Chi viene dall’Italia non può non notare quanto singolare sia il traffico sulle strade tedesche. Il tedesco ha dell’automobile un’idea per noi difficilmente comprensibile. Pensate che la considera un mezzo di trasporto. Naturalmente, in Italia è anche un mezzo di trasporto; ma è molte altre cose. Ad esempio, è un supporto indispensabile per l’io; è un veicolo per lo scatenamento dell’aggressività; è un passaporto per il turpiloquio; è un oggetto altamente sportivo, da usare con impetuosa, fresca litigiosità. Considerare l’automobile come un puro mezzo di trasporto è mortificante. È eccessivamente realistico. Un po’ come essere in un museo, e vedere un leone imbalsamato, o il pensieroso scheletro di un tirannosauro. Il tedesco che guida non cerca di sorpassare se non quando non può farne a meno; il tedesco sorpassato non avverte in ciò, come sarebbe ovvio, un oltraggio da lavare con un immediato risorpasso, accompagnato da gesti inequivoci, e parole che condensano una severa quanto elaborata opinione sui costumi sessuali del precedente sorpassatore e delle sue parenti o conviventi. Macché. Ho visto macchine farsi da parte per agevolare il sorpasso. Incredibile. Occasioni di litigi sprecate in modo insensato. I cartelli stradali non sono dei buffi e benevoli suggerimenti di cui tener conto come dei moniti del nonno, ma sono applicazioni stradali dei dieci comandamenti. Se non li rispettate, può capitare che vi diano la multa: i classici quaranta marchi. Non serve dire: «Siamo italiani». Incredibile, ma i vigili non si metterebbero a singhiozzare, balbettando «O sole mio», confusi e infondati accenni alla torre di Pisa e al Palazzo dei Dogi. Niente. Pagherete la multa, vi daranno la ricevuta, e in compenso non vi faranno sentire la vostra inferiorità morale. I tedeschi non usano il clacson. In tutto il viaggio, incluse alcune ore di punta ad Amburgo e Lubecca, avrò sentito quattro colpi di clacson. Forse esagero. Saranno stati tre. Mi domando, a che serve avere a disposizione un pulsante fragoroso per poi astenersene totalmente. In Italia, dal suono del clacson siamo in grado di capire quale insulto venga trasmesso; impazienza, disprezzo, irrisione, fastidio, disapprovazione, tutto serve a dare al clacson il valore di uno strumento musicale. I tedeschi, che pure sono giustamente noti per la loro vocazione musicale, non ne fanno nulla; patologico, non vi pare?
Giorgio Manganelli, L'isola pianeta e altri settentrioni
I tedeschi e le automobili
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Re: I tedeschi e le automobili
Sembrano le parole di chi ha messo il muso fuori dal proprio paesello e rimane estasiato dalle differenze al punto da travisarle come virtu'.
Poi leggo "marco" e mi accorgo sono impressioni di un tempo che non c'e' piu'
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Re: I tedeschi e le automobili
Narodav, cioè, stai dicendo che c'è la globalizzazione anche in questo?
Insomma, "tutto il mondo è paese" (cioè, i medesimi vizi lì trovi ovunque)?
Non sono mai stato in Germania, ma fino a qualche anno fa in Francia.
Lì ho visto molta più disciplina stradale, inteso anche come rispetto della segnaletica, oltre pazienza nel traffico.
Mi ricordo in particolare una colonna auto dietro ad un trattore: si poteva superare "nella pratica" , ma c'era linea continua.
Tutti dietro al trattore.
Non santifico nessuna gens (popolo), ma credo che quello che cambia è la percentuale dei diversi tipi.
Cioè, quelli "indisciplinati" ci sono anche lì, ma sono meno.
Più che questi quadri ammirevoli sulle virtù altrui e sputa melma sui noi stessi (è curioso che chi li racconta parla del "noi" , come se l' "io" non esistesse) sarebbe interessante sapere il perché delle diverse percentuali di cui sopra.
La scelta è tra due elementi: educazione e repressione.
Secondo me, è stato sbagliato abolire l'educazione civica nelle scuole: magari non faceva nulla ed non portava risultati, ma danni non ne faceva.
P.s. per contro, su Youtube vedi dei video di sfide sulle autostrade tedesche dove chi è davanti non gradisce gli sfanalamenti del tipo dietro e cerca di fargliela pagare rallentandolo e non facendosi superare.
Consoliamoci, qui da noi essendo abituati, ce la prendiamo meno: siamo più tolleranti.
Ma è vera consolazione?
Insomma, "tutto il mondo è paese" (cioè, i medesimi vizi lì trovi ovunque)?
Non sono mai stato in Germania, ma fino a qualche anno fa in Francia.
Lì ho visto molta più disciplina stradale, inteso anche come rispetto della segnaletica, oltre pazienza nel traffico.
Mi ricordo in particolare una colonna auto dietro ad un trattore: si poteva superare "nella pratica" , ma c'era linea continua.
Tutti dietro al trattore.
Non santifico nessuna gens (popolo), ma credo che quello che cambia è la percentuale dei diversi tipi.
Cioè, quelli "indisciplinati" ci sono anche lì, ma sono meno.
Più che questi quadri ammirevoli sulle virtù altrui e sputa melma sui noi stessi (è curioso che chi li racconta parla del "noi" , come se l' "io" non esistesse) sarebbe interessante sapere il perché delle diverse percentuali di cui sopra.
