Quando sento parlare di dittatura riferito alle restrizioni dovute alla pandemia mi viene da ridere pensando a cosa successe a L'Aquila, dove ci fu veramente dittatura e denunciata da pochissimi, in primis da Sabina Guzzanti.
I super poteri della protezione civile dell'epoca guidata da Guido Bertolaso, una città in ginocchio sfruttata per far accrescere i consensi del potente di turno e cittadini realmente prigionieri. Questa era la dittatura, la dittatura della merda come la descrisse il professor Taviani da poco scomparso.
Non vedo Draquila L'Italia che trema nei palinsesti in tv quest'anno a ricordare quel 6 aprile del 2009, ma c'è ancora bisogno di ricordare cosa successe e capire che i responsabili di quella gestione sono ancora al comando, come è buona tradizione di questo nostro bel Paese dove chi sbaglia viene sempre promosso.
Dopo 12 anni da quel terribile giorno ci sono ancora oltre 4000 alunni, dalle materne alle superiori dentro i MUSP, prefabbricati costruiti rapidamente nel 2009 per essere utilizzati al massimo 5 anni.
Non credo serva aggiungere altro se non un lunghissimo elenco di bugie ripetute anche oggi da parte di chi dovrebbe chiedere scusa per il tempo perso e per quello che si continua a perdere.
