Oggi, 27/02, si celebra la Giornata della Memoria che dovrebbe tenerci a mente le vittime della Shoah.
In Toscana ci son molte iniziative, alcune sensate, altre rganizzate proprio perché non se ne poteva fare a meno sembra...
Comunque credo che sia importantissimo ricordare.
Penso alle scuole e al fatto che molti giovanissimi non ne sappiano nulla della faccenda, come penso che gli ultimi partigiani che ci raccontavano come stavano le cose ormai se ne sono andati quasi tutti.
Buh, pensieri a voce alta, a me è tornato a mente il Diario di Anna Frank letto da bambino
EDIT:
Ho tolto una frase su corretta osservazione del Socio qua sotto
Giornata della memoria
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Giornata della memoria
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Re: Giornata della memoria
Dani, ma cosa c'entra il sionismo?
A proposito di letture sull'argomento, la memorialistica e la saggistica sono vastissime ma se proprio ci si vuole limitare ad un di un libro io consiglio " I sommersi e i salvati" di Primo levi. Un testo impegnativo che ci fa riflettere sul passato ma anche sull'oggi. In breve, sulla natura umana.
A proposito di letture sull'argomento, la memorialistica e la saggistica sono vastissime ma se proprio ci si vuole limitare ad un di un libro io consiglio " I sommersi e i salvati" di Primo levi. Un testo impegnativo che ci fa riflettere sul passato ma anche sull'oggi. In breve, sulla natura umana.
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
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Giornata della memoria
Hai ragione, c'entra poco, tolgo il riferimento.mchap ha scritto:Dani, ma cosa c'entra il sionismo?
Ué, ben rivisto eh, sei stabile in these days?
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Re: Giornata della memoria
Quasi, sulla strada del ritorno
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Re: Giornata della memoria
peccato che nessuno o quasi abbia detto che ad Auschwitz i primi ad entrare sono stati i russi, tutti dicono in generale "alleati"...
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Re: Giornata della memoria
Non vedo cosa c'azzecchi questa osservazione, seppur vera, con il tema proposto da Danilao.burja ha scritto:peccato che nessuno o quasi abbia detto che ad Auschwitz i primi ad entrare sono stati i russi, tutti dicono in generale "alleati"...
Burja, "capisci a me" , è verissimo che ancora oggi moltissima gente non conosce la distinzione tra campi di prigionia, campi di concentramento, campi di sterminio.
Nell'immaginario di molti è ancora ben radicato il campo di prigionia, tipo film "La grande fuga", per l'appunto prigionieri di guerra americani,inglesi,ecc.
Non che fossero luoghi di villeggiatura. Tutt'altro. Ma erano una cosa diversa dai campi di concentramento e dai campi di sterminio.
Vero è anche che le prime uccisioni con i gas vennero sperimentate su prigionieri russi, ai quali era sempre e ovunque riservato un trattamento durissimo molto vicino allo sterminio pianificato. Trattamento che quasi mai subirono i prigionieri "alleati".
Però il tema in questione è cosa diversa e soprattutto non è questione di chi prima e chi dopo, o di chi peggio e chi meno peggio.
Auschwitz è un luogo simbolico, oltre che estremamente reale. Auschwitz era un enorme complesso costituito da decine di campi di lavoro, di prigionia, di concentramento, di sterminio.
Tutti visitano Auschwitz, e tutti visitano sicuramente il campo di concentramento Auschwitz-1. Sono molti di meno quelli che si recano ad Auschwitz-Birkenau, il vero e proprio campo di sterminio. A soli tre chilometri di distanza da Auschwitz-1
Ancor di meno sono quelli che si recano a Majdanek, simile per scopi, struttura ed estensione al complesso di Auschwitz (destinato a superarlo per ampiezza e "ospitalità" se gli eventi della guerra non lo avessero impedito).
Sparuto poi il gruppo di chi si reca in quei luoghi che furono, e sono ancora oggi, il buco nero più profondo che l'animo umano sia mai riuscito a realizzare. Mi riferisco quelli che furono esclusivamente campi di sterminio, cioè Belzec, Sobibor, Treblinka, Chelmno.
Chi arrivava in questi campi veniva ucciso. Non c'era altra destinazione. Pochissimi, estremamente pochi, furono i sopravvissuti.
Per non parlare di tutti quei luoghi dove furono operate uccisioni di massa. L'Europa centro-orientale è una enorme fossa comune.
Cercare di comprendere l'inconcepibile può essere lo scopo di una vita, ben sapendo che è più facile concepire un Dio piuttosto quanto è capace di fare l'essere umano.
Dunque, non è questione di primati, di graduatorie,ecc. La conoscenza e lo svolgersi dei fatti può arrivare gradualmente, a volte anche nel più "tranquillo" campo di prigionia si può intravedere di cosa fu capace il nazismo.
Tutto non fu opera di pochi fanatici ed esaltati.
No. Nella stragrande maggioranza si trattava di persone normalissime.
Della serie "ubbidivo agli ordini", "se non lo facevo io l'avrebbe fatto qualcun altro" ecc. Questo nei casi "migliori". Già, perché buona pare degli addetti ai lavori credeva in quello che faceva, credeva di fare la cosa giusta, necessaria. Questo per quanti erano direttamente coinvolti nello sterminio.
Ma il tutto si teneva in piedi perché era stata messa in piedi lunga e interminabile catena, dove ognuno faceva finta di non sapere quale fosse lo scopo finale.
E' la questione della responsabilità, collettiva e individuale.
E' la questione di come porsi di fronte alla diversità, alla marginalità, allo zingaro di ieri e di oggi, all'immigrato, a tutto ciò che ci risulta scomodo o ci infastidisce.
E' la questione di non coprirsi con una foglia di fico delegando ad altri la parte sporca del lavoro. "Non lo sapevo".
Questo è il minimo che abbiamo da imparare. A prescindere dagli immaginari comuni, da chi prima e chi dopo, chi meno peggio e chi peggio.
Auschwitz, come luogo reale e come simbolo di tutto ciò che è stato, costituisce uno spartiacque epocale. Tutto che ciò che è stato, e il come è stato realizzato, sta a dimostrare di cosa noi uomini siamo capaci quando non accettiamo la diversità, lo zingaro, lo "scomodo", il "problematico",ecc.
Se, per fare un solo esempio, il genocidio avvenuto in Ruanda nel 1994 si è svolto senza che nessuno muovesse un dito per impedirlo è stato anche perché nessuno mosse un dito per impedire lo stermino degli Ebrei durante l'ultima nostra guerra mondiale.
Auschwitz è stato il principio di tutto. Della nostra indifferenza e passività. Tutto ci sembra possibile e ineluttabile.
Conoscere e ricordare significa dire di no all'indifferenza, alla passività, alla mancanza di responsabilità individuale e collettiva.
PS
Aggiungo un ultima considerazione. Conoscere come è avvenuto lo sterminio degli ebrei e delle altre minoranze etniche, religiose, sessuali (i gay) aiuta anche a capire quanto fosse diverso il sistema del GULAg sovietico.
Equiparare le due cose non è solo un insulto alla Memoria ma anche un impedimento, enorme e spesso di comodo, nel capire la specificità e unicità dello Sterminio avvenuto durante la seconda guerra mondiale.
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Re: Giornata della memoria
volevo semplicemente dire che anche in questa tragedia, assoluta ed oggettiva, si cerca sempre di far tornare le cose a pro di qualcuno, i russi cattivi non possono essere i liberatori di un campo di sterminio, quindi è meglio dire gli alleati, stare sul vago. Non sono entrato sul tema perché per 2 giorni ho fatto vedere a mio figlio i film che hanno dato in TV sulla shoah, parlando con lui e spiegando, chiedendogli la cortesia di fare la stessa cosa con i suoi figli quando sarà grande, perché questa cosa anche fra 1000 anni non potrà essere dimenticata.
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Re: Giornata della memoria
L'avevo capito, come ho detto quelli che hanno la mia età da adolescenti credevano che i campi fossero tutti come quelli de "la grande fuga"!!!!
Però non credere che all'est l'argomento sia stato trattati molto meglio. Lascio stare paesi come la Polonia dove esisteva ed esiste tutt'oggi un forte antisemitismo. Addirittura vi furono alcuni progrom a guerra finita, il più noto è quello di Kiece https://it.wikipedia.org/wiki/Pogrom_di_Kielce
In Unione Sovietica, come in Polonia, per decenni si è minimizzato riducendo il tutto alla uccisione di "cittadini" o polocahhi o ucraini o russi, ecc. negando la specificità dello sterminio.
Due casi emblematici. Nella loro avanzata verso ovest i russi si trovarono dif atto ad essere i primi a scoprire uno dopo l'altro tutti i luoghi dello sterminio. Venne creato un apposito comitato per raccogliere la documentazione, materiali che però non vennero mai pubblicati https://it.wikipedia.org/wiki/Il_libro_ ... _1941-1945
Un altro esempio può essere quello di Babij Yar, a Kiev, dove in due giorni furono massacrati circa quarantamila ebrei https://it.wikipedia.org/wiki/Babij_Jar
Ancora oggi recandosi sul posto, raggiungibile in metropolitana, si fa fatica a trovare il luoghi dello sterminio. Se chiedi informazioni vini regolarmente indirizzato al monumento che i russi edificarono decenni dopo a grande distanza dai luoghi dove effettivamente avvenne il massacro.
Io riuscii a trovare il posto grazie alle indicazioni di un vecchio, ma proprio vecchio, a cui si unumidirono gli occhi quando gli chiedemmo aiuto, Cercò di parlarci mischiando parole in diverse lingue. Ci sembrò di capire che lui aveva visto.
Tenendo conto che lo sterminio è avvenuto in gran parte nell'est-Europa, spesso con la fattiva collaborazione dei locali, l'ignoranza e la non-memoria che vi regna ancora oggi è spaventosa.
Film in tv. Meglio sì che no, purtroppo tutto si riduce al Giorno della Memoria.
Comunque quest'anno ne hanno passato uno che meritava davvero, in Darkness https://it.wikipedia.org/wiki/In_Darkness un fiml molto bello in se e per se ma anche perché tratta l'argomento al di fuori degli stereotipi.
A proposito di Babij Yar, fu una bellissima poesia di Evetuscheno a farla conoscere ai russi http://it.arti.musica.classica.narkive. ... 3-babi-yar
Non c'è un monumento
A Babi Yar
Il burrone ripido
E' come una lapide
Ho paura
Oggi mi sento vecchio come
Il popolo ebreo
Ora mi sento ebreo
Qui vago nell'antico Egitto
Eccomi, sono in croce e muoio
E porto ancora il segno dei chiodi.
Ora sono Dreyfus
La canaglia borghese mi denuncia
e mi giudica
Sono dietro le sbarre
Mi circondano, mi perseguitano,
mi calunniano, mi schiaffeggiano
E le donne eleganti
Strillano e mi colpiscono
con i loro ombrellini.
Sono un ragazzo a Bielostok.
Il sangue è ovunque sul pavimento
I capobanda nella caverna
Diventano sempre più brutali.
Puzzano di vodka e di cipolle
Con un calcio mi buttano a terra
Non posso far nulla
E invano imploro i persecutori
Sghignazzano "Morte ai Giudei"
"Viva la Russia"
Un mercante di grano
picchia mia madre.
O mio popolo russo
So che in fondo al cuore
Tu sei internazionalista
Ma ci sono stati uomini che con le loro
mani sporche
Hanno abusato del tuo buon nome.
So che il mio paese è buono
Che infamia sentire gli antisemiti che
senza la minima vergogna
Si proclamano.
Sono Anna Frank
Delicata come un germoglio ad Aprile
Sono innamorato e
Non ho bisogno di parole
Ma soltanto che ci guardiamo negli occhi
Abbiamo così poco da sentire
e da vedere
Ci hanno tolto le foglie e il cielo
Ma possiamo fare ancora molto
Possiamo abbracciarci teneramente
Nella stanza buia.
"Arriva qualcuno"
"Non avere paura
Questi sono i suoni della primavera
La primavera sta arrivando
Vieni
Dammi le tue labbra, presto"
"Buttano giù la porta"
"No è il ghiaccio che si rompe"
A Babi Yar il fruscio dell'erba selvaggia
Gli alberi sembrano minacciosi
Come a voler giudicare
Qui tutto in silenzio urla
e scoprendomi la testa
Sento che i miei capelli ingrigiti
sono lentamente
E divento un lungo grido silenzioso qui
Sopra migliaia e migliaia di sepolti
Io sono ogni vecchio
Ucciso qui
Io sono ogni bambino
Ucciso qui
Nulla di me potrà mai dimenticarlo
Che l' "Internazionale" tuoni
Quando l'ultimo antisemita sulla terra
Sarà alla fine sepolto.
Non c'è sangue ebreo
Nel mio sangue
Ma sento l'odio disgustoso
Di tutti gli antisemiti
come se fossi stato un ebreo
Ed ecco perché sono un vero russo.
Troppo dimenticato è il finale Non c'è sangue ebreo/Nel mio sangue/Ma sento l'odio disgustoso/Di tutti gli antisemiti/come se fossi stato un ebreo/Ed ecco perché sono un vero russo.
come dimenticato è tutto quello che è accaduto e il perché.
Questa ignoranza e questa dimenticanza aiutano a capire perché oggi il diritto al'esistenza dello stato di Israele sembri un problema secondario, subordinato alle logiche del petrolio.
Però non credere che all'est l'argomento sia stato trattati molto meglio. Lascio stare paesi come la Polonia dove esisteva ed esiste tutt'oggi un forte antisemitismo. Addirittura vi furono alcuni progrom a guerra finita, il più noto è quello di Kiece https://it.wikipedia.org/wiki/Pogrom_di_Kielce
In Unione Sovietica, come in Polonia, per decenni si è minimizzato riducendo il tutto alla uccisione di "cittadini" o polocahhi o ucraini o russi, ecc. negando la specificità dello sterminio.
Due casi emblematici. Nella loro avanzata verso ovest i russi si trovarono dif atto ad essere i primi a scoprire uno dopo l'altro tutti i luoghi dello sterminio. Venne creato un apposito comitato per raccogliere la documentazione, materiali che però non vennero mai pubblicati https://it.wikipedia.org/wiki/Il_libro_ ... _1941-1945
Un altro esempio può essere quello di Babij Yar, a Kiev, dove in due giorni furono massacrati circa quarantamila ebrei https://it.wikipedia.org/wiki/Babij_Jar
Ancora oggi recandosi sul posto, raggiungibile in metropolitana, si fa fatica a trovare il luoghi dello sterminio. Se chiedi informazioni vini regolarmente indirizzato al monumento che i russi edificarono decenni dopo a grande distanza dai luoghi dove effettivamente avvenne il massacro.
Io riuscii a trovare il posto grazie alle indicazioni di un vecchio, ma proprio vecchio, a cui si unumidirono gli occhi quando gli chiedemmo aiuto, Cercò di parlarci mischiando parole in diverse lingue. Ci sembrò di capire che lui aveva visto.
Tenendo conto che lo sterminio è avvenuto in gran parte nell'est-Europa, spesso con la fattiva collaborazione dei locali, l'ignoranza e la non-memoria che vi regna ancora oggi è spaventosa.
Film in tv. Meglio sì che no, purtroppo tutto si riduce al Giorno della Memoria.
Comunque quest'anno ne hanno passato uno che meritava davvero, in Darkness https://it.wikipedia.org/wiki/In_Darkness un fiml molto bello in se e per se ma anche perché tratta l'argomento al di fuori degli stereotipi.
A proposito di Babij Yar, fu una bellissima poesia di Evetuscheno a farla conoscere ai russi http://it.arti.musica.classica.narkive. ... 3-babi-yar
Non c'è un monumento
A Babi Yar
Il burrone ripido
E' come una lapide
Ho paura
Oggi mi sento vecchio come
Il popolo ebreo
Ora mi sento ebreo
Qui vago nell'antico Egitto
Eccomi, sono in croce e muoio
E porto ancora il segno dei chiodi.
Ora sono Dreyfus
La canaglia borghese mi denuncia
e mi giudica
Sono dietro le sbarre
Mi circondano, mi perseguitano,
mi calunniano, mi schiaffeggiano
E le donne eleganti
Strillano e mi colpiscono
con i loro ombrellini.
Sono un ragazzo a Bielostok.
Il sangue è ovunque sul pavimento
I capobanda nella caverna
Diventano sempre più brutali.
Puzzano di vodka e di cipolle
Con un calcio mi buttano a terra
Non posso far nulla
E invano imploro i persecutori
Sghignazzano "Morte ai Giudei"
"Viva la Russia"
Un mercante di grano
picchia mia madre.
O mio popolo russo
So che in fondo al cuore
Tu sei internazionalista
Ma ci sono stati uomini che con le loro
mani sporche
Hanno abusato del tuo buon nome.
So che il mio paese è buono
Che infamia sentire gli antisemiti che
senza la minima vergogna
Si proclamano.
Sono Anna Frank
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Sono innamorato e
Non ho bisogno di parole
Ma soltanto che ci guardiamo negli occhi
Abbiamo così poco da sentire
e da vedere
Ci hanno tolto le foglie e il cielo
Ma possiamo fare ancora molto
Possiamo abbracciarci teneramente
Nella stanza buia.
"Arriva qualcuno"
"Non avere paura
Questi sono i suoni della primavera
La primavera sta arrivando
Vieni
Dammi le tue labbra, presto"
"Buttano giù la porta"
"No è il ghiaccio che si rompe"
A Babi Yar il fruscio dell'erba selvaggia
Gli alberi sembrano minacciosi
Come a voler giudicare
Qui tutto in silenzio urla
e scoprendomi la testa
Sento che i miei capelli ingrigiti
sono lentamente
E divento un lungo grido silenzioso qui
Sopra migliaia e migliaia di sepolti
Io sono ogni vecchio
Ucciso qui
Io sono ogni bambino
Ucciso qui
Nulla di me potrà mai dimenticarlo
Che l' "Internazionale" tuoni
Quando l'ultimo antisemita sulla terra
Sarà alla fine sepolto.
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Nel mio sangue
Ma sento l'odio disgustoso
Di tutti gli antisemiti
come se fossi stato un ebreo
Ed ecco perché sono un vero russo.
Troppo dimenticato è il finale Non c'è sangue ebreo/Nel mio sangue/Ma sento l'odio disgustoso/Di tutti gli antisemiti/come se fossi stato un ebreo/Ed ecco perché sono un vero russo.
come dimenticato è tutto quello che è accaduto e il perché.
Questa ignoranza e questa dimenticanza aiutano a capire perché oggi il diritto al'esistenza dello stato di Israele sembri un problema secondario, subordinato alle logiche del petrolio.
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Re: Giornata della memoria
Tanto perché lì'ho citato come esempio di film che ha forgiato l'immaginario di moltissime persone. Stasera su RAI MOVIE è in programmazione La Grande Fuga, un bel polpettone americano di cui rimane memorabile la scena di Steve McQueen in fuga sulla moto.
Per il resto è un film sui buoni sentimenti, il codice d'onore dei militari (tutti buoni, anche i cattivi sono "cattivi" ma non vorrebbero esserlo), ci sono anche i cattivi-cattivi (i malvagi della Gestapo).
Tutto il resto non c'è. Però la stragrande maggioranza delle persone ha creduto che i campi di sterminio e di concentramento fosse 'sta roba qua.
Per il resto è un film sui buoni sentimenti, il codice d'onore dei militari (tutti buoni, anche i cattivi sono "cattivi" ma non vorrebbero esserlo), ci sono anche i cattivi-cattivi (i malvagi della Gestapo).
Tutto il resto non c'è. Però la stragrande maggioranza delle persone ha creduto che i campi di sterminio e di concentramento fosse 'sta roba qua.
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Re: Giornata della memoria
Non ricordo bene il film, ma la scena sulla moto la ricordo bene...e ho sempre pensato che con quelle sospensioni ci volevano due attributi cosìmchap ha scritto:la scena di Steve McQueen in fuga sulla moto