Cane ha scritto: ↑22 feb 2021, 10:14
Secondo me la roulette nonostante la sua fama e' uno dei giochi piu' onesti al mondo...
Le probabilita' che ha il banco e' di poco superiore a quella dei giocatori.
Se dovessi scegliere tra una slot e una roulette scelgo "sicuramente" la roulette...
Nessuno ha da dire contro la mia affermazione?
Il vantaggio sostanziale e' che se esce lo Zero prende tutto il banco...(ma e' un numero su 36)
Ma lo zero lo puoi puntare come un'altro numero e se esce lo pagano uguale agli altri numeri..
E' senz'altro piu' disonesto lo stato con le slot... (anche se vanno sulle entrate generali)
In parte. Sai quanto ciucciano Lottomatica e gli altri gestori?
Per non parlare delle tasse evase a decine di milioni e puntalmente condonate.
Cane ha scritto: ↑22 feb 2021, 10:14
Secondo me la roulette nonostante la sua fama e' uno dei giochi piu' onesti al mondo...
Le probabilita' che ha il banco e' di poco superiore a quella dei giocatori.
Se dovessi scegliere tra una slot e una roulette scelgo "sicuramente" la roulette...
Nessuno ha da dire contro la mia affermazione?
Il vantaggio sostanziale e' che se esce lo Zero prende tutto il banco...(ma e' un numero su 36)
Ma lo zero lo puoi puntare come un'altro numero e se esce lo pagano uguale agli altri numeri..
E' senz'altro piu' disonesto lo stato con le slot... (anche se vanno sulle entrate generali)
In parte. Sai quanto ciucciano Lottomatica e gli altri gestori?
Per non parlare delle tasse evase a decine di milioni e puntalmente condonate.
Può essere che, ad esempio sul superenalotto, la potenziale vincita sia il 30% del totale che lo stato incamera dalle giocate?
Ma anche i miei eroi sono poveri, si chiedono troppi perché
Cane ha scritto: ↑22 feb 2021, 18:52
Nessuno ha da dire contro la mia affermazione?
Il vantaggio sostanziale e' che se esce lo Zero prende tutto il banco...(ma e' un numero su 36)
Ma lo zero lo puoi puntare come un'altro numero e se esce lo pagano uguale agli altri numeri..
E' senz'altro piu' disonesto lo stato con le slot... (anche se vanno sulle entrate generali)
In parte. Sai quanto ciucciano Lottomatica e gli altri gestori?
Per non parlare delle tasse evase a decine di milioni e puntalmente condonate.
Può essere che, ad esempio sul superenalotto, la potenziale vincita sia il 30% del totale che lo stato incamera dalle giocate?
Nel Superenalotto il montepremi è il 60% delle giocate.
Se non ricordo male qualche Comune provò pure a bandire le VLT con ordinanza ma mi pare furono smontate dai ricorsi dei commercianti (lasciamo stare i tabaccai ma dietro ci son consistentissimi interessi economici in gioco, altrimenti mica lo stato avrebbe accise all’uopo per reclamare la sua parte...).
Sempre citando a memoria le uniche ordinanze che ressero furono quelle che limitavano le slot distanti qualche km dalle scuole.
Ma non credo fossero gli studenti che dilapidavano i soldi delle merendine il problema
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
Tutto è iniziato nella seconda metà degli anni '90, con Baffetto D'Alema che ha sdoganato le sale bingo (lo avrebbe fatto chiunque, comunque). A partire dal 2008, in concomitanza con la crisi economica, le nostre città si sono ridotte a delle Chicago anni '30, piene di schifo e di sale scommesse che ti dicono "mafia" e "riciclaggio" lontano un chilometro. Ci sono punti dove ne trovi due o tre in un solo isolato. Le macchinette nei bar sono un vero e proprio business Stato-mafia.
Triste fine, quindi, per una nazione che fino a oltre due decenni fa vietava il gioco d'azzardo, relegandolo nelle cantine e nei retrobottega dei circoli ricreativi come meritava, oggi invece l'accesso ad esso è facile e legale. Molto più facile che una casalinga o un operaio vengano agganciati e spolpati.
Di mio, non ho mai avuto il vizio del gioco, anzi, lo vedevo (e lo vedo) come una circonvenzione di incapaci fatta dallo Stato anzichè da un truffatore o da un abusatore.
Solo qualche anno fa, tornando stanco da un viaggio di lavoro, mi fermai a prendere un gratta e vinci insieme al caffè.
Mi sono detto: ma sì, ogni tanto facciamole ste cazzate.
La tipa alla cassa mi disse "sei euro". Uno il caffè e cinque il gratta e vinci.
Io dissi: prego scusi?
Cinque euro. Tirai fuori il portafogli con disappunto.
Cinque euro un ridicolo pezzo di carta colorata con possibilità di vincita remotissima.
Ed era quello più economico.
Grattai tutto, non avevo vinto un cazzo.
Quella è stata l'unica volta (oltre a qualche schedina da 1000 lire da ragazzino) in cui lo Stato biscazziere ha visto i miei soldi spesi in giochi oltre che in tasse.
Sui gratta e vinci potrei raccontarvi delle storie di ogni tipo. Per esempio di quella pensionata che la domenica mattina fa il giro di 5/6 tabaccherie di Prato a comprar gratta e vinci da 5 euro insieme al marito che aspetta religiosamente in silenzio al posto di guida; oppure di quel marito che si giocò i 600 euro che la moglie gli aveva dato per accomodare la macchina, perdendo tutto: si narra di botte da orbi la sera quando tornò a casa.
Voglio poi ricordare che Prato è la capitale italiana del gioco d’azzardo come si legge qui
Paul, non che sia rassicurante eh, però in quel conto ci vanno messi i grossi interessi economici ai quali mi riferivo sopra.
Parte dei quali illeciti, che da società come queste vengono lavati.
Alla fine è anche facile: hai contanti sporchi, li butti nelle videolavatrici dell’amico compiacente che te ne ritorna una parte nuovi nuovi e sostanzialmente legittimi (per semplificare)
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi