Coronavirus
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Re: Coronavirus
L'immunità di gregge si avrebbe solo con la vaccinazione generalizzata. Ammalarsi e poi guarire non garantisce l'immunità permanente ma solo temporanea.
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Re: Coronavirus
Puo' essere...
Ma ricordo che dipende dal virus...
Ma ritorno alla Svezia che reputo uno dei paesi socialmente piu' evoluti, e' impossibile non abbiano calcoli...
Forse essendo un popolo un po' chiuso ritengono di avere superiore immunita'? (dovrebbe essere l'inverso)
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Coronavirus
Chiusi? No, non credo. In questo caso però stanno peccando di leggerezza. Ho contatti di lavoro con loro, e ti assicuro che quelli con cui ho a che fare sono molto preoccupati di questo atteggiamento del loro governo.
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Re: Coronavirus
Ho usato un termine sbagliato...
E' un paese aperto agli immigrati...
Ma di solito sono alti e biondi, sembra un po' una razza...
O no?
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Coronavirus
«Voi fate come se l’epidemia possa scomparire nel giro di qualche settimana, o al massimo mese. Noi invece stiamo solo cercando di rallentarla, perché crediamo che questa malattia non se ne andrà così presto, e dovremo conviverci a lungo. Almeno fino all’introduzione di un vaccino, e questo richiederà anni. Anche la Corea del Sud, che è riuscita per ora a contenerla, si prepara a un suo ritorno». Il dottor Anders Tegnell è l’epidemiologo più famoso della Svezia, e in qualità di direttore dell’Agenzia di sanità pubblica svedese è tutti i giorni in tivù, alla radio o sui giornali per spiegare perché ha deciso di rinunciare per ora ad ogni misura di restringimento delle libertà personali.
In Svezia la vita va avanti come sempre, nonostante dal primo caso accertato di Covid-19, lo scorso 31 gennaio, si siano contati 4.947 pazienti infetti, di cui 393 in terapia intensiva, e 239 morti. «Cercare di fermare l’epidemia potrebbe anche risultare controproducente – spiega Tegnell al telefono –, perché una volta che riprende la catena di contagi, è possibile che la situazione diventi anche peggiore».
In Svezia la vita va avanti come sempre, nonostante dal primo caso accertato di Covid-19, lo scorso 31 gennaio, si siano contati 4.947 pazienti infetti, di cui 393 in terapia intensiva, e 239 morti. «Cercare di fermare l’epidemia potrebbe anche risultare controproducente – spiega Tegnell al telefono –, perché una volta che riprende la catena di contagi, è possibile che la situazione diventi anche peggiore».
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Re: Coronavirus
Ho letto anch'io, Paolo, l'intervista di tu cui riporti uno stralcio.
Personalmente l'ho trovata non priva di una sua logica, anche se da prendere con le dovute cautele.
In sostanza cosa dice? Ci troviamo di fronte ad una situazione nuova per noi ma vecchia per il mondo: un'epidemia per cui non è nè sarà disponibile a breve un vaccino. Come funzionava con le antiche pestilenze? L'epidemia infuriava per diversi mesi, c'erano i fortunati e gli sfortunati, alla fine si contavano i vivi e si piangevano i morti, e si ricominciava daccapo (fino alla prossima epidemia).
Corollario logico: cercare di fermare un'epidemia in assenza di vaccino è vana cosa, non appena la gente presto o tardi uscirà dalle case l'epidemia ricomincerà a serpeggiare, quindi tanto vale continuare come prima ed evitare di ammazzare anche l'economia.
Ipse dixit dalla Svezia, Paese a bassa densità abitativa e con un sistema sanitario avanzato.
Da noi la situazione è esattamente opposta: elevata antropizzazione del territorio e sistema sanitario vulnerato da decennali tagli di risorse.
Secondo me la nostra chiusura semi-totale un risultato almeno l'ha raggiunto: quello di diminuire in questa fase i contagi evitando il collasso del ssn (già in forte sofferenza) ed evitando così perlomeno i morti abbandonati in strada (come pare stia succedendo in diversi Paesi in via di sviluppo).
Sul fatto che detta chiusura serva a far passare il contagio sono meno ottimista. Temo che prima o poi per non far fallire il sistema-Paese dovranno riaprire le attività e a quel punto ripartirà anche il contagio.
Fino ad arrivare al solito epilogo a cui arrivavano le antiche pestilenze: il conteggio finale dei sopravvissuti e il cordoglio per i morti. Avremo però, con l'attuale blocco, ottenuto di ridistribuire i contagi su un lasso di tempo più prolungato, evitando una catastrofe umanitaria a cui il ssn non avrebbe potuto fare fronte: già questo non mi sembra poco.
Personalmente l'ho trovata non priva di una sua logica, anche se da prendere con le dovute cautele.
In sostanza cosa dice? Ci troviamo di fronte ad una situazione nuova per noi ma vecchia per il mondo: un'epidemia per cui non è nè sarà disponibile a breve un vaccino. Come funzionava con le antiche pestilenze? L'epidemia infuriava per diversi mesi, c'erano i fortunati e gli sfortunati, alla fine si contavano i vivi e si piangevano i morti, e si ricominciava daccapo (fino alla prossima epidemia).
Corollario logico: cercare di fermare un'epidemia in assenza di vaccino è vana cosa, non appena la gente presto o tardi uscirà dalle case l'epidemia ricomincerà a serpeggiare, quindi tanto vale continuare come prima ed evitare di ammazzare anche l'economia.
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Da noi la situazione è esattamente opposta: elevata antropizzazione del territorio e sistema sanitario vulnerato da decennali tagli di risorse.
Secondo me la nostra chiusura semi-totale un risultato almeno l'ha raggiunto: quello di diminuire in questa fase i contagi evitando il collasso del ssn (già in forte sofferenza) ed evitando così perlomeno i morti abbandonati in strada (come pare stia succedendo in diversi Paesi in via di sviluppo).
Sul fatto che detta chiusura serva a far passare il contagio sono meno ottimista. Temo che prima o poi per non far fallire il sistema-Paese dovranno riaprire le attività e a quel punto ripartirà anche il contagio.
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Là dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva - Friedrich Holderlin
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Re: Coronavirus
Ma è proprio questo lo scopo del cosiddetto "distanziamento sociale"!Gamanto ha scritto: ↑4 apr 2020, 14:06 Ho letto anch'io, Paolo, l'intervista di tu cui riporti uno stralcio.
Personalmente l'ho trovata non priva di una sua logica, anche se da prendere con le dovute cautele.
In sostanza cosa dice? Ci troviamo di fronte ad una situazione nuova per noi ma vecchia per il mondo: un'epidemia per cui non è nè sarà disponibile a breve un vaccino. Come funzionava con le antiche pestilenze? L'epidemia infuriava per diversi mesi, c'erano i fortunati e gli sfortunati, alla fine si contavano i vivi e si piangevano i morti, e si ricominciava daccapo (fino alla prossima epidemia).
Corollario logico: cercare di fermare un'epidemia in assenza di vaccino è vana cosa, non appena la gente presto o tardi uscirà dalle case l'epidemia ricomincerà a serpeggiare, quindi tanto vale continuare come prima ed evitare di ammazzare anche l'economia.
Ipse dixit dalla Svezia, Paese a bassa densità abitativa e con un sistema sanitario avanzato.
Da noi la situazione è esattamente opposta: elevata antropizzazione del territorio e sistema sanitario vulnerato da decennali tagli di risorse.
Secondo me la nostra chiusura semi-totale un risultato almeno l'ha raggiunto: quello di diminuire in questa fase i contagi evitando il collasso del ssn (già in forte sofferenza) ed evitando così perlomeno i morti abbandonati in strada (come pare stia succedendo in diversi Paesi in via di sviluppo).
Sul fatto che detta chiusura serva a far passare il contagio sono meno ottimista. Temo che prima o poi per non far fallire il sistema-Paese dovranno riaprire le attività e a quel punto ripartirà anche il contagio.