La scelta è tra due elementi: educazione e repressione.
Secondo me, è stato sbagliato abolire l'educazione civica nelle scuole: magari non faceva nulla ed non portava risultati, ma danni non ne faceva.
P.s. per contro, su Youtube vedi dei video di sfide sulle autostrade tedesche dove chi è davanti non gradisce gli sfanalamenti del tipo dietro e cerca di fargliela pagare rallentandolo e non facendosi superare.
Consoliamoci, qui da noi essendo abituati, ce la prendiamo meno: siamo più tolleranti.
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Re: I tedeschi e le automobili
Da noi manca quasi del tutto la repressione. Anni fa sono stato in Spagna al matrimonio di un amico, che ha sposato una spagnola. In sei abbiamo preso un'auto da 7 posti a nolo a Barcellona, ci hanno fatto 6 multe in 4 giorni! Ad ogni autovelox c'è una pattuglia che ti ferma e ti multa. Stessa cosa se non ti fermi al semaforo giallo, se svolti senza mettere la freccia... Alla fine abbiamo guidato solo io ed un altro, gli altri 4 proprio non ci riuscivano a rispettare le regole, troppo abituati all' italico lassismo.finestraweb ha scritto: ↑14 nov 2023, 8:09 Narodav, cioè, stai dicendo che c'è la globalizzazione anche in questo?
Insomma, "tutto il mondo è paese" (cioè, i medesimi vizi lì trovi ovunque)?
Non sono mai stato in Germania, ma fino a qualche anno fa in Francia.
Lì ho visto molta più disciplina stradale, inteso anche come rispetto della segnaletica, oltre pazienza nel traffico.
Mi ricordo in particolare una colonna auto dietro ad un trattore: si poteva superare "nella pratica" , ma c'era linea continua.
Tutti dietro al trattore.
Non santifico nessuna gens (popolo), ma credo che quello che cambia è la percentuale dei diversi tipi.
Cioè, quelli "indisciplinati" ci sono anche lì, ma sono meno.
Più che questi quadri ammirevoli sulle virtù altrui e sputa melma sui noi stessi (è curioso che chi li racconta parla del "noi" , come se l' "io" non esistesse) sarebbe interessante sapere il perché delle diverse percentuali di cui sopra.
La scelta è tra due elementi: educazione e repressione.
Secondo me, è stato sbagliato abolire l'educazione civica nelle scuole: magari non faceva nulla ed non portava risultati, ma danni non ne faceva.
P.s. per contro, su Youtube vedi dei video di sfide sulle autostrade tedesche dove chi è davanti non gradisce gli sfanalamenti del tipo dietro e cerca di fargliela pagare rallentandolo e non facendosi superare.
Consoliamoci, qui da noi essendo abituati, ce la prendiamo meno: siamo più tolleranti.
Ma è vera consolazione?
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Re: I tedeschi e le automobili
Ma le multe, come le avete pagate, alla romana o pagava chi guidava???wilcoyote ha scritto: ↑14 nov 2023, 10:35 [...]
Da noi manca quasi del tutto la repressione. Anni fa sono stato in Spagna al matrimonio di un amico, che ha sposato una spagnola. In sei abbiamo preso un'auto da 7 posti a nolo a Barcellona, ci hanno fatto 6 multe in 4 giorni! Ad ogni autovelox c'è una pattuglia che ti ferma e ti multa. Stessa cosa se non ti fermi al semaforo giallo, se svolti senza mettere la freccia... Alla fine abbiamo guidato solo io ed un altro, gli altri 4 proprio non ci riuscivano a rispettare le regole, troppo abituati all' italico lassismo.
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Re: I tedeschi e le automobili
Diviso. Se prendevamo una limousine con autista spendevamo di meno!finestraweb ha scritto: ↑14 nov 2023, 11:33Ma le multe, come le avete pagate, alla romana o pagava chi guidava???wilcoyote ha scritto: ↑14 nov 2023, 10:35 [...]
Da noi manca quasi del tutto la repressione. Anni fa sono stato in Spagna al matrimonio di un amico, che ha sposato una spagnola. In sei abbiamo preso un'auto da 7 posti a nolo a Barcellona, ci hanno fatto 6 multe in 4 giorni! Ad ogni autovelox c'è una pattuglia che ti ferma e ti multa. Stessa cosa se non ti fermi al semaforo giallo, se svolti senza mettere la freccia... Alla fine abbiamo guidato solo io ed un altro, gli altri 4 proprio non ci riuscivano a rispettare le regole, troppo abituati all' italico lassismo.
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Re: I tedeschi e le automobili
Sto dicendo semplicemente, e i vostri interventi lo confermano, che quando si cambia contesto i nostri sensi sono molto attenti alle differenze e le scambiano solitamente come cose positive.finestraweb ha scritto: ↑14 nov 2023, 8:09 Narodav, cioè, stai dicendo che c'è la globalizzazione anche in questo?
Col l'andare del tempo quelle stesse "virtu'" perdono in esoticita', vengo percepite anzi come distanze dai modelli abituali, e spesso le coloriamo di negativita'.
La guida traquilla e rispettosa, diventa "questi rinco**** del ca** che non si levano dai co****"
Il tutto ben espresso dalle scenette comiche... comiche appunto perche' molto vicine alla realta'
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Re: I tedeschi e le automobili
Non può mancare il mitico...