Ormai, nonostante a me non piaccia, il monodirezionale sembra caricare bene...
Ma attenzione, la riserva di carica (60h) e la capacita' di carica sono due cose diverse, e non collegate...
Forse anche il consumo del movimento (di pregio) c'incastra?
Secondo me il monodirezionale e' servito anche per eliminare l'invertitore che fa spessore...
Poi quì si parla di movimento di pregio, con massa in pesante platino di piccolo diametro, che di certo
nel ritorno non fa il casino di un 7750...
[Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
Ah no? Sei proprio sicuro?Cane ha scritto: 5 giu 2021, 19:17 Ma attenzione, la riserva di carica (60h) e la capacita' di carica sono due cose diverse, e non collegate...
Tra parentesi, fra platino e tungsteno la differenza di peso specifico è molto piccola. Su un 7750 il rotore appesantito al platino costerebbe uno sproposito senza per questo portare un significativo vantaggio di efficienza.
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
Si, la differenza di peso specifico tra platino e tungstemo e' modesta...zvezda ha scritto: 5 giu 2021, 19:29Ah no? Sei proprio sicuro?Cane ha scritto: 5 giu 2021, 19:17 Ma attenzione, la riserva di carica (60h) e la capacita' di carica sono due cose diverse, e non collegate...
Tra parentesi, fra platino e tungsteno la differenza di peso specifico è molto piccola. Su un 7750 il rotore appesantito al platino costerebbe uno sproposito senza per questo portare un significativo vantaggio di efficienza.
Ma dubito che il 7750 l'abbia in tungsteno, con quel pataccone di massa ( )immagino sia di acciaio.
O no?
Sul collegamento tra capacita' di carica e riserva di carica secondo me non c'e' un collegamento diretto...
E' come caricare un accumulatore da 10 A/h, lo puoi caricare con 1 A in 10 ore o con 2A in 5 ore...
Certamente se lo tengo fisso al polso per mesi la carica deve essere adeguata al consumo...
Ma se la riserva era 36h come i russi ( ) doveva funzionare uguale, ma forse un po' peggio...
Nel senso che se la ricarica automatica e' esagerata e' sufficiente anche una modesta riserva di carica...
Piu' la ricarica e' all'osso e piu' serve una riserva di carica per compensare i momenti con poca attivita' del braccio o magari una settimana a letto con l'influenza...
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
Quasi tutti gli automatici hanno la massa appesantita con il tungsteno. Costa pochissimo, è facile da lavorare e a parità di volume pesa molto più del piombo o dell'acciaio. Solo sui movimenti di lusso si usano l'oro o il platino, ma non perché offrano un vantaggio tecnico sensibile.Cane ha scritto: 5 giu 2021, 20:27 Ma dubito che il 7750 l'abbia in tungsteno, con quel pataccone di massa ( )immagino sia di acciaio.
O no?
E' proprio come dici tu, per questo le due cose sono collegate. La riserva di carica è l'accumulatore, ad esempio la batteria di un telefono, e il sistema di ricarica automatica è il caricabatterie. Più la batteria è grossa, più corrente serve per ricaricarla a parità di tempo.Cane ha scritto: 5 giu 2021, 20:27 Sul collegamento tra capacita' di carica e riserva di carica secondo me non c'e' un collegamento diretto...
E' come caricare un accumulatore da 10 A/h, lo puoi caricare con 1 A in 10 ore o con 2A in 5 ore...
Ci si aspetta che un telefono si carichi in un paio d'ore o meno, un tempo più lungo è indice di un caricabatterie debole o inadeguato. Allo stesso modo l'energia che arriva dal rotore deve essere sufficiente a caricare completamente l'orologio in un paio d'ore al polso di una persona non particolarmente attiva. Monodirezionale o bidirezionale che sia, meno tempo impiega a raggiungere la massima carica e più significa che è efficiente.
Per caricare un "accumulatore meccanico" (la molla del bariletto) da 60 ore ci vuole più energia che per caricarne uno da 35/40 ore. E dunque, il microrotore del Bulgari Octo Finissimo deve essere capace di trasmettere molta più energia per raggiungere le stesse prestazioni di un movimento con riserva di marcia più breve.
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
Indubbiamente mi pare ragionevole una proporzione tra potenza di carica e riserva di carica…
Ma se devo caricare una molla per 60 ore non per forza ci vuole una potenza di carica
esagerata, forse serve piu' tempo…
La potenza di carica deve essere in proporzione anche al consumo dell’orologio, non solo
in proporzione alla riserva di carica…
Nella riserva di carica ci finisce il surplus della carica non utilizzata dal movimento nei momenti di massimo movimento del braccio…
In generale compatibilmente con lo spazio disponibile farei la riserva di carica la massima possibile che possa sfruttare e immagazzinare l’energia nei momenti piu’ favorevoli..
Ma secondo me oltre una proporzione ragionevole tra carica e riserva di carica non
c’e’ una “relazione ferrea”…
Questi ragionamenti “approssimati e senza pretese” li faccio solo con la mia conoscenza tecnica generale, non ho letto nessun libro orologiero…Eccetto il tuo…
Ma se devo caricare una molla per 60 ore non per forza ci vuole una potenza di carica
esagerata, forse serve piu' tempo…
La potenza di carica deve essere in proporzione anche al consumo dell’orologio, non solo
in proporzione alla riserva di carica…
Nella riserva di carica ci finisce il surplus della carica non utilizzata dal movimento nei momenti di massimo movimento del braccio…
In generale compatibilmente con lo spazio disponibile farei la riserva di carica la massima possibile che possa sfruttare e immagazzinare l’energia nei momenti piu’ favorevoli..
Ma secondo me oltre una proporzione ragionevole tra carica e riserva di carica non
c’e’ una “relazione ferrea”…
Questi ragionamenti “approssimati e senza pretese” li faccio solo con la mia conoscenza tecnica generale, non ho letto nessun libro orologiero…Eccetto il tuo…
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
A parte il fatto che le tue parole mi fanno molto piacere, quello che dici non è né approssimato né senza pretese. Ad esempio hai usato i termini "potenza" ed "energia" in modo appropriato e con cognizione di causa, e ti assicuro che non è da tutti.Cane ha scritto: 6 giu 2021, 17:51 Questi ragionamenti “approssimati e senza pretese” li faccio solo con la mia conoscenza tecnica generale, non ho letto nessun libro orologiero…Eccetto il tuo…
L'unica cosa che non sono sicuro che tu abbia chiara è la definizione di "riserva di carica", che è la quantità di energia elastica immagazzinata nella molla di carica diviso la potenza necessaria a far camminare l'orologio. La massima riserva di carica è calcolata in fase di progetto, ed è un parametro di tutti gli orologi, automatici o manuali che siano.
In un orologio automatico, un meccanismo di ricarica efficiente consente di raggiungere la massima riserva di carica in un paio d'ore di normale attività partendo da zero.
Così ti torna?
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Re: [Tecnica] Bariletto e Invertitore di un automatico
Mi pare anche troppo..zvezda ha scritto: 6 giu 2021, 18:40 In un orologio automatico, un meccanismo di ricarica efficiente consente di raggiungere la massima riserva di carica in un paio d'ore di normale attività partendo da zero.
Così ti torna?
Eccetto certi Seiko con magic level senza carica manuale se parto da zero gli do due giri di corona, e sono a posto...
Perche' una carica troppo potente ha piu' peso di massa, slitta continuamente il bariletto dopo
la massima carica, ecc...
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