Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history
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Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history
Cari soci, avrei voluto scrivere un topic più a modo con delle belle foto e tutto ma purtroppo nella vita non tutto va sempre come dovrebbe andare e qualche volta è bene che ci si accontenti del 'meglio che nulla' prima di diversi abbandonare al nulla tout court
E allora vado lo stesso -in tono fotografico minore- sull'argomento che è quello del titolo...
È un Poljot Serkisof; Serkisof (o anche K. Serkisoff & Co) di Istanbul ha fornito orologi alle ferrovie nazionali turche per circa un secolo: sia orologi da lavoro sia quelli 'celebrativi' regalati al momento del pensionamento dei dipendenti.
Evidentemente anche i compari turchi hanno attinto dalla produzione russa, tant'è che sulla baia spesso s'incontran cipolle (soprattutto) marcate con tale nome e col il trenino sulla gobba....
Non sono un estimatore dei tasca e nemmeno delle ferrovie, però quando mi è stato proposto quello che vi faccio vedere sotto l'ho preso subito volentieri.
Linee semplici, elegante, indici particolari e simpatici applicati...
Insomma nell'insieme davvero piacevole, lo trovo funzionalista e austero.
Bando alle ciance, eccovi l'unica foto che ho attualmente e che è stata fatta in fretta, furia e ad altro scopo (oltre che in penombra)
Purtroppo, infatti (cit) l'orologio in questione è prigioniero da due settimane dal mio sedicente orologiaio...
...si ferma se capovolto. È precisissimo se lasciato su un comò, usato come sveglia o orologio da muro... Al polso il suo piccolo e unico difetto un po' lo penalizza, all'atto pratico non è portabile senza un intervento tecnico.
L'avrei dovuto recuperare oggi ma decine di contrattempi m'hanno contrattempato e a questo punto ormai sarà lunedì...
Comunque, a parte tutto ciò...
Voi ne sapete qualcosa dei Serkisof da polso?
Tipo se c'è una fenomenologia, se sono un po' come i Cornavin o più o meno (quelli con movimento russovietico intendo...).
Francamente a me di tasca ne vengono in mente diversi (che mi son capitati sott'occhio il più delle volte per caso) ma da polso... Insomma, ora son curioso...
Che narrano -sull'argomento- la vostra esperienza, i vostri archivi, il vostro frequentare baie poco battute e topaie poco raccomandabili
Mi piacerebbe -inoltre- con l'occasione di 'sto topic, vedere i vostri orologi russi Serkisof, se n'avete.
Buttate lì qua sotto senza vergogna per il reciproco godimento e accrescimento culturale collettivo...
Già che ci siete sentitevi liberi di annettere anche Seriskov di natura meno sovietica...
E allora vado lo stesso -in tono fotografico minore- sull'argomento che è quello del titolo...
È un Poljot Serkisof; Serkisof (o anche K. Serkisoff & Co) di Istanbul ha fornito orologi alle ferrovie nazionali turche per circa un secolo: sia orologi da lavoro sia quelli 'celebrativi' regalati al momento del pensionamento dei dipendenti.
Evidentemente anche i compari turchi hanno attinto dalla produzione russa, tant'è che sulla baia spesso s'incontran cipolle (soprattutto) marcate con tale nome e col il trenino sulla gobba....
Non sono un estimatore dei tasca e nemmeno delle ferrovie, però quando mi è stato proposto quello che vi faccio vedere sotto l'ho preso subito volentieri.
Linee semplici, elegante, indici particolari e simpatici applicati...
Insomma nell'insieme davvero piacevole, lo trovo funzionalista e austero.
Bando alle ciance, eccovi l'unica foto che ho attualmente e che è stata fatta in fretta, furia e ad altro scopo (oltre che in penombra)
Purtroppo, infatti (cit) l'orologio in questione è prigioniero da due settimane dal mio sedicente orologiaio...
...si ferma se capovolto. È precisissimo se lasciato su un comò, usato come sveglia o orologio da muro... Al polso il suo piccolo e unico difetto un po' lo penalizza, all'atto pratico non è portabile senza un intervento tecnico.
L'avrei dovuto recuperare oggi ma decine di contrattempi m'hanno contrattempato e a questo punto ormai sarà lunedì...
Comunque, a parte tutto ciò...
Voi ne sapete qualcosa dei Serkisof da polso?
Tipo se c'è una fenomenologia, se sono un po' come i Cornavin o più o meno (quelli con movimento russovietico intendo...).
Francamente a me di tasca ne vengono in mente diversi (che mi son capitati sott'occhio il più delle volte per caso) ma da polso... Insomma, ora son curioso...
Che narrano -sull'argomento- la vostra esperienza, i vostri archivi, il vostro frequentare baie poco battute e topaie poco raccomandabili
Mi piacerebbe -inoltre- con l'occasione di 'sto topic, vedere i vostri orologi russi Serkisof, se n'avete.
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Quaestio subtilissima, utrum Chimera in vacuo bombinans possit comedere secundus intentiones, et fuit debatuta per decem hebdomadas in concilio Constantiensi
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof
Veramente bello...
Non ricordo di averlo mai visto...
Adesso ho cercato sul web e un altro paio uguali li ho visti...(messi peggio del tuo)
Non ricordo di averlo mai visto...
Adesso ho cercato sul web e un altro paio uguali li ho visti...(messi peggio del tuo)
Paolo ... Nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti...(L.Pirandello)
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof
Complimenti bello e interessante.
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof
In effetti cercando un po' genericamente viene fuori quello e poco altro da polso.Cane ha scritto:Adesso ho cercato sul web e un altro paio uguali li ho visti...
Su WUS ne ho visti un altro paio, sempre con movimento (e di fattura estetica) Poljot che però riportano sul quadrante solo Serkisov e nessun rimando alla produzione sovietica...
Grazie ad entrambi per l'apprezzamento, in effetti anche a me piace parecchio nella sua essenzialità ricercata
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof
Bel pezzo che conto quanto prima di comprare anche in versione non Serkisov.
Io comunque ho visto persino degli Slava "tv" con quel marchio. Anche se la stragrande maggioranza erano Molnija ferrovia da tasca.
Io comunque ho visto persino degli Slava "tv" con quel marchio. Anche se la stragrande maggioranza erano Molnija ferrovia da tasca.
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Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof - Serkisof Poljot russi...
Visto che sull'argomento in giro c'è il giusto e che la scarsità di commenti testimonia la necessità d'approfondimento aggiungo sotto un po' di materiale (tra l'altro di Raketa credo di non averne mai visti, Michele, se ti ricapita d'incontrarlo aggiungilo qua!)
Eccone uno piccino picciò, come anticipavo con solo Serkisof sul quadrante (http://forums.watchuseek.com/f10/begine ... 35490.html) Un altro come quello sopra ma di un bel blé con un Poljot 2627H dentro (http://forums.watchuseek.com/f10/poljot ... 36261.html)
Mark Gordon (http://www.ussrtime.com/cgi-bin/details.pl?id=1139) ci fa vedere questo con un 2427 liscio
E il più particolare di tutti, con il logo delle ferrovie, presumo (http://gislalunah.blogspot.it/2009/10/serkisof.html)
Eccone uno piccino picciò, come anticipavo con solo Serkisof sul quadrante (http://forums.watchuseek.com/f10/begine ... 35490.html) Un altro come quello sopra ma di un bel blé con un Poljot 2627H dentro (http://forums.watchuseek.com/f10/poljot ... 36261.html)
Mark Gordon (http://www.ussrtime.com/cgi-bin/details.pl?id=1139) ci fa vedere questo con un 2427 liscio
E il più particolare di tutti, con il logo delle ferrovie, presumo (http://gislalunah.blogspot.it/2009/10/serkisof.html)
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof - Serkisof Poljot russian watch history
L'ultimo non lo conoscevo....ora andrò in cerca...
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Re: Da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata: Serkisof - Serkisof Poljot russian watch history
Su i Serkisof non sappiamo molto, solo quello che si sa da sempre e cioè che era una famiglia di gioiellieri di Istanbul la quale, tra le altre attività, si occupava di import-export con l' Unione Sovietica.
Quindi i Serkisof sono l'ennesimo caso di orologi sovietici marcati per un mercato locale. Da distinguere nettamente dai tanti brand che montavano movimenti russi come scelta conveniente economicamente in un determinato momento.
In genere i primi, versioni locali, mi interessano poco perché sono quasi sempre quadranti a catalogo Poljot, Slava,ecc., ritengo più interessante avere la versione "indigena".
Tanto più che in alcuni casi si è innestata la spirale marchio-poco-conosciuto=quindi raro=quindi-costoso.
Sono orologi che prendo solo se costano moooooolto meno dell'originale sovietico. Una volta saputo, e lo sappiamo da anni, che i russi "localizzavano" c'è poco da dire.
Qualche esemplare in collezione non fa male. Da un punto di vista collezionistico potrebbero addirittura costituire un sottoinsieme.
L'unico punto di interesse vero potrebbe essere il ricostruire quei determinati rapporti commerciali, spesso con paesi nettamente schierati nel campo avversario (guerra fredda).
La Turchia è un caso a se. E' la seconda potenza militare della NATO, la più "guerriera" e con ambizione di potenza regionale, da sempre. Allo stesso tempo però ha sempre intrattenuto discreti rapporti commerciali con l'Unione Sovietica.
Zona di confine e come tale anche zona grigia.
Non a caso al tempo della crisi dei missili a Cuba la foglia di fico che consentì il dietro-front ai sovietici fu la contropartita della riduzione dei missili Jupiter con testata nucleare installati in Turchia ( e in Italia).
Morale della storia in collezione ho solo tre miseri da tasca, forse anche uno da polso, dovrei cercare.
Nei mercatini quelli da tasca spesso te li tirano dietro (spesso, ma non sempre )
I Serkisof da tasca a volte hanno un fondello interno che scimmiotta la tradizione occidentale. Dico a volte, perché ne ho visti tanti che non lo avevano. Comunque, scimmiottagine a parte, il fondello interno è meglio averlo che no
Quindi i Serkisof sono l'ennesimo caso di orologi sovietici marcati per un mercato locale. Da distinguere nettamente dai tanti brand che montavano movimenti russi come scelta conveniente economicamente in un determinato momento.
In genere i primi, versioni locali, mi interessano poco perché sono quasi sempre quadranti a catalogo Poljot, Slava,ecc., ritengo più interessante avere la versione "indigena".
Tanto più che in alcuni casi si è innestata la spirale marchio-poco-conosciuto=quindi raro=quindi-costoso.
Sono orologi che prendo solo se costano moooooolto meno dell'originale sovietico. Una volta saputo, e lo sappiamo da anni, che i russi "localizzavano" c'è poco da dire.
Qualche esemplare in collezione non fa male. Da un punto di vista collezionistico potrebbero addirittura costituire un sottoinsieme.
L'unico punto di interesse vero potrebbe essere il ricostruire quei determinati rapporti commerciali, spesso con paesi nettamente schierati nel campo avversario (guerra fredda).
La Turchia è un caso a se. E' la seconda potenza militare della NATO, la più "guerriera" e con ambizione di potenza regionale, da sempre. Allo stesso tempo però ha sempre intrattenuto discreti rapporti commerciali con l'Unione Sovietica.
Zona di confine e come tale anche zona grigia.
Non a caso al tempo della crisi dei missili a Cuba la foglia di fico che consentì il dietro-front ai sovietici fu la contropartita della riduzione dei missili Jupiter con testata nucleare installati in Turchia ( e in Italia).
Morale della storia in collezione ho solo tre miseri da tasca, forse anche uno da polso, dovrei cercare.
Nei mercatini quelli da tasca spesso te li tirano dietro (spesso, ma non sempre )
I Serkisof da tasca a volte hanno un fondello interno che scimmiotta la tradizione occidentale. Dico a volte, perché ne ho visti tanti che non lo avevano. Comunque, scimmiottagine a parte, il fondello interno è meglio averlo che no
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Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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Re: Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russian watch history
Buh, Antonio, io tra due Poljot eguali ma differenti solo per il Serkisov prenderei quello turco, per me racconta una cosa in più.
Non so se sarei disposto a spendere di più per l'indicazione geografica ma probabilmente un pochino si', ho ragione di credere che ne esistano numericamente meno a giudicare da quanti ne compaiano sulla baia.
Ma comunque, son discorsi che lasciano il tempo che trovano, ognuno ha il proprio stile e la propria raccolta, dunque andrei avanti con le immagini...
Eccone un altro molto carino, questa volta di nuovo marchiato Poljot Serkisof (http://emrecantullef.blogspot.it/2012/1 ... n-bas.html)
Non so se sarei disposto a spendere di più per l'indicazione geografica ma probabilmente un pochino si', ho ragione di credere che ne esistano numericamente meno a giudicare da quanti ne compaiano sulla baia.
Ma comunque, son discorsi che lasciano il tempo che trovano, ognuno ha il proprio stile e la propria raccolta, dunque andrei avanti con le immagini...
Eccone un altro molto carino, questa volta di nuovo marchiato Poljot Serkisof (http://emrecantullef.blogspot.it/2012/1 ... n-bas.html)
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Serkisof: da Mosca a Istanbul lungo la strada ferrata - Serkisof Poljot russi...
Aggiorno con due foto per festeggiare il ritorno in salute previa revisione
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