Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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Anzitutto, una premessa. Credo che pochissimi si siano azzardati, negli anni, a introdurre un tema che agli appassionati sembrerebbe (giustamente) assurdo, ovvero gli orologi della fascia più bassa dello scibile umano, quella intorno ai 10-15 euro. Chi lo fa rischia di mandare a monte la propria reputazione di stimato collezionista 8-) Infatti gli unici thread che ho trovato al riguardo sulla rete sono su forum assolutamente sprezzanti che infatti hanno subito segato le discussioni sul nascere. Esattamente come facevano, tanti anni fa, con gli orologi russi (anche se, chiariamoci, questi qui non credo proprio si rivaluteranno :lol: E quindi, quale occasione migliore per parlarne, qui sulla libera repubblica democratica di CCCP Forum, fosse anche solo per il piacere di urtare tali delicati nasini? Qui abbiamo i “paria” degli orologi, la casta degli intoccabili, lo schifo dello schifo: non ci può essere argomento migliore per far loro dispetto...
Dunque: fino a qualche anno fa, a dieci euro, era più che lecito trovare spazzatura assoluta. Orologi che trovavi sulle bancarelle o nei primi negozi cinesi, con casse in lega leggerissime, vetri spessi come un foglio di carta, quadranti aberranti, ridicoli pulsanti finti, e un aspetto generale che causava, giustamente, repulsione e disgusto assoluti al primo sguardo. Forse sui 15 euro si trovavano, con un po' di fortuna, alcuni Casio base tipo l' MQ-24 (parliamo sempre di analogici), affidabili ma super spartani. Da qualche tempo, invece, sono apparsi su Aliexpress degli orologi ULTRA low cost con sostanza e aspetto inaspettati. Dei Winner (meccanici con movimento Tongji) ho già parlato estesamente, alcuni passabili e dignitosi, altri orrendi e con difetti palesi, comunque fanno parte già di una generazione precedente.
Questi che vado a introdurre, invece, sono uno step ulteriore. Mi sono concentrato su due marchi in particolare: Naviforce e Curren.


Naviforce si caratterizza per avere in listino modelli stile flieger o pseudomilitare. Oltre ad avere un design proprio e ben riuscito (anche se con scopiazzature da AVI-8), la loro formula è semplice: casse in umile lega di zinco (il materiale più economico che ci sia) ma molto spesse e soprattutto ben trattate superficialmente, movimenti al quarzo semplici ma affidabile, cinturini in pelle sintetica ma ben fatti, tenuta all'acqua di sole 3ATM ma “vere” e reali con resistenza a brevi immersioni. Tutte cose che in questa fascia di prezzo abissalmente bassa erano impensabili fino a qualche tempo fa. Iniziamo col primo che ho preso: il rivestimento della cassa è una sorta di strato duro e lucido, plastico al tatto, e non facile da scalfire, il fondello è a pressione ma solido (provato in acqua), cinturino sintetico ma morbido e ben cucito. Cinturino, corona, fibbia e lancetta dei secondi sono logati, il che esprime una volontà di base di offire un orologio dignitoso. Unico difetto, il lume assente in favore di un color giallo trizio, ma non è un problema quando l'orologio, già poco costoso di suo, lo hai pagato, letteralmente, spiccioli (ne parleremo alla fine).

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Questo è il secondo: anche qui PVD di resistenza decente, fondello a scatto ma di buona tenuta, cinturino, corona, fibbia e lancetta secondi logati, vetro hardlex o presunto tale, e un curioso indicatore del giorno della settimana a freccia. Qui le lancette sono luminose, poco ma lo sono. Nulla che sia di aspetto fragile o grossolano. Sul precedente il movimento è un Sunon SL28 (il livello più basso dell'orologeria globale, ma perfettamente intercambiabile con un Miyota 2115 alla bisogna), qui è un Seiko/Epson day-date. Anche questo, molto più del precedente, sembra letteralmente un flieger di fascia media per come è ben realizzato, persino con i materiali in questione...sull'immagine della corona purtroppo si vedono purtroppo anche le mie ditate di WD40 lavato male. :roll:

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Infine un altro Naviforce, un flieger con quadrante verde. Anche qui la cassa è in lega ma con cromatura molto spessa, il quadrante e davvero bello e potrebbe stare tranquillamente su un orologio “vero”.

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L'altro marchio che tratterò è Curren. Anche questo fa cose di disegno proprio, con la solita formula, ovvero materiali poveri ma prodotti in modo decente. Rispetto a Naviforce ha ancora il vizio di vendere anche schifezze tipo i finti crono, ho letto di qualche lamentela sulle cromature, ma anche qui si deve tenere conto del prezzo. Casse sempre in lega, qualche fesseria come le finte tacche da fondello a vite, ma resistenza all'acqua decente e bracciali in acciaio che sono migliori della maggior parte dei Casio low cost. Questo qui in basso l'ho sottoposto a un “test tortura”: waterboarding e poi 10 minuti sotto una potente lampada alogena (per vedere se aveva fatto condensa), Dopo aver constatato l'assenza di ingresso acqua, me lo sono inavvertitamente dimenticato sotto la lampada alogena per 2 ore :) al mio ritorno era rovente come un pezzo di piombo fuso, il fondello in acciaio si era staccato per la dilatazione termica estrema della cassa in lega, un rehaut interno in plastica si era leggermente deformato, il resto era ok, incluso il quarzino Miyota. Ne ho preso un altro per riconoscenza alla sua buona robustezza. Ok, poi alla fine ho scoperto che è una copia di un orologio Timberland (copiano veramente tutto :D ), ma non fa niente...per quello che ho speso...


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E questo è il secondo Curren. E' un crono talmente simpatico che non mi va di maltrattarlo. A differenza del precedente, non è una copia in toto ma è un misto di Casio Edifice in varie salse. Presentazione carina e ingenua, con un bel pò di fanfara cinese, e un levaperni incluso che però non serve a nulla dato che è troppo largo. Il movimento è un Langexin LD57, copia infame di qualche Miyota probabilmente, il quadrante è fatto in modo elaborato e riuscito, il bracciale in acciaio, come nel caso precedente, è decente (pur essendo lamiera ripiegata coperta da gusci sempre in acciaio per simulare della maglie piene). E' un crono a 1/10 di secondo pienamente funzionante, seppur al quarzo.

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Bene, quanto ho pagato per questi orologi? Li ho presi tutti in offerta, a una media della metà o un terzo del prezzo usuale: 3,50 euro il primo Naviforce (!!!!), 7 euro il secondo (!!!), 5,70 euro il terzo (!!!), altrettanto il quarto. Per i Curren: 3,50 euro il solo tempo, e 8,50 il crono (!!!!!!!). Va ricordato che questi prezzi allucinanti sono comprensivi di tasse e spedizione. Probabilmente lavorano su margini ridottissimi e numeri enormi, visto che molti di questi orologi di queste marche (a giudicare dai video su Youtube) sono vendutissimi in zone popolose e a basso reddito come Sudamerica e Sud-Est asiatico. Ho visto anche un video in cui un orologiaio forse thailandese cambiava la pila di un Naviforce letteralmente tritato e con la cassa piena di colpi ricevuti, ma perfettamente funzionante. E qui, in definitiva, si vede l'intelligenza industriale dei cinesi (che era anche nostra un tempo): risparmiare sui costi fino all'estremo, ma trovando delle soluzioni per ottenere un prodotto dignitoso acquistabile da tutti e in gran numero. Che poi era la stessa filosofia dei pin-lever, dei primi Timex, dei movimenti tipo Roskopf, mentre oggi da noi non si fa altro che cercare di corteggiare il mercato del lusso con robe che valgono un decimo di quanto costano alla produzione (a essere ottimisti).
Che poi i cinesi son pure orgogliosi di far vedere come li fanno, nonostante costino una fesseria: una fusione di lega economica da 2 casse ognuna, fatta rotolare velocemente sul nastro verso le altre fasi di lavorazione, un pò di CNC, trattamenti, montaggio e via, verso i quattro angoli del globo.




Non saranno orologi da collezione, non dureranno una vita, anzi, non si deve disimparare ad apprezzare una bella meccanica o una finitura di pregio, sono mondi incomparabili e questi in fondo sono, orologicamente parlando, dei giocattoli, ma quando fatti in modo decente meritano rispetto proprio per la loro funzione “ultrademocratica” suddetta. Certamente ne comprerò qualcun altro, specie Naviforce: sono ottimi stuzzichini da mettere in mezzo agli acquisti di orologi “buoni”. Ovviamente pagandoli il meno possibile, evitando l'errore di pagarli, alla fine, la cifra totale che si sarebbe pagata per un buon Seagull automatico. ;)


A voi le opinioni e gli insulti eventuali, sono ben accetti.

(mi scuso per le foto non perfette, ma uploadare foto qui è sempre stata dura...)
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DaniLao
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

Messaggio da DaniLao »

Hai ragione, esteticamente sono interessanti e la resa, rispetto al costo, è indiscutibile.
Si vede che dietro c’è della grazia nel design e nella produzione, ovviamente quella che ci si può permettere tenendo i prezzi a quei livelli.

Il video è bellissimo, sia quando fanno vedere come affilano le casse con la mola ad uno ad uno, sia quando li immergono in un caleidoscopio di luci rossastre con effetti disco dance anni ‘80.

Sostituisco gli insulti eventuali con esortazioni a sperimentare ancora.
Concordo con te che trovare questa concretezza a questi prezzi sia la conferma di come la pensavamo a partire dai sovietici, ovvero che nel mondo dell’orologeria il re è -o dovrebbe- essere già nudo da un po’ di tempo
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

Messaggio da cuoccimix »

DaniLao ha scritto: 28 ott 2024, 11:44 Hai ragione, esteticamente sono interessanti e la resa, rispetto al costo, è indiscutibile.
Si vede che dietro c’è della grazia nel design e nella produzione, ovviamente quella che ci si può permettere tenendo i prezzi a quei livelli.

Il video è bellissimo, sia quando fanno vedere come affilano le casse con la mola ad uno ad uno, sia quando li immergono in un caleidoscopio di luci rossastre con effetti disco dance anni ‘80.

Sostituisco gli insulti eventuali con esortazioni a sperimentare ancora.
Concordo con te che trovare questa concretezza a questi prezzi sia la conferma di come la pensavamo a partire dai sovietici, ovvero che nel mondo dell’orologeria il re è -o dovrebbe- essere già nudo da un po’ di tempo
Dunque, partiamo dal presupposto che nei Paesi ricchi questi orologi non li compri nessuno (tranne me e qualche altro soggetto instabile come me). Chi li produce sa che in Perù o in Colombia l'acquirente medio ha i giusto i soldi per masticare le foglie di coca o per farsi una birra in qualche bettola a suon di musica latinoamericana. Quindi li vendono a un prezzo che è, probabilmente, abbastanza vicino al costo di produzione, dato che con stipendi mensili da 250 euro al mese non puoi venderli nemmeno a 30 euro. Quindi Pablito Cucaracha (nome inventato) compra il Navisforz a un deca: ha il suo orologino, può usarlo per un pò oppure fare un regalo a un suo pari stipendio, insomma, sta contento lui e stanno contenti i cinesi a 10000 km di distanza.

Ora, invece, facciamo un calcolo alla carlona su un orologio di fascia bassa comprato da un acquirente europeo che chiamaremo Paolone Scarrafone. Gli orologi cinesi più economici su Aliexpress con cassa in acciaio ed NH35 vengono sui 40 euro, una decina di meno se al quarzo. Ma gran parte del venduto ha prezzi doppi e tripli, perchè le aziende nostrane vogliono guadagnare il massimo possibile, e perchè resiste ancora il preconcetto costoso = buono. Un Navisforz non può costare dieci volte il suo valore, non se lo può permettere, perchè Pablito Cucaracha lo manda a quel paese. Un marchio europeo, pseudo swiss o jap invece sì, perchè Paolone Scarrafone è disposto a pagare bene, inclusi marketing, middlemen e roba varia.

Il tutto con entrambi gli orologi che vengono prodotti in Cina, sia pure con materiali molto differenti. In estrema sintesi: un Navisforz può avere un rapporto costo produzione/prezzo vendita di 1 a 2, uno Swatch di 1 a 20, ad andare stretti.

Di questi tempi, quindi, un miserissimo Navisforz mente meno di qualsiasi altro orologio sul mercato, poco ma sicuro.
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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Alla lista degli ODM (orologi di m...), oppure VSW se la si mette in inglese (very sh*tty watches), aggiungo questo POEDAGAR arrivato ieri che ho già provveduto a ribattezzare PoeCagar. Ho letto che il nome in svedese significa "giorni di poesia" (lol), ho verificato col traduttore ed è vero, quindi perlomeno non lo mettiamo nel thread dei nomi idioti cinesi, anche se uno svedese ci direbbe di fare il contrario, giustamente.

