Cane ha scritto:Credo quindi che la discesa del BTC in novembre sia stata molto superiore a quella del BAT...
Oh, Paolo, ma allora non ti si può nascondere proprio nulla >:-/
Hai ragione, il BAT è andato meglio del BTC, anche per questo motivo un giorno saremo ricchi.
Prima facevo un’analisi generalista del mercato ma, visto che mi stimoli, vado ad approfondire volentieri
Premessa:
I BAT fino ad ottobre si potevano acquistare e convertire in € soltanto utilizzando un paio di exchange (il più famoso Binance) che per l’utilizzo prevedevano già il possesso di crypto o il deposito preventivo di somme di denaro.
Verso inizio ottobre è cominciata a girare voce che i BAT sarebbero stati aggiunti tra le crypto commerciabili sul più grande (popolare e semplice da usare per le masse) exchange al mondo, ovvero Coinbase sul quale, a differenza degli altri e a favore della facilità d’uso- si può comprare semplicemente con una carta di credito.
Quando ciò avviene vuol dire che un token è ormai serio, sicuro e -soprattutto- garantisce una certa capitalizzazione di mercato all’exchange stesso (che non ci guadagnerebbe nulla a listare token che nessuno utilizza o commercia).
Quanto sopra ha avuto diverse conseguenze che hanno influito sul prezzo del ns beneamato, vediamone alcune:
1) popolarità dei BAT, in quanto la notizia del l’aggiunta a Coinbase è passata su tutti i media (l’exchange ha soldi e ritorno nel fare pubblicità perché la gente compri);
2) acquisto da parte di chi ha conosciuto il token dalle notizie riguardo Coinbase;
3) acquisto da parte di chi ha visto, nella notizia, confermata la bontà del progetto;
4) acquisto da parte di speculatori.
Già, perché si sa che le crypto salgono sempre tanto quando gira voce stiano per essere quotate, poi il giorno dopo discendono verticalmente e vorticosamente.
A beccare il punto giusto per vendere (avendo quattrini, tempo e professionalità, infatti c’è chi lo fa di lavoro e ci campa...) si guadagna un bel po’ e magari si ricompra dopo il dump a prezzo dimezzato...
5) insider traders.
Eh sì, Coinbase (o i suoi dipendenti, questo lo stabilirà la magistratura ammerigana) pare l’abbiano fatto.
La quotazione di una crypto sul loro exchange avviene dopo un annuncio generico ma “a sorpresa” (nel caso dei BAT sin passati circa 10 giorni).
Considerato il giochino raccontato al punto 4 emerge evidente l’importanza per gli squali di sapere quale sia il momento esatto della quotazione per vendere al prezzo di picco prima del dump ferale immediatamente coincidente con la comparsa sull’exchange.
Coinbase (e i suoi dipendenti) il momento preciso lo conoscono (anzi: lo decidono) e, insomma, sono sotto inchiesta negli USA per ‘sti giochetti....
Tutta questa premessa per dire che (come si vede dai grafici sotto) il BAT è crollato a inizio novembre, per motivi propri, appena sbarcato su Coinbase (come previsto e dopo alcune settimane di pompaggio surreale nelle quali tutti compravano perché era trapelata la notizia e speravano di farci il busco).
Il BTC invece è crollato nelle settimane successive, quando il ns token era già così in basso che non avrebbe potuto far peggio
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