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Situazione Ucraina
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Re: Situazione Ucraina
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Situazione Ucraina
Penso che l'invasione dell'Ucraina sia un atto vergognoso.
Mi viene in mente la Crisi dei Sudeti del 1938 e sospetto che finirà allo stesso modo.
Spero solo che l'esito un anno dopo sia diverso.
Mi viene in mente la Crisi dei Sudeti del 1938 e sospetto che finirà allo stesso modo.
Spero solo che l'esito un anno dopo sia diverso.
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Re: Situazione Ucraina
Danilao, mettiamoci nella testa dei russi.DaniLao ha scritto: ↑25 gen 2022, 9:51 Ho espresso, tra il serio e il faceto, il mio pensiero qua, ma hai ragione, un topic dedicato ci sta tutto.
Io penso che siamo nel 2022, dunque che gli accadimenti storici vadano tenuti di conto ma calati nella realtà attuale.
Può il capo della Russia dettare condizioni sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO come se fosse padrone dell’una e dell’altra?
Può chiedere che vengano rimosse le basi da Romania e Bulgaria come se fosse il padrone di quelle terre e di quelle basi?
Possono, la pur labile Europa e la riottosa Ammeriga, lasciarsi bamboleggiare da un terzo esterno di questa tipologia?
Mi sa che lo capiremo durante le prossime settimane…
I russi è dal 1992 che si sentono traditi dall'Occidente.
Erano una delle due superpotenze mondiali, poi fecero la pace con l'Occidente: ricordiamocelo, fecero la Pace, non persero nessuna guerra in armi.
Abbracciarono l'economia occidentale.
Come si ritrovarono in pochi anni?
Poveri in canna a casa loro, con Bush che voleva piazzare ai loro confini lo scudo antimissile.
Qui non si sta parlando dell'Ucraina, ma del Donbass, che ha festeggiato all'annuncio di Putin.
Il presidente dell'Ucraina dice: "non cederemo un solo centimetro di terra". Va bene, lo dica.
Ma noi cosa c'entriamo?
Noi, all'Alto Adige, abbiamo concesso ampia autonomia: di mantenimento delle proprie tradizioni, nonché finanziaria.
L'Ucraina non ha fatto altrettanto con il Donbass e con le altre regioni filo russe, perché i russi non sono santi, ma gli ucraini non sono diversi né si amano troppo.
Il punto è questo: noi consideriamo la Russia di oggi come la Russia di Eltsin, ma non è più così.
Un branco di straccioni semialcolizzati, disposti a vendersi la divisa al mercatino dei turisti.
Non è più così. La Russia di oggi si pone ad essere l'erede dell'Unione Sovietica e reclama il suo spazio di influenza.
"Può il capo della Russia dettare condizioni sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO come se fosse padrone dell’una e dell’altra?"
Se lo fanno gli USA, può farlo anche la Russia. E stai sicuro che gli USA lo farebbero.
"Può chiedere che vengano rimosse le basi da Romania e Bulgaria come se fosse il padrone di quelle terre e di quelle basi?"
Non può farlo, ma tu andresti a combattere, economicamente, politicamente e militarmente per loro?
Andresti a combattere, come sopra, per quella Polonia che fino a poche settimane fa voleva uscire dall'Europa?
Personalmente, no.
Sediamoci ad un tavolo con Putin, parliamogli da pari livello.
Non c'è pace se non c'è rispetto.
Oppure abbiamo veramente imparato nulla dall'Afghanistan.
Ed intanto, visto la quantità di armi che stiamo mandando in Ucraina, abbiamo già dimenticato qualche lezione.
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Situazione Ucraina
Ciao Mauro, e ben tornato.
Capisco il tuo ragionamento ma comunque non condivido per nulla le mosse del capo del petrolio.
A parte la cavalcata in gobba all’orso non credo l’economia russa (messa com’è) possa permettersi di prendersi in carico e governare i debiti di quella ucraina (messa pure peggio).
Non lo vogliono nemmen loro, alzano la posta per poi sedersi al tavolo delle necessarie trattative con più ciccia.
Servirebbero, di qua e di là, sanzioni economiche dure? Dopo la pandemia quando ci sarebbe da mungere le vacche? Non credo che lobbies e oligarchi ne sarebbero felici…
Vediamo chi sarà più capace di bluffare e fino a dove ci porteranno?
