Il decoratore non rischia la vita come il decorato: quindi, perché devo rispettare anche il decoratore?
Ti cito
Claus Schenk von Stauffenberg: perse mano, braccio ed altro nella guerra per la Germania e tentò di uccidere Hitler.
A testimonianza che per un certo patriottismo forse oggi dimenticato, si lotta per il proprio Paese anche quando non ne si condivide la guida politica.
C'è identità tra le due cose: un identità sbagliata, se vuoi, ma all'epoca forse non era così.
Se Mussolini è l'Italia, come si può essere per l'Italia, senza essere per Mussolini?
Dopo l'8 settembre, chi aveva tradito? Mussolini o il Re?
Perché prima dell'8 settembre sul carro fascista c'era pure il Re.
Credo che per patrioti dell'epoca, furono dilemmi non facili da risolvere.
Teniamo anche conto che le conoscenze all'epoca non erano diffuse come oggi.
Semplificando, forse per te un decorato italiano in epoca fascista è innanzitutto un fascista, per me è innanzitutto un italiano.
Questa è la mia opinione personale.
Poi, i tizi della chat di wilcoyote sono tutto un altro mondo, come ho scritto nell'intervento precedente.
"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein