Situazione Ucraina
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Re: Situazione Ucraina
https://www.lastampa.it/editoriali/lett ... -14000132/
Adoro gli articoli di ANNA ZAFESOVA, sicuramente una bravissima giornalista, forse un po' di parte nel descrivere la guerra in Ucraina e sopratutto la condizione della Russia: ma questo devo dirlo a bassa voce o c'è chi penserà che dormo con vicino il busto di Putin, come quel tale che dorme con il busto di Benito (ma lui è il presidente del Senato e può farlo, basta che poi si faccia fotografare a fianco della Segre).
Questo articolo, tuttavia, è una vera perla.
Si da notizia della stanchezza che c'è in Occidente nel sostenere l'Ucraina e sulla necessità di elaborare una proposta di pace, seria, condivisibile.
"Dopo la controffensiva che i quasi tutti i commentatori concordano nel definire «fallita» (si noti la presa di distanza da questo giudizio, nota mia), e la «stanchezza» ammessa perfino in molte capitali occidentali alleate, rispetto a una guerra che non sembra mostrare sbocchi, il presidente ucraino ha colto il bisogno di un messaggio che, oltre a ricordare la tragedia quotidiana dell’Ucraina e la minaccia della Russia putinista, proponesse anche una soluzione."
A questa soluzione hanno lavorato, per mesi le principali menti diplomatiche europee, mica due tizi al bar, tra una birra ed un panino.
"In realtà, il negoziato sulla proposta di pace di Zelensky va avanti da mesi, ma il risultato è stato rivelato soltanto alla vigilia del vertice di Davos, quando più di 80 emissari di diversi governi hanno approvato il piano".
E qual'è questa proposta di pace?
"Le condizioni principali prevedono il ritiro completo delle truppe russe da tutti i territori ucraini, il pagamento del risarcimento per i danni e un processo sui crimini di guerra commessi dai militari di Mosca."
Riassumendo: la proposta di pace prevede il ritiro delle truppe russe da tutti i territori ucraini, forse inclusa la Crimea. Pagamento dei danni di guerra e processo ai criminali di guerra russi.
E tale proposta viene giudicata "un progetto condiviso e condivisibile".
Ciliegina sulla torta la richiesta di processo per i crimini di guerra, per far giustizia delle numerose vittime civili. Va fatta giustizia per ogni bimbo morto, proprio come a Gaza.
Per finire, la perla.
"Il problema della diplomazia della pace è proprio questo: le sue prospettive dipendono da quello che accade sul terreno della guerra"
Se vuoi ambire alla pace, devi fare la guerra, ci sta dicendo.
E, aggiungo io, sperare di non prevalere troppo sull'avversario o col cavolo che Zelensky accetta trattative di pace con Putin.
Ma questa non è la diplomazia della pace, questa è la diplomazia della guerra.
Adoro gli articoli di ANNA ZAFESOVA, sicuramente una bravissima giornalista, forse un po' di parte nel descrivere la guerra in Ucraina e sopratutto la condizione della Russia: ma questo devo dirlo a bassa voce o c'è chi penserà che dormo con vicino il busto di Putin, come quel tale che dorme con il busto di Benito (ma lui è il presidente del Senato e può farlo, basta che poi si faccia fotografare a fianco della Segre).
Questo articolo, tuttavia, è una vera perla.
Si da notizia della stanchezza che c'è in Occidente nel sostenere l'Ucraina e sulla necessità di elaborare una proposta di pace, seria, condivisibile.
"Dopo la controffensiva che i quasi tutti i commentatori concordano nel definire «fallita» (si noti la presa di distanza da questo giudizio, nota mia), e la «stanchezza» ammessa perfino in molte capitali occidentali alleate, rispetto a una guerra che non sembra mostrare sbocchi, il presidente ucraino ha colto il bisogno di un messaggio che, oltre a ricordare la tragedia quotidiana dell’Ucraina e la minaccia della Russia putinista, proponesse anche una soluzione."
A questa soluzione hanno lavorato, per mesi le principali menti diplomatiche europee, mica due tizi al bar, tra una birra ed un panino.