Intanto pensiamo alle bollette
Capisco il tuo ragionamento ma comunque non condivido per nulla le mosse del capo del petrolio.
A parte la cavalcata in gobba all’orso non credo l’economia russa (messa com’è) possa permettersi di prendersi in carico e governare i debiti di quella ucraina (messa pure peggio).
Non lo vogliono nemmen loro, alzano la posta per poi sedersi al tavolo delle necessarie trattative con più ciccia.
Servirebbero, di qua e di là, sanzioni economiche dure? Dopo la pandemia quando ci sarebbe da mungere le vacche? Non credo che lobbies e oligarchi ne sarebbero felici…
Vediamo chi sarà più capace di bluffare e fino a dove ci porteranno?
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Re: Situazione Ucraina
Mi sono imbattuto in una bella foto che non è fuori tema, anche se degli anni ‘50.
Donetsk Opera and Ballet Theater, foto di Robert Diament
Donetsk Opera and Ballet Theater, foto di Robert Diament
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Re: Situazione Ucraina
La mia ex domestica ucraina dice che quando si smembrò l'URSS la maggior parte delle persone, in Russia e nei Paesi satelliti, cadde nella miseria più nera per anni, e che gli "interventi" occidentali furono solo predatori.
La stessa cosa mi raccontarono operai e tecnici romeni che lavoravano alla ricostruzione dell'Aquila: i racconti sono tutti simili, prendo ad esempio quello di uno di loro. Lavorava in un'acciaieria che qualche anno dopo la caduta dell'URSS chiuse i battenti, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie. Poco dopo l'acciaieria fu ceduta ad un'azienda tedesca (o francese, non ricordo) alla cifra simbolica di 1 euro, che però si era impegnata a riassumere tutti.
Così fece, ma con alcune essenziali differenze rispetto a prima.
Prima: i dipendenti abitavano gratis in caseggiati discretamente mantenuti; i manutentori abitavano negli stessi palazzi, quindi erano incentivati a fare un lavoro per lo meno discreto, senza contare che nel caso di lavori fatti male se la dovevano vedere con quelli che a tutti gli effetti erano fabbri, con tutte le conseguenze del caso!
Tutto l'occorrente era fornito negli spacci pubblici, dagli alimentari ai vestiti, a prezzi molto popolari; a volte alcuni beni erano razionati ma, tranne casi rarissimi, mai avevano patito la fame (le acciaierie erano, e sono ancora, industrie strategiche, pare che solo in Italia non siano considerate tali).
Dopo: paghe da fame, le abitazioni facevano parte dei beni ceduti insieme agli stabilimenti, manutenzione nulla e affitti sproporzionati alle retribuzioni. I negozi erano sguarniti ed i prezzi altissimi: il razionamento era implicito invece che esplicito, e ovviamente in mancanza di deterrenti adeguati si era stabilito un meccanismo di corruzione enormemente più pervasivo e dannoso di quello che pure c'era "prima".
Diciamo che praticamente tutti erano stati illuse dalla luccicante propaganda occidentale, ed enormemente delusi dal reale comportamento dei capitalisti, i quali, fatto tutt'altro che secondario, hanno favorito la nascita dei cosiddetti "oligharchi", i quali in Italia si chiamano "capibastone" o "padrini", ed anche in questo caso la loro affermazione fu favorita dalla CIA per preparare gli sbarchi alleati del 1943-44.
Il tutto ovviamente l'ho raccontato in maniera molto stringata, ma la sostanza è quella: a questo punto francamente non so chi sia peggio, Russia o USA. I quali USA ovunque siano andati hanno fatto danni e soprattutto tenevano e tengono al guinzaglio i Paesi, diciamo, "riottosi", come l'Italia degli anni '70, con metodi spicci e brutali, ma agendo dietro le quinte.
Quindi veramente ci scandalizziamo per le "aggressioni" di Putin ma non per quello che hanno fatto e continuano a fare gli USA? E la Cina, sorniona e saggia, resta a guardare...
La stessa cosa mi raccontarono operai e tecnici romeni che lavoravano alla ricostruzione dell'Aquila: i racconti sono tutti simili, prendo ad esempio quello di uno di loro. Lavorava in un'acciaieria che qualche anno dopo la caduta dell'URSS chiuse i battenti, lasciando sul lastrico centinaia di famiglie. Poco dopo l'acciaieria fu ceduta ad un'azienda tedesca (o francese, non ricordo) alla cifra simbolica di 1 euro, che però si era impegnata a riassumere tutti.
