Ne sono venuto a conoscenza stamattina.
A parte le considerazioni sui giochini internazionali e su chi possa pilotare questi tizi sanguinari, purtroppo c'è da rimarcare come nei confronti dell'Islam siamo ormai succubi. In Nord Europa ci sono persone che ormai girano in burqa, interi quartieri regolati dalla Sharia, il tutto permesso dalla nostra democrazia di cui questa gente abusa. Ancora stamattina c'era un giornalista che si lamentava perchè un terrorista rischiava la morte se veniva rimandato in carcere in Tunisia, lamentando che "abbiamo perso il nostro stato di diritto". L'avrei preso a calci nei denti con un paio di stivali con la punta in ferro.
160 morti, e domani? Oriana Fallaci aveva ragione: sia pure per piani e scopi altri, Eurabia sta diventando realtà.
Strage a Parigi
Moderatore: Curatore di sezione
-
- moderatore
- Messaggi: 2919
- Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09
Re: Strage a Parigi
Pensa te, stanotte ho segutio le cronache fino a tardi, volevo aprire un topic sullo stesso tema, ma ho pensato che poteva essere troppo "off" e dare spazio a discussioni troppo accese.
Per me la questione è molto semplice:siamo in guerra dal 1990-1991. Metterci a discutere qui delle cause ci porterebbe molto lontano e forse non è alla portata di un off-topic. Ma un cosa è certa: in questi venticinque anni la politica degli USA e dell'Europa nello scenario internazionale è stata fallimentare.
E' stata un apolitica continuamente tesa a imporre un nuovo ordine mondiale fatta con i piedi.
Tutto quello che ci troviamo oggi di fronte, dal caos in medio-oriente, l'isis, il terrorismo islamico,ecc. era stato previsto da tutti gli analisti, ma la politica USA è stata guidata da un solo obiettivo: assicurare a qualsiasi costo gli standard di vita attuali alla popolazione USA.
E l'Europa ha seguito succube e incapace di trovare una sua strada.
L'atteggiamento, e le azioni concrete, verso la Russia sono illuminanti. Non si vuole convivere trovando nuovi equilibri. Si vuole soltanto allargare e rafforzare la propria influenza e dominio.
Come sempre nulla è tutto bianco o nero, ma una cosa seconde me è certa: i cambiamenti epocali si assecondano cercando di indirizzarli e accentando le nuove realtà emergenti, cercando nuovi modi di convivenza. L'alternativa è la guerra ed è quello che stiamo facendo.
Io non me la prendo con gli islamici, che poi diventano gli immigrati ecc. Negli attentati compiuti fino a ieri in Europa si è visto che gli esecutori erano persone cresciute ed educate in occidente. Non dei clandestini arrivati con i barconi.
Inoltre una cosa deve essere molto chaira: il principlae nemico di questi "terroristi", il amggior nimero di attentati e vittime da loro fatti, non siamo noi. No, è proprio il mondo arabo, islamico, musulmano, nel senso più ampio di queste definizioni.
Qui da nai, cinico ma vero, per ora arriva solo qualche scheggia di quella violenza che da anni sta facendo tra quelle popolazioni centinaia di morti ogni giorno.
A volte, per sintetizzare e capire meglio, basta puntare lo sguardo su alcune situazioni specifiche.
Farei due esempi, i curdi e il boicottaggio dei pompelmi israeliani provenienti dai "territori occupati".
I curdi sono, se non gli unici, quelli che tanno combattendo realmente l'isis. E che ti fanno USA-Europa? di fatto niente, anzi consentono alla Turchia (membro NATO) di combattere i curdi da una parte e armare l'isis dall'altra.
I pomplemi israeliani, sono da boicottare perché provengono da territori occupati dopo al guerra del 1967? mettiamo da parte il perché e il per come sono occupati, ma se anche fosse perché importiamo petrolio e intratteniamo cordialie amichevoli rapporti con l'Arabia Saudita? è uno dei paesi più "incivili" che esistono al mondo.
La lapidazione delle donne, pratica consueta, è regolamentata da una legge che prevede addirittura la dimensione delle pietre, nè troppo piccole da non fare troppo male, nè troppo grandi tali da chiudere l'esecuzione troppo rapidamente!