"In realtà, il negoziato sulla proposta di pace di Zelensky va avanti da mesi, ma il risultato è stato rivelato soltanto alla vigilia del vertice di Davos, quando più di 80 emissari di diversi governi hanno approvato il piano".
E qual'è questa proposta di pace?
"Le condizioni principali prevedono il ritiro completo delle truppe russe da tutti i territori ucraini, il pagamento del risarcimento per i danni e un processo sui crimini di guerra commessi dai militari di Mosca."
Riassumendo: la proposta di pace prevede il ritiro delle truppe russe da tutti i territori ucraini, forse inclusa la Crimea. Pagamento dei danni di guerra e processo ai criminali di guerra russi.
E tale proposta viene giudicata "un progetto condiviso e condivisibile".
Ciliegina sulla torta la richiesta di processo per i crimini di guerra, per far giustizia delle numerose vittime civili. Va fatta giustizia per ogni bimbo morto, proprio come a Gaza.
Per finire, la perla.
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Se vuoi ambire alla pace, devi fare la guerra, ci sta dicendo.
E, aggiungo io, sperare di non prevalere troppo sull'avversario o col cavolo che Zelensky accetta trattative di pace con Putin.
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"Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza Guerra Mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre" - Albert Einstein
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Re: Situazione Ucraina
Più che altro auspica una resa incondizionata della Russia.finestraweb ha scritto: ↑19 gen 2024, 17:35 https://www.lastampa.it/editoriali/lett ... -14000132/
Adoro gli articoli di ANNA ZAFESOVA, sicuramente una bravissima giornalista, forse un po' di parte nel descrivere la guerra in Ucraina e sopratutto la condizione della Russia: ma questo devo dirlo a bassa voce o c'è chi penserà che dormo con vicino il busto di Putin, come quel tale che dorme con il busto di Benito (ma lui è il presidente del Senato e può farlo, basta che poi si faccia fotografare a fianco della Segre).
Questo articolo, tuttavia, è una vera perla.
Si da notizia della stanchezza che c'è in Occidente nel sostenere l'Ucraina e sulla necessità di elaborare una proposta di pace, seria, condivisibile.
"Dopo la controffensiva che i quasi tutti i commentatori concordano nel definire «fallita» (si noti la presa di distanza da questo giudizio, nota mia), e la «stanchezza» ammessa perfino in molte capitali occidentali alleate, rispetto a una guerra che non sembra mostrare sbocchi, il presidente ucraino ha colto il bisogno di un messaggio che, oltre a ricordare la tragedia quotidiana dell’Ucraina e la minaccia della Russia putinista, proponesse anche una soluzione."
A questa soluzione hanno lavorato, per mesi le principali menti diplomatiche europee, mica due tizi al bar, tra una birra ed un panino.
"In realtà, il negoziato sulla proposta di pace di Zelensky va avanti da mesi, ma il risultato è stato rivelato soltanto alla vigilia del vertice di Davos, quando più di 80 emissari di diversi governi hanno approvato il piano".
E qual'è questa proposta di pace?
"Le condizioni principali prevedono il ritiro completo delle truppe russe da tutti i territori ucraini, il pagamento del risarcimento per i danni e un processo sui crimini di guerra commessi dai militari di Mosca."
Riassumendo: la proposta di pace prevede il ritiro delle truppe russe da tutti i territori ucraini, forse inclusa la Crimea. Pagamento dei danni di guerra e processo ai criminali di guerra russi.
E tale proposta viene giudicata "un progetto condiviso e condivisibile".
Ciliegina sulla torta la richiesta di processo per i crimini di guerra, per far giustizia delle numerose vittime civili. Va fatta giustizia per ogni bimbo morto, proprio come a Gaza.
Per finire, la perla.
"Il problema della diplomazia della pace è proprio questo: le sue prospettive dipendono da quello che accade sul terreno della guerra"
Se vuoi ambire alla pace, devi fare la guerra, ci sta dicendo.
E, aggiungo io, sperare di non prevalere troppo sull'avversario o col cavolo che Zelensky accetta trattative di pace con Putin.
