Anche oggi un giretto e anche questa volta mi son detto "meglio non andarci, alla fine trovi sempre qualcosa!
Bottino modesto ma interessante, tipico da mercatino, orologi e libri (ma anche un arnese strano che ho dimenticato di fotografare).
Il "padellone" Wostok ha parte della ghiera scolorita e le sfera dei secondi gialla, per il resto è in ottime condizioni, sta tenendo bene il tempo, a venticinque euro non è stato un grandissimo affare, ma 'sti padelloni sono irresistibili.
Un orologio da parete Prim, carica a chiave, il timer non è funzionante, in compenso ho scroccato due spille
Infine due Wostok, un 2209 caratteri cirillici e un 2214 caratteri latini, marciano molto bene, tengono la stessa ora del padellone, a quindici euro l'uno li ho presi senza stare a pensarci troppo, se sono doppioni vanno benissimo come movimenti di ricambio.
Anche i tre libri, acquistati a cifre ridicole, sono interessanti.
Il primo a sinistra "Noi ebrei. Risposta a Paolo Orano", pubblicato nel 1937, è come dice il titolo la risposta, autorizzata, ad uno dei testi antisemiti più squallidi tra quelli scritti nel ventennio fascista "Gli ebrei italiani" di Paolo Orano.
Penoso vedere come gli autori della "Risposta" si affannino a dimostrare "come un problema ebraico vero e proprio in Italia non esiste, come non è mai esistito".
Dopo pochi mesi vennero introdotte le leggi razziali!
Quello di Aldo Bizzarri su "Mauthausen"è una delle prime testimonianze, pubblicato nel 1946 in una Italia che pensava ad altro e non ne voleva sentire parlare. Non è un libro raro, ma come tutti quelli pubblicati in quegli anni non ebbe un gran successo di vendite. L'unico che possa ritenersi veramente raro è la prima edizione, 1947, di "Se questo è un uomo" di Primo Levi, rimase praticamente invenduto, quasi tutta la intera tiratura giaceva negli scantinati della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze quando l'alluvione del 1966 li distrusse tutti, per cui le copie rimaste in circolazione sono pochissime e una la trovai, più di trentanni fa, su un bancarella a Roma
l terzo libro racconta le vicende del governo Donitz attraverso gli occhi del suo aiutante di campo.
[Topic Ufficiale] Domenica, giorno di mercato
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Re: Domenica, giorno di mercato
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Re: Domenica, giorno di mercato
Tutto sommato tra libri e orologi è un buon bottino
Mi piace particolarmente il Prim da parete, ha un quadrante molto pulito e leggibile, di quelli che basta un'occhiata e leggi subito che ore sono senza distrazioni. Il timer fa pensare all'uso in cucina, certo che doveva essere ben fissato al muro per poterlo usare. Comunque anche senza guardare il timer basta il colore per farmi venire in mente le cucine degli anni 60/70, ricordo quella specie di verdolino in certe stoviglie svedesi in plastica di quel periodo. E quel verdolino anni '60 era diffuso anche fuori dalle cucine, chi si ricorda della mitica Renault Dauphine?
Mi piace particolarmente il Prim da parete, ha un quadrante molto pulito e leggibile, di quelli che basta un'occhiata e leggi subito che ore sono senza distrazioni. Il timer fa pensare all'uso in cucina, certo che doveva essere ben fissato al muro per poterlo usare. Comunque anche senza guardare il timer basta il colore per farmi venire in mente le cucine degli anni 60/70, ricordo quella specie di verdolino in certe stoviglie svedesi in plastica di quel periodo. E quel verdolino anni '60 era diffuso anche fuori dalle cucine, chi si ricorda della mitica Renault Dauphine?
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Re: Domenica, giorno di mercato
La cucina dei miei genitori è praticamente di uno di quei verdi pastello. Mio padre dice: "'u color' du' can' quann' fusc'" (il colore del cane quando scappa, per esprimere un colore indefinito o strano, in realtà riferendosi più che altro a colori spenti, quello invece è vivace e brillante).zvezda ha scritto:Tutto sommato tra libri e orologi è un buon bottino
Mi piace particolarmente il Prim da parete, ha un quadrante molto pulito e leggibile, di quelli che basta un'occhiata e leggi subito che ore sono senza distrazioni. Il timer fa pensare all'uso in cucina, certo che doveva essere ben fissato al muro per poterlo usare. Comunque anche senza guardare il timer basta il colore per farmi venire in mente le cucine degli anni 60/70, ricordo quella specie di verdolino in certe stoviglie svedesi in plastica di quel periodo. E quel verdolino anni '60 era diffuso anche fuori dalle cucine, chi si ricorda della mitica Renault Dauphine?
Comunque un Prim al mercatino delle pulci domenicale qui sarebbe come una Venere del Botticelli, e infatti si trova solo rimmato (spazzatura ).
