno è in grado di proporre un programma più attraente per il maggior numero di cittadini elettori. Aggirando il niet dei piccoli partiti sulla formazione del governo.
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: cane contro cane
Allora: l'Europa detta regole magari giuste ma le applica in modo acritico e, spesso, insostenibile. Come le applica? Per mezzo dei politici delle singole nazioni.Cane ha scritto: ↑20 nov 2017, 9:26 .
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19/11/17
Il fallimento dei negoziati per la formazione di una coalizione di governo in Germania il 19 novembre non segna certo la crisi della democrazia, ma certamente suona come una campana a morte per i sistemi elettorali proporzionali. Non solo la Spagna, e forse l’Italia dopo le prossime elezioni, ma il cuore dell’Unione Europea, il sistema democratico più ricco, solido e stabile del continente si trova di fronte incapacità di formare una maggioranza. La democrazia consociativa, che non aveva funzionato a Weimar, in un contesto per fortuna del tutto diverso, dimostra chiaramente di non essere in grado di trasformare la frammentazione politica, che il sistema proporzionale incentiva, in alleanze in grado di assicurare la funzione di governo della rappresentanza. L’indebolimento e per ora l’impasse in cui si trova la leadership politica tedesca sospende, oltre il governo di Berlino, ogni tentativo comune di riflessione degli stati membri dell’Unione Europea per ridare alla medesima un necessario slancio rinnovato.
Non è chiaro cosa decideranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane Merkel, il presidente Steinmeier ed il Bundestag ma sembra ormai definitivamente evidente che l’unico sistema elettorale che è in grado di produrre governabilità è quello a doppio turno.
È infatti grazie ad esso che la Francia si trova ad avere un governo, nonostante l’esistenza di 7 gruppi parlamentari in seno all’Assembée Nationale. Dinanzi alle sfide del presente la democrazia rappresentativa non sembra in grado di diventare democrazia governante senza un meccanismo, come quello del doppio turno elettorale, che assegna ai cittadini, grazie al loro secondo voto, la scelta di un partito o di presidente di compromesso. A questi piuttosto che ai partiti politici, dopo il voto proporzionale dei cittadini. Un articolo della Frankfurter Allgemeine che commenta il fallimento delle trattative per la coalizione titola: Die Kleinen wollen größer sein (i piccoli partiti voglio essere più importanti di quello che sono). Il secondo voto, che il sistema del ballottaggio attribuisce agli elettori, fa scegliere loro una maggioranza di governo dando ad essi la possibilità di votare per la forza politica che al secondo turno è in grado di proporre un programma più attraente per il maggior numero di cittadini elettori. Aggirando il niet dei piccoli partiti sulla formazione del governo.
Ecco spiegata in poche parole le varie crisi post-elettorali.
L'Europa vuole fare seppuku.
Quanto al ballottaggio, dovrebbe esserci una soglia di sbarramento: se va a votare meno del 50% degli aventi diritto vuol dire che nessuno dei candidati e dei programmi va bene alla maggioranza della popolazione. Dare il governo a chi ha ottenuto il 51% delle preferenze assegnate da meno del 50% della popolazione non è democrazia, ma leggittimazione forzata di una classe politica ormai autoreferenziale, ossia un'oligargchia.
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Re: cane contro cane
E' l'opposto...
Se la gente non va a votare vuol dire che gli stanno bene tutti i politici eletti e i loro programmi che escono dal voto di altri...
E d'altra parte un governo bravo o non bravo ci deve essere perche' il vuoto di potere e' peggio di una dittatura...
Se c'e' un'oligarchia in un sistema come il nostro la colpa e' del popolo...
Non andare a votare e' il sistema migliore per rendere le elezioni piu' manipolabili nei risultati...
La camorra, la mafia, i grandi interessi, ecc, sicuramente votano al 98% per eleggere i suoi......(meno gente vota e piu' vincono loro)
Il M5S e' la dimostrazione che il popolo se vuole puo' cambiare la classe politica del paese molto velocemente...
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Re: cane contro cane
Non va a votare chi è schifato dalla classe politica. Non andare a votare o votare scheda bianca è equivalente. Visto che i politici si orientano in base ai sondaggi, potrebbero preparare una scheda elettorale simile ad un sondaggio: oltre alle caselle dedicate a partiti e candidato, se ne potrebbe prevedere una in coda con la scritta "NESSUNO DEI PRECEDENTI".Cane ha scritto: ↑20 nov 2017, 16:27E' l'opposto...
Se la gente non va a votare vuol dire che gli stanno bene tutti i politici eletti e i loro programmi che escono dal voto di altri...
E d'altra parte un governo bravo o non bravo ci deve essere perche' il vuoto di potere e' peggio di una dittatura...
Se c'e' un'oligarchia in un sistema come il nostro la colpa e' del popolo...
Non andare a votare e' il sistema migliore per rendere le elezioni piu' manipolabili nei risultati...
La camorra, la mafia, i grandi interessi, ecc, sicuramente votano al 98% per eleggere i suoi......(meno gente vota e piu' vincono loro)
Il M5S e' la dimostrazione che il popolo se vuole puo' cambiare la classe politica del paese molto velocemente...