In verità l'ho preso perchè mi piaceva il cinturino tamarro con le scritte, è come quelli con la 500 Abarth che mettono le scritte ABARTH per far sapere a tutto il mondo che è una Abarth, appunto. Questo vuol far sapere che è un Poedagar. Mettiamoci pure l'inquietante somiglianza del marchio col logo Lamborghini ed esce fuori una vaccata tutto sommato divertente.

L'orologio in sè, null'altro è che un homage Speedmaster e nemmeno dei più riusciti. Non ha quindi quella minima ricerca estetica dei Naviforce, per quanto sia possibile con prezzi simili. E' spesso come una scatola di tonno, le lancette hanno un lume talmente ridicolo che medito di farle bianche ad acrilico e via, ed in effetti sembra un Omega messo insieme alla meglio prendendo le misure ad occhio. La lunetta comunque ha un rivestimento che sembra resistente, la cromatura della cassa sembra decente, il fondello a pressione dice la verità sul materiale ma mente sulle tacche per svitarlo :mrgreen: , il cinturino stesso è un simil nabuk spesso e morbido (sotto c'è scritto "Genuine Leather", come al solito non specificando di quale muride o felino), insomma, anche questo comunque sembra aver fatto progressi per la sua infima fascia di prezzo. Il movimento è un Sunon PE90 sul quale ho sentito cose non buone riguardo alla durata della batteria. Mi sa tanto che oltre al panno per pulirlo (lol) la batteria omaggio è per quello, non per gentilezza.

Comunque, anche stavolta, per il prezzo pagato, valeva la pena sperimentare, tutto sommato è grazioso :mrgreen: o pensate che abbia tempo e denaro da perdere dietro ai Moonswatch?
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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cuoccimix ha scritto: 6 nov 2024, 8:17 Alla lista degli ODM (orologi di m...), oppure VSW se la si mette in inglese (very sh*tty watches), aggiungo questo POEDAGAR arrivato ieri che ho già provveduto a ribattezzare PoeCagar. Ho letto che il nome in svedese significa "giorni di poesia" (lol), ho verificato col traduttore ed è vero, quindi perlomeno non lo mettiamo nel thread dei nomi idioti cinesi, anche se uno svedese ci direbbe di fare il contrario, giustamente.
Pensavo ci fosse, ma ho controllato e non c'è... io non l'avrei nemmeno cercato su google e lo avrei messo hahaha :lol:
cuoccimix ha scritto: 6 nov 2024, 8:17 In verità l'ho preso perchè mi piaceva il cinturino tamarro con le scritte, è come quelli con la 500 Abarth che mettono le scritte ABARTH per far sapere a tutto il mondo che è una Abarth, appunto. Questo vuol far sapere che è un Poedagar. .....
Non sembra così terribile... oddio il colore è un po' inquietante, però sembra da solo valere il prezzo che hai pagato...
cuoccimix ha scritto: 6 nov 2024, 8:17 L'orologio in sè, null'altro è che un homage Speedmaster e nemmeno dei più riusciti. Non ha quindi quella minima ricerca estetica dei Naviforce, per quanto sia possibile con prezzi simili. E' spesso come una scatola di tonno, le lancette hanno un lume talmente ridicolo che medito di farle bianche ad acrilico e via, ed in effetti sembra un Omega messo insieme alla meglio prendendo le misure ad occhio. La lunetta comunque ha un rivestimento che sembra resistente, la cromatura della cassa sembra decente, il fondello a pressione dice la verità sul materiale ma mente sulle tacche per svitarlo :mrgreen: , il cinturino stesso è un simil nabuk spesso e morbido (sotto c'è scritto "Genuine Leather", come al solito non specificando di quale muride o felino), insomma, anche questo comunque sembra aver fatto progressi per la sua infima fascia di prezzo. Il movimento è un Sunon PE90 sul quale ho sentito cose non buone riguardo alla durata della batteria. Mi sa tanto che oltre al panno per pulirlo (lol) la batteria omaggio è per quello, non per gentilezza.

Comunque, anche stavolta, per il prezzo pagato, valeva la pena sperimentare, tutto sommato è grazioso :mrgreen: o pensate che abbia tempo e denaro da perdere dietro ai Moonswatch?
Non lo so, i cloni dello speedmaster mi fanno odiare la scala tachimetrica (anche sullo zenith che adoro, per dire...).
Preferisco i naviforce, sembrano dei transformers con dignità.
--
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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mrcorso ha scritto: 6 nov 2024, 8:57 Pensavo ci fosse, ma ho controllato e non c'è... io non l'avrei nemmeno cercato su google e lo avrei messo hahaha :lol:
Devi mettere direttamente "svedese", col rilevamento automatico della lingua non lo riconosce nemmeno il traduttore :lol:

Non sembra così terribile... oddio il colore è un po' inquietante, però sembra da solo valere il prezzo che hai pagato...
In effetti è un colore che a volerla metterla male sa di dissenteria malaticcia, però mi piaceva la sua eleganza tamarra. Il problema è che per metterlo su un altro orologio dovrei per forza comprare un altro PoeCagar, cosa che per ora non mi passa nemmeno per la capa :mrgreen:

Non lo so, i cloni dello speedmaster mi fanno odiare la scala tachimetrica (anche sullo zenith che adoro, per dire...).
Preferisco i naviforce, sembrano dei transformers con dignità.
Esatto, questo sa di clone economico ed è effettivamente un clone economico, anche se è fatto per pavoneggiarsi bene all'occhio del profano (cosa che detesto, dato che non sono un profano ed evito i cloni di Rolex e similari, tranne field watches). I Navisforz perlomeno s'inventano qualcosa di originale, poi lo fanno con la mollica di pane ma almeno ci provano. Il Poecagar tuttavia dal vivo non è male, meglio che in foto. Qui si vede meglio in effetti.
5 euro e 70 ben spesi :mrgreen: :lol:

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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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Dai, tutto codesto sfarzo di finiture, compreso il cinturino istoriato, non è male.

Bellino anche il blisterino con la pila, guardando prima le foto dello scritto avevo pensato fosse una capsula di cianuro o -meglio- di imodium, considerato il nome e l’effetto che l’orologio potrebbe fare a certi puristi.

Il fondello è in acciaio, dice… e la cassa?
Cosa si cela dietro il cromo o cosa si croma sotto il cielo?
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Re: Naviforce, Curren, etc.: il lato oscuro e intoccabile dell'orologeria

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DaniLao ha scritto: 6 nov 2024, 11:36 Bellino anche il blisterino con la pila, guardando prima le foto dello scritto avevo pensato fosse una capsula di cianuro o -meglio- di imodium, considerato il nome e l’effetto che l’orologio potrebbe fare a certi puristi.
Beh, non solo ai puristi...diciamo che indossandolo non ho avuto ancora attacchi di dissenteria, appunto. Sarà il colore del cinturino che è di un marrone troppo chiaro 8-)
Piuttosto, sono rimasto sorpreso dal vedere che la batteria è una 377, quando la maggior parte dei crono al quarzo usa una ben più robusta 395. Il che darebbe sostanza alle voci di scarsa durata della batteria. Vuol dire che userò il crono una volta all'anno per cuocere lo zampone a Capodanno.

Il fondello è in acciaio, dice… e la cassa?
Cosa si cela dietro il cromo o cosa si croma sotto il cielo?

E che si deve celare...la solita lega di zinco comune a questi orologi. Se calcoliamo che su Aliexpress una cassa nuda in acciaio 316L per NH35 , sia pure supereconomica, costa minimo 10 euro, si capisce che importanza abbia su tali orologi "stracciati" questo materiale, i cui costi e tempi di lavorazione sono un'infinitesima frazione dell'acciaio. Fra l'altro i cinesi non hanno mezze misure: o zinc alloy o acciaio. Non usano, che io sappia, l'ottone (che sempre lega di zinco è, ma con una parte importante di rame), non so se venga usato ancora altrove oltre ai Komandirskie per esempio.

Comunque da sempre quando la cassa è in zinco o ottone si scrive "STAINLESS STEEL BACK", i Benyar hanno l'infame caratteristica di scrivere "ALL STAINLESS STEEL" ma la cassa è sempre in lega di zinco...e difatti in questo video si può vedere esattamente lo stesso orologio ma marchiato Benyar e con scritto "tutto acciaio" 8-)