[Topic Ufficiale] Domenica, giorno di mercato

Orologeria di ogni tipo ed epoca da tutti i paesi dell'est europeo

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DaniLao
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da DaniLao »

burja ha scritto:oggi ad un mercatino mi sono imbattuto in questo (...)
Non male Burja, non male.
L'idea di leggerci l'ora mi fa girare il capo, ma è colpa mia che son suonato.
Però mi piace credo per lo stile 'futuribile' che lo rende particolare
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burja
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da burja »

anche oggi il mio amico Dmitrij non mi ha tradito, ecco un bello slava day date
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schyter
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da schyter »

si vede che è il mio momento cecoslovacco... In settimana una bellissima TLR direttamente da Praga (Jan Pazdera shop).
Questa mattina al mercatino di Roveleto di Cadeo (PC) c'erano diversi russi da polso, tutti maledettamente oltre il mio budget (10€),
ma sentivo l'aria frizzante e che qualcosa stava per accadere. In un banchetto finalmente una bella sveglia coerente (Made in Czechoslovakia)

Prim
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mchap
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da mchap »

Oggi niente mercatino per me. Mi consolo vedendo in vostri acchiappi decisamente di gran gusto e classe, non come gli accrocchi odierni :lol: .
Gli Slava colorati sono sempre irresistibili.

La sveglia Prim poi è una gran goduria, semplice, pulita. In quanto sveglia condivide con tutte le sue simili l'essenza dell'orologeria prima dell'avvento dei quarzi: presente in tutte le case, un punto di riferimento collettivo. In famiglia poteva anche essere che nessuno avesse un orologio da polso, cosa normale fina agli anni '60-'70, ma una sveglia era sempre presente. Indispensabile.

Sul finire degli anni '30 i giornali sovietici riportavano notizia della insufficiente produzione di sveglie. A quei tempi ci faceva ripetuti ritardi nell'arrivare al lavoro si beccava l'accusa di sabotaggio, ovvero cinque anni di GULAg.
Passato l'anno terribile del grande terrore, il 1937, ecco che sul finire del 1938 i quotidiani scrivevano "ma come fanno i nostri lavoratori ad arrivare in orario se non hanno nemmeno una sveglia?".

Le sveglie si prestano a mille considerazioni, più o meno serie :) Forse la più importante e vera consiste nel fatto che il loro maledetto tic-tac notturno ci ha fatto accettare con piacere l'arrivo dell'elettronica e del quarzo: sempre sveglie ma silenziose :)

O giovani modernaioli, non avete idea di cosa vi siete perduti :lol: Fu come l'arrivo del frigorifero, non più i blocchi di ghiaccio per rinfrescare il cocomero.
Non più il fastidioso ticchettio prima di addormentarsi, ma la silenziosa certezza che al mattino la nostra nuova sveglia avrebbe tranquillamente fatto il suo lavoro ( a men di mancanza di corrente o batterie scariche :evil: )

Ora, dopo questo lungo sperticato elogio della sveglia vi racconto un piccolo episodio della mia vita.

Negli anni '70 avevo finalmente trovato un lavoro, un vero lavoro, ma a condizione di avere la patente e dunque cercai di prenderla in fretta e furia.
Mi feci dare un pò di lezioni di guida da un mio amico. Il giorno dell'esame su strada era un mese prima della firma del contratto di lavoro.
Una corsa sul filo del rasoio. avrei anche potuto non superare l'esame!

Bene, l'esame da privatista prevedeva l'uso della macchina privata con cui avevi fatto pratica, quindi doveva accompagnarmi il mio amico.
L'appuntamento, con adeguato largo anticipo sull'ora dell'esame, era a Piazza Venezia, proprio sotto al "balcone".
E che fece il mio amico?
Arrivò con due ore di ritardo: "non aveva sentito la sveglia", l'aveva cioè silenziata appena iniziò a squillare, per dormire qualche minuto in più :evil: :evil: :evil: Addio esame.

Maledette sveglie :lol:
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme.
(Charles Bukowski)
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DaniLao
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da DaniLao »

Lo dico sempre io che è meglio (e anche più divertente) avere amiche sveglie ;-)
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cuoccimix
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da cuoccimix »

mchap ha scritto: Gli Slava colorati sono sempre irresistibili.
In effetti un bel verde nemmeno tanto diffuso, però dalla forma della scala minuti mi sembra di capire che sia un quadrante disegnato per cassa televisore :|
O giovani modernaioli, non avete idea di cosa vi siete perduti :lol: Fu come l'arrivo del frigorifero, non più i blocchi di ghiaccio per rinfrescare il cocomero.
Scherzi? Anche io ricordo bene le sveglione casalinghe, rassicuranti e presenti come le matrone d'una volta, ben piazzate di solito in cucina.
Io me ne ricordo alcune con la cassa in plastica, quindi tipicamente anni '70, alcune erano elettromeccaniche, e un paio (Junghans?) dovrebbero stare da qualche parte, squadrate, bianche oppure arancioni. Nondimeno il ticchettio di quelle antecedenti lo ricordo bene, ma già da qualche anno (fine anni '70 diciamo) il territorio era marcato dalle radiosveglie a LED.

Anche quelle ormai fanno parte dei ricordi: facevano una luce che di notte era quasi ipnotica, specie se i led erano verdi, spesso davano fastidio e l'apposito pulsante spesso diminuiva la luminosità giusto di poco. Il trasformatore che ronzava a pochi cm dalla capa, non doveva essere troppo salutare...Ogni tanto saltava qualche segmento dei led e per leggere l'ora erano cavoli :) C'era poi lo snooze: su alcune era a sfioramento, per l'epoca sembrava una funzione fantascientifica. Funzione dannata perchè finivi puntualmente per riaddormentarti e ti svegliavi tardi. Il rumore che ti svegliava era un "buzz" ripetuto e rozzo, quasi da avaria di Star Trek.