Ma questa non è la diplomazia della pace, questa è la diplomazia della guerra.
Potrebbero anche essere condivisibili, ma chiaramente non sono le condizioni per intavolare trattative di pace.
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Re: Situazione Ucraina
Esatto.
Non sono delle condizioni per intavolare una trattativa di pace.
Non sono delle condizioni per intavolare una trattativa di pace.
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Re: Situazione Ucraina
Letta oggi sulla newsletter del Corriere.
... sono tempi difficili per l’Ucraina. L’intenzione espressa da Volodymyr Zelensky di licenziare il suo capo delle Forze Armate, il popolare generale Valery Zaluzhny, assieme ad altri dirigenti militari e nel governo, sta provocando la più grave crisi negli equilibri di potere a Kiev dall’inizio dell’invasione lanciata da Putin il 24 febbraio 2022». Due giorni fa in un’intervista alla Rai il presidente ucraino ha parlato dell’opportunità di «un generale cambio di uomini alla guida del Paese». «Un vero sconquasso. Sono preoccupatissimo. La nostra situazione militare è troppo delicata, non possiamo permetterci una destabilizzazione lacerante ai vertici dello Stato. Zelensky ha sbagliato a scegliere lo scontro frontale con Zaluzhny proprio in questo momento: sta pregiudicando la nostra capacità di combattere», dice a Cremonesi Yaroslav Grizhak, uno dei più noti storici e politologi ucraini. E spiega: «I motivi del contrasto sono tanti. Il populista Zelensky è molto sensibile alla popolarità di Zaluzhny, che ormai da un anno lo supera di oltre 20 punti negli indici di gradimento. E i due uomini hanno caratteri molto diversi, il che rende difficile la collaborazione: Zelensky è un impulsivo, un passionale, cerca vittorie militari a tutti i costi, credendo che possano convincere gli occidentali a mandare armi; Zaluzhny è invece un freddo calcolatore che analizza le situazioni in modo sistematico e reagisce in nome del più spietato realismo».
Cioé Zelensky tratterebbe il comandante in capo delle sue forze armate come una squadra di calcio tratterebbe un allenatore, perché non vince!
Oppure ho capito male?
... sono tempi difficili per l’Ucraina. L’intenzione espressa da Volodymyr Zelensky di licenziare il suo capo delle Forze Armate, il popolare generale Valery Zaluzhny, assieme ad altri dirigenti militari e nel governo, sta provocando la più grave crisi negli equilibri di potere a Kiev dall’inizio dell’invasione lanciata da Putin il 24 febbraio 2022». Due giorni fa in un’intervista alla Rai il presidente ucraino ha parlato dell’opportunità di «un generale cambio di uomini alla guida del Paese». «Un vero sconquasso. Sono preoccupatissimo. La nostra situazione militare è troppo delicata, non possiamo permetterci una destabilizzazione lacerante ai vertici dello Stato. Zelensky ha sbagliato a scegliere lo scontro frontale con Zaluzhny proprio in questo momento: sta pregiudicando la nostra capacità di combattere», dice a Cremonesi Yaroslav Grizhak, uno dei più noti storici e politologi ucraini. E spiega: «I motivi del contrasto sono tanti. Il populista Zelensky è molto sensibile alla popolarità di Zaluzhny, che ormai da un anno lo supera di oltre 20 punti negli indici di gradimento. E i due uomini hanno caratteri molto diversi, il che rende difficile la collaborazione: Zelensky è un impulsivo, un passionale, cerca vittorie militari a tutti i costi, credendo che possano convincere gli occidentali a mandare armi; Zaluzhny è invece un freddo calcolatore che analizza le situazioni in modo sistematico e reagisce in nome del più spietato realismo».
Cioé Zelensky tratterebbe il comandante in capo delle sue forze armate come una squadra di calcio tratterebbe un allenatore, perché non vince!
Oppure ho capito male?
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Re: Situazione Ucraina
Hai capito bene.
È la democrazia in salsa ucraina, il baluardo di libertà e di democrazia che dobbiamo difendere.
