DaniLao ha scritto: ↑1 gen 2018, 20:32
Certo.
Ai tempi un Vostok magari costava uno (o mezzo) stipendio e comunque la qualità ce la metteva lo stato.
Ora secondo me costano
qualcosina meno e a putin della qualità degli orologi russi gliene sbatte davvero pochino
Però anche qua: il vantaggio di un orologio nuovo e in garanzia rispetto a un sovietico è che se è difettato lo puoi rimandare indietro e non ci rimetti nulla.
Roba che ci vuol più impegno a lamentarsi del difetto che a sostituire
Daniè, qui parli da meranomaro
Non so bene come stiano le cose oggi in quella che viene chiamata orologeria russa e non so nemmeno cosa ne pensi Putin,ma...
La garanzia esisteva anche in Unione Sovietica. Quei fogliettini che accompagnavano gli orologi attestavano proprio la data di inizio della garanzia. I certificati venivano uniti all'orologio e compilati, la data, al momento della vendita.
Ai tempi... non so a quali ti riferisci ma gli orologi non costavano così tanto e in ogni caso c'era la possibilità della rateizzazione a tasso zero.
Inoltre, volendo ragionare sui costi di una volta e quelli di oggi, ci sarebbe da tener presente che l' orologio era un oggetto di valore di per se, uno status symbol. Oggi invece gli oggetti sono altri, magari l'ultimo iphone.
Se oggi un Apple iphone X costa più di 1100 euro possiamo ben dire che costa quanto, o quasi, uno stipendio netto medio (per chi ce l'ha).
Sul controllo di qualità il discorso sarebbe lungo. Non era molto efficiente. Quasi sempre il controllore era a carico del controllato, con tutte le conseguenze del caso.
Inoltre, subentravano le quote di produzione assegnate ( da raggiungere e superare se si volevano realizzare profitti) per cui accadevano le peggio cose.
Nondimeno va detto che le fabbriche di orologi costituivano un eccellenza nel panorama sovietico. Non a caso erano luoghi di visita immancabili in tutti i viaggi di delegazioni, personalità,ecc.
Insomma, c'era tutto e il contrario di tutto.
Sulla questione dei prezzi, salari e qualità si sono cimentati generazioni di economisti e storici, riassumerli nelle poche righe di un forum sarebbe un impresa disumana.
Però noi dovremmo paragonare il paragonabile. Dovremmo cioè confrontare oggetti significativi di un determinato periodo con quelli altrettanto significativi ai nostri tempi. Quasi mai si tratta dello stesso oggetto.
Non solo. Raggiungere un certo standard qualitativo in un determinato bene, per es. un orologio, cinquantanni fa presentava difficoltà, richiedeva tecnologie, comportava costi, che oggi, per lo stesso tipo di oggetto, possiamo ritenere risibili.
Detto in altre parole: cinquantanni fa le possibilità che un orologio presentasse difetti erano molto maggiori che oggi. Se invece oggi un Meranom fa orologi con questi problemi vuol dire che non sa produrre garantendo standard qualitativi che ai nostri tempi sarebbero da considerare banali.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)