Che dire dell'Iran? duemila condanne a morte solo quest'anno? un paese che non conosce la democrazia, eppure dall'Iran importiamo di tutto.
E che dire della Cina? E cosa di tutti gli altri paesi campioni di inciviltà e barbarie? L'elenco sarebbe molto lungo.
No, il problema sono i curdi, il problema sono i pompelmi israeliani.
Ma quali speranze potremo mai avere se la nostra politica internazionale è fatta in quesot modo?
Per chi ha voglia di informarsi e leggere opinionini e analisi equilibrate e interessanti consiglio di leggere la rivista Limes e frequentarne il sito aperto da poco http://www.limesonline.com/
Per reagire c'è bisogno di lucidità e vedere le cose nel loro insieme.
http://www.limesonline.com/piccolo-dizi ... rigi/67594
Per me la questione è molto semplice:siamo in guerra dal 1990-1991. Metterci a discutere qui delle cause ci porterebbe molto lontano e forse non è alla portata di un off-topic. Ma un cosa è certa: in questi venticinque anni la politica degli USA e dell'Europa nello scenario internazionale è stata fallimentare.
E' stata un apolitica continuamente tesa a imporre un nuovo ordine mondiale fatta con i piedi.
Tutto quello che ci troviamo oggi di fronte, dal caos in medio-oriente, l'isis, il terrorismo islamico,ecc. era stato previsto da tutti gli analisti, ma la politica USA è stata guidata da un solo obiettivo: assicurare a qualsiasi costo gli standard di vita attuali alla popolazione USA.
E l'Europa ha seguito succube e incapace di trovare una sua strada.
L'atteggiamento, e le azioni concrete, verso la Russia sono illuminanti. Non si vuole convivere trovando nuovi equilibri. Si vuole soltanto allargare e rafforzare la propria influenza e dominio.
Come sempre nulla è tutto bianco o nero, ma una cosa seconde me è certa: i cambiamenti epocali si assecondano cercando di indirizzarli e accentando le nuove realtà emergenti, cercando nuovi modi di convivenza. L'alternativa è la guerra ed è quello che stiamo facendo.
Io non me la prendo con gli islamici, che poi diventano gli immigrati ecc. Negli attentati compiuti fino a ieri in Europa si è visto che gli esecutori erano persone cresciute ed educate in occidente. Non dei clandestini arrivati con i barconi.
Inoltre una cosa deve essere molto chaira: il principlae nemico di questi "terroristi", il amggior nimero di attentati e vittime da loro fatti, non siamo noi. No, è proprio il mondo arabo, islamico, musulmano, nel senso più ampio di queste definizioni.
Qui da nai, cinico ma vero, per ora arriva solo qualche scheggia di quella violenza che da anni sta facendo tra quelle popolazioni centinaia di morti ogni giorno.
A volte, per sintetizzare e capire meglio, basta puntare lo sguardo su alcune situazioni specifiche.
Farei due esempi, i curdi e il boicottaggio dei pompelmi israeliani provenienti dai "territori occupati".
I curdi sono, se non gli unici, quelli che tanno combattendo realmente l'isis. E che ti fanno USA-Europa? di fatto niente, anzi consentono alla Turchia (membro NATO) di combattere i curdi da una parte e armare l'isis dall'altra.
I pomplemi israeliani, sono da boicottare perché provengono da territori occupati dopo al guerra del 1967? mettiamo da parte il perché e il per come sono occupati, ma se anche fosse perché importiamo petrolio e intratteniamo cordialie amichevoli rapporti con l'Arabia Saudita? è uno dei paesi più "incivili" che esistono al mondo.
La lapidazione delle donne, pratica consueta, è regolamentata da una legge che prevede addirittura la dimensione delle pietre, nè troppo piccole da non fare troppo male, nè troppo grandi tali da chiudere l'esecuzione troppo rapidamente!
Che dire dell'Iran? duemila condanne a morte solo quest'anno? un paese che non conosce la democrazia, eppure dall'Iran importiamo di tutto.
E che dire della Cina? E cosa di tutti gli altri paesi campioni di inciviltà e barbarie? L'elenco sarebbe molto lungo.
No, il problema sono i curdi, il problema sono i pompelmi israeliani.