E' assai fuorviante ritenere che se uno non va a votare è perché gli sta bene così. Se in un ballottaggio, per esempio, uno schieramento mi facesse venire l'orticaria ed un'altro la dissenteria, perché mai dovrei votarne per forza uno?
Andrebbe prevista l'opzione "nessuno", visto che non è prevista si vota scheda bianca o non si va nemmeno a votare.
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Re: cane contro cane
Chi non va a votare significa che accetta passivamente qualsiasi risultato deciso da altri, e' un dato di fatto!wilcoyote ha scritto: ↑20 nov 2017, 17:21 E' assai fuorviante ritenere che se uno non va a votare è perché gli sta bene così. Se in un ballottaggio, per esempio, uno schieramento mi facesse venire l'orticaria ed un'altro la dissenteria, perché mai dovrei votarne per forza uno?
Andrebbe prevista l'opzione "nessuno", visto che non è prevista si vota scheda bianca o non si va nemmeno a votare.
Altrimenti vuol dire che non ha capito come funzionano le elezioni...
Ai politici che la gente vada a votare non frega nulla, tanto loro sono eletti ugualmente e nello "stesso numero"...
In democrazia non esiste il candidato perfetto in cui immedesimarsi, non esistono candidati completamente onesti, non
esistono canditati che almeno un po' non sono delle merde, ecc...(anche il popolo e' opportunista e un po' merda...)
Compito dell'elettore e' scegliere il meno peggio, e scegliendo il meno peggio a ogni elezione e' l'unica strada per
poter migliorare negli anni...
Tutto il resto sono slogan populisti che non servono a nulla...
Il dramma vero e' che dopo le elezioni ne il Centrosinistra, ne il Centrodestra, ne il M5S, avranno i numeri per formare un
governo, quindi assisteremo ad alleanze assurde e a mercati delle vacche da far rabbrividire...(e forse a nuove elezioni)
Ma non l'avete ancora capito che dopo le elezioni l'italia al 98% sara' ingovernabile?
Abbiamo il tripolarismo... non abbiamo accettato un macron come l'hanno accettato i francesi, e adesso cosa pretendiamo?
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Re: cane contro cane
Non hai risposto: se non c'è uno meno peggiore degli altri, cosa fai?Cane ha scritto: ↑21 nov 2017, 20:09Chi non va a votare significa che accetta passivamente qualsiasi risultato deciso da altri, e' un dato di fatto!wilcoyote ha scritto: ↑20 nov 2017, 17:21 E' assai fuorviante ritenere che se uno non va a votare è perché gli sta bene così. Se in un ballottaggio, per esempio, uno schieramento mi facesse venire l'orticaria ed un'altro la dissenteria, perché mai dovrei votarne per forza uno?
Andrebbe prevista l'opzione "nessuno", visto che non è prevista si vota scheda bianca o non si va nemmeno a votare.
Altrimenti vuol dire che non ha capito come funzionano le elezioni...
Ai politici che la gente vada a votare non frega nulla, tanto loro sono eletti ugualmente e nello "stesso numero"...
In democrazia non esiste il candidato perfetto in cui immedesimarsi, non esistono candidati completamente onesti, non
esistono canditati che almeno un po' non sono delle merde, ecc...(anche il popolo e' opportunista e un po' merda...)
Compito dell'elettore e' scegliere il meno peggio, e scegliendo il meno peggio a ogni elezione e' l'unica strada per
poter migliorare negli anni...
Tutto il resto sono slogan populisti che non servono a nulla...
Il dramma vero e' che dopo le elezioni ne il Centrosinistra, ne il Centrodestra, ne il M5S, avranno i numeri per formare un
governo, quindi assisteremo ad alleanze assurde e a mercati delle vacche da far rabbrividire...(e forse a nuove elezioni)
Ma non l'avete ancora capito che dopo le elezioni l'italia al 98% sara' ingovernabile?
Abbiamo il tripolarismo... non abbiamo accettato un macron come l'hanno accettato i francesi, e adesso cosa pretendiamo?
Per questo serve un meccanismo che costringa i partiti a presentare candidati almeno un po' decenti. Questi invece quelli decenti li scartano subito.
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Re: cane contro cane
Sindacati divisi: no Cgil, ok da Cisl, ok da Uil ...
La camusso diceva no, dice no, dira' sempre no...
Un sindacato come quello della camusso che dice sempre no rimane tagliato fuori e non contera' mai nulla....(come landini alla fiat)
Peccato...ricordo grandi leader della cgil...
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Re: cane contro cane
Non erano grandi i leader CGIL, ma meno appecoronati gli altri.Cane ha scritto: ↑21 nov 2017, 22:40 Sindacati divisi: no Cgil, ok da Cisl, ok da Uil ...
La camusso diceva no, dice no, dira' sempre no...
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Re: cane contro cane
Cosa sono gli appecoronati?...
Forse erano avvantaggiati perché erano tempi di abbastanza vacche grasse...
Nel mio ricordo mi pare anche che il livello generale di popolo-politici- sindacalisti-altri, fosse superiore ad adesso...
Nelle crisi la societa' non migliora, peggiora....
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