Superare il reato di immigrazione clandestina
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Premetto che ho capito poco di tutta questa vicenda, ma una cosa non mi è chiara. La nave aveva attraccato a Malta per far scendere madre e figlio che avevano bisogno di cure: perché non hanno effettuato li lo sbarco ma si è preferito procedere verso l’Italia? Malta non aveva dato il consenso?
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Intanto anche israele sugli immigrati si dimostra meglio di noi....
O li prendiamo noi oppure li deportano in africa...
http://www.corriere.it/esteri/18_aprile ... 1628.shtml
Ma voi fate la guerra a minniti...
O li prendiamo noi oppure li deportano in africa...
http://www.corriere.it/esteri/18_aprile ... 1628.shtml
Ma voi fate la guerra a minniti...
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Paolo, non la buttiamo in caciara, per favore.Cane ha scritto: Ma voi fate la guerra a minniti...
Qua non c’è un “voi” e nessuno fa la guerra a nessuno, si prova a parlare di come stanno le leggi in merito e (sempre “si prova”) a dare qualche spiegazione ragionata invece che ruttata dalla pancia dolente.
Il resto sarei per lasciarlo a chi sull’immigrazione ci mangia (soldi e/o voti, intendo)
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
No daniele, buttarla in caciare e' dare la colpa di tutto all'azione di minniti...
Per essere contrari all'azione di minniti bisogna illustrare misure alternative "credibili e fattibili"...
Mentre tutti usano metodi piu' drastici dei nostri, come francia, austria, inghilterra, paesi ex est, e tanti altri (ultimo israele) il freno italiano sembra piu' che ragionevole...
Noi col mare non possiamo fare muri come loro, e dobbiamo tenerceli tutti se la redistribuzione non viene fatta..
Ma non hai visto a macerata dopo i noti fatti salvini e' passato dal 3% al 21% e il pd e' crollato?
Questo e' il risultato con la lega schierata contro gli immigrati e la sinistra che a macerata ha fatto la marcia contro il razzismo...
Purtroppo nel 90% delle cittadelle italiane succederebbe esattamente
quello che e’ successo a macerata...
Non e' esattamente il mio pensiero, piu' volte ho addirittura sostenuto (supportato anche da grafici) che l'immigrazione nell'italia
che non figlia e' perfino necessaria...
Ma non possiamo tener conto del parere di tanti altri, altrimenti facciamo demagogia spicciola tanto per avere l'animo in pace...
Per essere contrari all'azione di minniti bisogna illustrare misure alternative "credibili e fattibili"...
Mentre tutti usano metodi piu' drastici dei nostri, come francia, austria, inghilterra, paesi ex est, e tanti altri (ultimo israele) il freno italiano sembra piu' che ragionevole...
Noi col mare non possiamo fare muri come loro, e dobbiamo tenerceli tutti se la redistribuzione non viene fatta..
Ma non hai visto a macerata dopo i noti fatti salvini e' passato dal 3% al 21% e il pd e' crollato?
Questo e' il risultato con la lega schierata contro gli immigrati e la sinistra che a macerata ha fatto la marcia contro il razzismo...
Purtroppo nel 90% delle cittadelle italiane succederebbe esattamente
quello che e’ successo a macerata...
Non e' esattamente il mio pensiero, piu' volte ho addirittura sostenuto (supportato anche da grafici) che l'immigrazione nell'italia
che non figlia e' perfino necessaria...
Ma non possiamo tener conto del parere di tanti altri, altrimenti facciamo demagogia spicciola tanto per avere l'animo in pace...
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Superare il reato di immigrazione clandestina
Ti ripeto come nessuno faccia la guerra a minniti.
Del resto ha solo scritto un regolamento al quale le ONG possono aderire volontariamente (tranne poi essere vessate in ogni modo possibile se non aderiscono) e condanna persone che cercano un futuro ai carceri libici (senza altra colpa se non quella di aver osato avvicinarsi alla fortezza Europa e senza MAI essere state sottoposte a processo, ti farei notare), nei quali organizzazioni internazionali con più risorse e capacità di te e di me hanno già rilevato come vengano violati sistematicamente i diritti umani (non parlo solo della detenzione arbitraria, dei lavori forzati o dei pestaggi, ci sono anche gli stupri, le mutilazioni inflitte per gioco... tutto documentato, purtroppo...)
Del fatto che avere un etica e una morale faccia perder voti ti ho già ripetuto più volte come non me ne fotta un caxxo, come non me ne fotte che il pd dell’incuxxto a ripetizione (sempre per colpa di altri eh, la sinistra-sinistra, il referendum, gli italiani, gli immigrati...) sia passato dal 40% a poco più del 10.
Secondo: quando il mare si mangia ogni anno la vita di centinaia di persone le soluzioni che cerchi tu, abbi pazienza, sono secondarie.