Ma quali speranze potremo mai avere se la nostra politica internazionale è fatta in quesot modo?
Per chi ha voglia di informarsi e leggere opinionini e analisi equilibrate e interessanti consiglio di leggere la rivista Limes e frequentarne il sito aperto da poco http://www.limesonline.com/
Per reagire c'è bisogno di lucidità e vedere le cose nel loro insieme.
http://www.limesonline.com/piccolo-dizi ... rigi/67594
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
(Charles Bukowski)
-
- moderatore
- Messaggi: 2588
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:29
Re: Strage a Parigi
Le pedine e lo scacchiere si sanno e si conoscono, per chi li lo vuole conoscere, su questo sono d'accordo con te.
Questo però non significa che non si stia formando un "potere interno", funzionale, come un anello concentrico, ai poteri che ne tirano le fila, ed è l'Islam culturale. Volevo ricordare in particolar modo la strage di Charlie Hebdo: anche quella era funzionale ad altri scopi, ma rimane il fatto che dopo di essa, quasi tutte le anime belle "je suis Charlie" hanno poi rimarcato la necessità di non esagerare, che la loro satira era eccessiva eccetera. L'inizio della fine.
A Londra è già attiva la "sharia police", ovvero tipi bardati che con poche ciance ti dicono che non puoi bere una birra nel parco o che la tua gonna lascia scoperte le caviglie.
Tutta questa roba, insieme a tante altre culture e soggetti evolutivamente indietro rispetto al pensiero europeo faticosamente sviluppatosi in centinaia di anni (cose che non si conquistano in due generazioni), ce l'abbiamo qui ed è pronta, appena ne avrà la possibilità, a mettere ulteriormente in ginocchio l'Italia già piegata da mafie e degrado, perseguendo i propri interessi o quelli di altri.
Ovvio che ci siano anche islamici moderati, ma sono una goccia nel mare di banlieue, barbuti, teppisti felpati, donne pestate. Dove si trova tanta bella gente pronta a tutto? Ma nelle banlieues, ovvio. Ma non solo: anche (sia pure in minima parte) nelle "classi agiate". Sono convinto che se hanno messo a ferro e fuoco Malmoe e Goteborg, in un Paese dove l'immigrato è portato in palmo di mano, dubito che ci sia qualcosa da recuperare da questa gente.
Questo però non significa che non si stia formando un "potere interno", funzionale, come un anello concentrico, ai poteri che ne tirano le fila, ed è l'Islam culturale. Volevo ricordare in particolar modo la strage di Charlie Hebdo: anche quella era funzionale ad altri scopi, ma rimane il fatto che dopo di essa, quasi tutte le anime belle "je suis Charlie" hanno poi rimarcato la necessità di non esagerare, che la loro satira era eccessiva eccetera. L'inizio della fine.
A Londra è già attiva la "sharia police", ovvero tipi bardati che con poche ciance ti dicono che non puoi bere una birra nel parco o che la tua gonna lascia scoperte le caviglie.
Tutta questa roba, insieme a tante altre culture e soggetti evolutivamente indietro rispetto al pensiero europeo faticosamente sviluppatosi in centinaia di anni (cose che non si conquistano in due generazioni), ce l'abbiamo qui ed è pronta, appena ne avrà la possibilità, a mettere ulteriormente in ginocchio l'Italia già piegata da mafie e degrado, perseguendo i propri interessi o quelli di altri.
Ovvio che ci siano anche islamici moderati, ma sono una goccia nel mare di banlieue, barbuti, teppisti felpati, donne pestate. Dove si trova tanta bella gente pronta a tutto? Ma nelle banlieues, ovvio. Ma non solo: anche (sia pure in minima parte) nelle "classi agiate". Sono convinto che se hanno messo a ferro e fuoco Malmoe e Goteborg, in un Paese dove l'immigrato è portato in palmo di mano, dubito che ci sia qualcosa da recuperare da questa gente.
-
- moderatore
- Messaggi: 2919
- Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09
Re: Strage a Parigi
Ammesso, ma non concesso, che il problema o parte di esso siano gli arabi che vivono in Francia e negli altri paesi la domanda è: che facciamo? li rinchiudiamo? espelliamo milioni di persone di cui buona parte sono nate in Francia?
