Quello per forza, se vuoi estrarre la tige serve un foro nel sotto della cassa, non c'e' alternativa...DaniLao ha scritto:Dalle foto non distinguo: ha il buco per consentire di estrarre la tige o da Ruhla hanno copiato anche l'assurdo (per la mia competenza) sistema di certi plastic case 'monoblocco'?
Pakema Plastic Case
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Re: Pakema Plastic Case
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Nono, intendevo come alcuni Ruhla che il buco non ce l'hanno (almeno uno dei miei) e per togliere la tige c'è da fare un magheggio strano...
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Pakema Plastic Case
I Ruhla Tropicalizzati hanno la tige a incastro. I Poljot in cassa di plastica, e in generale anche gli altri, hanno un tappino sul retro che va tolto per rimuovere la tige.
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Re: Pakema Plastic Case
Oh, ecco quello che volevo sapere, non hanno copiato il sistema ad incastro
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Re: Pakema Plastic Case
Dunque, arci-dunque e ari-dunque, i russi hanno fatto 'sto Raketa?
E' certamente una domanda amletica sulla quale qualcuno è forse pronto ai più sottili distinguo, elucubrazioni, puntigliosità notarili,ecc. ecc. ecc.
Eppure la risposta può essere molto semplice, anche in assenza di documentazione, come sempre. Basta tenere presenti alcuni dati elementari. I russi facevano casse in plastica già dagli anni '70 (sul finire credo). Nella seconda metà degli '80 sono conosciuti e documentati numerosi Poljot e Raketa con la cassa di plastica. I rapporti con l'industria tedesca erano molto stretti ed era più un avere che un dare.
Tutto questo, assieme a stile e grafica, è sufficiente per accettare come valido questo Raketa, peraltro già visto molte volte assieme a tanti altri.
Certo averlo su un catalogo è un altra storia, taglia la testa a qualsiasi dubbio ma la testa va usata anche in assenza di cataloghi. Il criterio non è mai, o non può essere soltanto, il "per me... secondo me..." quanto piuttosto il mettere assieme tutto quello che già consociamo ed è documentato.
Insomma, è la solita storia: l'orologeria sovietica o la conosci o fai solo chiacchiera gratuita.
La chicchera gratuita di per se non è un fatto negativo. In fin dei conti un forum è come un bar, le parole al vento si sprecano.
I problemi nascono solo quando delle parole al vento c'è chi ne fa quasi un mestiere.
Ma lasciamo stare. Il mondo è bello perché vario. C'è posto per tutti.
Comunque temendo un vuoto di memoria e, ancor più, l'ennesima accusa di demenza senile da parte del toscano (?) Danilao mi son sforzato di ricordare dove avevo visto già questi Raketa.
Pensa e ripensa, spacca e ri-spacca un po di legna, gioca e rigioca con i cani e gli, ormai, otto gatti (a cui si è aggiunta Negrita, un altra nera ormai adottata), raccogli e ri-raccogli cacche varie,... ieri sera si è accesa la lampadina, ma non son andato a controllare subito, stavo leggendo un libro molto interessante (ve ne parlerò in off-topic, se lo leggerete credo che avrete molti dubbi nel continuare a mangiare carne).
Ho verificato stamane.
E' una rivista russa di inizio 1988, non l'avevo ancora scansionata. Il formato è troppo grande per un A4, per cui ho fatto delle foto. La qualità della rivista non è mai alta, tutt'altro, ma gli orologi si capiscono.
E' certamente una domanda amletica sulla quale qualcuno è forse pronto ai più sottili distinguo, elucubrazioni, puntigliosità notarili,ecc. ecc. ecc.
Eppure la risposta può essere molto semplice, anche in assenza di documentazione, come sempre. Basta tenere presenti alcuni dati elementari. I russi facevano casse in plastica già dagli anni '70 (sul finire credo). Nella seconda metà degli '80 sono conosciuti e documentati numerosi Poljot e Raketa con la cassa di plastica. I rapporti con l'industria tedesca erano molto stretti ed era più un avere che un dare.
Tutto questo, assieme a stile e grafica, è sufficiente per accettare come valido questo Raketa, peraltro già visto molte volte assieme a tanti altri.
Certo averlo su un catalogo è un altra storia, taglia la testa a qualsiasi dubbio ma la testa va usata anche in assenza di cataloghi. Il criterio non è mai, o non può essere soltanto, il "per me... secondo me..." quanto piuttosto il mettere assieme tutto quello che già consociamo ed è documentato.
Insomma, è la solita storia: l'orologeria sovietica o la conosci o fai solo chiacchiera gratuita.
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Pensa e ripensa, spacca e ri-spacca un po di legna, gioca e rigioca con i cani e gli, ormai, otto gatti (a cui si è aggiunta Negrita, un altra nera ormai adottata), raccogli e ri-raccogli cacche varie,... ieri sera si è accesa la lampadina, ma non son andato a controllare subito, stavo leggendo un libro molto interessante (ve ne parlerò in off-topic, se lo leggerete credo che avrete molti dubbi nel continuare a mangiare carne).
Ho verificato stamane.
E' una rivista russa di inizio 1988, non l'avevo ancora scansionata. Il formato è troppo grande per un A4, per cui ho fatto delle foto. La qualità della rivista non è mai alta, tutt'altro, ma gli orologi si capiscono.
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Re: Pakema Plastic Case
Attento, da una sono diventati d'un colpo 8, la prossima volta diventano 64...mchap ha scritto:... ormai, otto gatti (a cui si è aggiunta Negrita...)
Lo so che sterilizzarli non garba a nessuno, ma forse non c'e' alternativa...
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Bingo, un altro innegabile successo della mia favaggine
Lo prendo come un ringraziamento per il fatto che la mia educazione ti stimola a far lavorare la memoria
Ben fatto, ora Cane può scodinzolare giulivo con la prova documentale alla mano
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Re: Pakema Plastic Case
Le gatte erano due, una ne ha partoriti cinque, l'altra ha avuto un aborto spontaneo ad Agosto. Li sterilizzeremo tutti, ma un po di gatti servono. La Nera ha passato l'estate a portarci dentro lucertole con la coda mozzata, ultimamente invece ha portato due serpentelli mezzi stecchiti. Fa il suo lavoro e lo fa bene
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Re: Pakema Plastic Case
DaniLao ha scritto: Lo prendo come un ringraziamento per il fatto che la mia educazione ti stimola a far lavorare la memoria
mah... per me è un po deprimente doversi dar da fare per documentare orologi che in fin dei conti non sono molto importanti, costano e tanto*** e alla fine si "documentano" da se
Che poi oggi documenti, ma tra qualche settimana nessuno ricorderà più niente e ritorneranno le solite domande
*** Errata, doveva essere: costano poco e tanto alla fine...
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Re: Pakema Plastic Case
E' la condanna di chi detiene il sapere...mchap ha scritto:mah... per me è un po deprimente doversi dar da fare per documentare orologi che in fin dei conti non sono molto importanti, costano e tanto e alla fine si "documentano" da se
Che poi oggi documenti, ma tra qualche settimana nessuno ricorderà più niente e ritorneranno le solite domande
Sul "costano e tanto" questa volta ti ho fregato perché ho saputo aspettare, pagato 20€... (senza cinturino)
Gia' l'anno scorso ci avevo aperto un topic: http://www.offwatch.it/phpBB3/viewtopic.php?t=10518
In effetti girano a prezzi assurdi e non l'avevo mai preso proprio per il costo e perché spesso messi non benissimo...
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