Prima vanno salvate le vite.
O dobbiamo stare attenti a non far arrabbiare i razzisti che votano lega nord?
Del resto ha solo scritto un regolamento al quale le ONG possono aderire volontariamente (tranne poi essere vessate in ogni modo possibile se non aderiscono) e condanna persone che cercano un futuro ai carceri libici (senza altra colpa se non quella di aver osato avvicinarsi alla fortezza Europa e senza MAI essere state sottoposte a processo, ti farei notare), nei quali organizzazioni internazionali con più risorse e capacità di te e di me hanno già rilevato come vengano violati sistematicamente i diritti umani (non parlo solo della detenzione arbitraria, dei lavori forzati o dei pestaggi, ci sono anche gli stupri, le mutilazioni inflitte per gioco... tutto documentato, purtroppo...)
Del fatto che avere un etica e una morale faccia perder voti ti ho già ripetuto più volte come non me ne fotta un caxxo, come non me ne fotte che il pd dell’incuxxto a ripetizione (sempre per colpa di altri eh, la sinistra-sinistra, il referendum, gli italiani, gli immigrati...) sia passato dal 40% a poco più del 10.
Secondo: quando il mare si mangia ogni anno la vita di centinaia di persone le soluzioni che cerchi tu, abbi pazienza, sono secondarie.
Prima vanno salvate le vite.
O dobbiamo stare attenti a non far arrabbiare i razzisti che votano lega nord?
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Quando parlo di guerra a minniti non mi rivolgo in modo specifico a te ma a molti, a tanti...
Invece a me si, ma non nel senso che intendi tu...
Tutti quelli che sull'immigrazione in europa c'hanno perso le elezioni hanno lasciato spazio a chi ha agito piu' duramente...(vedi austria ecc)
Mi domando se per non lsciare spazio a questi valga la pena essere piu' equilibrati e tenere conto anche del parere di altri...
Le vite che si mangia il mare, la fame, le guerre, sono compito di tutti, non specificatamente dell'italia...
Non e' che l'italia da sola, erigendo dei muri gli altri, puo' far venire da noi tutti i rifugiati del mondo per qualsiasi motivo...
Stiamo attenti a non cadere nella demagogia tanto per sentirci giustificati...
Patto Israele-Onu, migranti africani trasferiti anche in Italia.
Ma sull'espulsione degli immigrati da israele che dobbiamo prenderci noi hai nulla da dire?
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Sempre per rimanere aderenti alle norme e ai fatti, lasciando stare i mal di pancia e le questioni razziste vi segnalo l’articolo sotto.
Ho preso la prima fonte circostanziata, Il Fatto Quotidiano, solitamente preferisco citare giornali meno schierati sull’argomento immigrazione ma è il primo articolo che cita tutti i passaggi e comunque ci interessa per i contenuti e non per le considerazioni.
Viste le accuse mosse anche alla guardia costiera libica, alla quale l’italia fornisce supporto e della quale coordina l’operato in mare (leggerete poi le parole del GIP di Catania), ci saranno da fare ulteriori considerazioni qualora il Tribunale dell’Aja arrivi a qualche conclusione.
Tali considerazioni investiranno necessariamente anche l’operato dell’osannato minniti che continua a far finta di non sapere e non vedere cosa succeda in Libia e come i nostri sian respingimenti mascherati (nell’articolo è citata la condanna già presa dall’Italia sull’argomento, ora ci riproviamo con l’Italica fantasia...).
O, forse, come dice Cane, il superministro ha solo scelto il male minore per difendere il benessere della fortezza Europa e dell’Italia, pendula nel mare.
In questo caso sarebbe solo calcolo condito da cinismo, e noi e i nostri culi tranquilli e idratati senza preoccupazioni.
Vabbè, ecco l’articolo, preso da qua
Migranti, finiscono al tribunale dell’Aia le accuse Onu contro la Guardia costiera libica: “Condotte spericolate e violente”
L’ufficio della procuratrice della Corte penale internazionale ha acquisito nei giorni scorsi il rapporto del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres sulla situazione in Libia. L’attenzione del Tribunale penale dell’Aia si è concentrata sulle accuse – dure e circostanziate – di violazione dei diritti dei migranti presenti nel territorio libico, che citano espressamente il Dipartimento per la lotta all’immigrazione clandestina e la Guardia costiera di Tripoli. La conferma dell’interesse della Corte penale internazionale è arrivata ieri direttamente dall’Aia.
Già lo scorso novembre la procuratrice Fatou Bensouda aveva dichiarato che i crimini contro i migranti detenuti o gestiti da trafficanti in Libia “potrebbero ricadere nella nostra giurisdizione”.
