https://www.lastampa.it/cronaca/2021/08 ... 1.40561532
Quello che l'articolo non dice è che il più delle volte la chiave di cifratura non è unica e viene generata e rigenerata molteplici volte dal "virus", quindi nemmeno il criminale che ha sferrato l'attacco le conosce: i dati possono considerarsi persi definitivamente.
Come ben dice l'articolo alla fine, i cibercriminali spendono cifre elevate per sferrare con successo questi attacchi, per cui le aziende devono invesrire di più di quanto facciano ora in sicurezza. La qual cosa non riguarda solo le funzioni di cybersecurity che quasi tutte le aziende hanno, ma deve essere un investimento culturale che coinvolga tutte le persone che mettono mano ad un sistema informativo, specie se strategico. Cultura che in Italia manca totalmente.
A ciò si aggiunge lo svilimento che nel corso degli anni ha colpito un po' tutti i lavoratori dell'informatica, generando un malcontento sempre più profondo e diffuso. In questo clima non si può escludere che un lavoratore sottopagato e sfruttato cerchi di rivalersi in modi "non ortodossi".
Non è un caso che il prefetto Gabrielli, responsabile della sicurezza nazionale, abbia prospettato la creazione di un'agenzia nazionale con almeno 1000 esperti di informatica e cybersecurity, con retribuzioni parametrate a quelle dei funzionari della Banca d'Italia (ossia scandalose rispetto alle retrubuzioni medie di un pur eccellente esperto di una qualsiasi azienda italiana), ma rischia di tramutarsi nel solito carrozzone di ben ammanicati privilegiati, magari nemmeno tanto esperti. La sicurezza si ottiene creando fin dalla fase di progetto sistemi sicuri, per proseguire con l'installazione e l'esercizio, grazie a personale qualificato e motivato, tutto il contrario di come vanno le cose in Italia.
Insomma, il solito casino all'italiana.
Attacco ransomware all'Italia
Moderatore: Curatore di sezione
-
- senior
- Messaggi: 3740
- Iscritto il: 5 feb 2016, 9:48
- Località: Roma
-
- senior
- Messaggi: 4678
- Iscritto il: 20 dic 2017, 21:06
- Località: Firenze
Re: Attacco ransomware all'Italia
Un po’ come il doping e l’antidoping dove il primo è sempre un passo al secondo.
-
- moderatore
- Messaggi: 11891
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
- Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze
Re: Attacco ransomware all'Italia
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi