Era il 1985 e usciva l’album degli Squallor “Tocca l’albicocca” (dopo “Arrapaho” dell’83 e prima di “Cielo duro” dell’88)
Beh, ne sapevano una più del demonio...
Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
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Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Siamo passati dagli stati canaglia ai paesi di merda.
Chissà come mai ho il sospetto che la situazione andrà a peggiorare...
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Vale la pena tornare sull’argomento.....
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Intanto però alle primarie democratiche si presentano altre cariatidi: Bernie Sanders, Joe Biden per esempio. Chi fa più ridere?
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Ci sono foto di Sanders in calzoni corti a fare arselle, a Cecina, con Paolo e Giuseppe.
Eppure uno schizza in Guzzi che pare unto e quell’altro c’ha ancora il pizzetto salvagoccia (e non per il cibo)
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Dopo Nixon e Clinton per la terza volta si ricorre all’impeachment per un presidente degli Stati Uniti. Alla camera tutto ok, i democratici hanno la maggioranza. In senato però la situazione è diametralmente opposta. Non vi sembra anche a voi tutta una perdita di tempo?
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
So' 'azzi degli americani, no?ale9191 ha scritto: ↑4 nov 2019, 10:57 Dopo Nixon e Clinton per la terza volta si ricorre all’impeachment per un presidente degli Stati Uniti. Alla camera tutto ok, i democratici hanno la maggioranza. In senato però la situazione è diametralmente opposta. Non vi sembra anche a voi tutta una perdita di tempo?
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Fino ad un certo punto.
Volente o nolente l'Europa gravita nell'orbita dello Zio Sam, ed il sistema politico a stelle e strisce mi sembra si vada progressivamente imbarbarendo ed incartando.
Anche quest'uso molto spregiudicato e strumentale dell'impeachment per scopi chiaramente politici sa molto di guerra per bande.
E poi c'è il problema della cooptazione della classe dirigente: Bush padre e poi Bush figlio. Bill Clinton e poi (quasi) sua moglie, e già si parla della moglie di Obama possibile futura candidata.
Siamo di fronte ad una ristretta casta auto-referenziale di privilegiati che rappresenta ormai soprattutto gli interessi propri e della grande finanza che la spalleggia e paga le sue campagne elettorali, il popolo è sostanzialmente escluso da ogni effettivo potere decisionale e di questo, sia pur confusamente, si rende conto.
Va letta in quest'ottica, a mio avviso, l'affermazione di un candidato come Donald Trump percepito, nonostante si tratti di un milionario, come anti-sistema.
Che poi il candidato anti-sistema, una volta eletto, non riesca a portare avanti una politica sostanzialmente efficace, vuoi per limiti propri, vuoi per la resistenza che opera il sistema stesso nei confronti di chi vuol riformarlo, è cosa vecchia e nota.
Lo stesso è avvenuto da noi coi pentastellati.
Resta il fatto che intanto la Cina ha messo la freccia ed è in corsia di sorpasso.
Probabilmente sarebbe ora per l'Europa di decidere, primo: che cosa vuol fare da grande, e secondo: con chi vuol farlo.
Volente o nolente l'Europa gravita nell'orbita dello Zio Sam, ed il sistema politico a stelle e strisce mi sembra si vada progressivamente imbarbarendo ed incartando.
Anche quest'uso molto spregiudicato e strumentale dell'impeachment per scopi chiaramente politici sa molto di guerra per bande.
E poi c'è il problema della cooptazione della classe dirigente: Bush padre e poi Bush figlio. Bill Clinton e poi (quasi) sua moglie, e già si parla della moglie di Obama possibile futura candidata.
Siamo di fronte ad una ristretta casta auto-referenziale di privilegiati che rappresenta ormai soprattutto gli interessi propri e della grande finanza che la spalleggia e paga le sue campagne elettorali, il popolo è sostanzialmente escluso da ogni effettivo potere decisionale e di questo, sia pur confusamente, si rende conto.
Va letta in quest'ottica, a mio avviso, l'affermazione di un candidato come Donald Trump percepito, nonostante si tratti di un milionario, come anti-sistema.
Che poi il candidato anti-sistema, una volta eletto, non riesca a portare avanti una politica sostanzialmente efficace, vuoi per limiti propri, vuoi per la resistenza che opera il sistema stesso nei confronti di chi vuol riformarlo, è cosa vecchia e nota.
Lo stesso è avvenuto da noi coi pentastellati.
Resta il fatto che intanto la Cina ha messo la freccia ed è in corsia di sorpasso.
Probabilmente sarebbe ora per l'Europa di decidere, primo: che cosa vuol fare da grande, e secondo: con chi vuol farlo.
Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin
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Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
E dunque il biondone sul virus scarica i consulenti medici e dice che mica si chiudono gli spostamenti perché ci sono tanti incidenti stradali...
Chissà che ha in mente, io mi aspetto la genialità, tipo il muro col Messico, lo scudo stellare...
Vediamo, ho molta fiducia nella sua creatività....
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Re: Il Re del Mondo: considerazioni sulle presidenziali USA
Per la precisione ha detto:
“We have a very active flu season, more active than most. It’s looking like it’s heading to 50,000 or more deaths — deaths, not cases. 50,000 deaths — which is, that’s a lot. And you look at automobile accidents, which are far greater than any numbers we’re talking about. That doesn’t mean we’re going to tell everybody no more driving of cars. So we have to do things to get our country open.”
Che è un concetto che pensano in molti, anche da noi. Non tutti però sono presidenti di una nazione le cui parole hanno un peso sulle sorti di vite umane.