Il Tribunale dell’Aia ha poteri d’intervento per i genocidi, i crimini di guerra o contro l’umanità. Bensouda, nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, aveva dichiarato: “Se i seri crimini citati dallo statuto di Roma continuano ad essere commessi in Libia, non esiteremo ad applicare nuovi mandati di arresto”.
L’acquisizione del rapporto Onu del 12 febbraio, oltre a confermare l’esistenza di un fascicolo aperto sulla questione migranti in Libia, è un campanello di allarme che potrebbe suonare anche a Roma.
Nel documento acquisito dall’Aia è riportata una dura accusa alla Guardia costiera di Tripoli: “La missione Onu Unsmil ha continuato a documentare una condotta spericolata e violenta da parte della Guardia costiera libica – scrive il segretario generale António Guterres – nel corso dei salvataggi e/o delle intercettazione in mare”.
Il gip di Catania, nel provvedimento di convalida del sequestro della nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, ha affermato che per quanto riguarda le operazioni di recupero dei migranti da parte della Guardia costiera di Tripoli “il coordinamento è sostanzialmente affidato alle forze della Marina Militare Italiana”. L’Italia da diversi mesi fornisce un diretto e ampio supporto alle motovedette libiche, con corsi di formazione, attività operative sul posto, anche attraverso la presenza di una unità navale militare nel porto di Tripoli, che funge da centro di comando congiunto per le azioni in mare.
Martedì 3 aprile l’ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Perrone aveva difeso l’operato della Guardia costiera libica: “Bisogna avere rispetto per gli uomini della Marina libica – sono le parole riportate dal Mattino– che lottano ogni giorno rischiando la vita contro i trafficanti”.
La recente strategia italiana sembra puntare ad un maggiore coinvolgimento dei libici nelle operazioni di soccorso, con una differenza sostanziale rispetto alle azioni della nostra marina e delle Ong: tutti i migranti recuperati dalle motovedette di Tripoli vengonoriportati nei centri di detenzione, quegli stessi lager duramente accusati dall’Onu.
Di fatto un respingimento, che l’Italia non può fare direttamente, pena una condanna davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, come già avvenuto nel 2011. L’aumento degli interventi della Guardia costiera libica, appoggiata dalla Marina italiana, sta poi creando una situazione di forte tensione con le Organizzazioni non governative, come accaduto diverse volte con la Open arms, laSea Watch (il 6 novembre del 2017) e la Sos Méditerranée.
Il rapporto dell’Onu finito sul tavolo della Corte penale internazionale denuncia, infine, con durezza anche i centri di detenzione per migranti che operano in Libia, dove vengono portati i naufraghi recuperati in mare dalla Guardia costiera di Tripoli.
Scrive il segretario generale dell’Onu: “I migranti sono sottoposti ad arresti arbitrari e torture (…). Gli autori sono ufficiali dello Stato, gruppi armati, trafficanti di uomini e gang criminali”.
Ho preso la prima fonte circostanziata, Il Fatto Quotidiano, solitamente preferisco citare giornali meno schierati sull’argomento immigrazione ma è il primo articolo che cita tutti i passaggi e comunque ci interessa per i contenuti e non per le considerazioni.
Viste le accuse mosse anche alla guardia costiera libica, alla quale l’italia fornisce supporto e della quale coordina l’operato in mare (leggerete poi le parole del GIP di Catania), ci saranno da fare ulteriori considerazioni qualora il Tribunale dell’Aja arrivi a qualche conclusione.
Tali considerazioni investiranno necessariamente anche l’operato dell’osannato minniti che continua a far finta di non sapere e non vedere cosa succeda in Libia e come i nostri sian respingimenti mascherati (nell’articolo è citata la condanna già presa dall’Italia sull’argomento, ora ci riproviamo con l’Italica fantasia...).
O, forse, come dice Cane, il superministro ha solo scelto il male minore per difendere il benessere della fortezza Europa e dell’Italia, pendula nel mare.
In questo caso sarebbe solo calcolo condito da cinismo, e noi e i nostri culi tranquilli e idratati senza preoccupazioni.
Vabbè, ecco l’articolo, preso da qua
Migranti, finiscono al tribunale dell’Aia le accuse Onu contro la Guardia costiera libica: “Condotte spericolate e violente”
L’ufficio della procuratrice della Corte penale internazionale ha acquisito nei giorni scorsi il rapporto del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres sulla situazione in Libia. L’attenzione del Tribunale penale dell’Aia si è concentrata sulle accuse – dure e circostanziate – di violazione dei diritti dei migranti presenti nel territorio libico, che citano espressamente il Dipartimento per la lotta all’immigrazione clandestina e la Guardia costiera di Tripoli. La conferma dell’interesse della Corte penale internazionale è arrivata ieri direttamente dall’Aia.