Fino ad arrivare al solito epilogo a cui arrivavano le antiche pestilenze: il conteggio finale dei sopravvissuti e il cordoglio per i morti. Avremo però, con l'attuale blocco, ottenuto di ridistribuire i contagi su un lasso di tempo più prolungato, evitando una catastrofe umanitaria a cui il ssn non avrebbe potuto fare fronte: già questo non mi sembra poco.
Non quello di far estinguere l'epidemia (anche se penso che le alte sfere sperassero in un comportamento simile a quello dell'influenza, che scompare praticamente con la buona stagione).
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Re: Coronavirus
Certo, tutti sappiamo che lo scopo e' quello.
Infatti io non ho sposato il sistema svedese, ho detto che sono curioso di vedere come va a finire...
La cosa piu' interessante e' che l'ha fatto un paese molto avanzato, non un paese arretrato...
Il fatto come dice Gamanto che la Svezia ha una densita' di popolazione 10 volte inferiore all'italia
potrebbe essere una ragione...(poi e' da vedere le citta' popolate)
A due mesi dal 1° contagio i dati sembrano ragionevoli (4947 casi per 239 decessi)
Pero' dobbiamo considerare la bassa popolazione e la bassa densita che probabilmente l'aiuta..
Rimane il fatto che una scelta difficile come questa possono farla in Svezia e non Italia, dove gia' prima del picco i sindaci lombardi sono contro la regione e la regione e Fontana tutti i giorni si scozzano con il
governo, e non lo fanno per salvare gli italiani ma tutti per motivi elettorali...
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Re: Coronavirus
Infatti io non ho sposato il sistema svedese, ho detto che sono curioso di vedere come va a finire...
La cosa piu' interessante e' che l'ha fatto un paese molto avanzato, non un paese arretrato...
Personalmente, Paolo, è un interesse che condivido.
Comunque questo Anders Tegnell magari è un pazzo che finirà impiccato sulla pubblica piazza, però un paio di cose le sta dimostrando: di avere coraggio e fiducia nella propria competenza. Quando la posta è grossa (e in questo caso è grossissima) di solito tutti si guardano intorno per vedere cosa fanno gli altri. Il cosiddetto spirito gregario, per poter rimanere allineati e coperti. Così se va male si può sempre dire di aver semplicemente fatto quello che facevano tutti. Lui invece va controcorrente e in questo modo dimostra personalità e fiducia nelle proprie idee.
Certo ha quel paio d'assi nella manica di cui s'è detto, bassa densità della popolazione e sistema sanitario che funziona, a consentirgli di tentare la scommessa. Da noi, vista la situazione, neppure a pensarci: sarebbe un azzardo catastrofico.
Ma alla fine prevedo che la nostra curiosità rimarrà delusa: i politici si assomigliano in tutto il mondo e quelli svedesi in questo momento saranno sulla graticola. Niente di più facile che a breve sollevino il buon Tegnell dall'incarico e si affrettino a fare come tutti gli altri.
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Re: Coronavirus
Forse traccheggiano perche' dopo 2 mesi e 5000 contagi (ma hanno 6 volte meno abitanti dell'italia) ritengono di avere la situazione
sotto controllo, forse per le particolazioni condizioni di cui abbiamo parlato...
Forse non hanno ancora raggiunto il punto in cui noi "abbiamo chiuso", quindi se si prospetta male potrebbero anche chiudere...
D'altra parte loro pensano anche all'economia, e un po' anche io, perche' sono sicuro che anche in italia, piu' gradatamente, moriranno
certamente piu' persone di economia/poverta' che di coronavirus....
sotto controllo, forse per le particolazioni condizioni di cui abbiamo parlato...
Forse non hanno ancora raggiunto il punto in cui noi "abbiamo chiuso", quindi se si prospetta male potrebbero anche chiudere...
D'altra parte loro pensano anche all'economia, e un po' anche io, perche' sono sicuro che anche in italia, piu' gradatamente, moriranno
certamente piu' persone di economia/poverta' che di coronavirus....
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