Poi dobbiamo imparare a usare le parole con il loro sgnificato. Arabo, musulmano, islamico, sono diversi tra loro. Spesso li usiamo come sinonimi.
Non è il massimo ma al volo https://it.wikipedia.org/wiki/Musulmano e http://it.ibtimes.com/lislam-ed-i-musul ... re-1384595
Poi dobbiamo imparare a usare le parole con il loro sgnificato. Arabo, musulmano, islamico, sono diversi tra loro. Spesso li usiamo come sinonimi.
Non è il massimo ma al volo https://it.wikipedia.org/wiki/Musulmano e http://it.ibtimes.com/lislam-ed-i-musul ... re-1384595
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
(Charles Bukowski)
-
- moderatore
- Messaggi: 2588
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:29
Re: Strage a Parigi
Se necessario, sì. Il prezzo sono tutte quelle cose per le quali anche tu hai lottato: libertà per le donne, laicità, libertà di cultura, eccetera.mchap ha scritto:Ammesso, ma non concesso, che il problema o parte di esso siano gli arabi che vivono in Francia e negli altri paesi la domanda è: che facciamo? li rinchiudiamo? espelliamo milioni di persone di cui buona parte sono nate in Francia?
Ci sono milioni di persone che non meritano tutto ciò, che non lo vogliono fra l'altro, e che spingono per portartelo via.
Quindi, per questi qui, via la cittadinanza, anche se sei nato a Parigi o Roma o Berlino. Lo farei anche con molti italiani propriamente detti, figurati con questi.
Riformare profondamente le basi dei codici civili in modo che chi abbia dimostrato più volte di essere un danno per la società possa essere privato dei diritti dei quali ha abusato: la cittadinanza, la permanenza e l'ospitalità di uno Stato, l'assistenza medica e il welfare.
Fare una selezione rigorosa (i metodi ci sono, basta volerli usare) su chi tenere e chi non tenere. Questi ultimi, accompagnati alla frontiera (dove vadano son fatti loro) oppure incarcerati se ancora in giro sul territorio. Basta con l'accarezzare la serpe che morde il seno.
I quartieri islamici devono essere battuti palazzo per palazzo e individuo per individuo. Solo così difenderemo la nostra civiltà con i mille difetti che ha.
-
- Site Admin
- Messaggi: 2162
- Iscritto il: 9 mag 2015, 22:44
- Località: Roma
Re: Strage a Parigi
Comparsa oggi su tutti i siti di amazon, esprime il mio stato d'animo.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
-
- moderatore
- Messaggi: 2919
- Iscritto il: 12 mag 2015, 8:09
Re: Strage a Parigi
Danilaoooo, tu che dici?
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
(Charles Bukowski)
-
- moderatore
- Messaggi: 11735
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
- Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze
Strage a Parigi
Eh, Antonio... Che ne penso e che ne dico o ne avrei da dire... Oltre al l'amarezza, tante cose e difficili.
Ancor più difficili da mettere nero su bianco.
Ecco perché -pur non lasciandomi l'argomento per niente indifferente- m'ero risoluto di non intervenire.
Provo a riassumere lo stato d'animo al netto di un sacco di altre considerazioni che comunque andrebbero valutate tutte troppo bene.
Insomma, da una parte abbiamo una generazione di giovani così ferita e arrabbiata che è pronta a farsi saltare in aria facendo morti e feriti per un ideale (una religione? Una convinzione) errata, dall'altra ne abbiamo un'altra parimenti decerebrata e vuota che è pronta solo a cliccare 'mi piace' su Facebook.
Certo, i secondi fanno meno morti direttamente, ma se si dovesse fare un conto economico di quanta fame, sfruttamento (e anche morti!) ci son dietro allo stile di vita che qua ci possiamo permettere senza pensieri dove andremmo a finire?
Da nessuna parte forse, o forse a considerare le persone come numeri utili o disutili al 'pareggio' della macchina economica.
È troppo seducente -ad esempio- per seconde generazioni senza radici e senza altro intorno che il vuoto, trovarsi in un contesto dove qualcuno ti ascolta e ti rende importante (anche convincendoti a farti saltare in aria...). E così succede che in Germania se una ragazza turca ha relazioni con chi le piaccia è il fratello zelante che ti sfregia o chiude in casa, non il padre.
E che facciamo? Diamo retta alla pancia di Michele? Ci rassegnamo? Consideriamo tutti persone davanti alla legge? Non è -in teoria- quello che da sempre abbiamo fatto o avremmo dovuto fare?
E l'educazione che ruolo ha? Cosa ci abbiamo messo di buono se non vendere le scuole agli sponsor privati perché non cadessero a pezzi sulle teste di tutti i nostri figli?
Io poi a comprendere le faccende religiose ho sempre problemi. Proprio perché limitato come agnostico mi faccio poi tutta una serie di problematiche etiche riguardo il rispetto di tutti e il relativismo esasperato che non portano a nulla...
Non c'entra un cazzo con Parigi e il terrorismo ma in ufficio (tra altri) ho a fare servizio civile una ragazza di fede islamica col capo coperto.
È tra le più precise e preparate, studia all'università con ottimi risultati ed è praticamente da sempre in Italia (e credo ormai anche di cittadinanza, passaporto e tutto e qua ha frequentato tutti i cicli di studio).
Non credo gli difettino (o gli siano mai mancate) intelligenza e libertà per riflettere sulle proprie scelte; tuttavia se provi a salutarla porgendole la mano lei la ritrae, e crede in un sistema di valori nel quale una donna certamente avrà un futuro complicato...
Non la capisco. Non importa alla fine, la rispetto uguale (e più di tanti altri sfaccendati, per inciso, è un'ottima persona).
Ah, parimenti non comprendo (e potrei estendere il mio pensare a) i cavalieri della fede cattolica, i papa boys e i raeliani. Ho problemi anche con molti del partito umanista...
Però a volte ci ripenso e -come detto sopra- non arrivo mai ad una conclusione, e torno all'amarezza dal quale son partito scuotendo il capo...
Ancor più difficili da mettere nero su bianco.
Ecco perché -pur non lasciandomi l'argomento per niente indifferente- m'ero risoluto di non intervenire.
Provo a riassumere lo stato d'animo al netto di un sacco di altre considerazioni che comunque andrebbero valutate tutte troppo bene.
Insomma, da una parte abbiamo una generazione di giovani così ferita e arrabbiata che è pronta a farsi saltare in aria facendo morti e feriti per un ideale (una religione? Una convinzione) errata, dall'altra ne abbiamo un'altra parimenti decerebrata e vuota che è pronta solo a cliccare 'mi piace' su Facebook.
Certo, i secondi fanno meno morti direttamente, ma se si dovesse fare un conto economico di quanta fame, sfruttamento (e anche morti!) ci son dietro allo stile di vita che qua ci possiamo permettere senza pensieri dove andremmo a finire?
Da nessuna parte forse, o forse a considerare le persone come numeri utili o disutili al 'pareggio' della macchina economica.
È troppo seducente -ad esempio- per seconde generazioni senza radici e senza altro intorno che il vuoto, trovarsi in un contesto dove qualcuno ti ascolta e ti rende importante (anche convincendoti a farti saltare in aria...). E così succede che in Germania se una ragazza turca ha relazioni con chi le piaccia è il fratello zelante che ti sfregia o chiude in casa, non il padre.
E che facciamo? Diamo retta alla pancia di Michele? Ci rassegnamo? Consideriamo tutti persone davanti alla legge? Non è -in teoria- quello che da sempre abbiamo fatto o avremmo dovuto fare?
E l'educazione che ruolo ha? Cosa ci abbiamo messo di buono se non vendere le scuole agli sponsor privati perché non cadessero a pezzi sulle teste di tutti i nostri figli?
Io poi a comprendere le faccende religiose ho sempre problemi. Proprio perché limitato come agnostico mi faccio poi tutta una serie di problematiche etiche riguardo il rispetto di tutti e il relativismo esasperato che non portano a nulla...
Non c'entra un cazzo con Parigi e il terrorismo ma in ufficio (tra altri) ho a fare servizio civile una ragazza di fede islamica col capo coperto.
È tra le più precise e preparate, studia all'università con ottimi risultati ed è praticamente da sempre in Italia (e credo ormai anche di cittadinanza, passaporto e tutto e qua ha frequentato tutti i cicli di studio).
