I nostri cugini antipatici sono in crisi!

[wilcoyote]

Ma non c'è nulla da esultare.

Quello che accade, e accadrà, in Francia riguarda da vicino tutti gli altri paesi europei. Volenti o nolenti tutti gli altri, si parte da una considerazione: la Francia e la Germania sono il nocciolo duro su cui si fonda l'UE la quale - amata o odiata quanto si vuole - ha un potere e una influenza enormi sulla vita di tutti gli europei da ogni punto di vista (economico, legislativo, culturale, eccetera).
Tanto per fare due esempi che riguardano soltanto il nostro paese:
- l'Italia importa enormi quantità di energia elettrica dalla Francia e questa è il principale esportatore in Europa. E' un prezzo decente, non come il gas russo ci mancherebbe, ma abbordabile. Se la Francia resta in crisi (economica e politica) troppo a lungo il rischio è quello che decida o di alzare il prezzo dell'energia o di esportarne meno per garantire meglio le sue imprese. In ogni caso si tratterebbe di un peggioramento evidente e immediato della situazione economica europea già prossima alla recessione collettiva.
- la debolezza della Germania, ormai in recessione da due anni, influisce enormemente sulla bilancia commerciale italiana. Questo paese è il nostro principale partner mondiale ed europeo. Se crolla l'industria pesante tedesca, crollano tre quarti di economia del nord Italia, cioè affonda tutto.
Sul versante europeo, lo stiamo vedendo, lo sfilacciamento del coordinamento franco-tedesco (che ha una data di nascita che coincide con l'uscita di scena di Merkel) produce tre cose: le politiche ondivaghe di francia e germania, una ancora più dilagante e incontrollabile influenza statunitense nel Continente, una sproporzionata influenza di piccoli paesi marginali (in tutti i sensi) uno più ridicolo e inaffidabile dell'altro (a partire da quelli estoni per finire a quelli dell'ex gruppo di Visegrad.
Insomma, il destino della Francia (e della Germania) ci riguarda da vicino. Cercare di capire meglio quello che succede da quelle parti può aiutare ad evitare facili superficialità.
E siccome al momento in Francia uno dei protagonisti assoluti della politica è Jean-Luc Melenchon assai utile potrebbe risultare a chi ne sa poco o affatto dare una lettura a questo ritratto che ne fa Pietro Petrucci.
Un ritratto necessario che della penna di Pietro esce pulito (cioè senza inutili fronzoli), rispettoso dei fatti e che tiene conto con grande equilibirio delle critiche e degli entusiasmi che suscita e ha suscitato questo leader.

https://www.intrasformazione.com/index. ... ew/695/pdf

[zvezda]

Will, per favore. Le persone sono uguali in tutto il mondo. Se parli male di questo o quel popolo insulti anche te e me. Sul fatto che non ci sia nulla da esultare mi trovi d'accordo.

[wilcoyote]

Will, per favore. Le persone sono uguali in tutto il mondo. Se parli male di questo o quel popolo insulti anche te e me. Sul fatto che non ci sia nulla da esultare mi trovi d'accordo.

OK, ho corretto. Anche se, conoscendoli molto bene, l'aggettivo qualicativo che avevo usato gli si attaglia molto bene.

[zvezda]

OK, ho corretto. Anche se, conoscendoli molto bene, l'aggettivo qualicativo che avevo usato gli si attaglia molto bene.

Grazie