Già lo scorso novembre la procuratrice Fatou Bensouda aveva dichiarato che i crimini contro i migranti detenuti o gestiti da trafficanti in Libia “potrebbero ricadere nella nostra giurisdizione”.
Il Tribunale dell’Aia ha poteri d’intervento per i genocidi, i crimini di guerra o contro l’umanità. Bensouda, nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, aveva dichiarato: “Se i seri crimini citati dallo statuto di Roma continuano ad essere commessi in Libia, non esiteremo ad applicare nuovi mandati di arresto”.
L’acquisizione del rapporto Onu del 12 febbraio, oltre a confermare l’esistenza di un fascicolo aperto sulla questione migranti in Libia, è un campanello di allarme che potrebbe suonare anche a Roma.
Nel documento acquisito dall’Aia è riportata una dura accusa alla Guardia costiera di Tripoli: “La missione Onu Unsmil ha continuato a documentare una condotta spericolata e violenta da parte della Guardia costiera libica – scrive il segretario generale António Guterres – nel corso dei salvataggi e/o delle intercettazione in mare”.
Il gip di Catania, nel provvedimento di convalida del sequestro della nave della Ong spagnola Proactiva Open Arms, ha affermato che per quanto riguarda le operazioni di recupero dei migranti da parte della Guardia costiera di Tripoli “il coordinamento è sostanzialmente affidato alle forze della Marina Militare Italiana”. L’Italia da diversi mesi fornisce un diretto e ampio supporto alle motovedette libiche, con corsi di formazione, attività operative sul posto, anche attraverso la presenza di una unità navale militare nel porto di Tripoli, che funge da centro di comando congiunto per le azioni in mare.
Martedì 3 aprile l’ambasciatore italiano a Tripoli Giuseppe Perrone aveva difeso l’operato della Guardia costiera libica: “Bisogna avere rispetto per gli uomini della Marina libica – sono le parole riportate dal Mattino– che lottano ogni giorno rischiando la vita contro i trafficanti”.
La recente strategia italiana sembra puntare ad un maggiore coinvolgimento dei libici nelle operazioni di soccorso, con una differenza sostanziale rispetto alle azioni della nostra marina e delle Ong: tutti i migranti recuperati dalle motovedette di Tripoli vengonoriportati nei centri di detenzione, quegli stessi lager duramente accusati dall’Onu.
Di fatto un respingimento, che l’Italia non può fare direttamente, pena una condanna davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo, come già avvenuto nel 2011. L’aumento degli interventi della Guardia costiera libica, appoggiata dalla Marina italiana, sta poi creando una situazione di forte tensione con le Organizzazioni non governative, come accaduto diverse volte con la Open arms, laSea Watch (il 6 novembre del 2017) e la Sos Méditerranée.
Il rapporto dell’Onu finito sul tavolo della Corte penale internazionale denuncia, infine, con durezza anche i centri di detenzione per migranti che operano in Libia, dove vengono portati i naufraghi recuperati in mare dalla Guardia costiera di Tripoli.
Scrive il segretario generale dell’Onu: “I migranti sono sottoposti ad arresti arbitrari e torture (…). Gli autori sono ufficiali dello Stato, gruppi armati, trafficanti di uomini e gang criminali”.
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
La Guardia costiera e le bande militari\paramilitari più o meno riconosciute in Libia svolgono il lavoro sporco che noi Occidentali non possiamo fare, così noi abbiamo il lenzuolino bello bianco e si ammazzino pure tra negretti.
Questo penso sia fuor di dubbio per chiunque, con il beneplacito, manifesto o meno, dell'opinione pubblica.
Questo penso sia fuor di dubbio per chiunque, con il beneplacito, manifesto o meno, dell'opinione pubblica.
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Re: Superare il reato di immigrazione clandestina
Concordo ferste, fanno il lavoro che gli occidentali preferiscoo far fare ad altri...ferste ha scritto: ↑6 apr 2018, 12:47 La Guardia costiera e le bande militari\paramilitari più o meno riconosciute in Libia svolgono il lavoro sporco che noi Occidentali non possiamo fare, così noi abbiamo il lenzuolino bello bianco e si ammazzino pure tra negretti.
Questo penso sia fuor di dubbio per chiunque, con il beneplacito, manifesto o meno, dell'opinione pubblica.
Gli occidentali, non gli italiani...
Non concordo invece con daniele che pretenderebbe che tutto il problema lo risolvesse l'italia...
L'intervento di minniti e' stato a causa del rifiuto degli altri paesi di prendersi la loro parte d'immigrati, non dell'italia...
Mi fa incazzare la corte dell'aia che mette sotto esame l'italia invece dell'austria, della francia, dei paesi dell'est, israele, ecc, che
i migranti non li vogliono!
E' evidente che se la ridistribuzione degli sbarcati in italia nessuno la vuole che cacchio dobbiamo fare noi?
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)