Così fece, ma con alcune essenziali differenze rispetto a prima.
Prima: i dipendenti abitavano gratis in caseggiati discretamente mantenuti; i manutentori abitavano negli stessi palazzi, quindi erano incentivati a fare un lavoro per lo meno discreto, senza contare che nel caso di lavori fatti male se la dovevano vedere con quelli che a tutti gli effetti erano fabbri, con tutte le conseguenze del caso!
Tutto l'occorrente era fornito negli spacci pubblici, dagli alimentari ai vestiti, a prezzi molto popolari; a volte alcuni beni erano razionati ma, tranne casi rarissimi, mai avevano patito la fame (le acciaierie erano, e sono ancora, industrie strategiche, pare che solo in Italia non siano considerate tali).
Dopo: paghe da fame, le abitazioni facevano parte dei beni ceduti insieme agli stabilimenti, manutenzione nulla e affitti sproporzionati alle retribuzioni. I negozi erano sguarniti ed i prezzi altissimi: il razionamento era implicito invece che esplicito, e ovviamente in mancanza di deterrenti adeguati si era stabilito un meccanismo di corruzione enormemente più pervasivo e dannoso di quello che pure c'era "prima".
Diciamo che praticamente tutti erano stati illuse dalla luccicante propaganda occidentale, ed enormemente delusi dal reale comportamento dei capitalisti, i quali, fatto tutt'altro che secondario, hanno favorito la nascita dei cosiddetti "oligharchi", i quali in Italia si chiamano "capibastone" o "padrini", ed anche in questo caso la loro affermazione fu favorita dalla CIA per preparare gli sbarchi alleati del 1943-44.
Il tutto ovviamente l'ho raccontato in maniera molto stringata, ma la sostanza è quella: a questo punto francamente non so chi sia peggio, Russia o USA. I quali USA ovunque siano andati hanno fatto danni e soprattutto tenevano e tengono al guinzaglio i Paesi, diciamo, "riottosi", come l'Italia degli anni '70, con metodi spicci e brutali, ma agendo dietro le quinte.
Quindi veramente ci scandalizziamo per le "aggressioni" di Putin ma non per quello che hanno fatto e continuano a fare gli USA? E la Cina, sorniona e saggia, resta a guardare...
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Re: Situazione Ucraina
Il capitalismo, Will, ecco chi è.
Al di sopra di una parte o dall’altra, l’Unione sovietica sé la sono sbranata bande mafiose e/o economiche, alla faccia di quello che dovrebbe essere la politica che difende il bene del popolo…
In Cina è diverso?
Sono più ricchi?
O è sempre il solito divario, sempre più abissale?
Al di sopra di una parte o dall’altra, l’Unione sovietica sé la sono sbranata bande mafiose e/o economiche, alla faccia di quello che dovrebbe essere la politica che difende il bene del popolo…
In Cina è diverso?
Sono più ricchi?
O è sempre il solito divario, sempre più abissale?
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Re: Situazione Ucraina
In Cina probabilmente è uguale, se non peggio. Ma mi pare che i capibastone cinesi siano più insidiosi e sottili di quelli russi ed enormemente più sottili di quelli occidentali. Per questo dicevo che per ora resta a guardare. O rimane seduta sulla sponda del fiume, ad aspettare i cadaveri dei suoi nemici.DaniLao ha scritto: ↑23 feb 2022, 15:40 Il capitalismo, Will, ecco chi è.
Al di sopra di una parte o dall’altra, l’Unione sovietica sé la sono sbranata bande mafiose e/o economiche, alla faccia di quello che dovrebbe essere la politica che difende il bene del popolo…
In Cina è diverso?
Sono più ricchi?
O è sempre il solito divario, sempre più abissale?
Perché di fatto il capitalismo puro è la lotta (prima politica ed economica, poi armata) di tutti contro tutti.
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Re: Situazione Ucraina
Putin ha annunciato in tv l’attacco. Credo che a questo giro abbia voluto tirare troppo la corda, il resto del mondo questa volta non resterà a guardare.
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Re: Situazione Ucraina
Putin ha detto cose giuste ma ha fatto la cosa sbagliata. Spero che USA ed Europa non commettano i suoi sbagli.