Non credo gli difettino (o gli siano mai mancate) intelligenza e libertà per riflettere sulle proprie scelte; tuttavia se provi a salutarla porgendole la mano lei la ritrae, e crede in un sistema di valori nel quale una donna certamente avrà un futuro complicato...
Non la capisco. Non importa alla fine, la rispetto uguale (e più di tanti altri sfaccendati, per inciso, è un'ottima persona).
Ah, parimenti non comprendo (e potrei estendere il mio pensare a) i cavalieri della fede cattolica, i papa boys e i raeliani. Ho problemi anche con molti del partito umanista...
Però a volte ci ripenso e -come detto sopra- non arrivo mai ad una conclusione, e torno all'amarezza dal quale son partito scuotendo il capo...
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
-
- moderatore
- Messaggi: 2588
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:29
Re: Strage a Parigi
Daniele, di giovani feriti ed arrabbiati ne abbiamo anche noi e a tonnellate. Ma gente decisa a fare cento morti in un locale dove si ascolta musica in nome di Dio, ancora la devo trovare. E poi questa continua necessità di giustificarli...mi dici perchè persino in uno stato come la Svezia, che certo non è l'Italia, con strutture educative e sociali di primo livello, queste persone finiscono inevitabilmente a fare casino?DaniLao ha scritto: Insomma, da una parte abbiamo una generazione di giovani così ferita e arrabbiata
Mi dici perchè l'educazione in Italia, in Svezia (dove non ti cadono i calcinacci in testa), ha funzionato con cinesi, filippini, mauriziani ecc, ma non funziona con questi qui?E l'educazione che ruolo ha? Cosa ci abbiamo messo di buono se non vendere le scuole agli sponsor privati perché non cadessero a pezzi sulle teste di tutti i nostri figli?
Te la faccio breve in sintesi: a questi del tuo agnosticismo gliene frega una cippa. Ti vedono come n e m i c o e apostata, esattamente come un comunista è educato a vedere un fascista come nemico e viceversa. Stop. Per ora si comportano (nemmeno tanto) da brava minoranza, esprimendo più che altro la loro semenza in buone pratiche come il pestaggio delle mogli e/o il guidare mbriachi a 190 orari perchè in patria li frusterebbero, nondimeno proibendo l'alcol ad altri (leggendaria la prof minacciata perche una bimba aveva offerto all'amichetto musulmano una frittella al marsala).Io poi a comprendere le faccende religiose ho sempre problemi. Proprio perché limitato come agnostico mi faccio poi tutta una serie di problematiche etiche riguardo il rispetto di tutti e il relativismo esasperato che non portano a nulla...
Ma appena arriveremo a percentuali britanniche o francesi, vedrai che storie.
Alla faccia dell' integrazione. Nemmeno una stretta di mano sennò la offendi...Non credo gli difettino (o gli siano mai mancate) intelligenza e libertà per riflettere sulle proprie scelte; tuttavia se provi a salutarla porgendole la mano lei la ritrae, e crede in un sistema di valori nel quale una donna certamente avrà un futuro complicato...
Non la capisco. Non importa alla fine, la rispetto uguale (e più di tanti altri sfaccendati, per inciso, è un'ottima persona).
Da qui al passare al togliere i pur bistrattati crocifissi, preghiere natalizie, varie ed eventuali, il passo è breve: sennò si offendono.
Nel mentre che tu pensi, essi figliano a più non posso e secondo regole democratiche la maggioranza vinve ed impone i suoi dettami.
Ma vi volete svegliare?
-
- moderatore
- Messaggi: 11735
- Iscritto il: 12 mag 2015, 12:27
- Località: Nella Piana Campigiana tra Prato e Firenze
Strage a Parigi
Se farlo vuol dire catapultarsi nel medioevo nel quale ci vorrebbero anche alcuni di quelli di cui hai paura no grazie.cuoccimix ha scritto:Ma vi volete svegliare?
Preferisco pensare altre strade.
Quelle battute finora da Saddam a questa parte non hanno portato ad un bel niente pare (restiamo sul neutro e ognuno tragga le proprie personali conclusioni) nemmeno la tanto pubblicizzata guerra al terrore stellestrisce.
Magari rendersene conto potrebbe essere utile ad evitare certi errori di valutazione
Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi