Gamanto ha scritto: 12 feb 2018, 14:56
Direi che la vediamo più o meno nello stesso modo. Ed hai completamente ragione quando affermi che sviluppare un sistema autonomo di Difesa nazionale comporta ormai un budget dedicato ben aldilà delle risorse non solo nostre ma anche di Paesi europei con finanze meno disastrate.
Probabilmente l'unico modo per superare l'impasse consisterebbe nel recuperare una piena autonomia, militare e politica, attraverso un sistema europeo integrato di Difesa che richiede però come presupposto un'Europa unita. Ed un simile risultato chissà se e quando potrà essere conseguito.
Ma col quarto reich prossimo venturo, che diamine!
Gamanto ha scritto: 12 feb 2018, 14:56
Direi che la vediamo più o meno nello stesso modo. Ed hai completamente ragione quando affermi che sviluppare un sistema autonomo di Difesa nazionale comporta ormai un budget dedicato ben aldilà delle risorse non solo nostre ma anche di Paesi europei con finanze meno disastrate.
Probabilmente l'unico modo per superare l'impasse consisterebbe nel recuperare una piena autonomia, militare e politica, attraverso un sistema europeo integrato di Difesa che richiede però come presupposto un'Europa unita. Ed un simile risultato chissà se e quando potrà essere conseguito.
Difficile, troppe gelosie e concorrenze interne, a te pare possibile che Francia e resto d'Europa siano concorrenti in campo aeronautico in tutte le gare del mondo? Dassault ed Efa si scannano ovunque, quando una progettazione comune avrebbe pochi avversari.
In questo periodo storico le pressioni sono centrifughe quasi ovunque, l'Europa Unita, che negli anni '90 sembrava ad un passo, oggi è molto più lontana.
Intanto cominciate a chiamare i Cinturini Patto di Varsavia con il proprio nome
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
ferste ha scritto:I cinturini Patto di Varsavia si riconoscono perchè sono sdruciti, hanno le toppe e il fil di ferro!
Tu lo dici come metafora, ma non sai come sia vero nel campo della fotografia con macchine ex sovietiche.
In realtà però questo è uno dei pregi: se qualcosa non funziona stai pur certo che la puoi risolvere con un ampio giro di nastro isolante nero, il miglior amico del fotografo filosovietico.
Willcoyote ti potrà confermare come soprattutto le 6x6 (Kiev 88 e Salyut in primis) consumino le stesse metrature di pellicola e di nastro isolante.
Però sono inaffondabili e funzionalissime.
Ecco, per tornare nella metafora, in Italia si potrebbe produrre solamente un po’ di quel nastro nero, ho l’impressione...
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
Si, ma è anche vero che una volta anche la lavatrice rotta di riparava...adesso l'ottimizzazione dei costi da una parte e l'aumento del costo dei servizi dall'altra ha reso le riparazioni non convenienti.
Una volta nastro adesivo e fil di ferro erano la base di ogni intervento!
ferste ha scritto: 15 feb 2018, 9:37
Si, ma è anche vero che una volta anche la lavatrice rotta di riparava...adesso l'ottimizzazione dei costi da una parte e l'aumento del costo dei servizi dall'altra ha reso le riparazioni non convenienti.
Una volta nastro adesivo e fil di ferro erano la base di ogni intervento!
In Mongolia un mio amico (il famoso "Americano" di un defunto forum al gerundio) ha fotografato furgoni letteralmente tenuti assieme con filo spinato!!!!
wilcoyote ha scritto: 15 feb 2018, 10:04
In Mongolia un mio amico (il famoso "Americano" di un defunto forum al gerundio) ha fotografato furgoni letteralmente tenuti assieme con filo spinato!!!!
così in caso di invasione cinese potranno trasformarsi in bunker mobili!
wilcoyote ha scritto: 15 feb 2018, 10:04
In Mongolia un mio amico (il famoso "Americano" di un defunto forum al gerundio) ha fotografato furgoni letteralmente tenuti assieme con filo spinato!!!!
così in caso di invasione cinese potranno trasformarsi in bunker mobili!