S'accompagnavano poi a varie funzioni: radio, ovviamente, ma anche telefono e mangianastri. Quest'ultima era la variante più sfiziosa: mi svegliavo con la musica preferità su cassetta, oppure con un messaggio preregistrato da me che dicevo "Svegliati, str%&/ !" :lol:
Ma la cosa che più mi ricordo, era quando sentivo la radio in cuffia: il pannello luminoso delle stazioni, con la lampadina di retroilluminazione che illuminava la tacca scorrevole, era qualcosa che faceva compagnia nel buio. Bastavano quella fioca luce e della buona musica su Stereonotte per far lavorare la fantasia.
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da cpc »

burja ha scritto:anche oggi il mio amico Dmitrij non mi ha tradito, ecco un bello slava day date
Però, a guardarlo bene, gli indici non seguono la forma del quadrante: che si tratti di un trapianto? :?
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da cpc »

cuoccimix ha scritto:
mchap ha scritto: Gli Slava colorati sono sempre irresistibili.
In effetti un bel verde nemmeno tanto diffuso, però dalla forma della scala minuti mi sembra di capire che sia un quadrante disegnato per cassa televisore :|
O giovani modernaioli, non avete idea di cosa vi siete perduti :lol: Fu come l'arrivo del frigorifero, non più i blocchi di ghiaccio per rinfrescare il cocomero.
Scherzi? Anche io ricordo bene le sveglione casalinghe, rassicuranti e presenti come le matrone d'una volta, ben piazzate di solito in cucina.
Io me ne ricordo alcune con la cassa in plastica, quindi tipicamente anni '70, alcune erano elettromeccaniche, e un paio (Junghans?) dovrebbero stare da qualche parte, squadrate, bianche oppure arancioni. Nondimeno il ticchettio di quelle antecedenti lo ricordo bene, ma già da qualche anno (fine anni '70 diciamo) il territorio era marcato dalle radiosveglie a LED.

Anche quelle ormai fanno parte dei ricordi: facevano una luce che di notte era quasi ipnotica, specie se i led erano verdi, spesso davano fastidio e l'apposito pulsante spesso diminuiva la luminosità giusto di poco. Il trasformatore che ronzava a pochi cm dalla capa, non doveva essere troppo salutare...Ogni tanto saltava qualche segmento dei led e per leggere l'ora erano cavoli :) C'era poi lo snooze: su alcune era a sfioramento, per l'epoca sembrava una funzione fantascientifica. Funzione dannata perchè finivi puntualmente per riaddormentarti e ti svegliavi tardi. Il rumore che ti svegliava era un "buzz" ripetuto e rozzo, quasi da avaria di Star Trek.

S'accompagnavano poi a varie funzioni: radio, ovviamente, ma anche telefono e mangianastri. Quest'ultima era la variante più sfiziosa: mi svegliavo con la musica preferità su cassetta, oppure con un messaggio preregistrato da me che dicevo "Svegliati, str%&/ !" :lol:
Ma la cosa che più mi ricordo, era quando sentivo la radio in cuffia: il pannello luminoso delle stazioni, con la lampadina di retroilluminazione che illuminava la tacca scorrevole, era qualcosa che faceva compagnia nel buio. Bastavano quella fioca luce e della buona musica su Stereonotte per far lavorare la fantasia.
Mi ricordo in particolare un'abat jour con radio sveglia incorporata: qualcosa tipo questa:
f4f4e82b98ab5d9a3651edc7de45b98c_med.jpg
magari era solo radio...boh, la metto lo stesso perchè mi avete risvegliato lontani ricordi d'infanzia, anche se è OT!!
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Крокодил
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da Крокодил »

Quante cose si imparano!
Fino a ieri pensavo che quando Mchap era giovane esistessero solo le meridiane e che una delle sue prime battaglie fosse stata quella contro l'introduzione dei numeri arabi in sostituzione di quelli romani...
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mchap
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Re: Domenica, giorno di mercato

Messaggio da mchap »

ok, ok, ooooook, un quarantenne può avere ricordi dell'infanzia però... però, o giovani modernaioli, vi siete perduti l'evento epocale, lo spartiacque generazionale.

Mi riferisco forse all'avvento delle mini-gonne? no
Alle cosce al vento?
All'ingarbugliato dibattito se l'amore dovesse essere libero o l'libero l'amore?
A quelle sul sesso degli angeli?
Mi riferisco a quando le canne erano cannoni?
O quando portavi l'eskimo di infima qualità e ti cagavi dal freddo?
Alla carta moneta reale (altro che bitcoin)?
Alle pomiciate dopo una manifestazione?
A quella che te la dava perché avendo sentito il duro della custodia degli occhiali all'interno dell giacca ti chiedeva "sei armato?" e tu, cogliendo l'attimo paraculo, con uno sguardo intenso rispondevi "queste son cose che non si dicono" e lei presa dal fascino dell'avventura, o dall'interesse di accertare cosa fosse veramente duro, ti si portava a casa?

No! non è a tutto questo che mi riferisco.
No! è a quel momento unico, mistico, di quando per la prima volta una sera mettesti da parte la maledetta sveglia meccanica sostituendola con una piccola sveglia la quarzo.

Ahhhhhhh, che silenziooooooooooo

:lol:


E, come al solito, una comoda innovazione tecnologica si trasformò ben presto in un puttanaio :)
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