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Re: Domenica, giorno di mercato
E infatti di quelli i ieri è quello che mi piace di più ed è stato il primo acquisto, appena arrivato, al quinto banco sulla destra ( anche se, almeno in questo caso, destra e sinistra sono molto opinabili , il mercatino è su un a piazza da cui si dipartono quattro-cinque strade, anche loro con i banchi, quindi destra o sinistra dipendono da... dove arrivi ) e appena l'ho visto ho pensato di metterlo in cucina.zvezda ha scritto:Tutto sommato tra libri e orologi è un buon bottino
Mi piace particolarmente il Prim da parete, ha un quadrante molto pulito e leggibile, di quelli che basta un'occhiata e leggi subito che ore sono senza distrazioni. Il timer fa pensare all'uso in cucina, certo che doveva essere ben fissato al muro per poterlo usare.
E così è stato. E' leggero, basta un semplice chiodino.
dirimpetto c'è invece un Mayak al quarzo, credo post-1991
c'è stata una breve discussione se mettere il verde sulla cappa ma, dopo un paio di randellate, la questione è stata risolta democraticamente. La cappa è meglio lasciarla libera o metterci qualcosa di particolare (ho già qualche idea)
Un paio di foto del padellone:
credo che lo lascerò così.
Boh! in realtà credo che sì, passeggio quasi per caso ma senza il comportamento dello squalo tutto il contrario, ne ho già parlato spesso in passato. Girare per mercatini con la mira di trovare e acchiappare, saltando magari frettolosamente da un banco all'altro, può essere negativo oltre che deludente.DaniLao ha scritto:Passeggi quasi per caso e poi azzanni come uno squalo...
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Questo mercatino si trova ad una ora di macchina da Roma, mezz'ora da dove vivo ora. Lo frequentavo ogni tanto sino ad un quattro anni fa, ci si trovava sempre qualche cosina, poi ho lasciato stare.
I pascoli, se troppo frequentati, si esauriscono facilmente, bisogna lasciarli riposare e... concimarli.
Dopo il riposo la concimazione.
Ho ripreso ad andarci ad Agosto, ma c'era quasi niente-niente (di orologi russi), però ad ogni banco che poteva trattarli ho iniziato a chiedere. A Settembre c'era qualcosa di più e ieri ancora molto di più.
E' un fenomeno che ho già visto tantissime volte, così tante che quasi si potrebbe dire: nei nostri mercatini spesso è la domanda che crea l'offerta
Nel chiedere se hanno, da portare la prossima volta, questo o quello, ci sono tanti modi di farlo e metto sempre le mani avanti, gli orologi russi non devono costare molto, se si guastano chi te li ripara, dove trovi le parti di ricambio, ecc. ecc. ecc.
Ed ecco che piano piano iniziano ad uscir fuori e i prezzi sono sempre molto buoni. Perché? perché chi li aveva non li portava più poiché aveva già sperimentato la difficoltà a venderli.
Il mercato dei mercatini è fatto di tante piccole cose come questa.
Per contro, più difficile è la situazione in quei mercatini dove c'è già una presenza costante di chi vende orologi russi.
Noi, anche noi, siamo il mercato e sempre noi, anche noi, scegliamo i mercati. Almeno in questo ambito.
E poi, Dani, lo sai bene: bisogna battere
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Re: Domenica, giorno di mercato
Domenica alla fiera dell'usato anche per me: oggi molte cose buone anche tedesche e polacche; prezzi un po' sostenuti per il mio budget ma trattabili: alla fine torno a casa con questi velocementd puliti e cinturinati:
Un poljot 17 rubini con data tuo (penso anni ottanta) e un Mockba 16 rubini piccolo ma carino.
Il primo e' decisamente sovietico nel senso spesso affermato da Mchap: semplice, comune sin quasi banale...
Del secondo posso dire che sorprende sempre come i movimenti dell'epoca (anni 60?) fossero piu' curati e rifiniti di quelli piu' moderni.
Entrambi marciano ottimamente!:D
Un poljot 17 rubini con data tuo (penso anni ottanta) e un Mockba 16 rubini piccolo ma carino.
Il primo e' decisamente sovietico nel senso spesso affermato da Mchap: semplice, comune sin quasi banale...
Del secondo posso dire che sorprende sempre come i movimenti dell'epoca (anni 60?) fossero piu' curati e rifiniti di quelli piu' moderni.
Entrambi marciano ottimamente!:D
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Re: Domenica, giorno di mercato
l'ho già messo nel topic al polso ma visto che l'ho preso al mercatino stamani lo metto anche qui
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Re: Domenica, giorno di mercato
Ci voleva! bisogna contrastare i "maldicenti", cioè le sociere pelose , che stanno sempre lì a dire che solo io acchiappo.
Belli questi orologi. Il Mockba è molto ben conservato, non facile da trovare in queste condizioni.
CPC, il Poljot credo che sia più '80 che '70, dovrebbe essere ne cataloghi.
Belli questi orologi. Il Mockba è molto ben conservato, non facile da trovare in queste condizioni.
CPC, il Poljot credo che sia più '80 che '70, dovrebbe essere ne cataloghi.
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Re: Domenica, giorno di mercato
bottino di oggi, automatico, anni 70, un pò troppe scritte in inglese ma va bene uguale, pure il cinturino SDELANO B CCCP
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Re: Domenica, giorno di mercato
la domenica in rosso me l'ero dimenticata...
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