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Re: Situazione Ucraina
Ah beh, a guardare le foto del generale, sarei lombrosionamente portato a diffidarne parecchio! Sempre lombrosianamente, sarei portato a diffidare di Zelensky, ma per motivi opposti.finestraweb ha scritto: ↑7 feb 2024, 11:07 Hai capito bene.
È la democrazia in salsa ucraina, il baluardo di libertà e di democrazia che dobbiamo difendere.
Lombroso è stato sottovalutato troppo!
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Re: Situazione Ucraina
Altra news del Corriere:
Scrive Lorenzo Cremonesi dall’Ucraina:
Dietro i sorrisi di circostanza traspare una crisi profonda, persino lacerante, ai vertici del sistema di potere ucraino, minacciato oggi più che mai sia dalle faide interne che dalla ripresa dell’offensiva russa. A rendere ancora più precaria la situazione si aggiunge la carenza di armi e munizioni. Per comprendere la gravità del passo di Zelensky ci basta testimoniare che negli ultimi giorni abbiamo incontrato almeno una trentina tra ufficiali e soldati sia qui tra le caserme di Kharkiv che sulle trincee in prima linea del settore bollente di Kupiansk (al momento sotto feroci bombardamenti russi) e nessuno, assolutamente nessuno, ha dimostrato di apprezzare la mossa del presidente. «Zaluzhny ci dà fiducia. Non è un corrotto, al contrario di tanti ufficiali e politici. Ascolta e capisce i bisogni dei soldati. La sua scelta di imporre regole più rigide per reclutare nuove truppe risponde alla necessità vitale di sostituire i veterani che si offrirono volontari i primi giorni di guerra e adesso sono al lumicino», ci hanno ripetuto anche ieri alcuni ufficiali di fronte all’ospedale militare di Kharkiv.
Ma è anche vero che tra il presidente e il suo generale più importante il dialogo si era fatto progressivamente più complicato mano a mano che cresceva la popolarità del secondo. Uno scontro non solo tra il capo politico e quello militare, ma di caratteri e percezioni. «Era ormai evidente da lungo tempo che Zelensky non era in grado di farsi obbedire da Zaluzhny. Alle riunioni collettive tutto sembrava perfetto, poi semplicemente il generale faceva di testa sua», racconta una fonte nell’ufficio presidenziale citata dal portale locale Ukrainska Pravda. I consiglieri militari americani avrebbero preferito tenere Zaluzhny al suo posto, sebbene con lui non siano mancate le frizioni, per esempio quando decise di continuare a resistere a Bakhmut, mentre era chiaro che i russi stavano avendo la meglio. La fallita controffensiva dell’estate scorsa ha poi dato a Zelensky argomenti più concreti per dimettere il generale.
I due quindi si sono scontrati a ottobre, quando Zaluzhny all’Economist parlò di «stallo militare sul fronte», mentre il presidente chiedeva armi agli alleati per continuare i tentativi di offensiva. Però Zelensky sembra non riuscire a spiegare in modo convincente i veri motivi del suo passo, resta il sospetto che sia geloso del generale, e ciò indebolisce fortemente la sua posizione.
Boh, dite quello che vi pare, ma a me la frase-chiave sembra questa: traspare una crisi profonda, persino lacerante, ai vertici del sistema di potere ucraino, minacciato oggi più che mai sia dalle faide interne.
Mi sembra evidente che USA e GB abbiano colto la palla al balzo per immischiarsi in queste faide interne, "pro domo sua". Se l'Ucraina non avesse grandi risorse minerarie e agricole ed una posizione strategica, col cavolo che intervenivano! Come non intervengono nelle decine di situazioni analoghe in giro per il globo, lasciano che le varie fazioni si scannino fra loro, magari vendendo armi a tutti i contendenti.
Scrive Lorenzo Cremonesi dall’Ucraina:
Dietro i sorrisi di circostanza traspare una crisi profonda, persino lacerante, ai vertici del sistema di potere ucraino, minacciato oggi più che mai sia dalle faide interne che dalla ripresa dell’offensiva russa. A rendere ancora più precaria la situazione si aggiunge la carenza di armi e munizioni. Per comprendere la gravità del passo di Zelensky ci basta testimoniare che negli ultimi giorni abbiamo incontrato almeno una trentina tra ufficiali e soldati sia qui tra le caserme di Kharkiv che sulle trincee in prima linea del settore bollente di Kupiansk (al momento sotto feroci bombardamenti russi) e nessuno, assolutamente nessuno, ha dimostrato di apprezzare la mossa del presidente. «Zaluzhny ci dà fiducia. Non è un corrotto, al contrario di tanti ufficiali e politici. Ascolta e capisce i bisogni dei soldati. La sua scelta di imporre regole più rigide per reclutare nuove truppe risponde alla necessità vitale di sostituire i veterani che si offrirono volontari i primi giorni di guerra e adesso sono al lumicino», ci hanno ripetuto anche ieri alcuni ufficiali di fronte all’ospedale militare di Kharkiv.
Ma è anche vero che tra il presidente e il suo generale più importante il dialogo si era fatto progressivamente più complicato mano a mano che cresceva la popolarità del secondo. Uno scontro non solo tra il capo politico e quello militare, ma di caratteri e percezioni. «Era ormai evidente da lungo tempo che Zelensky non era in grado di farsi obbedire da Zaluzhny. Alle riunioni collettive tutto sembrava perfetto, poi semplicemente il generale faceva di testa sua», racconta una fonte nell’ufficio presidenziale citata dal portale locale Ukrainska Pravda. I consiglieri militari americani avrebbero preferito tenere Zaluzhny al suo posto, sebbene con lui non siano mancate le frizioni, per esempio quando decise di continuare a resistere a Bakhmut, mentre era chiaro che i russi stavano avendo la meglio. La fallita controffensiva dell’estate scorsa ha poi dato a Zelensky argomenti più concreti per dimettere il generale.
I due quindi si sono scontrati a ottobre, quando Zaluzhny all’Economist parlò di «stallo militare sul fronte», mentre il presidente chiedeva armi agli alleati per continuare i tentativi di offensiva. Però Zelensky sembra non riuscire a spiegare in modo convincente i veri motivi del suo passo, resta il sospetto che sia geloso del generale, e ciò indebolisce fortemente la sua posizione.
Boh, dite quello che vi pare, ma a me la frase-chiave sembra questa: traspare una crisi profonda, persino lacerante, ai vertici del sistema di potere ucraino, minacciato oggi più che mai sia dalle faide interne.
Mi sembra evidente che USA e GB abbiano colto la palla al balzo per immischiarsi in queste faide interne, "pro domo sua". Se l'Ucraina non avesse grandi risorse minerarie e agricole ed una posizione strategica, col cavolo che intervenivano! Come non intervengono nelle decine di situazioni analoghe in giro per il globo, lasciano che le varie fazioni si scannino fra loro, magari vendendo armi a tutti i contendenti.
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Re: Situazione Ucraina
NYT: Basi della CIA in Ucraina da almeno 10canni:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/0 ... t/7458775/
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Re: Situazione Ucraina
Le recenti intercettazioni dei generali tedeschi hanno confermato la presenza in Ucraina di personale militare alleato, che alcuni, come Macron, ormai reclamano apertamente.
E sarebbe anche un'opinione che rispetterei, se chi chiede l'invio ufficiale di militari NATO in Ucraina, non aggiungesse contemporaneamente di non volere uno scontro armato con la Russia: o sono stolti o mentono all'opinione pubblica, portandoli a piccoli passi di fronte al fatto compiuto, come se non fosse frutto di loro decisioni.
E sarebbe anche un'opinione che rispetterei, se chi chiede l'invio ufficiale di militari NATO in Ucraina, non aggiungesse contemporaneamente di non volere uno scontro armato con la Russia: o sono stolti o mentono all'opinione pubblica, portandoli a piccoli passi di fronte al fatto compiuto, come se non fosse frutto di loro decisioni.
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Re: Situazione Ucraina
Ho notato come in Ucraina ci sia una forte presenza di personale militare russo, o come mai?
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi